mercoledì 21 dicembre 2022

L'Italia non deve estradare i propri cittadini-

 L'Italia non deve estradare i propri cittadini-

Lo scandalo cosiddetto Qatargate che ha fatto crollare le illusioni dei più creduloni sulla presunta purezza morale della sinistra, mi fornisce l'opportunità di contestare un comportamento che ritengo totalmente contrario all'appartenenza di una persona alla comunità nazionale: l'estradizione verso un paese estero di un cittadino italiano.
Nella fattispecie si tratta della moglie dell'ex europarlamentare cattocomunista e sindacalista cgil, Panzeri che la magistratura italiana ha autorizzato ad estradare verso il Belgio.
Siamo in una situazione in cui la Francia continua a rifiutarsi di consegnarci dei terroristi rossi, mentre l'Italia si piega ai parrucconi dell'Unione del Male, consegnando ai belgi una cittadina italiana per presunta complicità in presunta corruzione.
Uno stato che si rispetti non dovrebbe MAI consegnare ad uno stato estero un proprio cittadino, a prescindere che sia o meno colpevole, che sia o meno di sinistra.
La moglie di Panzeri deve essere messa a disposizione della magistratura belga, se necessario, se si presume che possa inquinare le prove, reiterare il reato o fuggire, deve essere posta agli arresti (magari, considerando la tipologia dei reati ascritti, solo domiciliari), ma MAI consegnata ad uno stato estero.
Il Belgio la processi, la condanni se ci sono prove di colpevolezza, ma la condanna sia eseguita in Italia con le guarentigie previste dalla legge italiana (indubbiamente molto lassista, ma un cittadino italiano non può trovare una situazione peggiorativa perchè consegnato dall'Italia ad uno stato estero).
Non mi interessa se Panzeri rappresenta il peggio e l'antitesi di tutto ciò in cui credo io (e parlo di Ideali e Valori, non certo della vicenda del Qatargate tutta da dimostrare), ma l'Italia ha il dovere di garantire ai propri cittadini, anche a quelli che sbagliano, persino ai cattocomunisti ed alle loro mogli, tutti i benefici delle leggi italiane.

sabato 10 dicembre 2022

Un po di orgoglio Nazionale-

Un po di orgoglio Nazionale-

La polemica, che continua, con la Francia potrebbe diventare la miccia che riaccende Orgoglio, Dignità, Identità Nazionale.
Parliamoci chiaro: a noi Italiani i francesi non sono mai piaciuti, al di là delle favolette sui "cugini".
Dalla disfida di Barletta ai mondiali del 1938 e del 2006, dalle razzie di Napoleone I all'avidità territoriale di Napoleone III, dalla Gioconda al tentativo di impossessarsi di Tim, Mediaset, Generali, i "cugini" hanno sempre cercato di imbrogliarci e sottometterci.
E spesso ci sono riusciti con la complicità di autentici traditori della Patria, tali anche quando non esisteva l'Italia, come furono tutti i feudatari locali che chiamavano questo o quel re straniero in appoggio alle loro pretese, concedendo peraltro ricompense territoriali e con oggetti preziosi, diventando poi loro clientes.
Sono gli stessi che, oggi, si fanno irretire con una legion d'onore e diventano clientes di Parigi e portatori in Italia delle loro volontà, che ci sia all'Eliseo Mitterand che dava rifugio ai terroristi rossi, Sarchozy che ha cercato di espellere l'Italia dalla Libia o Macron che vorrebbe trasformare l'Italia nella pattumiera d'Europa dove far sbarcare tutti i clandestini.
Del resto quando abbiamo a che fare con uno stato che ha perso tutte le guerre, ma si è sempre seduto al tavolo dei vincitori come un parassita aggrappato alle schiene di Inglesi e Americani, uno stato che provoca guerra in Vietnam e poi fugge e che si inventa un eroe di cartone (Asterix) per riscrivere la Storia che, invece, vide Giulio Cesare portare in catene a Roma, come uno schiavo, il re dei Galli, Vercingetorige, allora capiamo che le parole di qualsivoglia capo di stato o governo francese non possano avere alcuna attendibilità.
Mi domando anche, quasi 80 anni dopo la fine della guerra, perchè continuiamo a comportarci come una Nazione sconfitta, suddita addirittura di uno stato che quella guerra non ha vinto ma che, per il solo fatto di essere stato occupato dai tedeschi, si è seduto al tavolo dei vincitori al seguito di Inglesi e Americani.
Le varie comunità economiche europee avevano inizialmente un senso perchè davano un approccio esteso agli accordi che, da sempre, due o più stati sottoscrivevano per garantirsi reciprocamente maggior benessere con lo scambio di beni, servizi e persone.
Ma lì ci si doveva fermare, perchè mettersi in un crogiuolo assieme a tedeschi e francesi, olandesi e belgi, spagnoli e svedesi, vuol dire rinunciare a millenni di Civiltà e Tradizioni, come possiamo ben osservare oggi e trovarsi nei panni della Cenerentola di turno, con le matrigne cattive che calpestano la sua dignità.
Allora ben venga lo scontro con Parigi sui clandestini, perchè la Francia deve accollarsi i clandestini che vengono raccolti dalle navi ong battenti bandiera francese, come la Spagna deve fare con quelle spagnole e la Germania con quelle tedesche.
Se anche chiudessimo i ponti con Bruxelles e con tutta l'Unione del Male, avremmo la libertà di poter commerciare senza vincoli con tutto il resto del mondo.
E ci guadagneremmo anche economicamente, non solo nella Dignità Nazionale.

