La Catalogna ha proclamato l'indipendenza e vediamo le vestali del soviet frignare all'unisono, puntellandosi l'un l'altro come neppure le monarchie assolute dopo la rivoluzione francese seppero fare.
Solo Londra ha un qualche motivo (che si chiama Scozia) per supportare Madrid (e scommetto che se la Scozia si staccasse dal Regno Unito avrebbe la benedizione del soviet), gli altri sembrano dimenticare tutti i bei principi che ci hanno profuso a piene mani sul diritto dei popoli a decidere.
Persino le ex colonie spagnole, che sul diritto all'autodeterminazione si sono affrancate dalla Spagna, oggi non riconoscono lo stesso diritto ai Catalani.
Sono curioso di vedere come Rajoy riuscirà a ripristinare l'unità del paese senza usare la forza come gli chiede il soviet.
Il punto è che i casi sono due:
- o è legittimo che un Popolo decida di rendersi autonomi e indipendente, costituendosi a tutti gli effetti in stato, quindi ogni interferenze di chi non fa parte di quel popolo è illegittima e abusiva;
- oppure a nessun popolo può essere concesso il diritto a distaccarsi da altri con i quali aveva formato, volente o per forza, uno stato e allora il diritto è tutto di quello stato a soffocare, con ogni mezzo, quindi anche la violenza, l'indipendenza.
Non si possono avere la moglie ubriaca e la botte piena.
Personalmente, poi, ritengo che ogni Popolo, ogni Nazione abbia il diritto a decidere su quale forma giuridica assumere nel controllo del proprio territorio, e comunque sempre tenendo presente il dovere di appartenere ad uno Stato unito per storia.
Di più.
Credo che ogni Individuo abbia il diritto a decidere se lo stato cui appartiene per ius sanguinis, corrisponda agli impegni per i quali fu costituito, con la delega a determinate potestà la cui titolarità, comunque, rimane in capo all'Individuo.
Infine una piccola logica applicata.
Se D'alema (Clinton, Blair e tutto l'ambaradan socialista dell'epoca) bombardò Belgrado perchè cercava di impedire l'indipendenza del Kossovo, riconoscendo il diritto di un popolo all'autodeterminazione, Sovranità e Indipendenza, allora anche Gentiloni (la Merkel, Micron e l'odierno ambaradan sovietico) dovrebbe bombardare Madrid che vuole impedire una ben più motivata indipendenza della Catalogna.
L'autodeterminazione di un Popolo non può essere difesa a corrente alternata.
Ma sono pronto a scommettere che Gentiloni e sodali useranno due pesi e due misure rispetto al trattamento riservato a Belgrado.
domenica 29 ottobre 2017
venerdì 27 ottobre 2017
Una legge elettorale complicata e distorsiva
Se la legge elettorale del 2006 è passata sotto il nome del "porcellum", come dovremmo chiamare quella approvata definitivamente da un connubio contro natura tra Centro Destra e sinistra?
Il nome l'ho già sentito, ma non è stato più riproposto: merdellum !
Sì, perchè non è possibile definire tale provvedimento se non con termini volgari.
La astrusità delle norme, degli intrecci tra collegi maggioritari e proporzionali e l'impossibilità di consentire all'elettore di votare per il partito più vicino alle sue idee senza dover anche votare il candidato del collegio maggioritario che potrebbe essergli, anche per legittimi motivi personali, totalmente inviso, sottrae libertà agli elettori, già privati della possibilità di scegliersi i parlamentari che vengono decisi dalle segreterie dei partiti.
Ma le leggi elettorali sono lo specchio di una classe politica e una legge dove vi hanno messo becco Renzi, Fiano e Verdini, non può che essere la rappresentazione di quei tre.
Adesso gli strateghi di ogni partito dovranno studiarsela per bene, al fine di evitare figuracce nella presentazione delle liste e per cercare le combinazioni migliori per vincere.
Tutti i sondaggi dicono che, con questa legge, ci sarà una situazione di stallo, l'ultimo della Ixè, che ha fatto la meda dei sondaggi dell'ultimo mese, dice che il Centro Destra se unito conquisterebbe la maggioranza relativa con 270 seggi, a seguire l'alleanza del pci/pds/ds/pd con 180 e poi i grillini con 150.
Ricordo che nella prima repubblica la dc aveva circa 270 seggi, i comunisti 170 e a seguire gli altri con i socialisti che, nel loro maggior splendore, arrivarono a 80.
Proprio a causa dell'alta probabilità di un risultato che non consenta alcuna maggioranza, chiederei a Salvini, Berlusconi e alla Meloni un solenne giuramento pubblico, magari il classico "giuramento di sangue", che mai e poi mai, dopo il voto, aprirebbero a colloqui per un governo con Renzi.
#AlessioZanon
#DissidentiConDignita
#VeriBerlusconiani
#CacciateciTutti
Il nome l'ho già sentito, ma non è stato più riproposto: merdellum !
Sì, perchè non è possibile definire tale provvedimento se non con termini volgari.
La astrusità delle norme, degli intrecci tra collegi maggioritari e proporzionali e l'impossibilità di consentire all'elettore di votare per il partito più vicino alle sue idee senza dover anche votare il candidato del collegio maggioritario che potrebbe essergli, anche per legittimi motivi personali, totalmente inviso, sottrae libertà agli elettori, già privati della possibilità di scegliersi i parlamentari che vengono decisi dalle segreterie dei partiti.
Ma le leggi elettorali sono lo specchio di una classe politica e una legge dove vi hanno messo becco Renzi, Fiano e Verdini, non può che essere la rappresentazione di quei tre.
Adesso gli strateghi di ogni partito dovranno studiarsela per bene, al fine di evitare figuracce nella presentazione delle liste e per cercare le combinazioni migliori per vincere.
Tutti i sondaggi dicono che, con questa legge, ci sarà una situazione di stallo, l'ultimo della Ixè, che ha fatto la meda dei sondaggi dell'ultimo mese, dice che il Centro Destra se unito conquisterebbe la maggioranza relativa con 270 seggi, a seguire l'alleanza del pci/pds/ds/pd con 180 e poi i grillini con 150.
Ricordo che nella prima repubblica la dc aveva circa 270 seggi, i comunisti 170 e a seguire gli altri con i socialisti che, nel loro maggior splendore, arrivarono a 80.
Proprio a causa dell'alta probabilità di un risultato che non consenta alcuna maggioranza, chiederei a Salvini, Berlusconi e alla Meloni un solenne giuramento pubblico, magari il classico "giuramento di sangue", che mai e poi mai, dopo il voto, aprirebbero a colloqui per un governo con Renzi.
#AlessioZanon
#DissidentiConDignita
#VeriBerlusconiani
#CacciateciTutti
martedì 24 ottobre 2017
Il Centro Destra riparta dai referendum
L'eccellente risultato del referendum Lombardo-Veneto di domenica (certificato da come masticano amaro a sinistra, cercando il pelo nell'uovo per l'impossibile dimostrazione che è un fallimento) ci ha detto che c'è una solida base elettorale per il Centro Destra.
