Nel clima ovattato di Natale e Santo Stefano, due fatti hanno preso il centro delle notizie, suscitando l'indignazione delle madamine politicamente corrette e dei benpensanti mononeuromuniti.
Quel bontempone del Ministro degli Interni ha osato pubblicare una sua fotografia mentre sorride e addenta una fetta di pane con Nutella.
Ma come si è permesso ?
Quando tutti (?) sono tristi, ripensando alle parole dell'Argentino vestito di bianco che ha snocciolato tutte le sfighe di questo mondo e quando la mafia continua ad uccidere e la Madre Terra a ribellarsi all'inquinamento (un terremoto non è provocato dall'inquinamento, ma non dubito che prima o poi teorizzeranno anche quello), come si permette quello a presentarsi sorridendo?
Già, come si permette a presentarsi con una faccia che esprime un sentimento di fiducia, un sentimento di ottimismo ?
Non è molto meglio l'espressione sempre lugubre dei Mattarella, dei Renzi, dei Martina, che sembrano tanti cloni di quelli che, fino a trent'anni fa, apparivano imbalsamati ancora in vita ad applaudire le truppe sovietiche sulla Piazza Rossa di Mosca ?
E, come se non bastasse, come si permettono i tifosi dell'Inter a fischiare un avversario.
Allo stadio si fischino solo i bianchi, previa verifica dei loro ascendenti fino al quarto grado, non sia mai che ci sia stata qualche scappatella ... esotica !
Credo che uno dei motivi del successo passato di Berlusconi, fosse il suo ottimismo, l'essere sorridente, in modo così diverso rispetto ai politici della prima repubblica che, come gli euro cattocomunisti di oggi, si presentavano sempre in gramaglie per appesantire le nostre giornate con notizie tristi e senza lasciar spazio alla benchè minima speranza.
Ecco che i loro nipotini, cresciuti a marce antifasciste e "belle ciao", non sanno cosa sia una sana risata e quindi non possono guardare al futuro con ottimismo.
E' quello che ci contraddistingue da loro e che porta noi alla vittoria e loro alla sconfitta.
Un approccio gioioso e ottimista alla vita è un buon viatico per affrontare e superare anche le avversità della Vita.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
venerdì 28 dicembre 2018
venerdì 21 dicembre 2018
Il prossimo anno aumenterà l'iva.
E' la realizzazione delle clausole di salvaguardia che, accettate da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, sono state sempre rinviate e, con il rinvio, si sono ingrandite esattamente come una valanga che, all'inizio, è solo una palla di neve e rotolando a valle diventa un blocco che tutto distrugge.
Le scelte scellerate di Monti e successori ci hanno ora caricato di circa 12 miliardi di Iva che, per evitarne l'aumento, si sono trasformati in dodici miliardi in meno per la realizzazione dei programmi per il Paese.
Adesso sembra che, con il prossimo anno, si giunga al capolinea.
E mi sembra una cosa giusta.
Non è possibile rinviare continuamente, scaricandolo sulle spalle di chi viene dopo, tale onere.
Tanto più che l'Iva, per quanto possa esserlo una tassa o una imposta che, per me, rappresentano il "male assoluto", è la più equa delle tasse.
Infatti viene pagata da chi acquista o fruisce di un bene o di un servizio, piuttosto che far pagare a tutti anche beni e servizi che non utilizzano, come le imposte generaliste o con le mancate riforme della flat tax o delle pensioni perchè dodici miliardi sono impegnati per evitare l'aumento dell'iva, a carico anche di chi quei beni e quei servizi non utilizza e quindi paga per qualcosa di cui non gode.
Allora non preoccupiamoci, perchè quei dodici miliardi risparmiati, potranno essere utilizzati per aumentare l'incisività dello Stato o anche per ridurre il debito pubblico che sarebbe cosa buona e giusta.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
E' la realizzazione delle clausole di salvaguardia che, accettate da Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, sono state sempre rinviate e, con il rinvio, si sono ingrandite esattamente come una valanga che, all'inizio, è solo una palla di neve e rotolando a valle diventa un blocco che tutto distrugge.
Le scelte scellerate di Monti e successori ci hanno ora caricato di circa 12 miliardi di Iva che, per evitarne l'aumento, si sono trasformati in dodici miliardi in meno per la realizzazione dei programmi per il Paese.
Adesso sembra che, con il prossimo anno, si giunga al capolinea.
E mi sembra una cosa giusta.
Non è possibile rinviare continuamente, scaricandolo sulle spalle di chi viene dopo, tale onere.
Tanto più che l'Iva, per quanto possa esserlo una tassa o una imposta che, per me, rappresentano il "male assoluto", è la più equa delle tasse.
Infatti viene pagata da chi acquista o fruisce di un bene o di un servizio, piuttosto che far pagare a tutti anche beni e servizi che non utilizzano, come le imposte generaliste o con le mancate riforme della flat tax o delle pensioni perchè dodici miliardi sono impegnati per evitare l'aumento dell'iva, a carico anche di chi quei beni e quei servizi non utilizza e quindi paga per qualcosa di cui non gode.
