venerdì 28 ottobre 2022

Uno, due, tre: bene la prima del Governo Meloni-

 Uno, due, tre: bene la prima del Governo Meloni-

Uno.
Verrà innalzato il tetto all'uso dei contanti.
Due.
Torneremo a trivellare il gas nazionale, riaprendo i pozzi chiusi e trivellando in mare.
Tre.
Diffidate due ong, una tedesca e una norvegese, dall'entrare nelle acque territoriali italiane con il loro carico di clandestini.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l'alba del Governo Meloni ci anticipa giornate bellissime.
Un profumo di Libertà che si diffonde dopo l'aria mefitica del politicamente corretto e la cappa imposta da uno stato invasivo e nemico dei cittadini.
Sono tre iniziative, una immediata (la diffida alle ong) le altre due che richiedono qualche passaggio in più, che sottolineano il carattere liberale e nazionale del nuovo Governo.
Finalmente un Governo che guarda all'interesse degli Italiani e non si preoccupa di quello che pensano altrove e delle masturbazioni mentali dei commentatori faziosi e chiusi nei loro bunker privilegiati, che si strappano le vesti per le manganellate della Polizia ai comunisti che volevano impedire un legittimo incontro politico di Azione Universitaria, ma applaudirono l'uso degli idranti in pieno inverno contro gli operai di Trieste che protestavano, senza violenze, contro l'introduzione del lasciapassare verde.
E finalmente ci riappropriamo anche del nostro mare, quello più nostro di tutto il Mediterraneo, che fino al 1797 apparteneva interamente alla Serenissima Repubblica di Venezia la cui legge vigeva non solo dalla nostra parte dell'Adriatico, ma anche in Istria e Dalmazia, Veneziane, quindi Italiane, per settecento anni e che aspettano di essere riunificate alla Madre Patria.
Finora la Croazia ha goduto del nostro gas, adesso basta.
Se continuerà così, potremo ampiamente perdonarle anche la scelta di schierarsi con l'Ucraina, anche se ieri l'ha spiegata nel nome dell'Interesse Nazionale, ricordando che il commercio con la Russia è pari all'1% mentre quello con gli stati occidentali è pari all'80% e che se anche cambiassimo fronte, non cambierebbe l'andamento del conflitto, ma ci perderemmo solo di credibilità e di rapporti commerciali con gli altri stati occidentali.
E quel ragionamento basato sull'Interesse Nazionale e sull'attivazione delle fonti nazionali di pompaggio del gas, potrebbe anche convincermi.
Governo, bene la prima.

venerdì 21 ottobre 2022

Berlusconi è la pancia del Centro Destra, la Meloni la testa-

 Berlusconi è la pancia del Centro Destra, la Meloni la testa-

A parte ogni considerazione di disgusto per chi spia dal buco della serratura e diffonde registrazioni subdolamente carpite, le parole di Berlusconi, al netto di un egocentrismo che, in lui, suscita solo un sorrisino di simpatia (io sono l'unico Leader in Europa e in America), sono condivisibili.
La Nato ha fatto almeno una guerra, in tempi recenti, per affermare il diritto all'autodeterminazione di un popolo: contro la Serbia, per il Kossovo e con feroci bombardamenti contro la popolazione civile di Belgrado.
Non si capisce perchè non debba essere riconosciuta agli abitanti del Donbass quello che è stato imposto contro la Serbia per quelli del Kossovo.
Della Crimea neanche parlarne: è terra russa, regalata da un tiranno comunista come Kruscev alla Ucraina durante il regime sovietico, quando i confini territoriali erano solo un gioco tra gerarchi del Politburo.
Nel 2014 un accordo previde l'autonomia delle repubbliche del Donbas a fronte di un cessate il fuoco rispettato finchè alla Casa Bianca ci fu Donald Trump.
Con Biden, forse ricattabile da Kiev, le cose sono cambiate e Kiev, dopo aver sovvertito il risultato elettorale rimuovendo il presidente filorusso, ricominciò a bombardare il Donbass.
Il resto è cronaca: gli avvertimenti della Russia, l'operazione militare speciale, le stolte sanzioni, l'invio di armi e finanziamenti a Kiev, l'inverno che passeremo al freddo per colpa di Draghi e Mattarella.
Oltre il 60% degli Italiani, secondo i sondaggi, è contrario all'invio di armi e finanziamenti a Kiev e non capisce perchè dobbiamo svenarci, invece di usare quei soldi per compensare l'assurdo aumento del costo dell'energia-
Il gas c'è, in abbondanza, ma da un lato abbiamo sanzionato la Russia che, ovviamente, ce lo nega come legittima ritorsione, dall'altro abbiamo dato retta ai padri e ai nonni dei gretini, chiudendo i pozzi di estrazioni sul territorio, rinunciando ad aprire pozzi nel mare Adriatico (regalando il gas alla Croazia che perfora come se non ci fosse un domani) e chiudendo le poche centrali nucleari che avevamo.
Come, quindi, dar torto a Berlusconi che velatamente critica la scelta di sanzionare la Russia per finanziare e armare l'Ucraina ?
Berlusconi non fa altro che dare voce ad un sentimento diffuso, soprattutto nel Centro Destra.
E' una critica alla Meloni che ha riconfermato la sua volontà di restare nella Nato ?
No di certo.
La Meloni, per l'incarico che si appresta ad assumere, non può parlare con la pancia, ma deve filtrare con il cervello.
L'Italia solo con Berlusconi durante la liberazione dell'Iraq ha iniziato una guerra e l'ha finita dalla stessa parte in cui l'aveva iniziata e, quindi, ha ancora bisogno di confermare la sua affidabilità, nonostante i cambi dei governi.
E la Meloni sa che, anche volendo assumere una posizione più andreottiana con un occhio ad una possibile mediazione che converrebbe a tutti, non ha spazio di manovra per una clamorosa e immediata presa di distanza dalle politiche sino ad ora seguite.
Non mi scandalizza quindi la sincerità di Berlusconi, soprattutto perchè era una verità che doveva rimanere all'interno di un gruppo ristretto di persone, come non mi scandalizza l'aplomb istituzionale della Meloni.
Il Governo che verrà solo con i fatti potrà dimostrare quanto operi per l'Italia, gli Italiani, perseguendo il nostro Interesse Nazionale.

