Se dovessimo prestar fede alle trombe che suonano a perdifiato i media ormai corrotti dai privilegi conseguiti e dalla vicinanza al potere che ne ha gratificato molti esponenti trasformandoli in un'altra casta autoreferenziale, il mondo sarebbe preda di immigrati, di senza Patria che circolano da una parte all'altra del globo, di "cittadini del mondo", senza alcun Valore che non sia il personale godimento, senza rispetto per chi non la pensa come loro, senza conoscenza delle regole più elementari della democrazia.
Del resto c'è da riflettere sul fatto che i maggiori e più rumorosi sostenitori di questo sinistrume che pervade non solo la società italiana ma quella mondiale (basti guardare a quello che accade negli Stati Uniti dove vogliono impedire a Trump di fare il Presidente attuando quel che aveva promesso in campagna elettorale, quando tutti si sono sempre lamentati che i politici, una volta eletti, non realizzano quanto promesso) siano personaggi che la casta giornalistica incensa con marchette pressochè quotidiane.
Attori, cantanti, "scrittori", professoroni di economia che non hanno mai azzeccato una previsione eppure continuano ad essere intervistati e tanti giornalisti che, aiutandosi l'un l'altro, si accreditano come "esperti" di questo e di quello, soprattutto di società, cultura e politica e arrivano in televisione a spiegarci perchè e per come il Regno Unito sarebbe rimasto nel soviet europeo o perchè e per come la moglie di Clinton sarebbe divenuta la prima donna presidente, salvo poi ritrovarsi ad urne aperte e schede scrutinate con il Regno Unito che ha riconquistato la sua piena Sovranità (e ne aveva comunque molto più di noi) e con gli Stati Uniti che hanno preferito "l'impresentabile" Trump alla "moglie di ...".
Imperterriti continuano a spiegarci la loro personalissima visione del mondo, incuranti delle topiche commesse.
Se, poi, ci aggiungiamo anche un immigrato argentino, che ha preso casa a Roma e si veste di bianco, che, ribaltando l'Insegnamento dei suoi Predecessori, sta relativizzando tutto, possiamo comprendere perchè la nostra società sia incamminata, sin troppo velocemente, verso la dissoluzione morale, politica, sociale ed economica.
Il fatto grave è che la Reazione, quella che potrebbe salvarci, non ha voce, non ha megafoni.
I giornalisti, emuli del personaggio di Striscia la Notizia di alcuni anno or sono (il Dottor Linguetta) sono ormai proni davanti agli ordini dei loro editori che, poi, sono gli stessi che compongono le consorterie affaristico finanziarie che, a loro volta, insediano soviet, come quello di Bruxelles, premiando chi ben li serve (come è capitato all'ex cancelliere tedesco il socialista Schroeder o all'ex premier portoghese e presidente del soviet il popolare Barroso che hanno ricevuto, al termine del loro servizio, ben remunerati incarichi nelle strutture di quei potentati economici).
Così largo spazio è dedicato all'apologia anche del più ignorante capo popolo che si presta a contrastare i Leaders della Destra Sovranista e Identitaria ai quali, per contro, viene riservata la cura del silenzio, salvo quando intravvedono l'opportunità di citarli in negativo, con l'unico scopo di denigrarli.
Altrettanto spazio è dedicato ad esaltare pratiche che contribuiscono a distruggere le Radici e le Fondamenta Morali della nostra Civiltà (aborto, omosessualità, eutanasia, droga, divorzio) o a proiettare l'immagine di una invasione di immigrati visti non come futuri padroni, ma come "risorse" che si presterebbero a lavorare per pagarci le pensioni.
La propaganda è talmente martellante, essendo cancellate tutte le voci dissonanti che, anzi, quando riescono a farsi sentire, vengono perseguitate nel nome di leggi repressive della Libertà di Opinione, che sembrano un miracolo l'elezione di Trump o la vittoria della Brexit.
Ma non è un miracolo.
E il semplice buon senso popolare, l'istinto di sopravvivenza che consente, anche contro tutte le voci delle caste unite per indurre a scelte suicide, di scegliere chi rappresenta, ancora, la Tradizione.
Dobbiamo cercare di coltivare questo buon senso, questo istinto di sopravvivenza, far sentire che non siamo soli, ma siamo milioni, in tutto il mondo.
Possiamo così favorire e accelerare quel che viene paventato dal un noto e avveduto giornalista nella chiusura del suo editoriale di ieri, dove ha evidenziato il marciume di questa società progressista e di sinistra: " se questo è il progresso attediamoci con certezza un rinculo reazionario".
Perchè solo la Reazione ci potrà salvare.
lunedì 27 febbraio 2017
venerdì 24 febbraio 2017
La normativa fiscale specchio di una società malata
Quando il Centro Destra tornerà al governo, avrà un'agenda densa di argomenti scottanti e che segnano una profonda differenza con la sinistra.
