martedì 29 marzo 2016

Sottometterli o sottomettersi

Sottometterli o sottomettersi-
Mentre i belgi ci forniscono l'ennesima prova della loro insipienza aggredendo con gli idranti i nazionalisti mentre se ne guardano bene dal ripulire interi quartieri divenuti enclaves islamiche, continua il traccheggiamento generale sul problema che non è l'Islam, bensì l'invasione dei clandestini.
Bergoglio, la Boldrini e, a ruota pensando di acquisire voti, Renzi e Alfano, continuano nella loro dissennata azione verbale e governativa che non solo non consente di fermare l'invasione ma, anzi, la incentiva mettendo a sua disposizione mezzi (la Marina Militare) e aiuti.
Sono convinto che quello che la corte di Bergoglio continua a rilanciare, sia fondato su una convinzione che era la stessa dei prelati di Costantinopoli prima dell'assalto finale dei turchi.
E la conclusione potrebbe essere la stessa, trasformandoci in servi, se non cadaveri, nella nostra stessa terra.
Non esiste una vagheggiata "terza via": o sottomettiamo gli immigrati, disperdendone le comunità cresciute grazie al nostro disinteresse all'interno dei nostri stessi confini, della nostre stesse città, oppure dovremo noi sottometterci alle loro leggi.
A questo punto, però, si pone un'altra domanda, alla quale, per ora, non ho risposte.
Vale la pena combattere per difendere questa società alla deriva che eleva a legge il capriccio omosessuale, che ha legiferato consentendo aborto e divorzio, che pensa di legiferare (e in parte già lo ha fatto in passato) per liberalizzare l'uso della droga e per ammettere l'eutanasia ?
Ma, dirà qualcuno, questa è la società della libertà personale, del libero scambio di merci e persone, mentre una società sottomessa all'Islam non avrebbe più alcuna libertà economica e di opinione.
Ma è proprio così ?
Come interpretare allora le tasse predatorie che ci sono imposte se non come uno strumento per assoggettarci rendendoci tutti più poveri, quindi meno liberi ?
E che dire delle leggi Scelba e Mancino e delle futuribili contro l'omofobia e il negazionismo che impediscono e impedirebbero la piena espressione di idee, pensieri ed opinioni ?
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martedì 22 marzo 2016

Referendum sulle trivellazioni in Adriatico. "Si o No"

Il 17 aprile noi Italiani saremo chiamati a votare per l'ennesimo referendum abrogativo.
In questo caso si deve votare per abrogare la norma che consente, anche dopo la scadenza della concessione, le trivellazioni in mare Adriatico alle piattaforme già autorizzate e fino ad esaurimento del giacimento.
Normalmente a questi referendum radicaloidi ed ecoambientalisti, non vado a votare, puntando sul far mancare il quorum.
E anche in questo caso ero intenzionato ad assumere tale atteggiamento.
Tanto più che sono favorevole alle trivellazioni perchè considero sciocco rinunciare, come fu fatto con le centrali nucleari, ad una nostra autonomia energetica.
"Ho però cambiato idea sul votare e sul come votare".
Non perchè mi sia convertito all'ecoambientalismo (non accadrà MAI !) ma perchè sono principalmente ostile ai comunisti ed a questo governo in particolare.
Ho quindi preso atto che il pci/pds/ds/pd inviterà all'astensione e, quindi, io andrò a votare.
Ho poi preso atto che Prodi voterà "no" e, quindi, io voterò "sì".
Non capisco perché dovremmo concedere ad un governo comunista quello che loro, con i referendum sull'acqua e sulle centrali nucleari, non hanno concesso a Berlusconi e al Centro Destra , pur di frapporre ostacoli al nostro governo.
Ripaghiamoli con la stessa moneta: votiamo "sì" ai referendum contribuendo a demolire il governo del parolaio fiorentino.
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lunedì 14 marzo 2016

Il Centro Destra al bivio tra passato e futuro

Il Centro Destra al bivio tra passato e futuro-
Non so come finirà la questione del candidato sindaco a Roma e di altre grandi Città.
Mi auguro che a Roma decidano di far correre il candidato che riesce ad accentrare di più i gusti degli elettori di centro destra, e non sembri espressione di un partito oggi in difficoltà.
Ma a prescindere dalle scelte, unitarie o di rottura, buone o meno buone che siano (comunque migliori della scelta migliore della sinistra ...) le fibrillazioni del Centro Destra attestano la necessità di un profondo rinnovamento che sia proiettato al futuro, onorando il passato.
Il passato è Berlusconi che ha sdoganato la Destra in Italia, ha governato meno di quanto avremmo sperato (nove anni su ormai ventitré dalla sua discesa in campo), ha fatto sedere l'Italia al primo tavolo tra le potenze mondiali venendone cacciato da un complotto internazionale, con complicità interne, finalizzato a restituire alla nostra Patria quella sudditanza tipica di chi non ha nel proprio dna i Valori del Nazionalismo, ma solo le utopie perverse dell'internazionalismo.
E se ci saremmo tutti aspettati di più dai nostri governi, con Berlusconi non si è mai posto il problema di concedere lo ius soli ai clandestini nè di andarli a recuperare in mare con la nostra Marina MIlitare, non si è mai posto il problema di una legge che legittimasse l'omosessualità, ma, al contrario, la clandestinità divenne reato, le tasse furono realmente ridotte, droga e fecondazione assistita furono regolate da leggi precise, la legittima difesa fu ampliata.
Ma Berlusconi, nell'anno in cui compirà gli ottanta anni, è lasciato solo tra nullità di un passato in cui tanti suoi beneficiati hanno dimostrato di non essere adeguati al ruolo, di essere totalmente infidi: dal famoso avvocato Dotti all'ex presidente del senato Scognamiglio nel 1994, per arrivare, passando dai Follini, Casini, Fini, agli attuali Alfano, Biondi, Fitto e Verdini.
Il futuro deve essere di quanti non temono impopolarità e che stanno tra la gente.
Meglio se con il consenso e l'adesione della parte migliore di Forza Italia e lasciando alla deriva quella irretita dalle sirene libertarie (No Comment).
La scelta per Roma (e, in misura molto minore, per altre Città, posto che altrove i tasselli sono già sistemati) ci dirà se il Giano bifronte del Centro Destra avrà già aperto gli occhi sul futuro, o se assisteremo al last hurrah del passato.
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domenica 13 marzo 2016

