giovedì 25 febbraio 2016

La politica del contenimento in versione vaticana

La politica del contenimento in versione vaticana-
Quando gli Stati Uniti intervennero con il democratico e sin troppo elogiato e sopravvalutato John Kennedy in Vietnam, inventarono una dottrina (McNamara-Kennedy Robert-Westmoreland) che negli anni di Johnson fu estesa dal campo di combattimento del Vietnam all'intera politica planetaria.
Fu chiamata politica del contenimento.
In sostanza pensavano di "contenere" l'avanzata dei comunisti senza sferrare alcun contrattacco.
Abbiamo visto come è andata a finire in Vietnam e come, nel 1980, una parte maggioritaria del mondo fosse sotto il tallone comunista.
Ci volle un grande Presidente come Ronald Reagan per invertire la rotta e salvare la Terra dal comunismo.
Mi è tornata in mente la politica kennedyana e johnsoniana del contenimento quando ho letto le entusiastiche dichiarazioni di Parolin, segretario di stato del Vaticano, in merito allo stralcio della norma sull'adozione del figliastro per gli omosessuali.
Invece di sferrare un poderoso contrattacco nei confronti dell'omosessualità (o, meglio, dell'omolatria) dilagante, Parolin è contento per una norma tutto sommato residuale che non intacca minimamente l'aberrante provvedimento che consentirebbe agli omosessuali di usufruire dell'assistenza sanitaria per il compare, reversibilità, diritti ereditari, graduatorie per la casa.
Aspetto che dopo il duo Bergoglio-Parolin, arrivi il Reagan vaticano che rimetta le cose per il verso giusto.
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lunedì 22 febbraio 2016

Dobbiamo Reagire!

Dobbiamo Reagire!
Non passa giorno che le cronache non siano costrette a dar conto di rapine, furti, violenze perpetrate, massimamente da immigrati clandestini, contro Italiani indifesi, soprattutto dal loro stesso stato.
Non passa giorno che la cronaca non debba dar conto di magistrati che condannano gli Italiani che si difendono, stabiliscono risarcimenti per i delinquenti feriti o per i loro famigliari, mandino in galera chi ha solo, semplicemente e legittimamente sparato per difendere la sua proprietà e la sua famiglia.
Non passa giorno che la cronaca non debba dar conto dei pistolotti con i quali il chiacchierone di Rignano sbrodola le sue vaniloquenti sciocchezze sulle "vite che salviamo", pretendendo che gli si imponga l'aureola e che i costi siano scaricati sul prossimo (noi cittadini oppure vanno anche bene i cittadini degli altri stati europei che dovrebbero occuparsi di quelli che Renzi manda a raccattare in mare dalla nostra Marina Militare, mai utilizzata così male).
Adesso abbiamo anche una prefetto (a Treviso) che minaccia di requisire le proprietà private per insediarvi i clandestini.
Credo che a tutto ci debba essere un limite.
Se quel prefetto o un altro della categoria dovesse osare tanto, dovremmo essere tutti solidali e agire per scacciare da quella proprietà privata chi vi venisse insediato senza l'autorizzazione del proprietario.
Se i comunisti sono così propensi ad accogliere gli immigrati, che se li prendano a casa loro.
Mandiamone un centinaio a casa Boldrini, altrettanti nelle ville della Boschi e di Renzi, in quella di Mattarella (quella privata però, non al Quirinale che è degli Italiani !) e qualche migliaio carichiamolo sui bastimenti e spediamolo in Argentina a casa Bergoglio.
Dobbiamo reagire finchè ne abbiamo la possibilità, la forza (e anche l'età per non fare più danni che benefici).
Dobbiamo reagire prima che a noi venga reso lo stesso servizio reso ai Pellerossa, ai Boeri perchè sin dall'antichità chi invade non si propone di restarsene buono e ringraziare, bensì di occupare e poi comandare.
E' capitato anche nella nostra Storia, quando i troiani in fuga arrivarono sulle coste del Lazio ed Enea si accaparrò la bella Lavinia e uccise Turno che ne era il legittimo pretendente.
Anche lì erano "poveri profughi", con un vecchio (Anchise) e un bambino (Iulo/Ascanio).
I profughi di ieri divennero invasori e quindi padroni.
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giovedì 18 febbraio 2016

Siamo senza Futuro?

