mercoledì 26 gennaio 2022

Che gli Dei ce lo mandino almeno bravo-

 Che gli Dei ce lo mandino almeno bravo-

Indecoroso lo spettacolo dei parlamentari che, in attesa di obbedire agli ordini dei capi bastone, eleggono la scheda bianca al Quirinale.
Molto meglio la prima repubblica, quando ogni partito votava il proprio candidato di bandiera, di solito un leader riconosciuto, importante e di lungo corso (quando fu eletto Saragat, nel 1964, ero un bambino, ma ricordo che la dc votava Leone, il pci Terracini, il psi Nenni, l'Msi De Marsanich, il Pli Martino - Gaetano, padre di Antonio - e il psdi Saragat) rendendogli così omaggio.
Il Centro Destra avrebbe potuto tributare analogo riconoscimento, quasi un Oscar alla carriera, l'onore delle armi, a Silvio Berlusconi nelle prime tre votazioni, invece ha preferito la scheda bianca con una orrenda motivazione: segno di disponibilità verso l'inciucio con la sinistra.
Ma stiamo scherzando ?
Qualunque nome dovesse uscire da un accordo con Letta, Renzi, Conte e Speranza, partirebbe con l'handicap dell'inciucio, perchè non esiste al mondo persona che possa andare bene a tutti.
E poi che senso ha trattare con questi, se non per mettere le basi per il perpetuarsi di un governo totalitario, perfetto per uno stato invadente, predone e tiranno di cui abbiamo assaggiato la prima portata con la dittatura sanitaria ?
Senza scontro non esiste progresso, ma ci sarebbe solo un coma indotto, l'inoculazione di dosi massicce di morfina per addormentare i popoli e consentire agli squali di spadroneggiare e dominare.
E se anche uscisse un nome apparentemente di Centro Destra (Casellati, Pera, Nordio) poi potremmo mangiarci le mani.
Io mi ricordo perfettamente che Scalfaro fu eletto (sparato al Quirinale dalle bombe di Capaci) come uomo della destra democristiana.
Si rivelò poi il peggior presidente filocomunista che sia mai stato al Quirinale.
Per il verso opposto Cossiga fu eletto da un grande inciucio come democristiano di sinistra e, dopo cinque anni da onesto notaio, lasciò la sua impronta con due anni da Picconatore, contro il quale i comunisti cercarono di raccogliere le firme per la messa in stato di accusa.
Allora, magari, potremmo brindare se fosse eletto un "usato sicuro" ...

martedì 25 gennaio 2022

suno è superpartes

 Nessuno è super partes-

E' necessario smascherare l'ipocrisia di chi reclama "un presidente super partes".
Nessuno è super partes.
Non lo è stato Mattarella con, in ultimo, la sua presa di posizione contro un 10% degli Italiani che non si sono vaccinati, oltre a tante altre scelte faziose compiute nei suoi sette ann.
Non lo è Draghi che quando afferma che chi si vaccina è immune, non contagia e non viene contagiato e chi ha il lasciapassare è certo di stare assieme a gente che non contagia e da cui non viene contagiato, mente per assumere una posizione di parte.
Non lo è il candidato di Letta, Riccardi, che è uno dei peggiori immigrazionisti e prende le parti dei clandestini che la maggioranza degli Italiani vorrebbe respingere prima che sbarchino e sciamino per le nostre città.
Nessuno è super partes, perchè tutti abbiamo una nostra idea di società, di ciò che è giusto e sbagliato, di come ci si dovrebbe comportare davanti a questioni come i clandestini, le tasse, l'Unione del Male, la crisi Ucraina, il virus cinese e quelle convinzioni chiunque di noi fosse eletto le porterebbe al Quirinale e su quelle convinzioni baserebbe le proprie scelte e decisioni.
Nessuno è super partes, a meno che non si pensi di eleggere uno lobotomizzato, sceso da Marte, totalmente ignaro della Storia e delle vicende dell'Italia.
Allora la smettano di ricercare figure inesistenti e votino, ogni parte politica per il candidato che meglio esprime l'Identità di quella parte politica, perchè i compromessi sono la morte di una Civiltà e di una Società, la smettano con la farsa della scheda bianca atta solo ad ottenere qualche torna contro.
E, comunque, mai accordi con la sinistra, se non ci sono i voti per eleggere un presidente, si vada ad elezioni politiche e si cambi il parlamento.
Magari con nuovi numeri, più vicini all'attuale sentimento popolare, forse si eleggerebbe finalmente un presidente degno di andare al Quirinale.

giovedì 20 gennaio 2022

La sinistra contro Berlusconi? Allora lo si voti !

