lunedì 26 agosto 2019

Ma Conte, a nome di chi parla?

Stampa, radio e televisioni hanno dato risalto alla dichiarazione di un certo Tusk (pure lui minoritario nel suo paese, la Polonia) che ha elogiato Conte al G7.
Un Conte che, dimostrando il suo livore, invece di occuparsi dei temi internazionali, si è preoccupato di fare una nuova marchetta contro Salvini, sperando che il pci/pds/ds/pd tolga il veto al suo reincarico.
Ma Conte a nome di chi parla, chi rappresenta in tale consesso?
Non ha un solo voto suo, è un nominato, ha cercato di accattivarsi la simpatia della Merkel e di Trump, che non lo ha neanche voluto incontrare, da sfruttare in Patria.
Cosa può dire, ad esempio, a Micron sull'invasione dei clandestini ?
La posizione, maggioritaria tra gli Italiani, di Salvini o il suo esatto contrario come richiesto da Zingaretti ?
E sulle tasse ?
Flat tax o redistribuzione ?
"Leale all'Europa", ha detto Tusk.
Proprio per questo non rappresenta la maggioranza degli Italiani che non amano questa unione sovietica europea.
Molto meglio sarebbe stato mandare i due consoli, Di Maio e Salvini, per rappresentare, anche plasticamente, le due Italie, inconciliabili tra loro, in attesa di una chiamata elettorale che risolva, una volta per tutte, chi rappresenta la maggioranza del Popolo e, quindi, chi ha titolo per parlare a nome dell'Italia.

martedì 20 agosto 2019

Che succederà oggi pomeriggi in Parlamento?


Che succederà oggi pomeriggi in Parlamento? ho un presentimento.
Conte va a casa. Dopo di che dagli USA arriverà al nostro Presidente della Repubblica una telefonata, diranno che è importante l'amicizia tra USA e Italia e di avere un Governo forte e amico.
E dunque solo votando subito si potrà avere tale Governo, perchè il centro destra unito potrà fare manbassa di Parlamentari, e quindi eleggeranno pure il nuovo Capo dello Stato che sarà Berlusconi, con  Salvini capo del Governo.  I 5 stelle, rei di aver fatto accordi commerciali con la Cina, saranno rasi al suolo dopo gli accordi con di Di Maio, che ha regalato Know how strategico ai Cinesi che era l'unica cosa che non hanno per dominare il Mondo, hanno la Cia contro, e nel PD Zingaretti farà un bel massacro di renziani.
fanta politica? chi vivrà vedra...

venerdì 16 agosto 2019

Cos'hanno in comune?

Il presidente del consiglio Conte che chiede di far sbarcare i clandestini minorenni.
La ministra Trenta che manda ben due navi militari non a respingere la nave ong carica di clandestini, ma per scortarla in un porto italiano.
I magistrati del tar del Lazio che, ignorando una legge appena votata dal parlamento, decidono che le navi ong possono impunemente entrare in acque e approdare in porti italiani con il loro carico di clandestini.
La gip di Agrigento che ha mandato libera il comandante della Sea Watch che ha violato le acque nazionali, forzato un blocco e investito una motovedetta italia.
Cos'hanno in comune ?
Sono tutti personaggi che agiscono "in nome del Popolo", senza però mai essersi sottoposti al voto popolare e, soprattutto, assumendo decisioni che sono in contrasto con la esplicita e conclamata volontà della maggioranza degli Italiani che emerge, visto che non vogliono farci a votare, da tutti i sondaggi.