Mentre Renzi i referendum li perde, il Centro Destra li vince, dimostrando di essere in sintonia con il sentimento del Popolo, le sue esigenze e le sue aspirazioni.
Adesso è necessario non demordere, non sedersi sugli allori, non abbassare la guardia perchè il percorso per arrivare al voto politico è lungo.
Solo vincendo le politiche e conquistando il governo dopo sette anni di abusivismo governativo potrà felicemente concludersi la lotta della Lombardia, del Veneto e anche di tutte le altre regioni per l'autonomia.
Perchè ciò accada il Centro Destra non deve deviare da una posizione che ripudi lo ius soli (che Renzi dovrà approvare per coprirsi a sinistra) e si proponga non solo di bloccare con i respingimenti, ma anche di rispedire a casa loro tutti gli immigrati presenti illegalmente in Italia.
E' necessario abbassare le tasse, a tutti, riducendo l'invasività dello stato centrale e questo potrà accadere solo se ci sganceremo dall'unione sovietica europea.
Le difficoltà (forse più presunte che reali) del Regno Unito derivano da una azione isolata, ma se al Regno Unito si aggiungesse l'Italia e, magari, anche il gruppo dell'est (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca) rafforzato dall'Austria, probabilmente il colpo alla burocrazia del soviet di Bruxelles subirebbe un colpo mortale.
La strada è lunga, ma solide fondamenta sono state piantate con il voto nel Lombardo-Veneto.
#AlessioZanon
Mentre Renzi i referendum li perde, il Centro Destra li vince, dimostrando di essere in sintonia con il sentimento del Popolo, le sue esigenze e le sue aspirazioni.
Adesso è necessario non demordere, non sedersi sugli allori, non abbassare la guardia perchè il percorso per arrivare al voto politico è lungo.
Solo vincendo le politiche e conquistando il governo dopo sette anni di abusivismo governativo potrà felicemente concludersi la lotta della Lombardia, del Veneto e anche di tutte le altre regioni per l'autonomia.
Perchè ciò accada il Centro Destra non deve deviare da una posizione che ripudi lo ius soli (che Renzi dovrà approvare per coprirsi a sinistra) e si proponga non solo di bloccare con i respingimenti, ma anche di rispedire a casa loro tutti gli immigrati presenti illegalmente in Italia.
E' necessario abbassare le tasse, a tutti, riducendo l'invasività dello stato centrale e questo potrà accadere solo se ci sganceremo dall'unione sovietica europea.
Le difficoltà (forse più presunte che reali) del Regno Unito derivano da una azione isolata, ma se al Regno Unito si aggiungesse l'Italia e, magari, anche il gruppo dell'est (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca) rafforzato dall'Austria, probabilmente il colpo alla burocrazia del soviet di Bruxelles subirebbe un colpo mortale.
La strada è lunga, ma solide fondamenta sono state piantate con il voto nel Lombardo-Veneto.
#AlessioZanon
lunedì 23 ottobre 2017
Referendum Vinto!
Ostacolo superato. Quasi il 60% in Veneto e il 40% in Lombardia. Sono già partite le cornacchie della sinistra con in loro lamenti, Adesso ci saranno le mistificazioni della stampa di regime (già iniziate, basta ascoltare i commenti in radio e i titoli dei quotidiani) e l'ostruzionismo del governo. Ma a primavere con le politiche sarà tutto il Popolo che potrà cambiare governo e cambiare disco ...
#AlessioZanon
#VenetoAutonomo
#AlessioZanon
#VenetoAutonomo
sabato 21 ottobre 2017
Più autonomia, più responsabilizzati
Domenica i Lombardi e i Veneti potranno votare per dire se vogliono più autonomia, più competenze, più responsabilità per le loro regioni.
Da Roma si rema contro, il regime ha paura dell'opinione del Popolo e, da bravi comunisti, preferiscono tenerci all'oscuro e complottare assieme ai loro compari del governo.
Ieri mattina, a Radio anch'io, parlavano appunto dei due referendum.
Ovviamente in chiave critica, anteponendo i costi all'esercizio di un diritto democratico di Libertà.
È paura del voto.
Ma è anche paura di perdere il privilegio di vivere alle spalle delle regioni più produttive.
Infatti le voci contrarie erano praticamente tutte romane e del sud.
Si capisce: se Lombardia, Veneto, ma anche Piemonte, Emilia gestissero le tasse dei propri cittadini altrettanto dovrebbero fare nelle regioni indebitate che, quindi, dovrebbero cominciare ad amministrare bene, senza sperperi.
Un esempio al quale nessuno ha saputo rispondere è stato portato da un assessore lombardo.
La Lombardia aveva deciso di dimezzare il super ticket, ma il governo si è opposto avocando a sè la competenza in materia.
Perché, se poi Gentiloni lo ha lasciato inalterato ?
Intanto Minniti ha chiesto alle regioni di pagare il costo del servizio di sicurezza ai seggi: mai accaduto con la pletora di referendum inutili di Pannella, quasi tutti falliti.
Minniti, ministro dell'interno, è calabrese.
Il presidente della repubblica è siciliano, come il presidente del senato e il ministro degli esteri.
Marchigiani i presidenti di camera e del governo.
La corte costituzionale è composta in prevalenza di meridionali ( come i dipendenti pubblici).
Avrebbero quindi ogni potere per implementare, se ne avessero le capacità le risorse del nostro meridione che sono, forse,superiori a quelle del Nord.
Il clima è migliore, il turismo può contare su splendide spiagge e città d'arte che nulla hanno da invidiare a Bologna o Firenze.
Eppure preferiscono persistere nel pretendere i trasferimenti del denaro delle nostre tasse.
Anche al Trentino Alto Adige lo stato trasferisce molti (troppi !) fondi, ma quando vado sulle Dolomiti vedo che sono ben spesi, hanno creato ricchezza diffusa.
Vado a Selva di Valgardena dall'età di sei anni e l'ho vista trasformarsi da borgo triste di montagna con due soli alberghi fatiscenti, in rinomato centro turistico estivo ed invernale (forse anche troppo frequentato adesso, per i miei gusti).
L'autonomia ha funzionato.
I soldi ricevuti sono stati ben spesi e adesso potrebbero camminare con le loro forze.
Perché si vuole negare questa opportunità alle altre regioni, tutte, come giustamente sostiene Berlusconi ?
L'autonomia costringerebbe alla responsabilizzazione e alla valorizzazione delle risorse.
Non verrebbe meno la solidarietà in caso di eventi disastrosi, ma chi amministra deve portare risultati per i suoi cittadini, per migliorarne sicurezza e benessere, con le risorse locali, non contando su quelle altrui.
