mercoledì 29 giugno 2022

Lo ius soli è peggio della corazzata Potemkin-

 Lo ius soli è peggio della corazzata Potemkin-

Il grande Paolo Villaggio, tramite la sua creatura Ugo Fantozzi, con poche parole riuscì a demolire un castello di carte costruite da intellettuali di sinistra, finti colti come tutti gli intellettuali, per i quali più un qualcosa era noioso e incomprensibile, più bello era.
La corazzata Potemkin era il simbolo dell'Italia socialcomunista, in cui la Libertà era intesa solo a senso unico (un po' come oggi con le varie leggi Mancino, Scalfarotto, Pacifici etc.).
Ma lo ius soli è peggio all'ennesima potenza, perché le sue conseguenze le subiranno i nostri figli, così come subiranno le conseguenze della assoluta presunzione, indifferenza e violenza ideologica che quelli di sinistra producono con tutte le leggi che si appuntano al petto: da quella per le unioni omosessuali a quella contro la Polizia (finta legge contro la tortura), fino, appunto, a quello che concede, con effetto retroattivo, la cittadinanza a chi fosse nato in Italia.
E già la cronaca ci fornisce notizie di donne clandestine che arrivano a casa nostra al nono mese di gravidanza.
Ma Letta fa anche di peggio: racconta balle.
Definisce lo ius soli un principio di civiltà.
Evidentemente ignora che lo "ius soli era applicato dalle tribù germaniche, barbare per antonomasia, mentre i nostri progenitori, i Romani, la cui società è LA Civiltà per antonomasia, applicavano rigidamente lo ius sanguinis, come noi adesso e il crollo dell'Impero iniziò proprio con l'estensione del privilegio di definirsi "Civis Romanus" a "cani e porci", per motivi squisitamente, detto in termini moderni, elettorali.
Come Letta e i suoi, ai quali non credo interessi nulla degli immigrati, ma solo dei voti che possono portare in sostituzione di quelli degli Italiani che non lo voteranno più.
Allora la battaglia contro lo ius soli, a prescindere dalla eventuale, temporanea decisione di un parlamento squalificato dalla massa enorme di transfughi che hanno tradito i loro elettori prima ancora dei rispettivi leaders, è l'unica battaglia di Civiltà che esista.
Per noi, ma soprattutto per chi dovrà ereditare la nostra terra da noi, come noi l'abbiamo ereditata dai nostri Padri, senza doverla condividere con chi non ha alcun titolo per beneficiare dei sacrifici dei nostri Padri.