venerdì 2 dicembre 2022

Obbligo è il contrario di Libertà-

 Obbligo è il contrario di Libertà-

Il nuovo fronte aperto dai sinistri nella loro guerra contro l'Italia e gli Italiani, si chiama "pos" e va a braccetto con il tetto ai contanti.
Si stanno stracciando le vesti per la scelta del Governo di portare a sessanta euro il limite sotto il quale un esercente non ha l'obbligo di accettare le carte.
E questo dopo essersele stracciate perchè il Governo ha portato a cinquemila euro il limite per i pagamenti in contanti.
A sentire certi asserviti all'Unione del Male, pagare in contanti al bar o all'edicola fino a sessanta euro o poter acquistare beni e servizi fino a cinquemila euro senza usare una carta, sarebbe un favore agli evasori che galopperebbero in simili praterie, probabilmente bevendo un centinaio di caffè al giorno.
In realtà, anche questo Governo, pur essendo,"mille volte meglio" di chi lo ha preceduto, risulta ancora troppo restrittivo, perchè non dovrebbe esserci alcun obbligo a pagare con la carta, come non dovrebbe esserci alcun obbligo per gli esercenti ad accettare pagamenti con la carta, a prescindere dagli importi.
Se io volessi comprare un castello pagando in contanti, dovrei avere la possibilità di farlo: si chiama Libertà.
Se un esercente vuole essere pagato in contanti, ha il diritto ad esigerlo e l'acquirente ha il diritto di rifiutarsi e di andare da un esercente concorrente: si chiama Libertà, che funziona e deve essere riconosciuta ad entrambe le parti, non ad una sola.
Perchè uno stato che sappia fare lo stato non deve penalizzare i più per cercare (senza mai riuscirci !) di colpire pochi, presunti "evasori".
Non è questione di commissioni più o meno esose.
Se uso la carta, è giusto che io paghi le commissioni che la società privata che la emette mi richiede, come ho la libertà di rinunciarvi e scegliere la carta di un altro emittente, pagandone le commissioni.
Semmai le commissioni accollate all'esercente dovrebbero essere spostate sull'acquirente che vuole usare la carta: se vuoi usare la carta, paga le commissioni, il resto è un servizio privato. Non c'è alcun limite alla sua libertà, lei paghi come vuole e il commerciante accetta quello che vuole, se i vostri metodi si incontrano bene, altrimenti amici come prima.".
Se non voglio pagare le commissioni alla banca, uso il contante, perchè deve essere un mio diritto di Libertà
Così è molto chiaro.
Del resto non occorre spremersi troppo per capire che ogni obbligo significa limitazione della Libertà individuale, controllo e sanzioni.