La sinistra contro Berlusconi? Allora lo si voti !
Leggo che la sinistra, composta dal pci/pds/ds/pd, dai veterocomunisti di Leu e dai trasformisti a cinque stelle più le frattaglie renziane e calendiane, è contraria a Berlusconi presidente.
Un ottimo motivo perchè il Centro Destra, senza se e senza ma, scelga il Cav come candidato e lo voti, dalla prima all'ultima sessione, senza sedersi ad un tavolo per trattare con i cattocomunisti.
A costo di bloccare il parlamento (forse non sarebbe un male, così non proroga stato di emergenza e tutte le altre vessatorie normative che sottraggono libertà a tutti noi).
Ho già scritto che Berlusconi sarebbe un presidente ostile al Centro Destra e, vista l'età e gli acciacchi, probabilmente non arriverebbe a fine mandato, ma l'ostinata, comica, ostilità della sinistra lo rende il nome più gradito perchè è quello che aprirebbe un solco tra noi ed i cattocomunisti.
E il mio auspicio è proprio questo.
Non esistono valori in comune con i cattocomunisti.
Non esistono sui clandestini che loro vogliono far diventare italiani con un tratto di penna.
Non esistono sulle tasse che loro vogliono aumentare per poter dispensare i nostri soldi alle loro clientele.
Non esistono sull'Unione del Male dalla bandiera della quale si fanno avvolgere, ignorando il Tricolore, quando muoiono.
Non esistono sulla politica energetica dove rifiutano stolidamente il nucleare, unica fonte pulita e infinita.
Non esistono sulla politica sanitaria che per loro significa creare obblighi, divieti e sanzioni invece di curare.
Insomma, noi veri di Centro Destra e loro cattocomunisti figli di Lenin, Stalin e dell'Inquisizione, non abbiamo nulla in comune tranne, purtroppo, un lembo di terra dove siamo tutti nati, cresciuti e dove dobbiamo vivere assieme.
Anche se per loro questa terra non vale nulla e sono pronti a svenderla ammettendone nel godimento i clandestini e cedendone la Sovranità all'Unione del Male.
Mi sembra quindi del tutto assurdo ed un autentico sproposito puntare su una figura "condivisa" che non esiste, perchè o è di qua o è di là.
Quindi si voti Berlusconi o un qualsiasi altro candidato che abbia una forte colorazione di parte per il Centro Destra.
Il risultato positivo minimo è quello di non fare inquinare i voti espressi dai rappresentati del Centro Destra dai voti cattocomunisti.

Perchè noi e loro saremo sempre noi e loro. 