domenica 26 giugno 2022

C'è un giudice (anzi, sei) almeno a Washington-

 C'è un giudice (anzi, sei) almeno a Washington-

In due giorni la Corte Suprema degli Stati Uniti ha emesso due sentenze che demoliscono due icone della arrogante e snob sinistra mondiale.
Mentre la corte costituzionale italiana presieduta dal quasi novantenne Amato (quello che trent'anni fa si intrufolò nottetempo nei nostri conti correnti per sottrarci il sei per mille dei nostri risparmi) emette sentenze o dichiarazioni a raffica a favore delle istanze più distruttive per la nostra Società, contribuendo a demolire i pilastri di un Civiltà avviata alla dissoluzione (eutanasia mascherata da "suicidio assistito", doppio cognome, costituzionalità dell'invio di armi all'Ucraina, costituzionalità dell'obbligo vaccinale e relative sanzioni ...) negli Stati Uniti, da sempre avanguardia di ogni cambiamento che, fino ad oggi, si era concretizzato in tante picconate ai Valori della Tradizione, si sono uditi due squilli di tromba di rinascita civile.
E' stata infatti dichiarata incostituzionale una legge dello stato di New York (governato dalla sinistra) che voleva imporre limiti alla vendita di armi.
La Corte Suprema ha invece confermato la piena validità del Secondo Emendamento che garantisce ad ogni cittadino la libertà di difendersi e, quindi, di comprare e portare armi.
Portano le armi gli uomini liberi, mentre sono gli schiavi o i sudditi quelli ai quali uno stato invasivo impedisce di girare armati.
Ma ben più rumore ha fatto la sentenza, già anticipata ma resa nota solo ieri, con la quale, dopo cinquanta anni, viene fatto decadere il principio per cui una legislazione sull'aborto veniva imposta in tutti gli stati, a prescindere dalla volontà legislativa locale.
Contrariamente alla canea che è sorta in tutto il mondo (occidentale, si intende) veicolata dai soliti servizietti di stampa, radio e televisione che danno la parola solo ad una parte, la sentenza non vieta e non rende di nuovo l'aborto un reato.
Ma, nel pieno e più profondo spirito federale, demanda la sua determinazione alle specifiche leggi dei singoli stati che quindi, in base alla sensibilità ed alla coscienza dei cittadini di quello stato, ne regoleranno la pratica o la vieteranno.
L'aborto non è un diritto, non è una conquista, non è un momento di festa e di gioia, ma, soprattutto, non è un valore, al massimo può essere considerato una dolorosa necessità in determinati, circoscritti casi a tutela della salute della donna e da valutarsi singolarmente, di volta in volta, con ogni cura e attenzione.
E come diceva il Presidente Reagan: “L'aborto viene sostenuto solo da persone già nate”.
Una prevaricazione contro chi non si può difendere, ancora più crudele di quella che commetterebbe uno già in pensione (facciamo l'ipotesi che la Fornero ...) che legiferasse per aumentare l'età pensionabile.

sabato 25 giugno 2022

Quando le "istituzioni" italiane remano contro l'Italia e gli Italiani-

 Quando le "istituzioni" italiane remano contro l'Italia e gli Italiani-

Il duo composto da Draghi e Mattarella, non pago dei disastri già a regime, invece di preoccuparsi di garantire agli Italiani Benessere (con la fornitura a costi ridotti di gas, grano, petrolio e materie prime) e Sicurezza (evitando di entrare in una controversia tra Russia e Ucraina che non ci riguarda) ha ieri messo un altro tassello nella sua opera di distruzione della Sovranità e Indipendenza dell'Italia.
All'unisono hanno infatti blaterato contro il principio dell'unanimità in sede europea, che rappresenta lo scudo di ogni singolo stato, contro l'aggressività altrui.
Unanimità che è richiesta per tutte quelle decisioni che imporrebbero una soluzione che, in molti casi, rischierebbe di danneggiare solo uno o due stati e che, quindi, gli altri assumerebbero a cuor leggero.
Come le sanzioni contro la Russia, il riparto dei clandestini che l'Italia lascia arrivare senza ostacoli sulla sua terra, l'embargo a gas e petrolio, l'ingresso di nuovi postulanti nell'Unione del Male con aggravio delle spese per ogni singolo stato contributore e non percettore di risorse.
Sostenere l'abolizione del principio di unanimità significherebbe abdicare al ruolo essenziale di difesa degli interessi nazionali che sono l'essenza di ogni azione governativa, per rimettersi alle decisioni altrui fondate sugli interessi di stati che hanno altre tipologie di economia, se non altro per il diverso clima che li assiste.
Rinunciare al veto che il principio di unanimità concede ad ogni stato, vorrebbe dire rinunciare ad un ennesimo pezzo di Sovranità e dare al prossimo la possibilità di decidere su ogni aspetto della nostra vita.
Non credo che quella di Draghi e Mattarella sia una "voce dal sen fuggita", bensì, stante la provenienza dei due, un voluto, ennesimo sfregio alla Nazione ed ai Valori che ci portano sempre e comunque a dire "prima l'Italia, prima gli Italiani".
Lo smantellamento di ogni coscienza Nazionalista rientra infatti nei piani della Spectre finanziaria e affaristica che vorrebbe dominare il mondo senza il disturbo del voto popolare, da cui proviene Draghi, ma è anche la conseguenza di due millenni di ostilità della chiesa nei confronti dello stato laico, nel malinteso nome di una universalità che dovrebbe più correttamente chiamarsi "internazionalismo", filone ideologico dal quale proviene e di cui è imbevuto Mattarella.
E la Lega e FI continuano ancora a restare aggrappati a tre misere poltrone ministeriali in un governo con Draghi e il pci/pds/ds/pd.