Allora non preoccupiamoci, perchè quei dodici miliardi risparmiati, potranno essere utilizzati per aumentare l'incisività dello Stato o anche per ridurre il debito pubblico che sarebbe cosa buona e giusta.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
domenica 16 dicembre 2018
Cesare Battisti
Ciclicamente riemerge la vicenda del terrorista assassino Cesare Battisti, in fuga da trenta anni dalla giustizia italiana che l'ha condannato, con sentenze passate in giudicato, a due ergastoli e che ha trovato nell'internazionale di sinistra protezione e rifugio, prima in Francia poi in Brasile.
Qualche considerazione.
Non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Battisti.
Non ci sono dubbi sulla sua assenza di pentimento, diversamente si sarebbe consegnato per scontare la pena.
Sarebbe quindi opportuno che la stampa e la televisione non lo definissero "ex terrorista", perchè l'assenza di pentimento lo qualifica, tuttora, come terrorista.
Terrorista in fuga, latitante.
Evidenziamo come se Battisti è in fuga, lo deve alla protezione complice di una sorta di internazionale della sinistra, mentre è stata sufficiente l'elezione di un uomo di Destra come Bolsonaro (come fu l'elezione di Sarkozy in Francia) per costringerlo nuovamente a cercare scampo altrove.
Facciamo l'ipotesi che, nonostante la complicità della sinistra internazionale, Battisti riesca ad essere catturato.
Ci conviene estradarlo in Italia ?
Credo di no.
Sarebbe meglio se scontasse il resto della sua vita in una nauseabonda prigione brasiliana, piuttosto che rientrare in Italia e scontare la stessa pena che ha scontato l'infame Adriano Sofri: nulla...
Qualche considerazione.
Non ci sono dubbi sulla colpevolezza di Battisti.
Non ci sono dubbi sulla sua assenza di pentimento, diversamente si sarebbe consegnato per scontare la pena.
Sarebbe quindi opportuno che la stampa e la televisione non lo definissero "ex terrorista", perchè l'assenza di pentimento lo qualifica, tuttora, come terrorista.
Terrorista in fuga, latitante.
Evidenziamo come se Battisti è in fuga, lo deve alla protezione complice di una sorta di internazionale della sinistra, mentre è stata sufficiente l'elezione di un uomo di Destra come Bolsonaro (come fu l'elezione di Sarkozy in Francia) per costringerlo nuovamente a cercare scampo altrove.
Facciamo l'ipotesi che, nonostante la complicità della sinistra internazionale, Battisti riesca ad essere catturato.
Ci conviene estradarlo in Italia ?
Credo di no.
Sarebbe meglio se scontasse il resto della sua vita in una nauseabonda prigione brasiliana, piuttosto che rientrare in Italia e scontare la stessa pena che ha scontato l'infame Adriano Sofri: nulla...
martedì 11 dicembre 2018
Essere Amnesty senza rischi
Non amo gli agit prop che agli angoli della strada mi bloccano per cercare un'offerta, una firma nel nome dei bambini, immancabilmente del terzo mondo o dell'ecoambientalismo o dei cosiddetti diritti civili / umani.
Rispetto i ragazzi che, probabilmente per poche lire, si prestano al ruolo di vittime delle reazioni infastidite dei passanti e cerco sempre di rispondere cortesemente un "no grazie, non mi interessa", salvo sbottare se sono particolarmente insistenti.
Oggi abbiamo un motivo in più per non rispondere alle richieste formulate nel nome di Amnesty International.
Un rapporto critica l'Italia, addirittura stigmatizza un provvedimento (il decreto sicurezza appena approvato) che non può ancora aver portato neppure uno iato di modifiche.
E' comodo fare le pulci all'Italia, definirci razzisti, dove non vi è alcuna repressione, dove anzi gli organismi come Amnesty trovano finanziamenti e apprezzamenti (non da me, però !), dove gli esponenti di Amnesty non corrono alcun rischio nell'attaccare ministri e partiti ma, anzi, trovano larga copertura mediatica.
Proprio la loro estrema libertà di dire e promuovere qualsiasi iniziativa, dimostra che l'Italia è esattamente il contrario di quello che Amnesty ci dice che sia e che qui non c'è bisogno di alcuna Amnesty.
Perchè non vanno a predicare il diritto a mangiare e bere quello che ci pare in Arabia Saudita o in Iran ?
Perchè non vanno a fermare i passanti a Pyongyang o a Pechino ?
Troppo comodo fare i paladini della libertà con il culetto al caldo e senza correre alcun rischio !
E non si permettano di trattarci da persecutori se vogliamo difendere i confini della nostra Patria, la nostra Identità Nazionale dalle orde di clandestini che i loro compari delle ong vorrebbero scaricare, come hanno fatto liberamente per sette anni, da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi, sulla nostra terra.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Rispetto i ragazzi che, probabilmente per poche lire, si prestano al ruolo di vittime delle reazioni infastidite dei passanti e cerco sempre di rispondere cortesemente un "no grazie, non mi interessa", salvo sbottare se sono particolarmente insistenti.