martedì 18 gennaio 2022

La mediocrità al potere

  la mediocrità al potere-

Nei giorni scorsi tutti noi abbiamo cominciato a fare i conti con le rincarate bollette di luce e gas, che stanno galoppando verso i massimi, trascinandosi dietro quella brutta bestia che è l'inflazione.
Sui giornali leggiamo di aziende che chiudono, rischiano la chiusura, spostano le produzioni negli orari notturni e festivi per lucrare un minimo sui costi inferiori dell'energia.
Un bene come il libro, è pesantemente soggetto a questi aumenti che hanno rincarato la carta e la stampa di quasi otto volte, costringendo alla chiusura o alla sospensione dell'attività le case editrici più piccole e deboli e molte altre a rivedere tempi e modi delle uscite.
Le stesse compagnie fornitrici di energia hanno problemi, tanto che alcune, che erano entrate nel mercato proponendo contratti scontati ed a prezzo fisso, non sono in grado di reggere, chiudono e i loro contratti sono stati assunti da compagnie più robuste, riducendo quindi i vantaggi per i consumatori derivanti dalla libera concorrenza.
E siamo solo all'inizio.
Il problema dell'energia e dell'inflazione conseguente (l'aumento dei costi dell'energia portano ad aumenti ovunque, dalla tazzina del caffè alla consegna delle merci ed al turismo stesso) dovrebbe essere il primo da affrontare per un governo che volesse fare l'interesse dei propri cittadini.
Le avvisaglie degli aumenti delle bollette ci sono da ormai sei mesi e andavano affrontati con provvedimenti immediati ed incisivi, come la revoca di tutte le sovrattasse per pagare questo o quel prurito ecologista e l'abolizione dell'IVA, per imputare ai consumatori il solo costo effettivo dell'energia (già altissimo) maggiorato del giusto guadagno della società fornitrice.
Invece Draghi e Franco si sono incartati nel voler salvaguardare le agevolazioni concesse a fotovoltaico e altre amenità del genere e quindi si sono impiccati alla politica dell'Unione del Male, contraendo debiti in cambio di un piano che li sperpererebbe per inseguire una improbabile "energia verde", ignorando l'invito a ripensare alle centrali nucleari, le uniche che ci potranno fornire energia pulita e infinite.
Draghi, invece, guarda solo al Quirinale, sperando di sfilarsi dalle sabbie mobili in cui è infilato credendo, lui per primo, di essere quel fenomeno che, alla prova dei fatti, come già accadde a Mario Monti, non è, non è mai stato e non sarà mai.

sabato 15 gennaio 2022

Il metodo Leone

 Il metodo Leone per il Quirinale-

Nel 1971, dopo oltre venti votazioni, fu eletto presidente della repubblica il democristiano Giovanni Leone, più volte presidente del consiglio e della camera.
Fu una svolta negli anni del terrorismo montante, del dopo 68, perchè socialisti e comunisti furono estromessi dai giochi e Leone, nonostante la fronda dei franchi tiratori del suo partito appartenenti alla sinistra dc, la spuntò con i voti della parte meno peggio della dc, di repubblicani, socialdemocratici, liberali e missini di Almirante.
Fu uno schiaffo ai socialcomunisti, prodromico delle elezioni del 1972 e della svolta governativa che abbandonò il centrosinistra con i socialisti, per riproporre un governo centrista con i liberali.
Appare evidente come la maggioranza che eleggerà il presidente della repubblica potrebbe dare impulso ad una nuova stagione di governo, di Centro Destra e senza subire gli sgambetti del Quirinale come è toccato sistematicamente a Berlusconi dal 1994 al 2011.
Sarebbe quindi importante che il Centro Destra si presenti monolitico, senza lanciare ami alla sinistra e votando comunque compatti, confidando in quella area magmatica dei senza partito (un centinaio di elettori, il 10%).
Ne è ben consapevole Letta che continua a offrire la mela avvelenata a Salvini di un accordo su tutto, in cambio di un presidente che possa continuare il gioco fazioso degli Scalfaro, Napolitano e Mattarella, con il solo veto sul nome di Berlusconi.
Io mi auguro che non vi sia alcuna unità nell'elezione del presidente della repubblica, ma che il Centro Destra sia monolitico nel restare saldamente sulla barricata opposta a quella dei cattocomunisti.
Il metodo Leone è il più auspicabile.