mercoledì 19 ottobre 2022

Il fallimento della faziosità-

 Il fallimento della faziosità-

Sono stati in prima linea, sulle barricate, durante tutta la campagna elettorale, in una disperata lotta per salvaguardare i propri privilegi derivanti dalla contiguità alle consorterie di potere.
Dalle pagine dei quotidiani e sull'etere dei rotocalchi radio televisivi, hanno usato tutti i mezzucci, tutti i trucchetti, tutti gli sgambetti di cui sono capaci per limare e limitare la possibilità del Centro Destra di ottenere un grande vittoria elettorale.
Sono arrivati persino al punto da dare credito e spazio alle liste monotematiche nella consapevolezza che ogni voto dato loro era un voto tolto al Centro Destra.
La notte delle elezioni erano tramortiti, ma presto si sono riorganizzati in una nuova Linea del Piave, cercando di seminare zizzania tra i partiti usciti vincitori nella coalizione di Centro Destra, cercando di vellicare ora Salvini, ora Berlusconi, ora la Meloni, nelle loro legittime ambizioni personali e di partito, per farli litigare e consentire a Mattarella di inventarsi qualcosa per giustificare un incarico diverso da quello che tutti si aspettano per Giorgia Meloni.
Ad un certo punto, quando il 13 ottobre Forza Italia ha comunicato che non avrebbe partecipato alla prima votazione per l'elezione del Presidente del Senato, hanno pensato di aver raggiunto l'obiettivo e già si dedicavano a discutere di come ne sarebbe uscita la Destra, quando, inaspettatamente, un applauso si è alzato dall'emiciclo: La Russa, Ignazio Benito come tengono a precisare i sinistri, ha raggiunto (e superato) il quorum per essere eletto.
Altra batista solenne, ma subito si sono aggrappati allo strappo di Berlusconi, alle spiate dal buco della serratura con le inquadrature degli appunti del Cav e per giorni hanno sperato che fosse la volta buona, che il Centro Destra si rompesse e, pronubo Mattarella, uscisse una "maggioranza Ursula" in chiave italiana.
Il Cav, sul quale, come per una legge di contrappasso, avendolo per trent'anni insultato e attaccato, avevano centrato le loro ultime speranze, si è accordato con Giorgia Melone (e Matteo Salvini) e il Governo nascerà.
Ad essere divise sono invece le opposizioni, che stanno litigando per qualche strapuntino minore, al grido "sono io l'opposizione" e, come in un asilo infantile si andava a piagnucolare dalla maestra, "lo diremo a Mattarella"
Ma domani sarà un altro giorno e tra una lacrimuccia antirazzista, una ricorrenza antifascista, un predicozzo di Bergoglio e una invettiva ecoclimatista, troveranno ancora il modo per sbarcare il lunario, seminando veleni, sempre comunque al servizio delle consorterie straniere e contro l'Interesse dell'Italia e degli Italiani .
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martedì 18 ottobre 2022