Oggi abbiamo un motivo in più per non rispondere alle richieste formulate nel nome di Amnesty International.
Un rapporto critica l'Italia, addirittura stigmatizza un provvedimento (il decreto sicurezza appena approvato) che non può ancora aver portato neppure uno iato di modifiche.
E' comodo fare le pulci all'Italia, definirci razzisti, dove non vi è alcuna repressione, dove anzi gli organismi come Amnesty trovano finanziamenti e apprezzamenti (non da me, però !), dove gli esponenti di Amnesty non corrono alcun rischio nell'attaccare ministri e partiti ma, anzi, trovano larga copertura mediatica.
Proprio la loro estrema libertà di dire e promuovere qualsiasi iniziativa, dimostra che l'Italia è esattamente il contrario di quello che Amnesty ci dice che sia e che qui non c'è bisogno di alcuna Amnesty.
Perchè non vanno a predicare il diritto a mangiare e bere quello che ci pare in Arabia Saudita o in Iran ?
Perchè non vanno a fermare i passanti a Pyongyang o a Pechino ?
Troppo comodo fare i paladini della libertà con il culetto al caldo e senza correre alcun rischio !
E non si permettano di trattarci da persecutori se vogliamo difendere i confini della nostra Patria, la nostra Identità Nazionale dalle orde di clandestini che i loro compari delle ong vorrebbero scaricare, come hanno fatto liberamente per sette anni, da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi, sulla nostra terra.
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martedì 4 dicembre 2018
Come recuperare dieci miliardi e realizzare tutto
Nel 2014, alla vigilia delle elezioni europee nelle quali ottenne il 40% dei voti, Matteo Renzi distribuì un regalone a qualche milione di italiani: 80 euro.
Sembrava l'inizio di un Bengodi generalizzato, tutto illustrato a colori con le diapositive che il rampantino fiorentino chiamava "slides" perchè, si sa, dirlo in inglese è più raffinato.
Io degli 80 euro non ho visto neppure un centesimo e non conosco nessuno che li abbia incassati, ma per pagarli (qualcuno li avrà pur presi !) so che hanno aumentato dal 20 al 26% la tassazione sui risparmi, e dal 12,5 al 20% quella sui fondi pensione.
Una rimessa secca per milioni di Italiani.
Un costo stimato e a bilancio di dieci miliardi di euro.
In questi giorni, per accontentare la unione sovietica europea (e non vedo perchè la si debba accontentare) il Governo si arrabatta per cercare 3-4 miliardi.
La regalia di Renzi può essere tranquillamente abolita, recuperando dieci miliardi, perchè per tutelare la fascia debole della popolazione ci sarà il reddito di cittadinanza che dovrebbe inglobare e assorbire tutte le voci di spese assistenziali.
Allora sì che il reddito non solo avrebbe un senso, ma potrebbe essere erogato ad una fascia maggiore di cittadini e con un importo adeguato.
E probabilmente avremmo anche un resto da mettere in conto della flat tax per tutti gli Italiani e non solo per le partite iva o a decurtazione del debito pubblico fatto negli anni settanta dalla collusione tra cattolici, comunisti e socialisti e aumentato di cinquecento miliardi nei soli sette anni di governi euro cattocomunisti da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Sembrava l'inizio di un Bengodi generalizzato, tutto illustrato a colori con le diapositive che il rampantino fiorentino chiamava "slides" perchè, si sa, dirlo in inglese è più raffinato.
Io degli 80 euro non ho visto neppure un centesimo e non conosco nessuno che li abbia incassati, ma per pagarli (qualcuno li avrà pur presi !) so che hanno aumentato dal 20 al 26% la tassazione sui risparmi, e dal 12,5 al 20% quella sui fondi pensione.
Una rimessa secca per milioni di Italiani.
Un costo stimato e a bilancio di dieci miliardi di euro.
In questi giorni, per accontentare la unione sovietica europea (e non vedo perchè la si debba accontentare) il Governo si arrabatta per cercare 3-4 miliardi.
La regalia di Renzi può essere tranquillamente abolita, recuperando dieci miliardi, perchè per tutelare la fascia debole della popolazione ci sarà il reddito di cittadinanza che dovrebbe inglobare e assorbire tutte le voci di spese assistenziali.
Allora sì che il reddito non solo avrebbe un senso, ma potrebbe essere erogato ad una fascia maggiore di cittadini e con un importo adeguato.
E probabilmente avremmo anche un resto da mettere in conto della flat tax per tutti gli Italiani e non solo per le partite iva o a decurtazione del debito pubblico fatto negli anni settanta dalla collusione tra cattolici, comunisti e socialisti e aumentato di cinquecento miliardi nei soli sette anni di governi euro cattocomunisti da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi.
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