martedì 9 luglio 2013

Perchè limitarsi a cancellare le provincie ?
Per stornare l'attenzione dall' "aiutino" che gli organismi predatori internazionali stanno cercando di dare ai gabellieri italiani sull'imu, l'iva e le tasse, Letta ha inventato la priorità delle priorità: il disegno di legge costituzionale per l'abolizione delle provincie.
Grazie all'ennesima, costosa, invasione di campo della corte costituzionale che ha respinto la via breve al risparmio timidamente introdotta da Monti, ecco che è necessario mettere in campo una riforma costituzionale ad hoc, con tutte le liturgie, i tempi lunghi, i costi, la retorica che essa comporta.
Intanto i nostri risparmi sono sempre più a rischio e i nostri redditi falcidiati dalle tasse, con un Saccomanni ministro dell'economia (supportato dal suo vice Fassina che cerca ogni alchimia in politichese per conservare l'imu)  che sembra ricoprire lo stesso ruolo dei non rimpianti Ruggiero (agli esteri nel secondo governo Berlusconi) e Monti: tutelare gli interessi degli organismi internazionali anche contro quelli dell'Italia e degli Italiani.
Ma se proprio vogliamo stare all'organizzazione dello stato, perchè non cogliere l'occasione per abolire questa, pessima, costituzione e questo stesso stato italiano ?
In effetti che senso ha voler tenere uniti quelli che, venduti agli stranieri, propongono solo leggi finalizzate alla distruzione della Identità Italiana ?
Cosa mai abbiamo in comune con chi vorrebbe lo ius soli che ha come corollario cittadinanza e voto per gli immigrati, chi vorrebbe abolire il reato di clandestinità, chi vorrebbe sostituirci con gli illegali, chi vorrebbe elevare a diritto i capricci degli omosessuali, chi vorrebbe trattare le proprietà come un furto, tassarle anche se non producono reddito e sottrarle ai legittimi proprietari per regalarle agli stranieri ?
Cosa abbiamo in comune con chi, non riuscendo ad essere credibile in proprio, corre a  piagnucolare dagli organismi internazionali perchè lo aiutino a mantenere in vigore le tasse predatorie sulla casa ?
Nulla, abbiamo in comune e, personalmente, credo che un'Italia che dovesse introdurre nel proprio diritto tali norme, meriterebbe solo di finire in cenere.
Allora perchè non cogliere l'occasione per dividerci ?
Da una parte quelli che accoglieranno a braccia aperte gli immigrati, concedendo loro casa, terre e il ricavato delle tasse che deprederanno a quanti avranno l'incoscienza di aderire a quell'Italia con il "matrimonio" omosessuale in costituzione e, magari, con l'introduzione dell'esame (pratico ...) di omosessualità per conseguire la maturità.
Dall'altra noi, che vorremmo restaurare l'Italia che abbiamo amato.
L'Italia degli Italiani.
L'Italia che lavora.
L'Italia che tutela il risparmio e la casa.
L'Italia fondata su solidi principi morali.
Perchè limitarsi a cancellare le provincie, quando è tutto lo stato che andrebbe cancellato, ripensato e ricostruito ?

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