venerdì 29 luglio 2016

Predone di risparmi e pensioni

Il governo Renzi è il cinico esecutore della volontà delle consorterie affaristico-finanziarie internazionali.
Dopo aver depredato i risparmi (con l'aumento della tassazione al 26%) e per tacere delle banche salvate a spese dei cittadini (sia direttamente con la perdita secca dei risparmi ivi investiti, che tramite i parziali rimborsi pagati dalla collettività ) adesso è il turno dei fondi pensione gia tartassati con l'aumento della tassazione al 20% dei loro rendimenti ed ora chiamati a finanziare il salvataggio della banca rossa, Monte dei Paschi di Siena.
Quello lì continua allegramente a sparare le sue boiate verbali (dai "nostri valori" all'accoglienza degli immigrati) spendendo a piene mani i nostri soldi.
È evidente che lui non sa quanta fatica costi guadagnarsi uno stipendio e sarebbe veramente educativo se i governanti fossero costretti ad impegnare le proprie risorse per coprire l'aumento del debito pubblico avvenuto durante il loro mandato.
Renzi e la sua famiglia imparerebbero a loro spese, duramente, che quei soldi che ha sperperato, rappresentano vite di lavoro, di sudore, di fatica.
E la pensione è quanto di più sacro possa esserci, perché rappresenta la differenza tra una vecchiaia dignitosa e una miserabile.
Le pensioni non vanno messe a rischio e i fondi pensioni non possono essere chiamati a salvare banche che, nel nome di una ideologia perversa, hanno fallito nel loro compito: tutelare i soldi altrui, dei correntisti, degli investitori, dei risparmiatori, degli azionisti.

martedì 26 luglio 2016

Anni bui

Non facciamo in tempo a commentare un evento sanguinoso, che la cronaca c'è ne propone altri due.
E non parlo di attentati in zone di guerra ma nella civilissima Germania della Merkel.
Protagonisti: due profughi siriani.
E non importa se siano o meno derivanti da una adesione all'islamismo, conta che siano provenienti da quei paesi, se non sono siriani sono afghani o iraniani.
E come rispondono i pusillanimi governanti europei?
Invitandoci a non cedere alla paura, rilanciando le balle dell'integrazione e valutando ulteriori sprechi con l'ampliamento dei centri di accoglienza e volendo imporre la presenza di immigrati anche dove non li vogliono, semplicemente sulla base di un rapporto di tre immigrati ogni mille abitanti.
Ma il problema non è fare spazio agli invasori, bensì mettere in sicurezza gli Italiani e i nostri beni.
Il problema non è collocare a casa nostra nuovi immigrati, ma rispedire a casa loro quelli che ci sono già.
Si prenda atto che la Merkel, Hollande (che non sono in grado di garantire neppure la sicurezza dei loro connazionali) e i loro seguaci fino a Renzi hanno fallito, hanno sbagliato approccio e filosofia politica.
Se ne prenda atto e si provino i leader con idee chiare e coraggio per applicarle.
Probabilmente saremo più al sicuro noi, i nostri cari, i nostri beni, anche se ormai dobbiamo essere consapevoli che per rimediare ai danni provocati dagli obamini e dai bergoglioni di casa nostra, occorreranno anni di "sangue,sudore e lacrime".

mercoledì 20 luglio 2016

Rispettare la Sovranità Nazionale della Turchia

Leggo che le "cancellerie" occidentali, evidentemente orfane dei golpisti falliti, non sanno fare altro che interferire negli affari interni della Turchia per cercare di legare le mani ad Erdogan.
Credo che chiunque di noi riuscisse a sventare un'azione portatagli contro, magari anche un attentato alla vita, cercherebbe vendetta e non distribuirebbe cioccolatini come vorrebbero l'America di Obama e l'unione sovietica europea.
Ridicola la Mogherini che imita la Merkel e nega ulteriori trattative se la Turchia reintroducesse la pena di morte.
E lo dice assieme al mascellone yankee ministro degli esteri di uno stato dove la pena capitale è ammessa e legittimamente eseguita.
Perché la pena di morte è un diritto di uno stato sovrano, non un delitto.
Ma il punto è proprio quello: la Sovranità di uno stato.
Mi ricordo nel 1982 le manifestazioni a difesa della Polonia allora soggetta al tallone sovietico.
Let Poland be Poland.
Ma allora l'occidente era guidato da Leders autentici che si chiamavano Reagan e Thatcher.
E ancora ricordo la maschia reazione all'11 settembre 2001.
Ma chi, oggi, governa in occidente non è neanche lontanamente paragonabile ai Grandi del passato anche recente.
E lo vediamo quotidianamente con gli attentati dell'Isis e la rivolta dei neri in America.
Così gli Obama, le Merkel, gli Hollande, con il loro codardo di cloni ivi incluso il fiorentino di Rignano, si rifugiano nell'inutile aggressività verbale contro Erdogan.