Il voto dei Lombardi e dei Veneti di domani è un voto anche per tutti gli Italiani.
Se i referendum avranno successo, sarà un passo importante verso un'Italia migliore.
#SiVenetoAutonomo
#VivaLItalia
Da Roma si rema contro, il regime ha paura dell'opinione del Popolo e, da bravi comunisti, preferiscono tenerci all'oscuro e complottare assieme ai loro compari del governo.
Ieri mattina, a Radio anch'io, parlavano appunto dei due referendum.
Ovviamente in chiave critica, anteponendo i costi all'esercizio di un diritto democratico di Libertà.
È paura del voto.
Ma è anche paura di perdere il privilegio di vivere alle spalle delle regioni più produttive.
Infatti le voci contrarie erano praticamente tutte romane e del sud.
Si capisce: se Lombardia, Veneto, ma anche Piemonte, Emilia gestissero le tasse dei propri cittadini altrettanto dovrebbero fare nelle regioni indebitate che, quindi, dovrebbero cominciare ad amministrare bene, senza sperperi.
Un esempio al quale nessuno ha saputo rispondere è stato portato da un assessore lombardo.
La Lombardia aveva deciso di dimezzare il super ticket, ma il governo si è opposto avocando a sè la competenza in materia.
Perché, se poi Gentiloni lo ha lasciato inalterato ?
Intanto Minniti ha chiesto alle regioni di pagare il costo del servizio di sicurezza ai seggi: mai accaduto con la pletora di referendum inutili di Pannella, quasi tutti falliti.
Minniti, ministro dell'interno, è calabrese.
Il presidente della repubblica è siciliano, come il presidente del senato e il ministro degli esteri.
Marchigiani i presidenti di camera e del governo.
La corte costituzionale è composta in prevalenza di meridionali ( come i dipendenti pubblici).
Avrebbero quindi ogni potere per implementare, se ne avessero le capacità le risorse del nostro meridione che sono, forse,superiori a quelle del Nord.
Il clima è migliore, il turismo può contare su splendide spiagge e città d'arte che nulla hanno da invidiare a Bologna o Firenze.
Eppure preferiscono persistere nel pretendere i trasferimenti del denaro delle nostre tasse.
Anche al Trentino Alto Adige lo stato trasferisce molti (troppi !) fondi, ma quando vado sulle Dolomiti vedo che sono ben spesi, hanno creato ricchezza diffusa.
Vado a Selva di Valgardena dall'età di sei anni e l'ho vista trasformarsi da borgo triste di montagna con due soli alberghi fatiscenti, in rinomato centro turistico estivo ed invernale (forse anche troppo frequentato adesso, per i miei gusti).
L'autonomia ha funzionato.
I soldi ricevuti sono stati ben spesi e adesso potrebbero camminare con le loro forze.
Perché si vuole negare questa opportunità alle altre regioni, tutte, come giustamente sostiene Berlusconi ?
L'autonomia costringerebbe alla responsabilizzazione e alla valorizzazione delle risorse.
Non verrebbe meno la solidarietà in caso di eventi disastrosi, ma chi amministra deve portare risultati per i suoi cittadini, per migliorarne sicurezza e benessere, con le risorse locali, non contando su quelle altrui.
Il voto dei Lombardi e dei Veneti di domani è un voto anche per tutti gli Italiani.
Se i referendum avranno successo, sarà un passo importante verso un'Italia migliore.
#SiVenetoAutonomo
#VivaLItalia
mercoledì 18 ottobre 2017
La difesa è SEMPRE legittima
Ci risiamo.
Tre ladri cercano di entrare in casa di una coppia di anziani a Latina e il figlio spara, ne mette in fuga due e ne abbatte uno, difendendo così le loro proprietà.
Ma, che succede ?, invece di dare la caccia ai due in fuga un magistrato riflette se incriminare il cittadino onesto che si è difeso.
Con spreco di tempo e di denaro, viene chiamata la polizia scientifica per ricostruire "l'accaduto" e, magari, condannare il bieco sparatore.
Ma cosa sarà mai accaduto ?
Tre criminali volevano rubare al prossimo e uno di loro c'è rimasto.
Amen.
Non importa se sia stato colpito all'aperto o al chiuso, di fronte o di spalle o di traverso.
La difesa è SEMPRE legittima.
All'avvocato di Latina va tutta la mia solidarietà e se tutti reagissimo per proteggere le nostre proprietà e le nostre vite le statistiche segnalerebbero un forte calo delle rapine e dei furti nelle case.
Soprattutto in quelle abitate da anziani.
E tutti diventeremo, sperabilmente, anziani.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
Tre ladri cercano di entrare in casa di una coppia di anziani a Latina e il figlio spara, ne mette in fuga due e ne abbatte uno, difendendo così le loro proprietà.
Ma, che succede ?, invece di dare la caccia ai due in fuga un magistrato riflette se incriminare il cittadino onesto che si è difeso.
Con spreco di tempo e di denaro, viene chiamata la polizia scientifica per ricostruire "l'accaduto" e, magari, condannare il bieco sparatore.
Ma cosa sarà mai accaduto ?
Tre criminali volevano rubare al prossimo e uno di loro c'è rimasto.
Amen.
Non importa se sia stato colpito all'aperto o al chiuso, di fronte o di spalle o di traverso.
La difesa è SEMPRE legittima.
All'avvocato di Latina va tutta la mia solidarietà e se tutti reagissimo per proteggere le nostre proprietà e le nostre vite le statistiche segnalerebbero un forte calo delle rapine e dei furti nelle case.
Soprattutto in quelle abitate da anziani.
E tutti diventeremo, sperabilmente, anziani.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
domenica 15 ottobre 2017
Gli inciucisti in azione
Bruno Vespa è uno dei maggiori beneficiati del sistema politico e mediatico italiano.
È passato indenne dalla prima ala seconda repubblica e si appresta ad approdare alla terza sempre pronto ad ossequiare quello che nei primi anni novanta, riferendosi alla dc allora maggioritaria, definiva "l'editore di riferimento".
Che poi si chiami Berlusconi, Prodi o Renzi per lui nulla cambia.
Come per tanti come lui basta non guardare le sue trasmissioni e non leggere i suoi libri per giudicare con mente più libera.
Purtroppo il Vespa ricopre un incarico direzionale in un noto Quotidiano Nazionale, ed ogni sabato sente il bisogno di esternare con un editoriale il suo appoggio al potere.
Anche ieri ha dato il suo contributo che, poi, è la posizione di tutti gli inciucisti d'Italia: una lancia spezzata a favore della alleanza tra Renzi e Berlusconi.
Perché quello è l'obiettivo di tutti coloro che desiderano conservare i loro privilegi.
Probabilmente è anche l'auspicio della padrona dell'unione sovietica europea che, non a caso, il nostro ha citato.
La foglia di fico è "garantire la governabilità".
Ma per fare cosa ?