Siamo senza Futuro?
Quando un presidente degli Stati Uniti perde consensi interni, cerca di recuperarli dandosi una riverniciata da grande statista e comincia a volare da una parte all'altra del mondo.
Il parolaio fiorentino non è neanche lontanamente paragonabile al peggior presidente degli Stati Uniti (Carter o Obama, fate voi) ma poichè le sue chiacchiere in Italia stanno raschiando il fondo del barile e la grande "svolta" viene solo annunciata ma non si riverbera nelle tasche degli Italiani, applica ugualmente il principio dello stornare l'attenzione dai problemi interni per riempire i telegiornali delle sue farneticazioni a Buenos Aires o Bruxelles (dubito fortemente che vada a Nuova Delhi ...).
E mentre il governo si perde nei matrimoni omosessuali e nei caschi blu della cultura, la crisi economica morde ancora, il debito pubblico continua ad aumentare e le pretese delle varie clientele elettorali sono sempre più esose.
Uno stato così, che si permette di perdere tempo con simili vaneggiamenti che occupano il parlamento (peraltro composto in gran parte da voltagabbana che voterebbero qualunque provvedimento pur di conservare la poltrona) senza alcuna utilità per la Nazione, è uno stato senza futuro.
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domenica 14 febbraio 2016

Se fossi io a ridisegnare il centro destra che farei?

Se fossi io a ridisegnare il centro destra che farei?
Non ho la bacchetta magica, e quindi non ho la presunzione di “sapere”, mi limito ad “immaginare” cosa vorrei e farei se fossi chiamato a ridisegnare un centro destra.
Prenderei un partito piegato da scandali, senza idee e programmi e ripiegato elettoralmente al 5 o 6%.
Ho però una mia idea di Italia, di stato e comincio a battere il chiodo entrando in sintonia con sempre maggiori settori dell’elettorato tradizionalmente di Destra e Centro Destra.
I ripetuti no all’euro, agli immigrati, agli omosessuali, agli zingari, ai drogati, i sì invece alla riduzione delle tasse, ad una maggiore sicurezza nelle città, ad un maggiore esercizio dell’ordine, ad un maggiore interesse verso gli Italiani, mi consentono in un paio di anni di diventare il partito di maggioranza relativa del Centro Destra.
Quale l’obiettivo ?
Tornare al governo per continuare a realizzare quello che fu iniziato da Berlusconi, con tanti ostacoli ma che ancora di più vado predicando nelle piazze: flat tax al 15% (poi se inizieremo con una tassa unica al 25% andrà comunque bene), abolizione della tassa sulla casa (poi sarà già un passo avanti se la riducessimo da subito), blocco navale per impedire nuovi arrivi di immigrati; maggiori poteri alla Polizia e se necessario far intervenire le Forze Armate per ripulire le città, abbandonare le leggi per liberalizzare la droga, legalizzare le unioni omosessuali eccetera.
E’ già un progetto di governo.
Ma per arrivarci devo raggiungere la maggioranza.
Da solo, per ora, non ce la faccio.
Imbarcare cani e porci, ripeterei l’errore fatto da altri.
Quindi scelgo, scelgo chi ci sta, sui MIEI temi e metto una cartina di tornasole con le polemiche accese contro le esternazioni dei vescovi.
Qui cascano gli asini.
Chi si chiama tremebondo fuori, non può far parte del futuro Centro Destra.
Allora pensiamo ad una più lunga traversata del deserto, con chi ci starà.
Nella certezza che le Idee e i Valori ci sono, sono forti, sono aggreganti, rappresentano metà e anche più dei desideri degli Italiani.
Allora continuo a dire come la penso senza filtri e faccio crescere il movimento, sottraendo ai “moderati” tutto l’elettorato stanco di compromessi e di inciuci che portano solo tasse, miseria e clandestini.
Utopia?…..
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mercoledì 10 febbraio 2016

Istria e Dalmazia, Italiane per sempre

Il 10 febbraio, dal 2005, grazie ad una legge approvata dal Governo Berlusconi e fortemente osteggiata dalla sinistra, si ricordano le vittime della ferocia comunista in Istria e Dalmazia e l'occupazione di quelle terre italiane, con annesso genocidio dei nostri connazionali.
In Italia tanti si scaldano per eventi accaduti ad altri popoli e tacciono, coprendo, quel che è accaduto al nostro dal 1943 al 1946, quando i comunisti slavi, per giustificare la loro occupazione di terre italiane, decisero di sterminare e cacciare gli abitanti di quei posti.
Un evento che potrebbe ripetersi oggi perchè assistiamo senza reagire all'invasione di migliaia di stranieri che, un giorno potrebbero decidere che questa terra è la loro e per legittimarsi, far scomparire noi Italiani.
E se alcuni, più fortunati, dall'Istria e dalla Dalmazia, riuscirono a fuggire per venire in Italia, accolti ad insulti e violenze dai compagni del loro aguzzini, dove potremo andare noi se ci lasceremo sopraffare dai nuovi venuti ?
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domenica 7 febbraio 2016

Morte all'Estero.

