giovedì 20 febbraio 2025

 Noi europei più forti divisi in Nazioni che "uniti"-

In politica la somma di due (o più) debolezze non fa una forza e, sempre, la somma di partiti e movimenti che si mettono insieme risulta inferiore alla sommatoria dei consensi di quando sono separati.
In Italia ne abbiamo avuto ripetutamente la dimostrazione a cominciare dalla prima repubblica quando i socialisti provarono a mettersi assieme ai socialdemocratici, salvo poi dividersi nuovamente precipitosamente perchè i voti raccolti dal partito socialista unificato erano di poco superiori a quelli del solo psi.
Analoga sorte toccò ai reiterati tentativi, solo alle elezioni europee, di mettere assieme pli, pri e radicali, con risultati men che mediocri e con i furbetti di Pannella fare razzia di seggi fregando gli altri due soci concentrando le preferenze di militanti più irregimentati, rispetto al voto di opinione di liberali e repubblicani che così portarono acqua al mulino radicale.
In tempi recentissimi ad essere puniti sono stati Renzi, Calenda e gli eredi dei radicali.
Assieme alle politiche del 2022, Renzi e Calenda marciarono tra rulli di tamburi e suoni di fanfare millantando di essere il "Terzo Polo", risultando alla fine solo sesti.
Renzi ci ha riprovato con i radicali di più europa, mancando quel quorum che, sulla carta, la sommatoria dei sondaggi dava per superato e quasi raddoppiato.
Analogamente la sommatoria di 27 nazioni europee non fanno dell'unione europea una forza che possa ergersi a potenza mondiale al pari di Stati Uniti, Cina, Russia.
La cacofonia su tanti argomenti deriva da interessi contrastanti o concorrenziali (pensiamo solo al vino nella competizione tra Italia e Francia) che derivano da stili di vita profondamente diversi e che, a loro volta, sono conseguenze del diverso territorio, clima, storia, tradizioni dei popoli.
Come si può pensare, come vorrebbe Draghi, di parlare con una voce sola se gli interessi sono molteplici ?
Come si può pensare di rinunciare ad altra sovranità, come vorrebbe Mattarella, se non possiamo più tutelare i nostri interessi ?
L'Europa unita fu un successo finchè si limitò ad aprire i mercati interni al libero scambio tra gli stati aderenti all'accordo e mostrò tutte le sue crepe e inadeguatezze quando, in preda all'ubris, credette di poter cancellare con un tratto di penna millenni di storie differenti e divise, per inseguire l'impossibile utopia di una fittizia unità.
Perchè il Regno Unito (quando era parte dell'unione) e la Francia non hanno mai rinunciato al seggio permanente nel consiglio di sicurezza dell'onu per cederlo all'alto rappresentante dell'unione ?
Già da quello si capisce che alcuni stati, i loro governanti, si riempiono la bocca di europa, ma solo quando possono lucrarci sopra, magari gonfiando il petto, come fa Macron, più come un tacchino che come un galletto e presentarsi millantando di aver dietro una "potenza" da cinquecento milioni di abitanti.
Noi europei abbiamo civilizzato il mondo e senza di noi non ci sarebbe stata alcuna "America", nè al Nord, nè al Centro, nè al Sud, non avremmo un'Oceania a livello degli altri stati d'Occidente e neppure un'Africa in grado di cominciare a camminare da sola grazie al balzo di millenni in pochi decenni fatto a seguito della presenza degli europei.
E tutto ciò è avvenuto in base ad azioni singole degli stati nazionali, anche piccoli, ma grandi nella Storia del mondo come il Portogallo e l'Olanda.
Se vogliamo tornare a contare nel mondo del futuro, non possiamo che ricominciare dall'Europa come un'area di libero scambio scambio di merci e lavoratori, senza tutte quelle sovrastrutture costose e inutili come il parlamento, la commissione, la corte penale, cui ogni nazione affianca una sua attività politica presentandosi sullo scenario mondiale con piena sovranità, indipendenza e autorevolezza, senza doversi piegare a direttive o decisioni, di compromesso, sempre, anche quelle che fossero prese a maggioranza se si fosse così autolesionisti da rinunciare all'unanimità, in ritardo rispetto ai tempi necessari per essere utili e sempre di portata inferiore al necessario a causa degli inevitabili compromessi.
Torniamo al mercato comune, rinunciando all'unità politica e saremo più forti.

domenica 16 febbraio 2025

 Preferisco Vance a Mattarella. Si può dire?