Ancora ieri Renzi e Gentiloni hanno rilanciato sullo ius soli, inviso probabilmente alla maggioranza degli Italiani, mentre ascolto sempre più spesso chi vorrebbe aumentare la tassazione sui patrimoni.
Agli inciucisti non interessa, in realtà, cosa andrà a fare un governo, perchè loro lo vorrebbero composto da tutti i loro "editori di riferimento" così da poter continuare a ben remunerati, da megafoni.
Ma a noi, Popolo, interessa quello che fa un governo e non credo proprio che sia possibile votare per chi è ambiguo nei confronti di chi sostiene lo ius soli, le tasse o il matrimonio omosessuale.
Il Centro Destra appare in crescita, ma ci vorrebbe qualcuno come Trump che non ha paura a mettere in pratica, nonostante l'ostilità del Congresso, quello che sosteneva in campagna elettorale.
Tocca a noi dare l'opportunità a chi riteniamo idoneo, di dimostrarsi all'altezza delle idee che propone in campagna elettorale.
Ma votare a favore del rosatellum 2.0 non è un buon inizio per nessuno...
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
È passato indenne dalla prima ala seconda repubblica e si appresta ad approdare alla terza sempre pronto ad ossequiare quello che nei primi anni novanta, riferendosi alla dc allora maggioritaria, definiva "l'editore di riferimento".
Che poi si chiami Berlusconi, Prodi o Renzi per lui nulla cambia.
Come per tanti come lui basta non guardare le sue trasmissioni e non leggere i suoi libri per giudicare con mente più libera.
Purtroppo il Vespa ricopre un incarico direzionale in un noto Quotidiano Nazionale, ed ogni sabato sente il bisogno di esternare con un editoriale il suo appoggio al potere.
Anche ieri ha dato il suo contributo che, poi, è la posizione di tutti gli inciucisti d'Italia: una lancia spezzata a favore della alleanza tra Renzi e Berlusconi.
Perché quello è l'obiettivo di tutti coloro che desiderano conservare i loro privilegi.
Probabilmente è anche l'auspicio della padrona dell'unione sovietica europea che, non a caso, il nostro ha citato.
La foglia di fico è "garantire la governabilità".
Ma per fare cosa ?
Ancora ieri Renzi e Gentiloni hanno rilanciato sullo ius soli, inviso probabilmente alla maggioranza degli Italiani, mentre ascolto sempre più spesso chi vorrebbe aumentare la tassazione sui patrimoni.
Agli inciucisti non interessa, in realtà, cosa andrà a fare un governo, perchè loro lo vorrebbero composto da tutti i loro "editori di riferimento" così da poter continuare a ben remunerati, da megafoni.
Ma a noi, Popolo, interessa quello che fa un governo e non credo proprio che sia possibile votare per chi è ambiguo nei confronti di chi sostiene lo ius soli, le tasse o il matrimonio omosessuale.
Il Centro Destra appare in crescita, ma ci vorrebbe qualcuno come Trump che non ha paura a mettere in pratica, nonostante l'ostilità del Congresso, quello che sosteneva in campagna elettorale.
Tocca a noi dare l'opportunità a chi riteniamo idoneo, di dimostrarsi all'altezza delle idee che propone in campagna elettorale.
Ma votare a favore del rosatellum 2.0 non è un buon inizio per nessuno...
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
mercoledì 11 ottobre 2017
Legge elettorale: se complessa è un imbroglio
Ci risiamo, tornano a perdere tempo sulla legge elettorale sperando di riuscire a fregarsi l'un l'altro e ottenere surrettiziamente (con codici, commi e pandette) quella maggioranza che non hanno.
E' il male endemico della politica italiana pensare di "far fesso" il prossimo, invece di pensare ad un sistema semplice che dia una maggioranza forte e suscettibile di alternanza.
Non mi sono neanche messo a leggermi la proposta inciucista tra comunisti, forzisti vari, alfaniani e, purtroppo, leghisti.
Non che l'altra parte mi piaccia, visto che fa perno sui grillini.
Approfondirò quando ne varrà la pena, cioè ci sarà il testo definitivamente approvato.
Nel frattempo ribadisco che quello che si legge sui giornali rende la legge complessa, quindi un imbroglio, aggravato dal fatto che sembra che avremo un lenzuolo per contenere tutti i simboli, senza possibilità di suddividere il voto tra proporzionale e maggioritario.
Insomma se al maggioritario la mia parte politica candidasse un mio acerrimo nemico sarei costretto a votarlo, oppure ad astenermi, favorendo quindi i nemici politici: bella roba !
Spero non sarà così.
Un sistema semplice, sarebbe invece dividere l'Italia in 500 collegi da 120mila abitanti l'uno per la camera e il senato in 250 collegi da 240mila abitanti l'uno.
Vince chi prende più voti.
Può candidarsi chiunque, senza raccogliere firme, purchè sia residente nell'ambito del territorio del collegio da almeno due anni.
Ogni candidato deve versare una cauzione da 100mila euro (o anche più, ma non meno) che sarà incamerata dallo stato se non otterrà almeno il 5% dei voti.
Gli eletti possono essere revocati dai loro elettori a maggioranza semplice, eleggendo un nuovo rappresentante fino al termine del mandato.
Semplice. no ?
Si risolve il problema delle "firme false" sulle candidature, della rappresentanza effettiva (tutti rappresentano un egual numero di cittadini e chi non rappresenta altri che se stesso paga), dell'imbroglio delle candidature plurime e dei paracadutati e della fedeltà al mandato.
Troppo semplice per essere di gradimento dei politici italiani.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
#DissidentiConDignità
E' il male endemico della politica italiana pensare di "far fesso" il prossimo, invece di pensare ad un sistema semplice che dia una maggioranza forte e suscettibile di alternanza.
Non mi sono neanche messo a leggermi la proposta inciucista tra comunisti, forzisti vari, alfaniani e, purtroppo, leghisti.
Non che l'altra parte mi piaccia, visto che fa perno sui grillini.
Approfondirò quando ne varrà la pena, cioè ci sarà il testo definitivamente approvato.
Nel frattempo ribadisco che quello che si legge sui giornali rende la legge complessa, quindi un imbroglio, aggravato dal fatto che sembra che avremo un lenzuolo per contenere tutti i simboli, senza possibilità di suddividere il voto tra proporzionale e maggioritario.
Insomma se al maggioritario la mia parte politica candidasse un mio acerrimo nemico sarei costretto a votarlo, oppure ad astenermi, favorendo quindi i nemici politici: bella roba !
Spero non sarà così.
Un sistema semplice, sarebbe invece dividere l'Italia in 500 collegi da 120mila abitanti l'uno per la camera e il senato in 250 collegi da 240mila abitanti l'uno.
Vince chi prende più voti.
Può candidarsi chiunque, senza raccogliere firme, purchè sia residente nell'ambito del territorio del collegio da almeno due anni.