sabato 9 luglio 2016

Scontri razziali

In Italia gli immigrazionisti, ignorando le testimonianze e persino gli accertamenti medici (che hanno rilevato ematomi su Mancini compatibili con morsi e sprangate e che il nigeriano è stato ucciso per aver battuto la testa dopo un solo pugno) stanno sollevando una indegna canea finalizzata a dare sempre più spazio agli immigrati, a spese nostre.
Negli Stati Uniti, dove pure gli africani furono portati a forza e lì sono da trecento anni pur come minoranza del 10%, non le seconde o terze generazioni (quelle che provocano scontri e attentati in Gran Bretagna, Francia, Germania, Belgio) ma le ventesime, trentesime generazioni pretendono una sorta di immunità (i crimini commessi dai negri rappresentano il 90% di quelli sanzionati a fronte del 10% della popolazione) con il disarmo della Polizia.
E se questa non ci sta e, nel legittimo principio di anteporre l'autotutela anche putativa davanti ad una possibile minaccia rispetto alla burocratica espressione delle regole di ingaggio scritte a tavolino, eccede nell'uso di metodi repressivi per ridurre all'impotenza chi ha di fronte, ecco che scoppiano disordini con i poliziotti presi di mira e uccisi e il presidente degli Stati Uniti che bercia contro le armi, praticamente chiedendo di disarmare gli onesti, perchè tanti i criminali un'arma la trovano sempre.
Soluzione ?
Ognuno sia padrone a casa sua.
Se ai nuovi arrivati non stanno bene le nostre regole e non capiscono che questa è la NOSTRA terra e qui comandiamo noi, tornino da dove sono arrivati.
Purtroppo gli invasori hanno il supporto di quinte colonne che, per puro odio nei confronti della loro stessa società, ne auspicano la distruzione e vedono nell'immissione massiccia di immigrati il metodo più sbrigativo per recidere le nostre Radici, disperdere la nostra Identità e distruggere la Terra dei Padri.
E sono questi i principali nemici non solo del nostro Benessere e della nostra Sicurezza, ma anche del Benessere e della Sicurezza di quegli stessi immigrati che, illudendoli, vengono istigati ad affidarsi ai trafficanti di esseri umani per venire a casa nostra.
Dove non sono i benvenuti.

giovedì 7 luglio 2016

I predoni all'assalto alle pensioni

La corte costituzionale (mai come in queste occasioni così degna delle minuscole) ha legittimato la rapina sulle pensioni perchè "temporanea" e per ragioni di "solidarietà" sulle pensioni più alte.
Qualcuno, magari, avrà pensato ad un gesto di giustizia retributiva, ma sbaglia.
Innanzitutto perchè la rapina è stata perpetrata "a bocce ferme", cioè senza che le vittime potessero avere un'alternativa avendo già acquisito, nel rispetto delle leggi, il diritto a quegli importi pensionistici.
In secondo luogo perchè quelle pensioni hanno visto pagati i relativi contributi per percepire quegli assegni.
In terzo luogo perchè, così facendo, si crea un precedente per il quale diventerà possibile in futuro estendere la platea delle vittime anche a chi percepisce pensioni più basse, essendo sufficiente spostare l'asticella del concetto di "pensione alta".
Come per l'atrazina di Donat Cattin negli anni settanta.
I predoni continuano ad imperversare e mentre a parole dicono di abbassare le tasse, con entrambe le mani si infilano nelle nostre tasche per sottrarci quanto ci spetta.

venerdì 1 luglio 2016

Consiglieri Fraudolenti...

Sono disgustato dall'intervista rilasciata da Fedele Confalonieri alla Stampa e ripresa dai Giornali.
Consigli, come quello pessimo che lo ha portato a sostenere Marchini, dando via libera al candidato comunista a Roma peraltro fortunatamente sconfitto dalla Raggi, che demolirebbero definitivamente la figura del Cav presso tutto (o quasi) il suo elettorato con la pressante richiesta di aiutare il bulletto di Rignano ad instaurare una nuova tirannia, serva di Bruxelles e di Berlino.
Se Libero, schierandosi con il "sì" al referendum, ha dato adito a sospetti circa gli accordi assunti dal suo editore con la sinistra, cosa dobbiamo pensare del fedele Fidèl e della cerchia di chi (..............) ha affossato Forza Italia con la perenne ricerca del compromesso con il nemico naturale ?
Un fattore positivo, però, c'è-
Le parole di Fidèl apriranno definitivamente gli occhi a tutti coloro che intendono la Politica come una battaglia di Idee e Valori e non un mercato delle vacche dove i compromessi e gli scambi di favori sono la regola.
Forza Italia non è inaffidabile, inaffidabili sono certi che ne fanno da padroni.
Non possiamo prescindere dal convivere con loro, ma più forti saremo noi a contrastarli, più l'arrogante fiorentino sarà contrastato.
Diversamente rischiamo di avere in Italia una riedizione dell'infame arco costituzionale già emerso nel parlamento europeo dove comunisti, socialisti, liberali e democristi si sono trovati assieme a difendere i loro privilegi e la costruzione del demone rappresentato dall'unione sovietica europea.