martedì 28 marzo 2017

C'è un Giudice a Treviso

In un "paese normale" la dichiarazione del Giudice Mascolo di Treviso non avrebbe ottenuto alcun rigo sui giornali, perchè sarebbe espressione di puro, ovvio, banale buon senso.
Nell'Italia che abolisce i voucher per paura di un referendum, che un magistrato dichiari di aver avuto paura e che in futuro avrebbe girato armato, ha provocato titoloni in prima pagina, servizio nei telegiornali e il solito belato dei buonisti che preferiscono un bel funerale (altrui) ad un brutto processo.
Il Giudice Mascolo ha fatto quella dichiarazione dopo essere stato minacciosamente inseguito da energumeni violenti ed essersi salvato solo perchè ha incrociato una pattuglia di Carabinieri.
E tutto per un miserrimo sorpasso.
Pensate alla violazione della vostra casa e ditemi se non è sacrosanto reagire con ogni mezzo, a prescindere da ogni valutazione di "proporzionalità" e di consistenza della minaccia.
Solo chi ci è passato può capirlo ma i magistrati che perseguitano e condannano chi si difende vivono costantemente protetti da guardie del corpo, pagate da tutti noi.
Allora la soluzione è molto semplice e non costa nulla, anzi fa risparmiare lo stato (cioè noi) e recupera al servizio attivo per la comunità centinaia di uomini.
Togliamo tutte le scorte ai magistrati (ed ai politici contrari ad una vera legge sulla legittima difesa).
Scommettiamo che, d'incanto, saremo autorizzati tutti a difenderci da ladri e rapinatori ?

domenica 26 marzo 2017

L'Europa che vorrei celebrare

Ieri sono stati celebrati i sessanta anni del trattato di Roma che ha dato il via alla decadenza dei Popoli e delle Nazioni europee.
Tale celebrazione è perfettamente in linea con quelle che in Italia continuano ad essere promosse per "festeggiare" una cocente sconfitta militare.
Juncker e compagni si sono fatti benedire da Bergoglio nella loro missione di distruggere l'Eredità dei nostri Padri, sradicando i Valori e l'Identità dei Popoli e delle Nazioni europee con l'immissione massiccia di genti che nulla hanno a che spartire con la nostra Civiltà, la nostra Storia, la nostra Cultura, il nostro Sangue.
Gli sbrodolamenti radiotelevisivi sono andati in onda sin dal primo mattino quando una trasmissione solitamente interessante, Voci del mattino, ha cominciato a battere la grancassa sulla giornata ed ha ospitato persino un tizio che ha illustrato una iniziativa alla quale hanno aderito, tra l'altro associazioni quali Amnesty International e Antigone (e già simili adesioni qualificano l'iniziativa).
Costui ha annunciato che verrà immessa in Tevere una bandiera del soviet con un filo spinato per contestare la politica dei respingimenti (???) che sarebbe contraria ai valori (???) e, ovviamente, ai diritti umani e civili (sic !).
Naturalmente dei clandestini, perchè quando il conduttore, in un raro momento di lucidità dalla sbornia euroimmigrazionista, gli ha chiesto come fare anche per tutelare gli Italiani, costui ha di nuovo blaterato sui diritti e i doveri dei clandestini.
Degli Italiani non gli importa nulla, evidentemente.
Ho poi letto che Juncker ha persino equiparato i terroristi a noi Populisti, un modo per demonizzare chi si oppone alla svendita della Sovranità Nazionale.
Del resto che le oligarchie siano scatenate e usino tutti i mezzi a loro disposizione per impedire che la volontà del Popolo prevalga, lo vediamo negli Stati Uniti dove il Popolo ha eletto Donald Trump per bloccare l'immigrazione e restituire la sicurezza alle città, per abolire la riforma sanitaria di stampo socialcomunista realizzata da Obama e per abbassare le tasse e, ad oggi, procede con grandissime difficoltà tra l'ostilità delle oligarchie che hanno mobilitato i giudici non eletti e istigato al tradimento alcuni, ma determinanti, parlamentari repubblicani.
Eppure gli europeisti avrebbero la possibilità di unificare, nel nome del nostro continente, anche noi Populisti se solo sapessero ricordare quel che di buono veramente l'Europa ha portato.
In particolare la Civiltà che ha diffuso, con l'Epopea Coloniale, in tutto il mondo, veicolando Principi e Valori fondati sul Diritto Romano, sui Diritti veri delle Genti, un messaggio universale di progresso dell'Umanità.
Sarebbe da ricordare che, senza la nostra presenza e la diffusione di tali Principi, Valori e Conoscenze, vasti territori vedrebbero ancora popolazioni vivere in modo tribale come nell'età della pietra.
Sarebbe da ricordare il contributo che noi Europei abbiamo dato al progresso del mondo, della medicina, della scienza e della conoscenza.
E lo abbiamo dato perchè ogni Nazione d'Europa portava e diffondeva le sue peculiari caratteristiche, infatti l'Epopea Coloniale era fondata sui Nazionalismi degli Stati.
Ed è forse per questa caratterizzazione Nazionalista, profondamente invisa e osteggiata dalla oligarchia del soviet di Bruxelles, che si preferisce celebrare i sessanta anni per le peggiori espressioni di un europeismo malefico e marcio: l'immigrazione che sradica l'Identità Nazionale e la svendita, contro il volere popolare, della Sovranità Nazionale che corrompe gli animi e opprime la Libertà Individuale e dei Popoli.
Non praevalebunt, perchè un Popolo, una Gente, una Nazione è solo e soltanto: una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor.