Ogni candidato deve versare una cauzione da 100mila euro (o anche più, ma non meno) che sarà incamerata dallo stato se non otterrà almeno il 5% dei voti.
Gli eletti possono essere revocati dai loro elettori a maggioranza semplice, eleggendo un nuovo rappresentante fino al termine del mandato.
Semplice. no ?
Si risolve il problema delle "firme false" sulle candidature, della rappresentanza effettiva (tutti rappresentano un egual numero di cittadini e chi non rappresenta altri che se stesso paga), dell'imbroglio delle candidature plurime e dei paracadutati e della fedeltà al mandato.
Troppo semplice per essere di gradimento dei politici italiani.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
#DissidentiConDignità
lunedì 9 ottobre 2017
Inevitabile una guerra, anzi due
Da ottimista sono convinto del destino che attende l'Umanità.
Da realista sono convinto che il nostro grande destino si realizzerà attraverso sacrifici, lutti e tanto sangue.
Come pensarla altrimenti quando, ogni giorno, si leggono sui giornali notizie che ripugna persino commentare ?
Una palla di lardo coreana minaccia il mondo (sembra un film di Louis de Funes "Fantomas minaccia il mondo") e fanno vincere il Nobel della pace ad una organizzazione che la mette sullo stesso piano del Presidente degli Stati Uniti.
Un Nobel evidentemente viziato dalla medesima inaffidabilità che, in precedenza, lo ha visto assegnare ad un terrorista assassino come Arafat o ad un tizio appena eletto (e neppure entrato in carica) solo perchè fu il primo nero a diventare Presidente degli Stati Uniti.
In compenso si tollera un regime teocratico in Iran con il quale quel tizio ha sottoscritto un accordo che gli ha permesso praticamente di proseguire nel suo percorso nucleare, mentre in Sud America un certo Maduro, pur essendo seduto su una enorme di stesa di petrolio, affama e uccide il popolo venezuelano, lanciando proclami che, ad ascoltarli, sembrano la caricatura dei tre caballeros.
Quei tre (e non dimentichiamo Cuba che si è solo mimetizzata per aspettare il momento opportuno per riemergere, perchè i comunisti perdono il pelo ma non il vizio) non potranno che essere spazzati via da una guerra, esterna o interna che sia.
Ma un'altra guerra si combatte all'interno di ogni stato civile, dove una minoranza chiassosa e senza Valori, cerca di cancellare il diritto di un'altra minoranza, meno chiassosa ma con solidi Valori ancorati alla Tradizione, cercando di impedire la diffusione delle Idee, delle Proposte, del Pensiero, della Stampa.
E' un secondo fronte che si apre e che vediamo ogni giorno crescere di intensità e che non può che finire male, perchè se a qualcuno togliete la possibilità di esprimersi quello, legittimamente, passa ai fatti, per affermare il suo diritto di parola e di esistere.
Ed ecco la seconda guerra che prima o poi deflagrerà forse più sanguinosa della prima, perchè sarà combattuta all'interno dei singoli stati.
E poichè non ho dubbi su chi prevarrà, nella prima e nella seconda guerra, al termine, quando dovremo ricostruire dalle macerie, potremo finalmente alzare lo sguardo al cielo e pensare di realizzare quel destino che attende l'Umanità.
#AlessioZanon
#DissidentiConDignità
Da realista sono convinto che il nostro grande destino si realizzerà attraverso sacrifici, lutti e tanto sangue.
Come pensarla altrimenti quando, ogni giorno, si leggono sui giornali notizie che ripugna persino commentare ?
Una palla di lardo coreana minaccia il mondo (sembra un film di Louis de Funes "Fantomas minaccia il mondo") e fanno vincere il Nobel della pace ad una organizzazione che la mette sullo stesso piano del Presidente degli Stati Uniti.
Un Nobel evidentemente viziato dalla medesima inaffidabilità che, in precedenza, lo ha visto assegnare ad un terrorista assassino come Arafat o ad un tizio appena eletto (e neppure entrato in carica) solo perchè fu il primo nero a diventare Presidente degli Stati Uniti.
In compenso si tollera un regime teocratico in Iran con il quale quel tizio ha sottoscritto un accordo che gli ha permesso praticamente di proseguire nel suo percorso nucleare, mentre in Sud America un certo Maduro, pur essendo seduto su una enorme di stesa di petrolio, affama e uccide il popolo venezuelano, lanciando proclami che, ad ascoltarli, sembrano la caricatura dei tre caballeros.
Quei tre (e non dimentichiamo Cuba che si è solo mimetizzata per aspettare il momento opportuno per riemergere, perchè i comunisti perdono il pelo ma non il vizio) non potranno che essere spazzati via da una guerra, esterna o interna che sia.
Ma un'altra guerra si combatte all'interno di ogni stato civile, dove una minoranza chiassosa e senza Valori, cerca di cancellare il diritto di un'altra minoranza, meno chiassosa ma con solidi Valori ancorati alla Tradizione, cercando di impedire la diffusione delle Idee, delle Proposte, del Pensiero, della Stampa.
E' un secondo fronte che si apre e che vediamo ogni giorno crescere di intensità e che non può che finire male, perchè se a qualcuno togliete la possibilità di esprimersi quello, legittimamente, passa ai fatti, per affermare il suo diritto di parola e di esistere.
Ed ecco la seconda guerra che prima o poi deflagrerà forse più sanguinosa della prima, perchè sarà combattuta all'interno dei singoli stati.
E poichè non ho dubbi su chi prevarrà, nella prima e nella seconda guerra, al termine, quando dovremo ricostruire dalle macerie, potremo finalmente alzare lo sguardo al cielo e pensare di realizzare quel destino che attende l'Umanità.
#AlessioZanon
#DissidentiConDignità
sabato 7 ottobre 2017
Una pericolosa pagliacciata alla Pannella
Grande copertura mediatica per la pagliacciata di parlamentari e ministri (di maggioranza !) che hanno deciso uno "sciopero della fame" a sostegno dell'infame ius soli, il provvedimento con radici barbariche (germaniche) che vorrebbero sostituire al civile e romano ius sanguinis.
Ne hanno parlato ieri persino nelle trasmissioni di informazione mattutina in radio e sono riuscito ad inviare un sms (che incredibilmente hanno letto !) nel quale auspicavo che lo "sciopero della fame" fosse eseguito alla Bobby Sands e non alla Pannella e, comunque, li sfidavo ad un referendum (ma credo che dopo il fallimento della sfida di Renzi il 4 dicembre 2016 non abbiano alcuna voglia di misurarsi alla pari, infatti in trasmissione hanno chiamato solo favorevoli allo ius soli, perchè loro possono vincere solo se giocano senza avversari).