lunedì 10 gennaio 2022

Il fallimento Draghi-

 Il fallimento Draghi-

La lunga corsa di Draghi verso il Quirinale rischia di terminare anzitempo per esaurimento di benzina.
Probabilmente, da vecchio democristiano, Mattarella ha apparecchiato una mela avvelenata per Draghi conferendogli l'incarico di formare il governo nel febbraio 2021 e Salvini gliene ha regalata un'altra entrando al governo contro ogni previsione (speravano nella "maggioranza Ursula", cioè quella di cattocomunisti, socialisti, popolari, liberali e verdi che ha la maggioranza nel parlamento dell'Unione del Male).
Draghi al governo è arrivato circondato da un'aura di genialità, competenza, capacità superiori a qualsiasi altro.
Ma nessuno, per interesse o per ignoranza, ha fatto notare che Draghi ha costruito tutta la sua carriera all'ombra di solide istituzioni che, da sole, garantiscono comunque un'ordinata esecuzione delle incombenze.
Pensate solo a Di Maio ministro degli esteri: cosa sarebbe senza avere alle spalle la Farnesina, cioè diplomatici e funzionari di stato di carriera e di solida esperienza ?
Draghi ha fatto altrettanto.
La Banca d'Italia è stata il suo nido, per poi andare alla Banca Centrale Europea.
Tutto protetto, nella bambagia, da un personale mediamente più qualificato che in qualsiasi altra azienda o istituzione, da leggi e regolamenti precisi, dall'assenza di conseguire consenso popolare, seduto su vagonate di denaro non suo che però può utilizzare a piacere.
Adesso il re è nudo.
Deve confrontarsi con maggioranze, elezioni, numeri, denaro da recuperare, personale politico molto peggio che imbarazzante (vedi alla voce Lamorgese, Bianchi, Speranza).
Soprattutto deve affrontare una situazione sanitaria (completamente al di fuori delle sue competenze) basandosi sui pareri di medici che non conoscono ilsenso del ridicolo nelle loro contraddizioni (c'è chi ha messo in fila le dichiarazioni dei Burioni, Crisanti, Pregliasco, Locatelli, Brusaferro e compagni: contraddizioni viventi) nei confronti della quale non ha più la scusa della novità che aveva Conte.
Il fallimento è totale: restrizioni della libertà individuale (lui che blaterava contro il "dittatore" Erdogan), grafici che seguono gli stessi andamenti di quelli dei paesi dove la libertà individuale non è stata minimamente violata, costi enormi in economia cui per ora sopperisce aumentando mostruosamente il debito che tutti dovremo pagare (e soprattutto i nostri figli e nipoti).
Draghi probabilmente sperava che fosse tutto più facile, per usare la presidenza del consiglio come trampolino di lancio, invece, al momento del dunque, cioè del voto del presidente della repubblica, arriva con la lingua per di fuori, dopo aver perso l'aureola di "competente", alla pari di politici di lungo corso e potendo contare unicamente sul solito appoggio delle strutture dell'Unione del Male e delle cancellerie di Francia e Germania che, con Draghi al Quirinale per sette anni, sperano di poter mettere le mani su tutte le ricchezze dell'Italia, spartendosela come già fecero prima che la nostra Nazione ritrovasse il senso della propria Dignità e Sovranità.

giovedì 6 gennaio 2022

Siamo come Come a Bisanzio-

 Siamo come Come a Bisanzio-

Nel 1453 cadde l'ormai decadente Impero Romano d'Oriente, con Costantinopoli/Bisanzio occupata dai turchi che si esibirono in un massacro sanguinoso, sgozzando tutti i cittadini del defunto Impero.
Eppure la leggenda storica narra che fino alla presa di Bisanzio, i maggiorenti (vescovi e consiglieri dell'Imperatore) continuarono a parlare di cose futili, tanto che venne fuori l'espressione "parlare del sesso degli angeli", per rappresentare una discussione vuota e inutile.
L'Italia di Draghi e (speriamo ancora per poco, anche se al peggio non c'è mai fine) di Mattarella si comporta come Bisanzio.
Si parla o, meglio, vengono diffuse le veline governative, senza alcun contraddittorio, su un virus il cui principale effetto è stato mettere a nudo l'impreparazione, l'improvvisazione, l'ammuina di Draghi e del suo governo.
In seconda battuta si parla dell'elezione del nuovo presidente della repubblica, una attività riservata ad un migliaio di persone su 59 milioni di abitanti e 40 milioni di aventi diritto al voto, tenendo fuori gli Elettori, quindi il Popolo.
Una ammuina settennale, che si risolverà in complicati giochi ad incastro e di potere per escludere chi ha più autonomia dalle centrali estere finanziarie ed affaristiche e quindi rappresenterebbe meglio gli interessi dell'Italia e degli Italiani, per favorire chi è più colluso con le consorterie di potere dell'Unione del Male.
Nel frattempo, senza che venga dato adeguato risalto alla notizia, aumentano i costi delle bollette, delle utenze, della benzina, delle fonti energetiche, degli alimentari, aumenti che, a cascata, si ripercuoteranno su tutti gli altri beni e servizi.
Draghi, però, cerca una comoda via di fuga verso il Colle e si avvicina il momento in cui il Centro Destra potrebbe sì vincere le elezioni, ma per governare sulle macerie lasciate dai "migliori": milioni a casa, impoveriti; orde di clandestini che sciamano sulla nostra terra portativi dalle ong con il timbro di legittimità della magistratura e la benedizione di Bergoglio; costi alle stelle per riscaldarsi, illuminare le case, spostarsi, mangiare.
E con tutti i clandestini che abbiamo già in casa, i nuovi "turchi" non dovranno neppure abbattere una porta o un muro: sono già qui.
Stanno distruggendo l'Italia e, con la complicità di tutti coloro che belano a comando, credendo alle veline del regime, ci stanno riuscendo senza sforzo.

