lunedì 29 gennaio 2024

Le organizzazioni sovranazionali sono più dannose che inutili-

 Le organizzazioni sovranazionali sono più dannose che inutili-

La vicenda dell'onu per i rifugiati palestinesi, imbottito di palestinesi che, ovviamente, non possono che essere di parte, dovrebbe far riflettere sulla dannosità, che supera l'inutilità, di tali organismi.
Quando mai l'onu ha impedito o risolto un conflitto ?
Mai.
I conflitti si sono sempre risolti o tramite la vittoria di una delle parti o attraverso una opera di mediazione non di una organizzazione sovranazionale ma di uno o più stati nazionali che, per la loro vicinanza ai contendenti, erano in grado di far da ponte.
Non esula da ciò l'attuale conflitto tra Israele e Gaza, dove attivi sono Qatar, Egitto e Stati Uniti, mentre tra Russia e Ucraina non si vede ancora la fine perchè manca uno stato nazionale che possa essere il ponte tra le parti, essendosi tutti schierati e scesi in trincea con gli uni o gli altri.
Ma non è solo l'onu a mostrarsi più dannoso che inutile, prendiamo l'oms, con i suoi diktat impugnando la "scienza" (peraltro non unanime) come se fossero le tavole della legge, in un credo fideistico che non ha nulla da invidiare ai più invasati tra i fanatici religiosi (di qualunque religione, anche di quella atea).
E che dire dell'ocse che impugna lo strumento fiscale come una clava, picchiando senza pietà sui proprietari di case che, spesso, hanno quel patrimonio dopo una vita di risparmi che, pure, l'ocse vorrebbe taglieggiare, interpretando perfettamente il ruolo dei banditi del Far West all'assalto della diligenza ?
Mi limito a citare l'ue, solo perchè le critiche, qui, si sono sprecate.
Allora a cosa servoo le organizzazioni sovranazionali ?
Forse solo a foraggiare con laute retribuzioni i propri dipendenti, per i quali viene spesa la maggior parte dei fondi versati dalle nazioni.
Allora non sarebbe meglio ritornare ai rapporti bi e plurilaterali, su singoli temi, non a carattere generale e permanente, senza costose sovrastrutture, con la destinazione diretta degli aiuti solidaristici ?

sabato 20 gennaio 2024

Confusione in punta di diritto per difendere l'indifendibile

Confusione in punta di diritto per difendere l'indifendibile

 

La sentenza della corte di cassazione sul saluto romano lascia, nella sostanza, le cose come stanno.

E' reato ? No, sì, dipende, forse.

Acrobazie dialettiche, sofismi da Azzeccagarbugli, per difendere l'indifendibile, cioè norme che vorrebbero imbavagliare una idea, una opinione e la possibilità di manifestarla pubblicamente, di diffonderla e di propagandarla.

Se una democrazia come quella italiana, a 80 anni dalla fine della guerra, ha ancora bisogno di vietare la "ricostituzione del Partito Nazionale Fascista" con tutti i corollari, allora è una democrazia che non crede nella sua forza ideale.

Se l'unica argomentazione che i cattocomunisti sanno esporre contro idee e opinioni che loro definiscono "fasciste" è che il Fascismo è un reato, non una opinione, allora vuol dire che le loro argomentazioni e le loro idee sono molto fragili o inesistenti, comunque tali da non poter competere con quella che vogliono imbavagliare.

E poi perchè vietare il Partito Nazionale Fascista e non quello comunista che si assume la responsabilità dei suoi confratelli nel mondo che hanno provocato oltre cento milioni di morti ?

E che dire dei partiti che si richiamano alla dottrina sociale della chiesa che è erede dell'Inquisizione con tanto di roghi per streghe ed eretici ?

E i partiti liberali ? Non sono forse gli eredi di quei governi che hanno tollerato, quando non favorito, lo sfruttamento dei più poveri ?

Chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma seguendo il criterio delle atrocità commesse in determinati periodi storici, non si salverebbe nessuno.

Invece il bello della Politica è che le idee evolvono, si contaminano, i periodi storici non sono mai uguali a se stessi, il contesto in cui si svolgono gli eventi sono sempre differenti e le opinioni non sono MAI un reato.

Per evitare il protrarsi di un dibattito sterile, che ci fa solo ridere dietro come ha dimostrato la seduta del parlamento europeo pretesa dai cattocomunisti italiani dopo la cerimonia di Acca Larentia e che ha visto la "sentita" partecipazione di ben venti europarlamentari su settecento (neanche tutti i settanta italiani !), c'è una sola strada: rimuovere tutte le norme che impediscano l'espressione, la diffusione, la manifestazione, la propaganda di idee e opinioni, TUTTE, con parole, simboli e gesti.

Se ciò non dovesse verificarsi (e non si verificherà ...) perderemo sempre tempo a gridare al reato, sì, no, dipende, forse, senza mai porre fine ad una simile deriva.

lunedì 1 gennaio 2024

Passano gli anni-

Passano gli anni-
L'ultimo dell'anno è sempre una occasione di bilancio e di auspici.
Non credo ci siano grandi novità o geniali intuizioni per gli uni e per gli altri.
Personalmente sarei contento se il 2024 ricalcasse il 2023.
Certo, se si trovasse una cura per il raffreddore o per i denti senza andare dal dentista sarebbe meglio, però preferirei la scoperta del teletrasporto di Star Trek per potermi muovere istantaneamente visto che a volte vorrei essere a visitare una località o pranzare in un'altra, ma dormire sempre a casa mia.
Sono desideri egoisti ?
Forse, ma io posso intervenire solo in ciò che mi riguarda e quindi desidero quel che più mi coinvolge in questo momento.
Le guerre non le scateno io e, fortunatamente, non le combatto io.
Il clima cambia perchè è la Natura che lo muta costantemente e non è certo mia responsabilità perchè, ad esempio, al mattino scaldo l'olio del motore lasciandolo acceso un paio di minuti prima di partire.
I governi imporranno sempre la loro volontà, le loro tasse e ormai non ho più la velleità di fare una rivoluzione e, se anche accadesse, se vi partecipassi ormai sarei probabilmente più una palla al piede che una risorsa.
Ho la fortuna di vivere in un'epoca in cui la vita media si è allungata e, dopo anni di lavoro, uno può godersi non il "riposo", una forma mentis, quella sì, da vecchio, ma proprio decrepito !, ma la possibilità di scegliere cosa fare, dove andare, come spendere i suoi soldi.
Sotto un certo punto di vista emerge anche in questo la mia coerenza.
Sono per l'allontanamento dello stato, cioè del pubblico, dalla vita di tutti i giorni e sono per anteporre il mio privato a tutte le storture (di cui non solo non ho responsabilità, ma neppure sono in grado di influenzare) di cui si riempiono la bocca dolenti personaggi che sembrano sempre portatori di disgrazie e non mancano, neppure nel giorno degli auguri per l'anno successivo, di ricordarci che "dobbiamo morire".
Quindi ognuno brindi al suo futuro, che sia ricolmo di tutto ciò che si desidera.
Buon 2024 !