martedì 13 agosto 2019

Renzi e Grillo tengono famiglia

Vi sono momenti esilaranti nel teatrino della politica.
Quello che viviamo ne è la plastica rappresentazione.
Tutti si affannano a proclamare che non hanno paura del voto, che la via maestra è quella di dare la parola agli Italiani, MA ...
Così i grillini hanno accolto come una liberazione l'esternazione del loro guru contro il voto.
Capirai, molti di loro dovrebbero tornare sul divano e fare le pratiche per il reddito di cittadinanza.
Così dicono sì al voto, ma prima facciamo la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale (una anno e forse più ...).
Renzi, con una piroetta che la sua attuale stazza non avrebbe lasciato presagire, dice sì al voto, però prima ... mettiamo a posto i conti.
Non ci si è riusciti in decenni di legislature, di manovre e manovrine e Renzi pensa di farlo adesso ?
O non è una scusa per rinviare il voto alle calende greche ?
Però qualcosa il poveretto deve inventarsi per difendere la nutrita pattuglia di parlamentari che risponde a lui e che si squaglierebbe con il voto, visto che le liste le farebbe Zingaretti che, infatti, è a favore del voto.
Patetico Grasso che strologa su un governo che ci dovrebbe portare al voto, quando tutti sappiamo che per lui, finita la legislatura, finisce anche la carriera politica visto che il suo partito non è neppure lontanamente in grado di agguantare il quorum, superato com'è persino da "Più Europa".
Tanto di cappello invece a Calenda che vuole il voto subito nonostante i sondaggi e a Berlusconi che, per ora, non sembra attratto dalla tenda ad ossigeno di un prolungamento della legislatura nonostante sondaggi impietosi verso Forza Italia.
Renzi e Grillo (e Grasso, ma la sua consistenza è impalpabile, non so neppure perchè ne rilancino le dichiarazioni) sono come Wild Coyote che strisciava con le unghie la liscia e ripida parete dalla quale era precipitato.
Coerente la Meloni (peraltro accreditata di un buon successo dai sondaggi) e, ovviamente, Salvini.
Del resto a Salvini i Cinque Stelle avevano bloccato l'autonomia regionale, la flat tax, cacciato due importanti sottosegretari, proposto una riforma della giustizia che continuava a lasciare ampi poteri e discrezionalità a quegli stessi magistrati che mandano libera la capitana della ong Sea Watch, dissequestrano le navi ong e chiedono il processo contro il Ministro degli Interni che sta difendendo i confini della Patria.
I Cinque Stelle, poi, hanno votato la candidata del potere costituito in Europa.
Ottenuta quota cento, una legge migliore sulla legittima difesa, una prima flat tax pur limitata ad una fascia bassa di lavoratori autonomi e, soprattutto, dimostrato che basta volerlo e l'invasione dei clandestini può essere drasticamente ridotta, proseguire avrebbe significato uno stillicidio di commenti a mezzo stampa (la stessa che adesso fa la ola a Grillo e Renzi contrari al voto).
Adesso deve solo continuare sulla strada intrapresa e che il voto sia a ottobre, in primavera o alla scadenza, il premio arriverà, perchè Grillo e Renzi, se mai realmente si mettessero d'accordo e riuscissero ad ottenere una maggioranza, non potrebbero fare altro che genuflettersi davanti all'unione sovietica europea, eseguendone gli ordini, magari appena un po' mascherati ed edulcorati perchè in cambio trasformeranno l'Italia in una gigantesca discarica di clandestini.

giovedì 8 agosto 2019

Ipotesi voto ad ottobre?

Tutti, tranne Lega e Cinque Stelle, spingono al voto, persino Berlusconi.
Con la speranza della Meloni di governare con Salvini e Toti e parte di Forza Italia, un po' meno la richiesta del pci/pds/ds/pd.
La fregola di Zingaretti e le reiterate assicurazioni di non fare accordi e di voler andare al voto (cui non credo affatto) cozzano con la storia di un partito sempre attento al proprio tornaconto elettorale.
Non vorrei che, aperta la crisi, con una qualche piroetta "sensibili al richiamo del Presidente Mattarella e per spirito di servizio" Zingaretti e compagni sostenessero un monocolore grillino per eseguire gli ordini di Bruxelles (del resto i grillini sono stati determinanti nell'elezione di Ursula la Tedesca).
Poi ci sono quelli che, calendario alla mano, dicono "non si può più" (quasi come nella barzelletta così politicamente scorretta che non posso qui riassumerla).
Invece si può, in qualsiasi data.
Dicevano che non si poteva votare a marzo (e la prima volta fu nel 1994), dicevano che a febbraio era ancora troppo freddo (e Napolitano nel 2013 ci convocò il 13 febbraio) figuriamoci quindi se non si può votare a ottobre, novembre o dicembre.
Del resto siamo nel pieno di un riscaldamento globale solo quando fa comodo a loro ?
E noi non abbiamo la sacralità del quando andare a votare come negli Stati Uniti che, se non è il primo martedì dopo il primo lunedì di novembre, crolla il mondo.
Votare si può.
Il problema è se chi può chiamarci a votare, abbia la volontà di dare la parola al Popolo ...