Tra questi il tema fiscale sarà centrale e non solo per l'abolizione delle aliquote e delle varie forme di tassazione per sostituire tutto con una flat tax agile e che tenda a ridursi progressivamente, ma anche per la cancellazione di tutte quelle normative fiscali che danno da mangiare a commercialisti, avvocati, caf e patronati, ma fanno impazzire, impedendo loro per la mancanza di chiarezza di rendere le dichiarazioni in autonomia, i cittadini.
Ogni mattina leggo vari quotidiani, e tra questi il Sole 24 Ore, uno dei peggiori quotidiani in circolazione, che ha un solo grande pregio: è l'unico che riporta anche la minima flatulenza legislativa o fiscale.
La parte di mio interesse è, ovviamente, quella legale, ma avendo il quotidiano intero ed essendo coinvolto (come tutti) nella dichiarazione dei redditi o nelle normative per la sicurezza nelle case, nei condomini etc., leggo almeno i titoli anche del resto (stendiamo un velo pietoso sulla parte politica sia interna che internazionale).
Ogni mattina penso sempre che due o quattro pagine dedicate alle normative fiscale, alle interpretazioni delle leggi, alle circolari dell'agenzia delle entrate piuttosto che di Equitalia, rappresentino lo specchio di una società malata, profondamente malata.
Mi domando come possa, un cittadino, non pensare ad evadere (se non altro pagando in contanti un artigiano) davanti a tutti quegli adempimenti che vengono richiesti e ci vengono richiesti perchè qualche nullafacente eletto (da noi !) in parlamento, per giustificare la sua esistenza ha pensato di introdurre qualche norma.
Se poi si aggiungono 750 individui che a Strasburgo percepiscono un lauto stipendio per far parte di un parlamento senza potere se non di infastidire con le proprie normative i cittadini, allora si capisce perchè ogni giorno il Sole ci ammannisce due o quattro pagine sul fisco (quando non pubblica opuscoli "esplicativi").
Ecco.
Quando il Centro Destra tornerà al governo la madre di tutte le riforme fiscali sarà l'abolizione di tutte le normative, i conteggi astrusi, le percentuali sulle quali calcolare altre percentuali.
Introducendo quindi un sistema semplice, che tutti possano autonomamente applicare, senza dover calcolare deduzioni e detrazioni, sottraendo la franchigia e moltiplicandole per altri fattori.
Quella riforma, da sola, varrebbe una legislatura di successo.
#NonfacciamociDelMale
Tra questi il tema fiscale sarà centrale e non solo per l'abolizione delle aliquote e delle varie forme di tassazione per sostituire tutto con una flat tax agile e che tenda a ridursi progressivamente, ma anche per la cancellazione di tutte quelle normative fiscali che danno da mangiare a commercialisti, avvocati, caf e patronati, ma fanno impazzire, impedendo loro per la mancanza di chiarezza di rendere le dichiarazioni in autonomia, i cittadini.
Ogni mattina leggo vari quotidiani, e tra questi il Sole 24 Ore, uno dei peggiori quotidiani in circolazione, che ha un solo grande pregio: è l'unico che riporta anche la minima flatulenza legislativa o fiscale.
La parte di mio interesse è, ovviamente, quella legale, ma avendo il quotidiano intero ed essendo coinvolto (come tutti) nella dichiarazione dei redditi o nelle normative per la sicurezza nelle case, nei condomini etc., leggo almeno i titoli anche del resto (stendiamo un velo pietoso sulla parte politica sia interna che internazionale).
Ogni mattina penso sempre che due o quattro pagine dedicate alle normative fiscale, alle interpretazioni delle leggi, alle circolari dell'agenzia delle entrate piuttosto che di Equitalia, rappresentino lo specchio di una società malata, profondamente malata.
Mi domando come possa, un cittadino, non pensare ad evadere (se non altro pagando in contanti un artigiano) davanti a tutti quegli adempimenti che vengono richiesti e ci vengono richiesti perchè qualche nullafacente eletto (da noi !) in parlamento, per giustificare la sua esistenza ha pensato di introdurre qualche norma.
Se poi si aggiungono 750 individui che a Strasburgo percepiscono un lauto stipendio per far parte di un parlamento senza potere se non di infastidire con le proprie normative i cittadini, allora si capisce perchè ogni giorno il Sole ci ammannisce due o quattro pagine sul fisco (quando non pubblica opuscoli "esplicativi").
Ecco.
Quando il Centro Destra tornerà al governo la madre di tutte le riforme fiscali sarà l'abolizione di tutte le normative, i conteggi astrusi, le percentuali sulle quali calcolare altre percentuali.
Introducendo quindi un sistema semplice, che tutti possano autonomamente applicare, senza dover calcolare deduzioni e detrazioni, sottraendo la franchigia e moltiplicandole per altri fattori.
Quella riforma, da sola, varrebbe una legislatura di successo.