Il Politico Ideale

Il Politico Ideale-
Dalle vicende passate e presenti, possiamo tratteggiare come dovrebbe essere il politico ideale.
Orfano: così da non dover difendere le imprese dei genitori (soprattutto dei padri ...).
Ricco o almeno benestante: così da non doversi preoccupare di come potrà vivere una volta terminata la carriera politica.
Celibe o vedovo e senza figli: per la stessa ragione di cui alla voce "orfano" parametrata su mogli e figli e, in più, perché così non farebbero scandalo normalissime feste in cui fosse accompagnato da belle ragazze.
Ignorante informatico: così ci risparmierebbe sciocchi cinguettii e deliranti commenti e impiegherebbe meglio il suo tempo a studiare i problemi della nostra società.
Balbuziente: così non andrebbe continuamente in televisione e parlerebbe molto, molto, molto poco, lasciando che siano i fatti e le realizzazioni a parlare per lui.
Colto: così da citare i classici della nostra letteratura e non film,telefilm e cartoni animati.
La lista può continuare ...
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giovedì 3 marzo 2016

Tripoli bel suol d'amor

Tripoli bel suol d'amor-
Le vicende libiche sono passate in secondo e terzo piano superata dalla grande rilevanza morale del matrimonio omosessuale e di quel povero bambino la cui madre ha affittato il suo utero per il piacere di Vendola.
Ieri sera, però, guardando la posta ho ricevuto (e risposto) ad una indagine di Demopolis, incentrata sulla futura guerra in Libia.
Parecchie domande, segno che la guerra si avvicina, senza che l'opinione pubblica dica mezzo "beo".
Nella sua sconfinata megalomania e presunzione, Renzi, il parolaio fiorentino, si crede il Duce e pretende di comandare la missione.
Naturalmente lui si metterà lo scolapasta in testa, mentre a combattere sul campo saranno Inglesi, Americani e Francesi, con qualche reparto scelto (perchè li abbiamo !) Italiano.
"Ma l'opzione guerra è sbagliata, più di ogni altra guerra".
Tutte le guerre della sinistra (Kossovo, Libano) sono sbagliate, prive di un sottostante interesse nazionale, ma questa più di ogni altra mette l'Italia a rischio di collasso economico per i costi insopportabili per la nostra economia malata e di ordine pubblico.
E non perchè i pacifinti (ma sono ancora vivi ?) si metterebbero a berciare come già fecero per la ben più utile liberazione dell'Iraq, ma perchè con le centinaia di migliaia di clandestini che noi stessi abbiamo importato a casa nostra, il rischio di una pesante ritorsione ispirata dall'Isis è concreto.
Purtroppo quella ritorsione non sarebbe "chirurgica" come le operazioni di bombardamento che si pretendono da noi, ma colpirebbe nel mucchio e non Renzi e i responsabili veri della guerra.
Così, ancora una volta, la megalomania del parolaio fiorentino porterà danno e danni al Popolo Italiano.
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martedì 1 marzo 2016

Lo sbaglio di Salvini a Roma...

A Roma e Milano si giocano le possibilità del Centro Destra di tornare al governo.
Una prova di compattezza, di coesione, di remare tutti assieme, con qualche comizio che replichi quello di Bologna, potrebbe dare all'elettorato (che c'è ancora) quella spinta per tornare a votare e mandare all'opposizione quella spregevole persona che si vanta di aver regalato il matrimonio agli omosessuali e adesso vorrebbe pure dare loro i bambini e ai figli degli immigrati la cittadinanza con lo ius soli.
Non ci vuole molto.
Il Centro Destra rappresenta per i sondaggi circa un terzo dell'elettorato e basterebbe un miserrimo sette per cento che si spostasse dal superbo Aventino a sporcarsi le mani tornando a votare per il Centro Destra e il gioco sarebbe fatto.
Del resto per soli centomila voti in meno, quanti ne sono mancati al Centro Destra nel 2013 per conquistare la maggioranza assoluta alla camera, guardate che disastri stanno combinando al governo.
Con centomila elettori e uno che, invece di starsene a casa lamentandosi, fossero andati a votare per il Centro Destra, adesso l'Italia non sarebbe nel guano, invasa dai clandestini, con un debito pubblico in forte e costante aumento e con i capricci degli omosessuali elevati a dignità di legge.
Capisco quindi che le dichiarazioni di Bertolaso meritassero una severa reprimenda, ma nel momento in cui la Meloni si è fatta carico di metterlo sotto tutela, anche a Salvini doveva andare bene.
I gazebo della Lega a Roma, dove addirittura hanno inserito nella lista dei papabili Marchini che con il Centro Destra c'entra come i cavoli a merenda, sono quindi un errore.
Niente di irrimediabile.
Basta capirlo e tornare a remare dalla stessa parte.
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