venerdì 17 giugno 2022

Come rendere ostili verso uno stato che si afferma di voler aiutare-

 Come rendere ostili verso uno stato che si afferma di voler aiutare-

A me gli ucraini sono impatici, ed ho tanti amici-
Intanto perchè, al momento del crollo del comunismo, optarono per l'autonomia dalla Russia che a me, anticomunista sin dalle mie vite precedenti, è sempre stata sinonimo di comunismo, Unione Sovietica, Stalin, Lenin.
Poi perchè al tempo uscì una simpaticissima pubblicità di un pilota che cadeva all'est e incontrava una contadina che, al suo "russa?", rispondeva con accento tipico e involontariamente comico, "ucraina", accentuando la "i".
Infine perchè negli ultimi anni di vita i miei vicini furono assistiti da una badante ucraina che ho sempre definito "la sentinella del condominio" invece di rispondere al citofono, quando sentiva suonare si affacciava alla finestra e, con il suo accento duro, chiedeva "cosa volete !", smontando ogni velleità di disturbatori vari.
Sono quindi dispiaciuto nel dover prendere atto che l'incapacità di Draghi e compagni è arrivata al punto da provocare in me (e non credo di essere il solo) un rigetto verso soprattutto il suo comico con i tacchi a spillo.
Sono bastati appena cinque mesi di narrazione faziosa e monocorde, per non vedere più, nei Russi, Stalin e Lenin, ma raffigurare gli Ucraini con le facce di Macron, Draghi, Biden, Von der Leyen e compagni, avvolte nella bandiera dell'Unione del Male
E intanto a pagarne il prezzo siamo solo noi che adesso registriamo anche il taglio nelle forniture di gas, con la stampa servile che si affretta a riportare le parole falsamente rassicuranti di Cingolani, sottopancia di Draghi sulla transizione ecologica, che dice che non ci sono problemi ... per il momento !
Per il momento, appunto.
E lo spettro del razionamento invernale si avvicina, grazie a Draghi e alla sua politica guerrafondaia.

giovedì 16 giugno 2022

Troppa campagna acquisti


 

Troppa campagna acquisti in

e si tralascia chi da decenni milita nei territori e non gli si da voce- Non ci servono saltimbanco o salvatori della Patria, ma chi crede da sempre in un progetto