#NonfacciamociDelMale
domenica 19 febbraio 2017
Trump indica la via
Il Presidente Trump continua nella sua sacrosanta battaglia contro l'immigrazione.
La solita stampa asservita alle consorterie affaristico finanziarie che sfruttano l'immigrazione per ridurre le remunerazioni dei cittadini, hanno svelato, costringendo Trump ad una (spero momentanea) ritirata, il piano per l'utilizzo della Guardia Nazionale per cacciare i clandestini.
Ma cos'è la Guardia Nazionale ?
È una milizia popolare organizzata.
Non sono le Forze Armate e neppure la Polizia, sono normalissimi cittadini pronti a difendere i Valori della Patria contro ogni tentativo di sovvertirli.
Chiamarla contro i clandestini se la Polizia non riesce o non vuole o non ha le disposizioni per fronteggiare l'invasione, mi sembra cosa buona e giusta.
In Italia, purtroppo, non c'è la Guardia Nazionale, ma la Sovranità appartiene comunque al Popolo e se le istituzioni dello stato non danno alle Forze Armate e alla Polizia le disposizioni per difendere i confini della Patria , la vita e la proprietà degli Italiani, allora il Popolo può legittimamente promuoverne la legittima difesa.
Come già accade quando, davanti all'arroganza dei prefetti che vorrebbero imporre la presenza di clandestini ospitati e mantenuti, le popolazioni dei borghi più piccoli e coesi insorgono, spesso con successo come in provincia di Ferrara e di Treviso.
È il sintomo che sono le istituzioni dello stato a non essere in sintonia con il Popolo e che si attende solo un movimento che rappresenti la via italiana al trumpismo.
Un movimento che può trovare forza solo dalla federazione dei partiti e movimenti,Divisi non contano nulla o poco.
Uniti, anche solo in una federazione, potranno costituire quel nucleo dal quale far partire la rinascita del Nazionalismo Italiano.
La solita stampa asservita alle consorterie affaristico finanziarie che sfruttano l'immigrazione per ridurre le remunerazioni dei cittadini, hanno svelato, costringendo Trump ad una (spero momentanea) ritirata, il piano per l'utilizzo della Guardia Nazionale per cacciare i clandestini.
Ma cos'è la Guardia Nazionale ?
È una milizia popolare organizzata.
Non sono le Forze Armate e neppure la Polizia, sono normalissimi cittadini pronti a difendere i Valori della Patria contro ogni tentativo di sovvertirli.
Chiamarla contro i clandestini se la Polizia non riesce o non vuole o non ha le disposizioni per fronteggiare l'invasione, mi sembra cosa buona e giusta.
In Italia, purtroppo, non c'è la Guardia Nazionale, ma la Sovranità appartiene comunque al Popolo e se le istituzioni dello stato non danno alle Forze Armate e alla Polizia le disposizioni per difendere i confini della Patria , la vita e la proprietà degli Italiani, allora il Popolo può legittimamente promuoverne la legittima difesa.
Come già accade quando, davanti all'arroganza dei prefetti che vorrebbero imporre la presenza di clandestini ospitati e mantenuti, le popolazioni dei borghi più piccoli e coesi insorgono, spesso con successo come in provincia di Ferrara e di Treviso.
È il sintomo che sono le istituzioni dello stato a non essere in sintonia con il Popolo e che si attende solo un movimento che rappresenti la via italiana al trumpismo.
Un movimento che può trovare forza solo dalla federazione dei partiti e movimenti,Divisi non contano nulla o poco.
Uniti, anche solo in una federazione, potranno costituire quel nucleo dal quale far partire la rinascita del Nazionalismo Italiano.
martedì 14 febbraio 2017
Boldrini, Lady Censura
Leggo che la Boldrini avrebbe scritto al padrone di Facebook perchè provveda a chiudere le pagine nella quali si esporrebbero idee ed opinioni che alla Boldrini stessa non piacciono e che lei le farebbe rientrare nelle espressioni di "odio", politico e contro le donne (probabilmente si è risentita, permalosa com'è, per qualche sberleffo ai suoi danni).
Non dubito che una come la signora Boldrini che non ha mai perso occasione per fare politica contro l'Italia, contro l'Occidente ed a favore di un globalismo internazionalizzato dove il lavaggio del cervello si fonda sulla repressione delle idee ed opinioni non conformi, vorrebbe censurare tutto quel che non le aggrada.
Spiace vedere che ci sono organi di stampa e partiti politici che ne accreditano persino il ruolo "istituzionale" e pensano a lei come futuro presidente del consiglio.
Ma la Boldrini non è che una di un esercito di femmine che sarebbe meglio perdere che avere intorno.
La Merkel, ad esempio, dopo aver promesso di premiare i due Poliziotti Italiani che hanno abbattuto il terrorista di Berlino, adesso ha fatto marcia indietro perchè i due Eroi sarebbero di Destra, avrebbero immagini del Duce sul loro sito, si sarebbero fatti riprendere mentre facevano il Saluto Romano e avrebbero espresso la loro libera opinione contraria agli immigrati.