Per chi non se lo ricordasse Bobby Sands fu un terrorista irlandese, quindi totalmente distante dalle mie idee, che ebbe un unico merito (assieme ad altri cinque o sei suoi compagni): incarcerato fece un autentico sciopero della fame e morì dopo due mesi perchè, per sua sfortuna, si trovò davanti una autentica Statista come Margareth Thatcher che non ci pensò proprio a trattare con dei terroristi o ad imporre l'alimentazione forzata.
Quanta differenza dalle migliaia di scioperi della fame "attuati" da Pannella, sempre sopravvissuto !
Ecco perchè auspicavo che lo sciopero dei Delrio, Manconi, magari pure della Boldrini e, perchè no ?, Bergoglio, fosse "alla Bobby Sands".
Purtroppo con gli approfondimenti ho appreso che costoro faranno uno "sciopero a staffetta".
Forse non mangeranno la colazione o il pranzo, poi tocca a qualcun altro.
Comodo !
Comodo ma, come sempre, pericoloso.
Pannella non ha mai contato nulla elettoralmente, perchè il Popolo non è sciocco e non segue le pagliacciate.
Però ha fatto più danni lui di tutti i socialisti, i comunisti e i democristiani della prima repubblica,
Era un provocatore di sciocchezze, alle quali la miseria culturale e la sudditanza psicologica di giornalisti e presunti "intellettuali" concedevano spazio al punto da trasformare le sciocchezze in "diritti".
Ecco perchè la pagliacciata di ministri e parlamentari di maggioranza è pericolosa e non dobbiamo cadere nel tranello di abbassare la guardia (leggo troppi articoli, soprattutto sul Giornale, che tendono a dare per vinta la battaglia contro l'infame ius soli).
E dobbiamo sempre ribadire che se dobbiamo suicidarci con lo ius soli, non possiamo consentire che ciò accada per mano di un parlamento delegittimato dal 60% di voltagabbana che oggi stanno combattendo per ottenere un posto per la rielezione, anche prestandosi a fare lo scendiletto dei cattocomunisti.
Stiamo pronti a reagire, con forza, se dovessero cercare di imporre una legge del genere senza passare dal referendum popolare.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
#DissenzientiIndignati
Ne hanno parlato ieri persino nelle trasmissioni di informazione mattutina in radio e sono riuscito ad inviare un sms (che incredibilmente hanno letto !) nel quale auspicavo che lo "sciopero della fame" fosse eseguito alla Bobby Sands e non alla Pannella e, comunque, li sfidavo ad un referendum (ma credo che dopo il fallimento della sfida di Renzi il 4 dicembre 2016 non abbiano alcuna voglia di misurarsi alla pari, infatti in trasmissione hanno chiamato solo favorevoli allo ius soli, perchè loro possono vincere solo se giocano senza avversari).
Per chi non se lo ricordasse Bobby Sands fu un terrorista irlandese, quindi totalmente distante dalle mie idee, che ebbe un unico merito (assieme ad altri cinque o sei suoi compagni): incarcerato fece un autentico sciopero della fame e morì dopo due mesi perchè, per sua sfortuna, si trovò davanti una autentica Statista come Margareth Thatcher che non ci pensò proprio a trattare con dei terroristi o ad imporre l'alimentazione forzata.
Quanta differenza dalle migliaia di scioperi della fame "attuati" da Pannella, sempre sopravvissuto !
Ecco perchè auspicavo che lo sciopero dei Delrio, Manconi, magari pure della Boldrini e, perchè no ?, Bergoglio, fosse "alla Bobby Sands".
Purtroppo con gli approfondimenti ho appreso che costoro faranno uno "sciopero a staffetta".
Forse non mangeranno la colazione o il pranzo, poi tocca a qualcun altro.
Comodo !
Comodo ma, come sempre, pericoloso.
Pannella non ha mai contato nulla elettoralmente, perchè il Popolo non è sciocco e non segue le pagliacciate.
Però ha fatto più danni lui di tutti i socialisti, i comunisti e i democristiani della prima repubblica,
Era un provocatore di sciocchezze, alle quali la miseria culturale e la sudditanza psicologica di giornalisti e presunti "intellettuali" concedevano spazio al punto da trasformare le sciocchezze in "diritti".
Ecco perchè la pagliacciata di ministri e parlamentari di maggioranza è pericolosa e non dobbiamo cadere nel tranello di abbassare la guardia (leggo troppi articoli, soprattutto sul Giornale, che tendono a dare per vinta la battaglia contro l'infame ius soli).
E dobbiamo sempre ribadire che se dobbiamo suicidarci con lo ius soli, non possiamo consentire che ciò accada per mano di un parlamento delegittimato dal 60% di voltagabbana che oggi stanno combattendo per ottenere un posto per la rielezione, anche prestandosi a fare lo scendiletto dei cattocomunisti.
Stiamo pronti a reagire, con forza, se dovessero cercare di imporre una legge del genere senza passare dal referendum popolare.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
#DissenzientiIndignati
giovedì 5 ottobre 2017
I giudizi sono fatti apposta per essere smentiti
Avevo appena finito di tessere le lodi della Meloni che subito la Giorgia Nazionale toppa sui referendum autonomisti di Veneto e Lombardia.
Capisco che non si può chiedere ad una romana di chiudere il rubinetto dei denari che arrivano a Roma e, altrettanto, dicasi per il sud d'Italia, ma l'errore della Meloni non è solo di prospettiva (guardare all'immediato, cioè al soldo che arriva oggi invece di guardare alla società migliore che avremmo domani) ma anche politico andando a rompere una alleanza con chi sostiene l'Autonomia, che ha motivi molto importanti (immigrazione, unione sovietica europea, libertà di opinione, principi e valori etici) per proseguire.
Mi auguro che alla Meloni riescano a spiegare che i referendum del 22 ottobre non sono contro l'Italia, anzi sono a favore e nell'interesse dell'Italia e, capendolo, la Meloni farebbe una figura da statista riconoscendolo e manifestando la sua opinione cambiata.
A differenza della Catalogna, Veneto e Lombardia hanno indetto un referendum consultivo, nell'ambito delle regole esistenti e che, quindi, non è solo legittimo (come quello Scozzese e Catalano) ma anche legale (come quello Scozzese, ma non quello Catalano).
Di più, Veneto e Lombardia non pongono sul tavolo la questione dell'Indipendenza, quindi della Secessione (che lascia perplesso anche me), ma chiedono una legislazione di autonomia, in cui è la regione ad incassare i fondi e, semmai, a trasferirli a Roma e non viceversa e, quindi, è la regione ad intervenire su tutte le questione amministrative, lasciando allo stato centrale le sole attività istituzionali di uno stato: la Polizia federale, le Forze Armate per difendere gli interessi ed i confini nazionali, le regole della giustizia e la rappresentanza con gli altri stati.
Ma, dicono, questo significherebbe togliere a Roma i soldi necessari per le spese pubbliche.