mercoledì 15 giugno 2022

Nel Centro Destra hanno sopravvalutato Draghi e perso la scommessa di governo-

 Nel Centro Destra hanno sopravvalutato Draghi e perso la scommessa di governo-

Quando a inizio 2021 commentai la incauta scelta di Salvini e di FI di entrare in un governo presieduto da Draghi assieme ai cattocomunisti, la definii una scommessa.
Una scommessa indotta dall'aurea che stampa, radio e televisioni serve avevano creato attorno al Fenomeno, Mario Draghi, il cui tocco avrebbe dovuto trasformare, come un novello Mida, tutto in oro.
Alla prova dei fatti Draghi ha fallito, anche in economia, dimostrandosi non solo sopravvalutato, ma anche incompetente e inefficiente e il suo tocco trasforma tutto in bel altra sostanza che non oro.
Il fallimento di Draghi sta trascinato a fondo la Lega e FI, ma anche i cinque stelle che si stanno progressivamente estinguendo.
Si è salvato il pci/pds/ds/pd perchè quello è il partito degli antitaliani, cinghia di trasmissione degli stessi ordini di Draghi, con una dipendenza inguaribile dalle centrali estere, a cominciare da quelle dell'Unione del Male.
Il Centro Destra ha comunque vinto questo primo turno di elezioni parziali, conquistando tre su quattro comuni capoluoghi di regione al voto e andando al ballottaggio nel quarto e, soprattutto, strappando alla sinistra il comune di Palermo.
Personalmente non apprezzo le liste civiche ( escamotage di politici per riciclarsi), neppure nelle comunali, perchè se è vero che in un comune ci sono solo cose da fare (far funzionare i servizi sanitari, i trasporti, riparare le buche etc.) è altresì vero che alcune scelte non possono prescindere dall'orientamento politico e quindi io voglio sapere da che parte stanno i candidati e preferisco quindi un soggetto dichiaratamente ed esplicitamente schierato in un partito di cui si conosce la collocazione ideale e politica.
I due partiti che avevano dato vita, sulla base di comuni sentimenti anticasta, al governo gialloverde nel 2018, sono stati travolti dal fallimento di Draghi e stanno pagando le conseguenze della loro ostinata permanenza all'interno di un governo che rappresenta esattamente il contrario delle aspirazioni degli elettori che li avevano votati nel 2018 alle politiche e alle successive europee del 2019.
Il Centro Destra, a meno di un anno dalle elezioni politiche, ha in mano quindi tutte le carte per vincerle e anche la chiara indicazione del proprio elettorato che lo ha premiato ovunque si sia presentato unitariamente, punendo i candidati (a Verona come a Catanzaro e Parma) dove uno dei partiti abbia voluto sfilarsi, presentandosi da solo.
Verona merita un piccolo asterisco.
Letta e i cattocomunisti stanno facendo la ola per il risultato del loro candidato che ha avuto la maggioranza relativa con il 39% dei voti.
E' solo propaganda.
Il Centro Destra era diviso tra il sindaco uscente sostenuto da Fratelli d'Italia e Lega e che andrà al ballottaggio con il 33% e l'ex due volte sindaco Flavio Tosi, sostenuto da Forza Italia, che ha preso il 23% dei voti.
Con simili risultati, alle politiche, i seggi disponibili a Verona andrebberoo tutti al Centro Destra, quindi Letta ha poco da esultare.
Il ballottaggio, invece, è molto insidioso, ricordando le personali ostilità tra Tosi e Salvini che si tradussero cinque anni fa con l'azione di disturbo di Tosi che, in solitaria, non potendosi ripresentare, fece candidare sua moglie, mettendo così a rischio l'elezione di Sboarina.
E' il solito discorso, lo stesso che portò negli Stati Uniti all'elezione di Obama grazie ai voti di milioni di Bianchi, per cui solo una scelta da Tafazzi, dandosi feroci martellate nelle parti basse, potrebbe consegnare Verona ai cattocomunisti, dando loro motivo di coprire, con l'aiuto dei media compiacenti, la loro sconfitta e attirare quegli elettori molto sensibili al richiamo del potere.
A Verona è tutto nelle mani di Forza Italia e di Flavio Tosi.
Potranno essere ricordati come Altruisti o come Infami.
A loro la scelta...

