sabato 19 agosto 2017

Chi semina vento, raccoglie tempesta

Sua Eccellenza il Presidente Boldrini, issata dai voti di Bersani alla terza carica dello stato, ha deciso di denunciare chi scrive "cattiverie" su di lei.
Gli esempi che la stampa ha portato per giustificare la decisione della Boldrini sono essenzialmente un florilegio di volgarità che non condivido e lascio volentieri ai loro autori.
Ma il Presidente Boldrini si è domandata perchè suscita tali reazioni ?
Perchè se rifiuto le volgarità, con i loro autori però condivido i motivi di ostilità verso di lei.
Costei non perde occasione per remare contro noi Italiani, sostenendo ad ogni occasione interessi contrari ai nostri.
Come in merito all'orda immigratoria dei clandestini ai quali lei ha preteso fosse cambiato il nome nel più accattivante e commovente "migranti".
Così come i suoi interventi che fanno strame della lingua italiana unicamente per sottolineare il genere femminile.
Il suo passato da agente dell'onu parla per lei e dei suoi orientamenti internazionalisti che, certamente, sono l'opposto del mio (e non solo mio) nazionalismo, per cui c'è una sola Patria, l'Italia, che viene prima di tutto, come l'interesse degli Italiani deve essere anteposto ad ogni altra considerazione.
Di recente ha scritto a Zuckerberg per chiedere la censure delle opinioni a lei non gradite che definisce "fasciste" o "razziste" a seconda delle circostanze.
Ma ha pensato che dietro quelli che lei chiama, con chiaro intento offensivo (magari dovrebbero denunciarla a loro volta) "fascisti" e "razzisti" c'è una comunità che non offende, non esercita violenza, non occupa terre altrui, non pretende di vivere alle spalle altrui grazie ai soldi depredati con le tasse ?
Una comunità alla quale lei vorrebbe, puramente e semplicemente, chiudere la bocca, proibire la manifestazione di idee ed opinioni, come le sua richiesta di intervento perchè in un paio di sperduti comuni della pianura padana sono stati eletti dei consiglieri comunali sotto il nome di liste che riportavano termini quale "Fascismo" o "Fasci".
La Boldrini ha pensato che, se sono stati eletti, sono anche stati votati da cittadini, quindi rappresentano, di diritto, una parte della nostra comunità nazionale ?
Penso che no, non si sia soffermata su questo, per lei, marginale aspetto che, però, rappresenta l'apice di ogni democrazia: la rappresentanza popolare.
La Boldrini imperversa, dando patenti varie, con la volontà di imporre alle comunità locali la presenza non gradita di stranieri clandestini, ma poi si lamenta se quelli stessi che prende metaforicamente a schiaffi, esprimono metaforicamente, ancorché volgarmente, il desiderio di reagire alle sue provocazioni ?
Vedendo quindi montare una marea a lei ostile, non ha però trovato nulla di meglio che denunciare.
E allora cosa avrebbe dovuto fare Berlusconi che, da quando scese in campo, si è trovato bersaglio di ben peggiori aggressioni verbali (e non solo) da parte di quegli stessi che, oggi, sostengono l'intangibilità della Boldrini ?
La Presidente prenda atto, piuttosto, che c'è una larga parte dell'opinione pubblica che condivide e vuole esprimere opinioni ed idee totalmente in contrasto con le sue, come è giusto e legittimo (ma anche doveroso se uno ha rispetto per se stesso) in ogni democrazia.
Invece di scrivere a destra e a manca (più a manca ...) per chiudere siti e far rimuovere commenti che non le aggradano, accetti la realtà di una comunità, unica ancorché suddivisa in vari movimenti, in crescita e che conserva i Valori della Tradizione che lei vorrebbe sradicare con l'immissione massiccia di orde di clandestini.
Non le piacerà, come a me ed a tanti non piacciono le sue idee, ma se evitasse di chiedere di imbavagliarci (cosa impossibile, perchè non si mette il bavaglio alle Idee, come ben sanno tutti gli stalinisti che, per quanto ci avessero provato, dovettero convivere con i samizdat e poi crollare anche sotto e grazie ai loro colpi) ne guadagnerebbe in simpatia e si eviterebbe di farsi il sangue amaro con le volgarità che chi è esasperato scrive come reazione.
Faber est suae quisque fortunae.

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