Capisco che non si può chiedere ad una romana di chiudere il rubinetto dei denari che arrivano a Roma e, altrettanto, dicasi per il sud d'Italia, ma l'errore della Meloni non è solo di prospettiva (guardare all'immediato, cioè al soldo che arriva oggi invece di guardare alla società migliore che avremmo domani) ma anche politico andando a rompere una alleanza con chi sostiene l'Autonomia, che ha motivi molto importanti (immigrazione, unione sovietica europea, libertà di opinione, principi e valori etici) per proseguire.
Mi auguro che alla Meloni riescano a spiegare che i referendum del 22 ottobre non sono contro l'Italia, anzi sono a favore e nell'interesse dell'Italia e, capendolo, la Meloni farebbe una figura da statista riconoscendolo e manifestando la sua opinione cambiata.
A differenza della Catalogna, Veneto e Lombardia hanno indetto un referendum consultivo, nell'ambito delle regole esistenti e che, quindi, non è solo legittimo (come quello Scozzese e Catalano) ma anche legale (come quello Scozzese, ma non quello Catalano).
Di più, Veneto e Lombardia non pongono sul tavolo la questione dell'Indipendenza, quindi della Secessione (che lascia perplesso anche me), ma chiedono una legislazione di autonomia, in cui è la regione ad incassare i fondi e, semmai, a trasferirli a Roma e non viceversa e, quindi, è la regione ad intervenire su tutte le questione amministrative, lasciando allo stato centrale le sole attività istituzionali di uno stato: la Polizia federale, le Forze Armate per difendere gli interessi ed i confini nazionali, le regole della giustizia e la rappresentanza con gli altri stati.
Ma, dicono, questo significherebbe togliere a Roma i soldi necessari per le spese pubbliche.
Sì, ma di quali spese si tratta ?
Strade, scuole, sanità, dipendenti pubblici, cioè tutto ciò che viene costruito per il cittadino e per il quale il cittadino paga.
Strade, scuole, sanità, dipendenti pubblici, cioè tutto ciò che viene costruito per il cittadino e per il quale il cittadino paga.
Ora mi domando perchè il cittadino lombardo, veneto, emiliano, toscano, dovrebbe pagare per le incapacità gestionali degli amministratori eletti dai cittadini siciliani, campani, romani.
L'autonomia non esclude la solidarietà che significa un intervento massiccio in caso di eventi catastrofici di carattere naturale (alluvioni, terremoti) ma quella che ci viene chiesta non è più solidarietà, bensì mantenimento perpetuo.
Allora non va più bene.
Per costruire un'Italia forte e rilevante sul piano nazionale le regioni che oggi ricevono gli aiuti economici e beneficiano dei trasferimenti dallo stato in misura superiore alle tasse che loro pagano, devono mantenersi da sole nell'ordinario delle esigenze e dei servizi quotidiani.
Devono quindi spendere quello che ricevono dai loro cittadini e non pensare che ci sia sempre un Pantalone a Milano, Venezia che sganci qualche lira in più per i loro servizi.
Se non cominciamo ad attivare questo ciclo virtuoso, non riusciremo mai a far uscire l'Italia dalle sabbie mobili debito dei 2300 miliardi di euro che abbiamo e che è in crescita (come attesta anche la manovra proposta da Gentiloni che sfrutta la "flessibilità" per aumentare di 10 miliardi il deficit) perchè con gli stessi soldi dobbiamo mantenere pretese sempre maggiori visto che c'è la sbagliata idea che dobbiamo avere tutti gli stessi servizi, che li paghiamo o meno.
Invito quindi la Meloni a fare un gesto da grande statista e dichiarare pubblicamente di averci ripensato e cambiato idea, schierandosi a favore del referendum di Veneto e Lombardia.
Anche perchè il nemico non si chiama Autonomia o Federalismo, ma immigrazione, clericomarxismo (o cattocomunismo), unione europea, euro, deriva morale, repressione della libera opinione.
#AlessioZanon
L'autonomia non esclude la solidarietà che significa un intervento massiccio in caso di eventi catastrofici di carattere naturale (alluvioni, terremoti) ma quella che ci viene chiesta non è più solidarietà, bensì mantenimento perpetuo.
Allora non va più bene.
Per costruire un'Italia forte e rilevante sul piano nazionale le regioni che oggi ricevono gli aiuti economici e beneficiano dei trasferimenti dallo stato in misura superiore alle tasse che loro pagano, devono mantenersi da sole nell'ordinario delle esigenze e dei servizi quotidiani.
Devono quindi spendere quello che ricevono dai loro cittadini e non pensare che ci sia sempre un Pantalone a Milano, Venezia che sganci qualche lira in più per i loro servizi.
Se non cominciamo ad attivare questo ciclo virtuoso, non riusciremo mai a far uscire l'Italia dalle sabbie mobili debito dei 2300 miliardi di euro che abbiamo e che è in crescita (come attesta anche la manovra proposta da Gentiloni che sfrutta la "flessibilità" per aumentare di 10 miliardi il deficit) perchè con gli stessi soldi dobbiamo mantenere pretese sempre maggiori visto che c'è la sbagliata idea che dobbiamo avere tutti gli stessi servizi, che li paghiamo o meno.
Invito quindi la Meloni a fare un gesto da grande statista e dichiarare pubblicamente di averci ripensato e cambiato idea, schierandosi a favore del referendum di Veneto e Lombardia.
Anche perchè il nemico non si chiama Autonomia o Federalismo, ma immigrazione, clericomarxismo (o cattocomunismo), unione europea, euro, deriva morale, repressione della libera opinione.
#AlessioZanon
lunedì 2 ottobre 2017
Di Maio in caccia dei voti del Centro Destra
L'esternazione di Di Maio, il delfino di Grillo, ha suscitato scomposte reazioni a sinistra e nei sindacalisti.
Di Maio ha ragione, quasi completamente.
I sindacati confederali devono profondamente essere revisionati, ma devono farlo da soli.
Alla politica si chiede solo di far cessare ogni privilegio loro accordato: dalla gestione dei CAF e dei patronati, ai permessi senza giustificativo, alle trattenute tramite sostituto di imposta.
Ma, soprattutto, smetterla con la "concertazione" con i sindacalisti che, senza essersi sottoposti ad elezioni, ma solo in rappresentanza di una esigua minoranza di iscritti, vanno a trattare e a pretendere, con il ricatto dello sciopero generale, con un governo che dovrebbe essere (anche se gli ultimi quattro non lo sono stati) espressione del voto popolare.
E' ora di dire basta alla concessione di una rappresentanza sindacale di carattere generale.
La firma di accordi e contratti si riverberi sugli iscritti a quei sindacati che firmano e basta a leggi che tendono ad escludere i sindacati autonomi a favore dei sindacarti confederali con la balla della "rappresentatività".
Se vogliono la rappresentatività svolgano libere elezioni nei luoghi di lavoro ma senza i privilegi che impongono la raccolte di decine di firme di presentazione delle candidature tranne per chi è espressione dei sindacati "firmatari" di questo accordo o di quel contratto.