mercoledì 8 giugno 2022

Al voto, anche con il burka, ma al voto !-

 Al voto, anche con il burka, ma al voto !-

In queste ore Siamo venuti a sapere che i due peggiori ministri della Storia dell'Italia unita, Speranza e la Lamorgese, hanno emanato una circolare che obbligherà domenica ad entrare ai seggi con la mascherina.
La stupidaggine, scientifica, sanitaria, morale, ha un unico obiettivo: dissuadere gli elettori dall'andare al voto e salvare così gli amici magistrati da un referendum che dimostrerebbe quanto siano invisi al Popolo e delegittimati.
Spero che la reazione degli elettori sia uguale alla mia: al voto, anche con lo scafandro, ma al voto per CINQUE SI'.
Ora più che mai.
E poi insistere perchè, una volta che sarà cambiato il governo, quando non avranno più coperture e possibilità di impartire ordini, si assumano provvedimenti draconiani contro Speranza e la Lamorgese, ma anche contro Draghi e Mattarella che avallano le loro decisioni.
Perchè è evidente che senza il consenso di Draghi e Mattarella, Speranza e la Lamorgese non potrebbero imporci le loro cervellotiche decisioni.
Draghi, Mattarella e compagni, parlano tanto contro Putin e la Russia, ma il loro comportamento non è certo migliore di quello di Putin, a volte, anzi, è peggiore, con l'uso spregiudicato della radio e televisione pubblica, delle Forze dell'Ordine, fino ad arrivare all'aver escluso dal lavoro chi non si è vaccinato e dal disseminare il percorso elettorale di ostacoli e di silenzi complici.
Il modo migliore, rispettando, perchè noi siamo migliori di loro, il sistema democratico, è votare.
Votare, quando ci saranno le elezioni politiche, per quei partiti che si propongono, quanto meno, di cambiare rotta alla nave Italia, anteponendo l'Interesse Nazionale alle direttive dell'Unione del Male e, nel frattempo, votare i referendum sulla giustizia che, ove passassero (e il problema è "solo" il quorum !) non sarebbero solutivi, ma assesterebbero un meritato calcio nelle parti basse a chi oggi ci impone persino la mascherina per votare.


martedì 7 giugno 2022

Le molestie di Peschiera solo un antipasto di quello che ci aspetta-

 Le molestie di Peschiera solo un antipasto di quello che ci aspetta-

In occasione della festività del 2 giugno un gruppo di ragazze ha fatto una gita a Gardaland e, sul treno di ritorno, è stato circondato e molestato da una trentina di giovani immigrati.
Il silenzio delle femministe, non una di meno, di ogni ordine e grado è emblematico.
Costoro hanno strillato a più non posso contro gli Alpini e tacciono a capo chino davanti alle molestie, queste sì reali, dei figli e nipoti di immigrati.
E se non protestano ora, quando ?
E' la rappresentazione del cedimento di una Civiltà alle picconate portate da chi vuole demolirla:
- le invasioni di clandestini portati dalle ong e difesi dalla chiesa di Bergoglio e dai cattocomunisti;
- l'esaltazione di comportamenti sessuali che minano alle fondamenta i pilastri morali di una società sana;
- l'accettazione della narrazione che si propone di cancellare la Cultura, per riscrivere la Storia, per danneggiare i popoli occidentali, quelli che, grazie al Colonialismo, hanno dato un impulso formidabile al progresso dell'intera Umanità e senza i quali molti popoli starebbero ancora danzando intorno ad un fuoco, timorosi di ogni fenomeno naturale.
Ma è anche la dichiarazione di fallimento di una politica di accoglienza, di inclusione, di disarmo unilaterale che viene ancora sostenuta dalla sinistra, dai cattocomunisti e dalla chiesa di Bergoglio.
E' evidente che chiunque di noi si fosse trovato su quel treno, non avrebbe reagito, come nessuno reagirebbe se, per strada, vedesse un manipolo di giovani immigrati molestare una o più ragazze.
Non interveniamo perchè siamo disarmati ed abbiamo legittimamente il timore che il branco non solo non lo sia, ma agirebbe contro di noi facendo anche valere il numero, perchè quelli non adiscono mai singolarmente, ma sempre in gruppi numerosi, per intimidire anche solo con il numero, chiunque osi richiamarli all'ordine senza avere a disposizione uno strumento di convincimento che può solo essere un'arma, da usare legittimamente.
Diverso infatti sarebbe se i cittadini di nazionalità Italiana potessero girare armati e autorizzati a difendere se stessi e gli altri, con una introduzione in Italia del famoso Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.
Del resto inel Regno Unito e in Francia, dove l'immissione di immigrati ha una storia lunga, sono state proprio le seconde e terze generazioni, quelle che avrebbero dovuto, secondo gli accoglioni che esistono in ogni nazione, essere più integrate, a scatenare la violenza contro beni e persone.
Siamo ancora in tempo a fermare il degrado, prima che arrivino anche da noi il ferro e il fuoco delle seconde e terze generazioni di immigrati.
Respingere sempre e comunque chi ancora cerca di arrivare e usare anche le Forze Armate per ripulire il territorio da chi è già arrivato illegalmente.
Oppure soccombere, possibilmente senza ipocriti piagnistei, quando si ripeteranno i fatti di Peschiera e del Capodanno a Milano.