Può capitare che uno si senta rappresentato dal Vice Presidente degli Stati Uniti e non dal Presidente della Repubblica Italiana ?
Sì, può capitare quando si tratta di J.D. Vance e di Sergio Mattarella.
Per quelle coincidenze ciniche, che capitano, soprattutto in politica, abbiamo avuto, nel giro di pochi giorni, l'esempio di una visione positiva del mondo e del ruolo dell'Occidente (Vance) e di come, invece, l'Occidente può declinare sempre più velocemente verso la irrilevanza (Mattarella).
Abbiamo avuto l'esempio di come si difendono i diritti dei propri cittadini (Vance) e di come si difendono solo le posizioni di una fazione politica (Mattarella) neanche maggioritaria.
E non sono il solo a pensarla così, basta leggersi i commenti su X in cui non vengono risparmiate critiche anche alla Meloni ed a La Russa per aver preso la parte di Mattarella dopo che, a seguito delle sue parole incendiarie contro la Russia, la portavoce del Ministero degli Esteri russo ha replicato con fiera durezza.
Quante volte, invece, Mattarella è stato silente, guardando altrove, davanti agli scomposti attacchi personali rivolti alla Meloni ed a La Russa ?
Bene, avrei preferito che la Meloni e La Russa avessero tenuto un analogo comportamento, invece di comportarsi da Signori, in fondo chi la fa, l'aspetti.
E mi ricordo di Mattarella con il suo "non si invochi la libertà per sottrarsi al vaccino", confrontato alle parole di Vance che ha cercato di svegliare l'Europa ricordando il principio della libertà di parola, criticando le scelte di escludere una parte, sempre più rilevante, di elettori che votano nuovi partiti nazionalisti, le politiche migratorie che creano solo pericoli, le scelte di magistrati che interferiscono con il voto liberamente espresso dai cittadini (Romania).
Vance ha fatto la sintesi di come dovrebbe essere un Occidente che riaffermi e rilanci i propri Valori: Libertà, Popolo, Sovranità.
E rispetto, rispetto per chi governa altre nazioni, con i quali bisogna trattare, non chiudere o isolare (o, almeno, provarci e l'aggravante è non riuscirci).
E' da un pezzo che non mi riconosco in chi alloggia pro tempore (sempre troppo lungo) al Quirinale, almeno dalla presidenza Leone e dal secondo Cossiga.
E da quando esiste quella vasta platea che sono i "social media", ho potuto constatare che la mia non è una opinione isolata.
Tra Vance e Mattarella non ho dubbi: scelgo Vance.
Vance ha la metà degli anni di Mattarella e questo mi induce all'ottimismo verso il futuro dell'Occidente e, quindi, anche dell'Italia.

sabato 8 febbraio 2025

 Ma quanto fanno schifo gli Italiani che remano contro l'Italia ?-

I clandestini che, una volta in Italia o passati per l'Italia che li ha alloggiati, nutriti, curati, anche istruiti, poi denunciano il Governo Italiano, attribuendogli una chissà quale complicità con presunti aguzzini, mi fanno schifo.
Ma ancora più schifo mi fanno quegli Italiani che vanno in giro per il mondo e sfruttano la loro posizione per insultare il Governo Italiano, danneggiando gravemente l'immagine della nostra Nazione e dimostrandosi solo dei vassalli di centri di potere stranieri.
Leggo che i parlamentari europei dei cinque stelle, non essendo evidentemente in grado di affrontare temi più concreti ed importanti, intendono sollevare al parlamento europeo la questione relativa al comportamento del Governo Italiano in merito alla vicenda del generale libico Almasri.
Il loRo intento è di screditare il Governo Meloni e, come tutti gli obiettivi di chi agisce in preda all'odio, avrà l'effetto contrario ma, intanto, forniranno materiale agli abituali odiatori dell'Italia, gli stessi che ci chiamano "maccheronì" o che, in un passato non troppo remoto, cercavano di dissuadere i loro connazionali a venire in vacanza da noi esibendo fotomontaggi con spaghetti e p38.
Prendiamo nota di chi rema contro l'Italia, l'Interesse Nazionale e quindi contro ciascuno di noi Italiani.