Tutti alla pari, venga eletto chi ha più voti e i permessi, tutti, li abbiano gli eletti che ne daranno conto ai loro colleghi.
Dove sbaglia Di Maio ?
Nel "minacciare" un intervento legislativo su una associazione che dovrebbe essere libera, privata, senza benefici e privilegi dallo stato, ma anche senza alcun vincolo o controllo pubblico.
Di Maio ha ragione, quasi completamente.
I sindacati confederali devono profondamente essere revisionati, ma devono farlo da soli.
Alla politica si chiede solo di far cessare ogni privilegio loro accordato: dalla gestione dei CAF e dei patronati, ai permessi senza giustificativo, alle trattenute tramite sostituto di imposta.
Ma, soprattutto, smetterla con la "concertazione" con i sindacalisti che, senza essersi sottoposti ad elezioni, ma solo in rappresentanza di una esigua minoranza di iscritti, vanno a trattare e a pretendere, con il ricatto dello sciopero generale, con un governo che dovrebbe essere (anche se gli ultimi quattro non lo sono stati) espressione del voto popolare.
E' ora di dire basta alla concessione di una rappresentanza sindacale di carattere generale.
La firma di accordi e contratti si riverberi sugli iscritti a quei sindacati che firmano e basta a leggi che tendono ad escludere i sindacati autonomi a favore dei sindacarti confederali con la balla della "rappresentatività".
Se vogliono la rappresentatività svolgano libere elezioni nei luoghi di lavoro ma senza i privilegi che impongono la raccolte di decine di firme di presentazione delle candidature tranne per chi è espressione dei sindacati "firmatari" di questo accordo o di quel contratto.
Tutti alla pari, venga eletto chi ha più voti e i permessi, tutti, li abbiano gli eletti che ne daranno conto ai loro colleghi.
Dove sbaglia Di Maio ?
Nel "minacciare" un intervento legislativo su una associazione che dovrebbe essere libera, privata, senza benefici e privilegi dallo stato, ma anche senza alcun vincolo o controllo pubblico.
Dove non è credibile Di Maio ?
Nel suo tentativo di arruffianarsi i voti degli elettori di Destra.
Nel suo tentativo di arruffianarsi i voti degli elettori di Destra.
Non è credibile sia perchè non mi risulta che abbia un curriculum lavorativo tale da renderlo esperto in materia, sia perchè i grillini, con la loro opposizione ai governi di Centro Destra, hanno fatto male all'Italia quanto la sinistra e tutte le manifestazioni sindacali contro i governi Berlusconi.
Anche quando si parla di tagliare le unghie ai sindacati è sempre meglio scegliere l'originale e non un clone malriuscito.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
Anche quando si parla di tagliare le unghie ai sindacati è sempre meglio scegliere l'originale e non un clone malriuscito.
#AlessioZanon
#ItaliaSvegliati
domenica 1 ottobre 2017
Il suicidio dobbiamo deciderlo da soli
Non passa giorno che non si ascoltino gli sproloqui dei Bergoglio, delle Boldrini, dei Gentiloni, dei Renzi e adesso persino dei Del Rio e dei Bassetti sullo ius soli.
Se costoro sono così convinti di essere nel giusto, la si smetta di blaterare sulla nostra testa e si chiamino gli Italiani ad un referendum.
"Volete concedere lo ius soli ai figli degli immigrati nati in Italia e che abbiano frequentato le scuole in Italia ?".
E vediamo coma andrà a finire, dopodichè la si smetta di parlarne e se passeranno, come io credo, i "no" si caccino fuori dall'Italia tutti gli immigrati senza permesso bloccando l'accesso, con ogni mezzo, a chi vorrebbe ancora entrare.
Se malauguratamente dovessero vincere i "sì" si applichi rigorosamente la legge, dando la cittadinanza solo ed esclusivamente a chi è nato in Italia e abbia frequentato la nostra scuola, cacciando però tutti gli altri senza permesso e bloccando ogni ulteriore arrivo.
Se dobbiamo suicidarci con l'immissione massiccia di estranei, almeno che lo si faccia dopo che lo abbiamo liberamente scelto con un voto e non per un colpo di mano di un parlamento delegittimato dal suo 60% di voltagabbana.
Ieri ho persino ascoltato Bergoglio che, parlando ai sindaci, ha usato l'espressione "nostra terra" per indicare l'approdo degli immigrati in Italia.
Ma lui non è italiano.
Se vuole usare l'espressione "nostra terra" per indurre gli Italiani a dare accoglienza agli immigrati, cominci a dare lui stesso il buon esempio, non mettendo a disposizione il Vaticano o le parrocchie italiane, che sempre in territorio Italiano stanno, ma trasferendoli, a spese sue, in Argentina (che ha enormi spazi vuoti, tutti quelli che noi non abbiamo !).
Allora potrà parlare di "nostra terra" e sarei proprio curioso di vedere le reazioni del Presidente Macri e degli altri argentini ...
#AlessioZanon
Se costoro sono così convinti di essere nel giusto, la si smetta di blaterare sulla nostra testa e si chiamino gli Italiani ad un referendum.
"Volete concedere lo ius soli ai figli degli immigrati nati in Italia e che abbiano frequentato le scuole in Italia ?".
E vediamo coma andrà a finire, dopodichè la si smetta di parlarne e se passeranno, come io credo, i "no" si caccino fuori dall'Italia tutti gli immigrati senza permesso bloccando l'accesso, con ogni mezzo, a chi vorrebbe ancora entrare.
Se malauguratamente dovessero vincere i "sì" si applichi rigorosamente la legge, dando la cittadinanza solo ed esclusivamente a chi è nato in Italia e abbia frequentato la nostra scuola, cacciando però tutti gli altri senza permesso e bloccando ogni ulteriore arrivo.
Se dobbiamo suicidarci con l'immissione massiccia di estranei, almeno che lo si faccia dopo che lo abbiamo liberamente scelto con un voto e non per un colpo di mano di un parlamento delegittimato dal suo 60% di voltagabbana.
Ieri ho persino ascoltato Bergoglio che, parlando ai sindaci, ha usato l'espressione "nostra terra" per indicare l'approdo degli immigrati in Italia.
Ma lui non è italiano.
Se vuole usare l'espressione "nostra terra" per indurre gli Italiani a dare accoglienza agli immigrati, cominci a dare lui stesso il buon esempio, non mettendo a disposizione il Vaticano o le parrocchie italiane, che sempre in territorio Italiano stanno, ma trasferendoli, a spese sue, in Argentina (che ha enormi spazi vuoti, tutti quelli che noi non abbiamo !).
Allora potrà parlare di "nostra terra" e sarei proprio curioso di vedere le reazioni del Presidente Macri e degli altri argentini ...
#AlessioZanon
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