Beh, se così è, che la Merkel e i tedeschi si godano l'Isis, noi ci teniamo e onoriamo chi l'Isis lo combatte sul serio.
Se, poi, andiamo sul frivolo, leggiamo delle acide parole che tali Paola Ferrari e Caterina Balivo hanno avuto verso la bellissima Diletta Leotta e lo squallore che ha raggiunto Asia Argento nel commento alla foto carpita a Giorgia Meloni al ristorante.
Allora mi viene da pensare che, forse, si stava meglio quando il Mondo e la Politica erano declinati esclusivamente al maschile.
Non dubito che una come la signora Boldrini che non ha mai perso occasione per fare politica contro l'Italia, contro l'Occidente ed a favore di un globalismo internazionalizzato dove il lavaggio del cervello si fonda sulla repressione delle idee ed opinioni non conformi, vorrebbe censurare tutto quel che non le aggrada.
Spiace vedere che ci sono organi di stampa e partiti politici che ne accreditano persino il ruolo "istituzionale" e pensano a lei come futuro presidente del consiglio.
Ma la Boldrini non è che una di un esercito di femmine che sarebbe meglio perdere che avere intorno.
La Merkel, ad esempio, dopo aver promesso di premiare i due Poliziotti Italiani che hanno abbattuto il terrorista di Berlino, adesso ha fatto marcia indietro perchè i due Eroi sarebbero di Destra, avrebbero immagini del Duce sul loro sito, si sarebbero fatti riprendere mentre facevano il Saluto Romano e avrebbero espresso la loro libera opinione contraria agli immigrati.
Beh, se così è, che la Merkel e i tedeschi si godano l'Isis, noi ci teniamo e onoriamo chi l'Isis lo combatte sul serio.
Se, poi, andiamo sul frivolo, leggiamo delle acide parole che tali Paola Ferrari e Caterina Balivo hanno avuto verso la bellissima Diletta Leotta e lo squallore che ha raggiunto Asia Argento nel commento alla foto carpita a Giorgia Meloni al ristorante.
Allora mi viene da pensare che, forse, si stava meglio quando il Mondo e la Politica erano declinati esclusivamente al maschile.
P.S.: mi dispiace che lo spunto per questo commento mi sia stato offerto per il 14 febbraio e non per l'8 marzo ...
domenica 12 febbraio 2017
Invece di stringere nel pubblico penalizzano il privato
Con un acume che rasenta il premio Nobel (di quelli concessi ad Arafat, Fo od Obama, ovviamente ...) il presidente dell'Inps Boeri, dopo aver fatto pubblicare le statistiche dove si rileva come i dipendenti pubblici siano più cagionevoli di salute (e di molto !) dei dipendenti privati, ammalandosi maggiormente al lunedì, oltre ad utilizzare quattro volte di più le giornate ex legge 104/92, trova la soluzione nell'equiparare le ore di reperibilità tra pubblico e privato.
Sette per tutti.
Una soluzione intelligente, se attualmente il privato avesse una reperibilità a sette ore e il pubblico, minore, ma del cui senso si deve dubitare visto che già adesso il pubblico ha sette ore di reperibilità, mentre il privato quattro.
In sostanza, si penalizza chi già si ammala di meno e non si toccano i privilegi del pubblico.
La forbice tra le malattie del pubblico e del privato è destinata quindi ad aumentare, nel solco di una tradizione che vede il dipendente pubblico pieno di privilegi (a cominciare dalla inamovibilità) mentre il privato a dover subire.
Eppure ogni logica direbbe il contrario.
I dipendenti privati sono, per lo più, quelli di aziende i cui risultati sono fiori all'occhiello (diversamente sarebbero a spasso previo fallimento dell'azienda stessa), mentre il bilancio dell'azienda stato è fallimentare (dalla scuola alla sanità, alla giustizia, alla pubblica amministrazione) e non fallisce solo perchè dietro ci siamo noi che paghiamo le tasse, ma se dovessero sopravvivere con gli "utili" che portano a casa, come fanno le aziende private, non arriverebbero al panettone ... partendo da S. Ambrogio !
Lo statalismo che ritorna (veggasi anche l'inconfessabile voglia di reddito di inclusione o cittadinanza che favorirebbe solo parassiti e lavativi, oltre agli inganni dei clandestini che troverebbero un'altra opportunità per insediarsi a casa nostra, a nostre spese) è un pericolo che non tiene conto di come, proprio per colpa dell'assistenzialismo di stampo cattosocialcomunista, abbiamo accumulato il debito che, oggi, grave sulle nostre spalle e sul futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.
Boeri sarà anche un "professore" con il ricciolo accuratamente spettinato da intellettuale, ma le sue proposte sono degne del peggior demagogo statalista, che pensa solo a spremere i contribuenti.
Sette per tutti.