La prima cosa Bella-

 La prima cosa Bella-

Il nuovo governo come prima cosa dovrà aiutare le imprese che pagheranno 110 miliardi di bollette, dice Bonomi, presidente degli industriali.
La prima cosa da fare per il nuovo governo sarà evitare il ritorno alla Fornero, dicono gli "esperti" in pensioni.
Il primo atto del nuovo governo dovrà essere cancellare le multe e le quarantene per far finire l'era covid, dice in una intervista a La Verità Cruciani.
Il primo atto, la prima cosa bella ... ognuno ha la sua stella polare che, guarda caso, coincide con il proprio interesse.
E' un qualcosa che avevo osservato anche durante la mia carriera professionale, con interlocutori che, pur comprendendo a parole di non essere gli unici, insinuavano che la loro vicenda fosse immancabilmente più importante di quelle altrui.
E' umano, ma la Meloni, pur essendo giovane e svelta ed avendo persino dato l'impressione, durante la campagna elettorale, di possedere il dono dell'ubiquità, non potrà fare tutto, contemporaneamente, come "prima cosa".
Quindi armiamoci di pazienza e di fiducia, perchè le cose da fare sono tante, troppe persino per una intera legislatura, perchè chi ha preceduto la Meloni, da Monti a Draghi, ha lasciato solo macerie, debiti e vincoli a imperitura memoria del loro miserrimo fallimento.
Ma, a ben guardare, una prima cosa bella, anzi due, la maggioranza di Centro Destra a guida Meloni l'ha già realizzata: l'elezione di La Russa a Presidente del Senato e di Fontana alla Camera dei Deputati.
La reazione della sinistra, da quella cattocomunista a quella grillina, da quella dei guitti, nani e ballerine a quella della stampa serva, è stata tale da rendere dolcissimo il primo atto della nuova maggioranza e bellissimo lo spettacolo delle Erinni di sinistra che cercavano le parole più insultanti, più feroci, più intolleranti, per ferirci, sena capire che la loro rabbia accresceva la nostra soddisfazione.
Posso quindi augurarmi che il Governo rappresenterà una continuazione delle prime cose belle della legislatura che tanto hanno annebbiato le menti (anche normalmente non proprio lucide) della sinistra.



martedì 4 ottobre 2022

Totoministri-

 Totoministri-

Giorgia Meloni sta confermando la sua fama di grande lavoratrice, che, pur avvicinandosi il momento in cui riceverà l'incarico per formare il nuovo governo, studia attentamente i fascicoli sui problemi immediati (e non sono pochi quelli che erediterà dal fallimentare governo Draghi) e, contemporaneamente, cerca di mettere a punto una squadra equilibrata che affronti tali problemi.
Senza far uscire veline.
Così i giornaloni abituati agli "amici" che fornivano indiscrezioni e magari registrazioni carpite nelle riunioni, non possono fare altro che ingannare il tempo dilettandosi nel Totoministri.
Voglio giocare anch'io e nella immagine a corredo di questo commento, rendo pubblica la mia lista dei ministri, comprensiva dei due presidenti delle camere.
Berlusconi e Bossi a presiedere senato e camera rappresenterebbe un premio alla carriera, un doveroso riconoscimento per due persone che hanno caratterizzato una trentina di anni della nostra vita politica.
Poichè Mattarella non li nominerà mai senatori a vita (categoria peraltro da eliminare quanto prima !) ecco che una solida maggioranza di Centro Destra ha il dovere morale di riconoscerne i meriti, perchè è anche e soprattutto grazie a quelle due persone se non siamo precipitati nel baratro di un regime cattocomunista permanente.
Ovviamente dovranno essere affiancati da vicepresidenti che si facciano carico del lavoro di aula.
Quanto ai ministri, la mia scelta è stata tutta per politici o, comunque, persone che abbiano messo la loro faccia su una lista, una candidatura e siano stati eletti e che debbano quindi rispondere agli elettori di quello che fanno.
Perchè sono d'accordo con Berlusconi e, anzi, sono ancora più drastico: i tecnici chiamati al governo credono di essere chiamati da Dio (basti guardare con quanta arroganza si comporti Draghi) mentre invece sono chiamati dal Popolo ed al Popolo devono rispondere.
I tecnici, anche i professoroni delle università, possono essere consulenti di ministri politici o direttori generali dei ministeri, svolgendo quindi un ruolo tecnico, ma le scelte sono sempre politiche, per questo occorrono ministri politici.
Quanto ai nomi ... è tutto opinabile.
Quelli che ho fatto io valgono quelli che vengono scritti sui giornali, tanto la Meloni deciderà in piena autonomia quindi è inutile, se non per un piccolo gioco di società, cercare di anticiparli.
Vero è che i "miei" ministri penso rappresentino quanto di più sgradito potrebbe esserci per la sinistra, del resto vorrei, anche se purtroppo resterà solo un sogno, che i cattocomunisti si ritrovassero in una Italia in cui fossero realizzati i loro peggiori incubi, quelli di cui riempiono i loro fogli e le loro trasmissioni radio televisive.