Un giovane italiano scompare e poi viene trovato ucciso dopo essere stato probabilmente malmenato e , forse, torturato.
Poi veniamo a sapere che questa persona era in Egitto per un dottorato di ricerca.
Poi veniamo a sapere che scriveva articoli per il Manifesto, giornale comunista.
Poi veniamo a sapere che era in contatto con ambienti ostili al governo locale.
Poi veniamo a sapere che la sua ricerca riguardava i sindacati che si opponevano al presidente Al Sisi.
Poi veniamo a sapere che frequentava assiduamente gli ambienti delle opposizioni.
Io, quando vado all'estero, vado unicamente per turismo.
Non mi intrometto negli affari interni del paese che momentaneamente mi ospita.
Ancor meno cercherei di collaborare con chi vorrebbe rovesciare il governo in carica.
Ovviamente, infine, non scrivo e non scriverei mai per un quotidiano comunista.
La morte, soprattutto dopo possibili torture, è orribile e non vorrei mai trovarmi nei panni di quei genitori cui va tutta l amia solidarietà, ma è anche figlia di una degenerazione dei costumi che abbiamo in Italia , provocata proprio da quegli ambienti politici che quel ragazzo frequentava e sosteneva tramite la sua collaborazione con il Manifesto.
Perchè in Italia chi usa violenza contro la Polizia, chi distrugge beni pubblici e privati, chi devasta una città, la fa sempre franca e trova sempre un giudice che lo assolve o che addirittura condanna i Poliziotti per eccesso nell'usa della forza.
Poi, se proprio ci scappa un morto - uno ogni venti o trenta anni - gli intitolano un'aula del parlamento o collocano una targa in suo ricordo dove è morto, anche se è morto mentre lanciava un estintore o dei cubetti di porfido contro i Carabinieri.
Allora, cresciuti con immagini e messaggi così diseducativi, i giovani credono di poter andare all'estero e comportarsi allo stesso modo, confidando in una impunità che, invece, esiste solo in Italia.
E può finire male, molto male.
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lunedì 1 febbraio 2016

Serva Rai...

Serva Rai...
L'unica riforma possibile per la Rai è la privatizzazione totale.
Solo in tal modo uno pagherebbe per quel che vuol vedere e non la propaganda del governante (di sinistra, perchè il Centro Destra ha dimostrato di essere sin troppo rispettoso del cosiddetto pluralismo) di turno.
Inoltre lo stato incasserebbe dei bei soldini utili a ridurre l'enorme debito pubblico, aumentato a dismisura da Sciupone il fiorentino.
Non pagheremmo più il canone, ennesima rapina ai nostri danni (ad esempio, io della rai guardo solo le partite della Nazionale di calcio e NCIS).
Si eliminerebbero le clientele.
Dopo il successo della manifestazione contro il disegno di legge Cirinnà, i giornali radio della mattina della domenica, sempre così solleciti a trasmettere le roboanti frasi del piccolo dittatore fiorentino, hanno lasciato alla cronaca del Family Day solo spazio dopo altre notizie quali la manifestazione degli investitori delle banche commissariate (senza alcun accenno ai collegamenti famigliari con ministri a caso) e alla manifestazione a Stoccolma dei Patrioti Svedesi, natuuralmente definiti "neonazisti", contro gli immigrati.
Per poi scomparire e quindi dare spazio ai ragionieri omofili con la loro ridicola contabilità sui presenti.
La Rai serve solo come megafono del potere, quando questo è di sinistra, perchè quando è la Destra al potere fioriscono gli osservatori di Pavia, oggi desaparecidos, a contare anche i decimi di secondo in più o in meno.
La Rai servile che abbiamo con Sciupone fiorentino non è utile, è solo un costo, un baraccone clientelare.
Meglio privatizzarla, così, se non guadagna abbastanza da compensare gli investimenti, chiuderebbe, senza rimpianti.
E se dovesse restare pubblica (come resterà) il Centro Destra quando tornerà al governo (perchè tornerà al governo, visto che la politica è questo: alternanza) dovrà okkuparla esattamente come hanno fatto con la sinistra.
Lasciando che gli osservatori di Pavia (che risorgeranno prontamente dal loro letargo) strillino fino a perdere la voce, ignorandoli.
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