Una soluzione intelligente, se attualmente il privato avesse una reperibilità a sette ore e il pubblico, minore, ma del cui senso si deve dubitare visto che già adesso il pubblico ha sette ore di reperibilità, mentre il privato quattro.
In sostanza, si penalizza chi già si ammala di meno e non si toccano i privilegi del pubblico.
La forbice tra le malattie del pubblico e del privato è destinata quindi ad aumentare, nel solco di una tradizione che vede il dipendente pubblico pieno di privilegi (a cominciare dalla inamovibilità) mentre il privato a dover subire.
Eppure ogni logica direbbe il contrario.
I dipendenti privati sono, per lo più, quelli di aziende i cui risultati sono fiori all'occhiello (diversamente sarebbero a spasso previo fallimento dell'azienda stessa), mentre il bilancio dell'azienda stato è fallimentare (dalla scuola alla sanità, alla giustizia, alla pubblica amministrazione) e non fallisce solo perchè dietro ci siamo noi che paghiamo le tasse, ma se dovessero sopravvivere con gli "utili" che portano a casa, come fanno le aziende private, non arriverebbero al panettone ... partendo da S. Ambrogio !
Lo statalismo che ritorna (veggasi anche l'inconfessabile voglia di reddito di inclusione o cittadinanza che favorirebbe solo parassiti e lavativi, oltre agli inganni dei clandestini che troverebbero un'altra opportunità per insediarsi a casa nostra, a nostre spese) è un pericolo che non tiene conto di come, proprio per colpa dell'assistenzialismo di stampo cattosocialcomunista, abbiamo accumulato il debito che, oggi, grave sulle nostre spalle e sul futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.
Boeri sarà anche un "professore" con il ricciolo accuratamente spettinato da intellettuale, ma le sue proposte sono degne del peggior demagogo statalista, che pensa solo a spremere i contribuenti.
giovedì 9 febbraio 2017
Il voto si allontana
Le consorterie di potere hanno talmente paura del Popolo che non vogliono che voti.
L'interprete delle consorterie che ha fatto da megafono alla loro volontà è stato Napolitano che si dimostra coerente con le scelte di tutta la sua, remando sempre e comunque contro la sua Patria (che purtroppo è anche la nostra) e contro il suo Popolo (di cui purtroppo anche noi siamo parte).
A seguire i veterocomunisti del pci/pds/ds/pd, i veterodemocristiani del pci/pds/ds/pd, la sinistra che esce dal pci/pds/ds/pd ma vuole l'accordo elettorale per tornare in parlamento, i traditori degli elettori del Centro Destra che nel 2013 li mandarono in parlamento per impedire ai comunisti di andare al governo e oggi governano con i comunisti e, anzi, ne sono i più fedeli alleati perchè se si andasse al voto costoro non sarebbero rieletti.
Naturalmente tutta la stampa e la televisione asservite alle consorterie che hanno già dimenticato il loro Arlecchino toscano la cui frenesia, ormai, rischia di non riuscire neppure a tenerlo a galla all'interno del pci/pds/ds/pd.
Bene, anzi male, ma trasformiamo questa negatività in un fatto positivo.
Poichè, a meno che non scoppi una guerra o non fossimo invasi dagli alieni, al più tardi a giugno 2018 si voterà, sfruttiamo questo annetto per dare corpo ad un Centro Destra fortemente caratterizzato idealmente dal trumpismo, dal lepenismo, da quelle qualità che il sinistrume definisce "razziste, xenofobe, omofobe, populiste, eurofobiche ...".
Quelli che ci crerdono, io ci credo, lancino, oggi, subito, la costituente di una Federazione cui possano aderire sia soggetti politici diversi, ma anche singoli, formare una Federazione che comprenda tutti quei partiti di area, ai quali più o meno a seconda degli argomenti che si affrontano o dei momenti che si vivono, ci si sente legati.
Una Federazione che potrebbe fondarsi su pochi punti programmatici (flat tax al 15%, referendum per l'Italexit, presidenzialismo, stop all'immigrazione e bonifica verso chi è già arrivato, recupero dei Valori Morali che sono la spina dorsale di una Nazione e di una Civiltà) e che su quei punti si proponga di presentarsi all'elettorato con candidature scelte dai militanti (cioè dagli iscritti dei partiti aderenti e dagli iscritti singoli, ma non da chi, passando casualmente davanti ad un gazebo, versi la miseria di un paio di euro per essere ammesso a votare).
Facciamo in modo che il ritardo nel voto si ritorca contro chi lo sta sostenendo.
L'interprete delle consorterie che ha fatto da megafono alla loro volontà è stato Napolitano che si dimostra coerente con le scelte di tutta la sua, remando sempre e comunque contro la sua Patria (che purtroppo è anche la nostra) e contro il suo Popolo (di cui purtroppo anche noi siamo parte).