sabato 25 marzo 2017

Non basta nascere in Italia per essere Italiano

A quattro giorni di distanza ancora non abbiamo certezze sulla NAZIONALITA' del terrorista che ha ucciso a Londra quattro persone e ferito, anche gravemente, un'altra ventina.
La stampa serva del soviet europeo che oggi celebra i suoi sessanta anni dall'inizio della fine della nostra Civiltà e di sradicamento della Identità Nazionale che è causa prima della libertà di cui godono gli attentatori terroristi islamici, gioca sull'equivoca della nascita nel Kent, del nome originario, della cittadinanza britannica.
Che ci siano terroristi anche tra gli Occidentali lo sappiamo benissimo, non possiamo certo dimenticare i brigatisti rossi (peraltro oggi tutti scandalosamente e vergognosamente liberi nel silenzio dei giustizialisti a senso unico !) che hanno insanguinato l'Italia tra gli anni settanta e ottanta,
Ma l'equivoco che viene propinato a piene mani porta a dubitare della NAZIONALITA' britannica di Masood, così come nessuno può dubitare che il sindaco che i londinesi hanno incautamente eletto, il musulmano di nazionalità pakistana Sadik Kahn, nulla abbia a che spartire con l'Identità britannica o con la Civiltà Occidentale.
Perchè non basta nascere in Italia o a Londra per essere Italiani o Inglesi.
Infatti i terroristi del 2005 a Londra erano immigrati di seconda terza generazione, così come i terroristi che stanno infestando Francia, Belgio e Germania, tutti con cittadinanza di quegli stati.
La prima generazione di immigrati può essere timida ed essere fondamentalmente innocua (tranne i terroristi ab origine che si mimetizzano nelle masse) ma le seconde e terze generazioni sono quelle che possono e spesso vogliono, con l'idea di "recuperare" la LORO identità, soffocare la NOSTRA.
Con la violenza.
Un primo segnale lo abbiamo nelle città dove ragazzi, anche giovanissimi, figli di immigrati, pur frequentando le nostre scuole nulla imparano, soprattutto in termini di educazione, come possiamo vedere spesso sui mezzi pubblici e per la strada e se vengono ripresi, reagiscono con modalità molto aggressive ... ma solo se sono in gruppo.
Non possiamo certo aspettarci alcun contributo da un governo di codardi che ha paura persino del referendum della cgil e che infatti si appresta ad estendere, con un tratto di penna, la cittadinanza a queste persone che non sono e non apparterranno MAI alla nostra comunità civile, così come le seconde e terze generazioni di immigrati nel Regno Unito, Francia, Belgio, Germania non saranno MAI inglesi, francesi, belgi o tedeschi.
L' "accoglienza" della Boldrini e di Bergoglio è la RESA che porta all'estinzione della nostra Identità nella confusione di un meticciato fondato sulla sottomissione.
Chi non vuole che ciò accada ha una sola soluzione per ripristinare sicurezza e dare un orizzonte alla nostra Civiltà.
Rifiutare la sostituzione del civile ius sanguinis con il barbaro ius soli, bloccare gli arrivi e bonificare il territorio, votando chi, senza se e senza ma, propugnano tale soluzione, anche se la stampa serva li chiama in vari modi...