lunedì 6 giugno 2022

7 giorni al voto sulla giustizia-

 7 giorni al voto sulla giustizia-

Mancano sette giorni al voto referendario su cinque quesiti finalizzati a migliorare il pianeta giustizia.
Come ho scritto più volte, non credo che la giustizia italiana possa migliorare con pannicelli caldi, occorrerebbe una rivoluzione totale, un ribaltamento generalizzato e un ricambio di tutto il personale che orbita intorno alla giustizia.
Occorrerebbe fare in modo che a giudicare siano persone esperte, adulte, competenti e questo non accade in base ad un concorso pubblico.
Occorrerebbe che chi promuove l'azione penale sia in sintonia con i cittadini, quindi che sia eletto e giudicato periodicamente dai cittadini sui quali riverbera l'esito dell'azione penale, nel bene e nel male.
E tutto questo non si otterrebbe con il referendum.
Allora perchè votare?
Perchè se ci limitiamo a guardare, scuotere la testa, brontolare e non fare nulla, neppure quel piccolo, piccolissimo sacrificio di dedicare quindici minuti per andare al seggio e votare SI' ai referendum proposti da chi, più o meno in buona fede, pensa in tal modo di migliorare la giustizia in Italia, perdiamo anche il diritto a protestare e ci meritiamo questa giustizia.
E perchè le reazioni di Letta e dei cattocomunisti, all'unisono con quelle dei magistrati, ci dicono che, se non due occhi neri, la vittoria dei SI', che implicherebbe superare in primo luogo il quorum di validità del voto fissato al 50% più uno degli aventi diritto, porterebbe almeno un granello di polvere nei loro occhi.
Poco, ma intanto serve a smuovere e tenere vivo il problema e l'attenzione.

venerdì 3 giugno 2022

Chi la fa, l'aspetti-

 Chi la fa, l'aspetti-

Pare che un cargo che trasporta acciaio, di un armatore ligure, sia stato oggetto di sequestro da parte delle autorità russe, in risposta alla confisca dei beni mobili ed immobili di proprietà di magnati russi, in Italia e altrove.
Sembra che la sorte toccata al cargo dell'armatore ligure sia toccata anche ad altre imbarcazioni di altri stati.
Leggo che l'armatore (l'unico che ci perde) giustamente protesta, mentre il governatore della Liguria Toti ( il saltimbanco) si agita per ottenere il dissequestro del cargo.
Se l'armatore ha tutte le ragioni per protestare e lamentarsi, le stesse ragioni che hanno i magnati russi che si sono visti sottrarre denaro, ville e imbarcazioni, Toti non ha alcun titolo per lamentarsene, essendo uno dei più accesi guerrafondai antirussi.
Toti (e con lui Draghi) pretenderebbero di insultare, condannare, assumere iniziative ostili (dall'espulsione di diplomatici al sequestro di beni) contro la Russia, ma si lamentano se la Russia risponde con le stesse armi.
E fortunatamente non ci sono i presupposti perchè la Russia invii armi a qualche esercito che vorrebbe bombardare l'Italia, come ritorsione contro l'invio di armi italiane all'Ucraina.
I danni che provocano Draghi e i Governanti supini con la loro sconsiderata politica e verbosità antirussa sono incalcolabili e, ogni giorno che passa, costano sempre di più a tutti noi in termini di inflazione, bollette, costo delle materie prime e dei beni necessari, perdita di Benessere e di Sicurezza.
La primavera del 2023, occasione per cacciarli con il voto, comincia a sembrare sin troppo lontana.