A seguire i veterocomunisti del pci/pds/ds/pd, i veterodemocristiani del pci/pds/ds/pd, la sinistra che esce dal pci/pds/ds/pd ma vuole l'accordo elettorale per tornare in parlamento, i traditori degli elettori del Centro Destra che nel 2013 li mandarono in parlamento per impedire ai comunisti di andare al governo e oggi governano con i comunisti e, anzi, ne sono i più fedeli alleati perchè se si andasse al voto costoro non sarebbero rieletti.
Naturalmente tutta la stampa e la televisione asservite alle consorterie che hanno già dimenticato il loro Arlecchino toscano la cui frenesia, ormai, rischia di non riuscire neppure a tenerlo a galla all'interno del pci/pds/ds/pd.
Bene, anzi male, ma trasformiamo questa negatività in un fatto positivo.
Poichè, a meno che non scoppi una guerra o non fossimo invasi dagli alieni, al più tardi a giugno 2018 si voterà, sfruttiamo questo annetto per dare corpo ad un Centro Destra fortemente caratterizzato idealmente dal trumpismo, dal lepenismo, da quelle qualità che il sinistrume definisce "razziste, xenofobe, omofobe, populiste, eurofobiche ...".
Quelli che ci crerdono, io ci credo, lancino, oggi, subito, la costituente di una Federazione cui possano aderire sia soggetti politici diversi, ma anche singoli, formare una Federazione che comprenda tutti quei partiti di area, ai quali più o meno a seconda degli argomenti che si affrontano o dei momenti che si vivono, ci si sente legati.
Una Federazione che potrebbe fondarsi su pochi punti programmatici (flat tax al 15%, referendum per l'Italexit, presidenzialismo, stop all'immigrazione e bonifica verso chi è già arrivato, recupero dei Valori Morali che sono la spina dorsale di una Nazione e di una Civiltà) e che su quei punti si proponga di presentarsi all'elettorato con candidature scelte dai militanti (cioè dagli iscritti dei partiti aderenti e dagli iscritti singoli, ma non da chi, passando casualmente davanti ad un gazebo, versi la miseria di un paio di euro per essere ammesso a votare).
Facciamo in modo che il ritardo nel voto si ritorca contro chi lo sta sostenendo.
lunedì 6 febbraio 2017
Trump e pochi altri eredi di Leonida
La Storia dell'Umanità è fondata sulle invasioni.
La nostra stessa lingua ha lontane radici indoeuropee, dalle popolazioni che ci invasero provenienti dall'est e la nostra razza è definita "caucasica" da quello che è il luogo presumibile di origine, molto più ad oriente di dove oggi siamo.
Le invasioni sono quindi un fattore naturale che forgiano la Storia come le guerre, le violenze, la cultura, le scoperte.
Senza invasione da parte degli esuli europei non avremmo gli Stati Uniti e senza Cortes e Pizzarro non avremmo l'America Latina.
Senza i Romani non avremmo le lingue romanze e non ci sarebbe un humus comune nella nostra Civiltà giuridica e politica.
Ma se le invasioni sono naturali, altrettanto naturale è il diritto e dovere delle popolazioni invase o minacciate di invasione a difendersi, con ogni mezzo.
Ricordiamo come l'Europa sia sempre stata oggetto delle brame di conquista delle popolazioni orientali e poi musulmane.
La Spagna, con l'unica eccezione delle Asturie, fu occupata dai Mori che, poi, furono cacciati anche grazie a preti non a caso divenuti santi, come San Giacomo detto "Matamoros", cioè "Uccisore dei Mori" (quanta differenza con il suo attuale erede vestito di bianco, immigrato dall'Argentina !).
Memorabili, poi, furono le battaglie navali con Lepanto in testa dove i Veneziani sconfissero i turchi salvando l'Occidente e sotto le mura di Vienna dove, ugualmente, fermando il nemico, gli si impedì di dilagare occupando tutta l'Europa.
Ma il pericolo non arrivò solo con l'espansione della religione musulmana, da sempre da oriente sono arrivati tutti i pericoli per la Libertà e la Sicurezza delle popolazioni europee.
Nel 490 avanti Cristo (solo 263 anni dopo la Fondazione di Roma che stava ancora muovendo i primi passi in Italia) i Greci, un popolo mai soggetto ad un unico governo, ma suddiviso in tante città stato, fermarono a Maratona l'invasione dell'Impero Persiano (sostanzialmente l'odierno Iran) del potentissimo re Dario.
Dieci anni dopo, nel 480 avanti Cristo, il figlio di Dario, Serse, cercò la rivincita, entrando in Grecia con un esercito le cui frecce "oscuravano il Sole" (meglio, disse un soldato Spartano, così combatteremo al fresco dell'ombra).
I Greci erano impreparati, ma il sacrificio di trecento Spartani guidati dal loro re Leonida consentì di guadagnare quel tempo necessario per organizzare la varie città e quindi sconfiggere Serse prima in mare nei pressi di Salamina e quindi in una battaglia campale a Platea.