mercoledì 5 gennaio 2022

Al gran ballo delle mascherine-

 

Al gran ballo delle mascherine-
Draghi, Conte, Speranza, la Lamorgese, Figliuolo e tutti quelli che hanno messo becco nella questione del virus cinese hanno dimostrato come NON si deve affrontare una crisi, di qualunque genere.
E' evidente che ancora oggi NON sanno che pesci pigliare e, supportati da una tribù di virologi autoreferenziali che amano apparire in video, sono andati a casaccio, con una unica stella polare: far soffrire, con divieti e sanzioni, gli Italiani.
Non che all'estero abbiano fatto molto meglio, ma almeno hanno evitato la retorica velinara dei cinegiornali su quanto siamo stati bravi, sulle code per dare il braccio alla Patria, sull' "andrà tutto bene" e "ne usciremo migliori" (tanto migliori che c'è così tanto odio tra Italiani, come negli anni di piombo).
Emblematica la vicenda della mascherina, ormai divenuta oggetto di culto.
In principio era inutile, con tanto di certificazione del cts e dell'oms.
Del resto quel genio di Di Maio aveva inviato tutte le nostre scorte in Cina ...
Poi divenne un dispositivo essenziale e via con la retorica (ricordate ?) della mascherina per egoisti (la FFP3 che proteggeva chi la portava ma non gli altri) e per altruisti (la mascherina chirurgica che proteggeva più gli altri di chi la portava).
Con le FFP3 ritirate sostanzialmente dal mercato perchè chi le portava rischiava di venire menato per strada.
Una totale improvvisazione, veicolata da nani e ballerine che si sono prestati a far da megafono e la propria immagine alle veline di un governo che, oggi, non può più trincerarsi dietro l'imprevisto della pandemia come era, ovviamente, all'inizio.
E oggi il gran ballo delle mascherine ha fatto un passo avanti: obbligo delle FFP2 in determinate circostanze.
Le chirurgiche, le mascherine "altruiste" che avevano dato il via ad una retorica melensa fondata sulla falsità del "bene comune", sono ormai mascherine per poveracci, anzi per untori.
Mi dispiace, da questo punto di vista, di aver sempre usato le FFP2 per un motivo molto semplice: aderendo meglio al viso, e si respira.
Sarei molto tentato a cambiarle con le chirurgiche, se non fosse che sono dell'idea che la miglior vendetta contro Draghi e compagni sia quello di vivere al meglio e io vivo meglio indossando, dove è obbligo, le FFP2 e non le chirurgiche.
Ma perchè siamo sempre al punto di partenza, con improvvisazione e incompetenza ?
L'Italia avrebbe bisogno di un imprenditore che abbia volontà e capacità di uscire dagli schemi, avrebbe bisogno di un Berlusconi 1994, non di mummie da sacrestia.

Solo con un colpo d'ala, con decisioni che esulino da codici e pandette e che restituiscano piena libertà agli individui ed al loro spirito di iniziativa, si può riprendere la strada che ha fatto grande la nostra Civiltà.