mercoledì 22 marzo 2017

Mogli e buoi dei paesi tuoi

I quotidiani, i giornali radio e televisivi degli ultimi due giorni hanno aperto con una notiziona di quelle da "sgoooop" biscardiano: un programma televisivo ha osato elencare i motivi per cui gli Italiani maschi vedono di buon occhio le donne venute dall'est.
Il coro, per una volta tristemente unanime, di condanna ha affratellato (si può dire ? Oppure sarebbe meglio assorellato ?) la Boldrina e la Carfagna, la Lega e il pci/ds/ds/pd e persino i bastian contrari dei grillini.
La trasmissione è stata soppressa.
"La conduttrice sarà messa alla gogna ed esposta, con un giro in tutte le piazze d'Italia, al pubblico ludibrio".
Ma come siamo caduti in basso !
Io non sapevo che ci fosse una trasmissione "Parliamone sabato", ma se c'era vuol dire che qualcuno la guardava.
Lo scandalo non è nelle trasmissioni che vengono guardate da chi ama quel genere di spettacolo (pensate, c'è persino qualcuno che si guarda Gad Lerner o il tg3 !!!) ma nel fatto che invece di mantenersi in base ad una logica di mercato, vengono pagate con i nostri soldi del canone e delle tasse (necessarie a coprire i buchi della rai).
Il vero scandalo è l'esistenza, ancora oggi nel 2017, di un dinosauro pieno di dipendenti ben remunerati a prescindere dalla loro produttività che vive di e sul pubblico e manda in giro per il mondo corrispondenti, pagate da noi, come la suffragetta di TeleKabul Giovanni Botteri e invece di imporre la lettura senza commenti dei quotidiani nella rubrica della rassegna stampa, permette a persone come Alberico Giostra di commentarli.
Il vero scandalo è avere ancora oggi la rai pubblica.
Privatizziamola, incassando soldi freschi per decurtare le tasse di tutti e che ognuno guardi ciò che gli piace, pagandolo di tasca sua o pagato dalla pubblicità.
E chi ha più pubblico, vince, chi non ne ha chiuda e vada a zappare la terra.
Ah, dimenticavo, i punti elencati sulle fidanzate dell'est sono banali ma certo non sconvolgenti e se anche lo fossero, avrebbero tutto il diritto di essere pubblicati rappresentando la legittima opinione di parte (forse maggioritaria) degli Italiani maschi, ma anche per il gusto di stare sulla barricata opposta a quella in cui è schierata la Boldrini.

giovedì 16 marzo 2017

Silenzio sospetto sulla manovra economica

I media servi del potere oltre ad imbavagliare, tacendo, sulle iniziative di quel centro destra avveduto, hanno steso il loro velo servile di silenzio anche su quella che dovrà essere la manovra economica per recuperare i famosi 3,4 miliardi che "ci chiede l'europa".
Il silenzio è sospetto e non è foriero di buone notizie per i nostri redditi, i nostri risparmi le nostre proprietà.
Il sospetto è che vogliano mantenere nell'oscurità la stangata che dovranno rifilarci fino a dopo le votazioni di primavera, per non danneggiare ulteriormente un pci/pds/ds/pd dato già in forte calo di consensi e, secondo molti istituti di sondaggi, secondo dietro ai grillini (o terzo se il Centro Destra si presentasse unitariamente).
I commentatori, soprattutto di Sky tg 24 che è ormai diventato il t.g.Renzi, quando sono costretti a citare la manovra la sminuiscono e irridono a quello 0,2% , "solo" 3,4 miliardi che, però rappresentano 7mila miliardi delle vecchie lire, cioè una corposa manovra della prima repubblica.
E non ci dicono che con l'aumento dei tassi, l'aumento dell'inflazione e la fine del q.e. di Draghi a fine anno, aumenteranno anche gli interessi sul debito.
E non ci dicono che tutti i provvedimenti clientelari assunti da Renzi e confermati da Gentiloni dovranno mantenuti e pagati almeno sino alle elezioni politiche del febbraio 2018, pena ulteriori crolli verticali del partitone.
Soprattutto non ci dicono quali prospettiva abbiamo di ridurre una spesa pubblica mostruosa e in continuo aumento, fondata su un esercito di dipendenti pubblici che manderebbe in fallimento qualsiasi azienda.
I nostri redditi sono a rischio "una tantum".
I nostri risparmi sono a rischio prelievi forzosi.
Le nostre case sono a rischio "revisione catastale" che innalzerebbe a livelli insopportabile la tassazione su di essi.
Abbiamo una sola possibilità per salvarci: sbarazzarci del pci/pds/ds/pd e tornare ad un governo che si impossessi nuovamente della Sovranità Nazionale e difenda l'Identità dalla invasione (costosa!) degli immigrati.

venerdì 10 marzo 2017

Non credere ai media

La campagna di propaganda contro i "populisti" è appena all'inizio e le "notizie" che vengono porte con una sorta di apparente neutralità, fanno invece parte di un disegno che la nomenklatura dei privilegiati di stato (burocrati, funzionari statali, magistrati, giornalisti) ben orchestrata dalle consorterie affaristico finanziarie che cercano di dominare il mondo ha posto in essere per fermare i movimenti popolari.
Ascoltiamo così di inchieste, di sanzioni, di contestazioni contro i leaders dei partiti "populisti".
Vogliono proiettare l'idea che sia inutili votarli.
Le stesse inchieste "giornalistiche" che incensano l'unione sovietica europea ed esaltano il ruolo di "risorse" degli immigrati, rappresentano solo fumo negli occhi per i più sprovveduti.
Appare evidente, soprattutto dopo il bagno che i media di regime (asserviti alle consorterie) hanno preso con la Brexit e l'elezione di Trump, che le loro non sono notizie, ma pura e semplice propaganda.
La soluzione è non credere a quello che scrivono ed a quello che raccontano in televisione.
Ragionare sempre con la propria testa rispondendo alla domanda: cosa realmente mi conviene ?