Ma senza Leonida che fermò l'avanzata nemica al passo delle Termopili, i Persiani sarebbero dilagati, Roma probabilmente non avrebbe avuto il tempo di crescere e la nostra Storia e noi stessi saremmo profondamente diversi.
Si ricorda e si onora più facilmente Leonida che, come Custer a Little Big Horne, perse che non i generali Pausania e Temistocle che vinsero a Platea ed a Salamina (e come ci si dimentica troppo spesso del Generale Philip Sheridan che vinse le Guerre Indiane sotto la Presidenza Grant).
Ma effettivamente senza Leonida noi non saremmo noi.
Ed è bene ricordare che Leonida fu sconfitto unicamente perchè un traditore, di nome Efialte, indicò ai Persiani un sentiero sulla montagna che avrebbe consentito di prendere alle spalle gli Spartani.
Anche se può sembrare retorico e ridondante, l'arrivo sulle nostre terre di milioni di immigrati dall'Africa e dall'Asia è, a tutti gli effetti, un'invasione e chi ci mette in guardia come alcuni, e chi, avendone la possibilità, cerca di prendere provvedimenti per farci guadagnare tempo e respingere l'invasione, come Trump, è un moderno erede di Leonida.
E come Leonida anche loro hanno i loro Efialte, che sono tutti coloro che sostengono, aiutano, sollecitano e incentivano l'invasione standosene comodi nelle nostre retrovie di cui sfruttano sicurezza e benessere.
E sono i giudici che sospendono provvedimenti assunti per bloccare l'immigrazione o che non applicano quelli per l'espulsione dei clandestini, gli avvocati della associazioni autodefinitesi "umanitarie" che cercano ogni cavillo per aggirare la legge e imporci la presenza degli invasori e i politici che propongono provvedimenti che legittimino la presenza dei clandestini, concedendo loro ogni beneficio, a cominciare dalla cittadinanza.
Per la cronaca, due sono le versioni sulla fine di Efialte.
Una racconta che, preso il denaro persiano, scappò di città in città, inseguito dalla Vendetta dei Greci, finchè non si tolse la vita.
L'altra narra che furono i Persiani stessi che, ammirati dal coraggio degli Spartani, lo sgozzarono perchè uno che aveva tradito il suo popolo avrebbe tradito ancora i suoi nuovi padroni.
In ogni caso non fece una bella fine.
La nostra stessa lingua ha lontane radici indoeuropee, dalle popolazioni che ci invasero provenienti dall'est e la nostra razza è definita "caucasica" da quello che è il luogo presumibile di origine, molto più ad oriente di dove oggi siamo.
Le invasioni sono quindi un fattore naturale che forgiano la Storia come le guerre, le violenze, la cultura, le scoperte.
Senza invasione da parte degli esuli europei non avremmo gli Stati Uniti e senza Cortes e Pizzarro non avremmo l'America Latina.
Senza i Romani non avremmo le lingue romanze e non ci sarebbe un humus comune nella nostra Civiltà giuridica e politica.
Ma se le invasioni sono naturali, altrettanto naturale è il diritto e dovere delle popolazioni invase o minacciate di invasione a difendersi, con ogni mezzo.
Ricordiamo come l'Europa sia sempre stata oggetto delle brame di conquista delle popolazioni orientali e poi musulmane.
La Spagna, con l'unica eccezione delle Asturie, fu occupata dai Mori che, poi, furono cacciati anche grazie a preti non a caso divenuti santi, come San Giacomo detto "Matamoros", cioè "Uccisore dei Mori" (quanta differenza con il suo attuale erede vestito di bianco, immigrato dall'Argentina !).
Memorabili, poi, furono le battaglie navali con Lepanto in testa dove i Veneziani sconfissero i turchi salvando l'Occidente e sotto le mura di Vienna dove, ugualmente, fermando il nemico, gli si impedì di dilagare occupando tutta l'Europa.
Ma il pericolo non arrivò solo con l'espansione della religione musulmana, da sempre da oriente sono arrivati tutti i pericoli per la Libertà e la Sicurezza delle popolazioni europee.
Nel 490 avanti Cristo (solo 263 anni dopo la Fondazione di Roma che stava ancora muovendo i primi passi in Italia) i Greci, un popolo mai soggetto ad un unico governo, ma suddiviso in tante città stato, fermarono a Maratona l'invasione dell'Impero Persiano (sostanzialmente l'odierno Iran) del potentissimo re Dario.
Dieci anni dopo, nel 480 avanti Cristo, il figlio di Dario, Serse, cercò la rivincita, entrando in Grecia con un esercito le cui frecce "oscuravano il Sole" (meglio, disse un soldato Spartano, così combatteremo al fresco dell'ombra).
I Greci erano impreparati, ma il sacrificio di trecento Spartani guidati dal loro re Leonida consentì di guadagnare quel tempo necessario per organizzare la varie città e quindi sconfiggere Serse prima in mare nei pressi di Salamina e quindi in una battaglia campale a Platea.
Ma senza Leonida che fermò l'avanzata nemica al passo delle Termopili, i Persiani sarebbero dilagati, Roma probabilmente non avrebbe avuto il tempo di crescere e la nostra Storia e noi stessi saremmo profondamente diversi.
Si ricorda e si onora più facilmente Leonida che, come Custer a Little Big Horne, perse che non i generali Pausania e Temistocle che vinsero a Platea ed a Salamina (e come ci si dimentica troppo spesso del Generale Philip Sheridan che vinse le Guerre Indiane sotto la Presidenza Grant).
Ma effettivamente senza Leonida noi non saremmo noi.
Ed è bene ricordare che Leonida fu sconfitto unicamente perchè un traditore, di nome Efialte, indicò ai Persiani un sentiero sulla montagna che avrebbe consentito di prendere alle spalle gli Spartani.
Anche se può sembrare retorico e ridondante, l'arrivo sulle nostre terre di milioni di immigrati dall'Africa e dall'Asia è, a tutti gli effetti, un'invasione e chi ci mette in guardia come alcuni, e chi, avendone la possibilità, cerca di prendere provvedimenti per farci guadagnare tempo e respingere l'invasione, come Trump, è un moderno erede di Leonida.
E come Leonida anche loro hanno i loro Efialte, che sono tutti coloro che sostengono, aiutano, sollecitano e incentivano l'invasione standosene comodi nelle nostre retrovie di cui sfruttano sicurezza e benessere.
E sono i giudici che sospendono provvedimenti assunti per bloccare l'immigrazione o che non applicano quelli per l'espulsione dei clandestini, gli avvocati della associazioni autodefinitesi "umanitarie" che cercano ogni cavillo per aggirare la legge e imporci la presenza degli invasori e i politici che propongono provvedimenti che legittimino la presenza dei clandestini, concedendo loro ogni beneficio, a cominciare dalla cittadinanza.
Per la cronaca, due sono le versioni sulla fine di Efialte.
Una racconta che, preso il denaro persiano, scappò di città in città, inseguito dalla Vendetta dei Greci, finchè non si tolse la vita.
L'altra narra che furono i Persiani stessi che, ammirati dal coraggio degli Spartani, lo sgozzarono perchè uno che aveva tradito il suo popolo avrebbe tradito ancora i suoi nuovi padroni.
In ogni caso non fece una bella fine.
mercoledì 1 febbraio 2017
L'unica speranza è uscire dall'euro
Le notizie politiche di questi giorni sanno tanto di preliminari di un funerale, quello dell'Italia.
Tutti ci danno ordini.
Persino il greco commissario europeo per l'immigrazione.
Eppure qualcosa Gentiloni e Padoan dovranno rispondere al soviet europeo ed a noi Italiani.
Vogliono continuare nella strada intrapresa da Renzi ?
Oppure penseranno saggiamente di fermarsi e chiamare noi Italiani alle urne perchè possiamo finalmente esprimere un governo legittimo che possa anche rispondere a muso duro a Bruxelles ?
Sì, perchè se i sondaggi raccontassero anche solo una parte di verità i partiti antieuro sfiorano il 48-49% e basterebbe qualche persona perbene di Forza Italia per dare all'Italia una maggioranza eterogenea, sì, ma che potrebbe avere come punto unico di programma lo sganciamento della nostra Patria dalle sorti del soviet.
E se ci sganciamo noi la valanga travolgerebbe tutto il resto, soprattutto se consideriamo che il Partito della Libertà olandese è accreditato di un grande successo a marzo e che le difficoltà da un lato, politiche, della sinistra, dall'altro, di credibilità personale, di Fillon, apre una nuova prospettiva in Francia per Marine Le Pen ad aprile.
Perchè noi no ?
Tutti ci danno ordini.
Persino il greco commissario europeo per l'immigrazione.
Eppure qualcosa Gentiloni e Padoan dovranno rispondere al soviet europeo ed a noi Italiani.
Vogliono continuare nella strada intrapresa da Renzi ?
Oppure penseranno saggiamente di fermarsi e chiamare noi Italiani alle urne perchè possiamo finalmente esprimere un governo legittimo che possa anche rispondere a muso duro a Bruxelles ?
Sì, perchè se i sondaggi raccontassero anche solo una parte di verità i partiti antieuro sfiorano il 48-49% e basterebbe qualche persona perbene di Forza Italia per dare all'Italia una maggioranza eterogenea, sì, ma che potrebbe avere come punto unico di programma lo sganciamento della nostra Patria dalle sorti del soviet.
E se ci sganciamo noi la valanga travolgerebbe tutto il resto, soprattutto se consideriamo che il Partito della Libertà olandese è accreditato di un grande successo a marzo e che le difficoltà da un lato, politiche, della sinistra, dall'altro, di credibilità personale, di Fillon, apre una nuova prospettiva in Francia per Marine Le Pen ad aprile.
Perchè noi no ?
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