lunedì 6 marzo 2017

L'ideologia inquina anche il cibo

In cinque scuole (quattro elementari e una media) preside e docenti stanno vietando ai bambini di portarsi da casa merendine confezionate e panini imbottiti per l'intervallo di metà mattina.
Il Resto del Carlino riferisce che il divieto è tale che i bambini riportano a casa le merende intatte.
Naturalmente i responsabili di tale aberrazione hanno pronta la giustificazione pseudosalutista per cui, imponendo frutta e verdura anziché girelle e panini al salame, combattono l'obesità infantile, salvaguardando la "salute pubblica".
Opportunamente il Carlino ha ironizzato ricordando come il governo del Terrore nella Francia rivoluzionaria fosse chiamato proprio di "salute pubblica".
Segno evidente che in ogni epoca c'è sempre qualcuno che pensa di imporre la sua visione, calpestando la libertà altrui, millantando motivazioni di "salute pubblica".
Ma, la fonte è sempre giornalistica, vi è anche un secondo motivo.
Pare che ai docenti non piaccia la diseguaglianza delle merendine, alcune da discount altre super lussuose.
Una ghigliottina massificante che trasforma l'iniziativa in uno strumento di lotta di classe, inquinato dalla ideologia peggiore che ci sia, tragicomicamente imposta da chi, invece, avrebbe funzioni educative.
Evidentemente male attribuite.
E mi meraviglio che non sia venuta fuori la storia dei prodotti suini che metterebbero in difficoltà i bambini musulmani, come se dovessimo, a casa nostra, porci dei problemi sui nostri costumi rispetto a quelli di chi arriva non invitato.
Probabilmente, però, c'è anche questo, anche se non è stato esplicitato.
La riflessione non può che confermare lo sfascio dell'Italia che inizia sui banchi di scuola per colpa proprio di chi, invece, dovrebbe insegnare e tramandare la nostra Identità e Tradizione.
Allora mi domando se ne vale la pena avere una scuola pubblica che ci rema contro.
E la mia risposta è no.
Meglio cancellare ogni finanziamento pubblico alla scuola così che ogni istituto, dovrà mantenersi con iscrizioni e donazioni, fondate sulla capacità dei docenti e la loro conformità alle aspirazioni dei genitori cui, unici, è demandata anche la decisione su cosa i figli debbano mangiare.
E un collegio di docenti non si sostituirà mai più ai genitori, imponendo ai figli altrui le proprie scelte alimentari, inquinate dalla loro personale ideologia.

venerdì 3 marzo 2017

Il partito delle tasse

Sfruttando e forse travisando un intervento di Bill Gates, il partito delle tasse si è scatenato per trovare il sistema di mettere le proprie mani adunche su chi produce e utilizza macchinari e sulle cosiddette grandi multinazionali (Google, Amazon, Apple etc.).
Contrariamente al tono di voce apparentemente tranquillo un certo Boccia, ovviamente di sinistra (pci/pds/ds/pd) e che sarebbe presidente di una commissione economica alla camera, appare spesso a TG 24 economia per dichiararsi pronto a introdurre una normativa che consenta il prelievo su tali aziende, ma anche sugli autisti e la società Uber.
Ben lungi dal solidarizzare con vari Gates, Zuckerberg, Cox (che sono dei furboni matricolati pronti ad ingannare e manipolare pur di ottenere il denaro senza essere distutrbati e per questo si dichiarano tutti mecenati, filantropi, sostenitori delle più disparate e balorde istanze e candidate (ogni riferimento alla moglie di Clinton è voluto e ostili ad un Trump che non si fa menare per il naso da costoro) devo però rimarcare come i Boccia di turno siano solo alla disperata ricerca di denaro, ma non per alleviare i nostri carichi fiscali, bensì per poterne spendere di più per le loro clientele.
E se qualcuno pensasse che tassare le grandi aziende multinazionali sia un atto di giustizia, si ricordi che tutto quello che lo stato dovesse prelevare loro, verrebbe restituito da un aumento per tutti noi, i consumatori finali, dei loro prodotti e servizi.
Esattamente come tutta la manfrina sulla "trasparenza" nelle banche che ha prodotto quintali di carta, ma ha anche aumentato spese e commissioni nella tenuta dei rapporti.
Il cittadino, il consumatore finale, ha sempre e solo danni da un aumento delle tasse, anche se apparentemente questo aumento e queste nuove tasse sono dirette ad altri soggetti.