martedì 23 luglio 2019

Maggioranza di governo e di opposizione



Dev'essere un incubo, per Zingaretti e da parte di qualche "capra" del mio partito, svegliarsi ogni mattina con l'assillo di dover rilasciare una dichiarazione contro il Governo.
Un incubo doppio, se si pensa che, dopo quattordici mesi, hanno già sparato tutte le cartucce e le profezie secondo le quali saremmo "andati a sbattere" ripetutamente e tutto quello che viene proposto servirebbe solo a mascherare vuoi i dissidi interni, vuoi errori di prospettiva.
L'incubo è doppio perché si trovano davanti due partiti che, pur al governo, coprono l'intero spettro delle questioni concrete, dalla sinistra estrema e assistenzialista del reddito di cittadinanza e del salrio minimo a 9 euro, ai Valori Identitari, Nazionali e Liberali della riduzione delle tasse, dell'autonomia regionale, del ripristino della Sovranità Nazionale, della legittima difesa e del respingimento degli immigrati, tante cose di centro destra...
A Zingaretti e compagni non resta che ripetere stancamente slogan di propaganda, spesso in totale distonia con il sentimento popolare, come è il sostegno alle ong e l'accoglienza per gli immigrati.
Ma Zingaretti e compagni vengono aiutati, dai media che ripetono ossessivamente sempre la loro stessa frase come per tentare un lavaggio del cervello agli Italiani, per inculcare a forza concetti sballati, la cui ripetitività li ammanta di una sorta di credibilità seguita alla loro costante ripetizione, dall'altro una grossa mano arriva da quel Movimento 5 stelle che, alla faccia del cambiamento, dimezzati i consensi in un solo anno, preferisce "fare melina" invece di provare a calciare la palla nella rete avversaria.
Così il governo è fermo nei suoi provvedimenti più qualificanti come l'autonomia regionale e la flat tax e consente a Zingaretti e compagni di trastullarsi con il gioco del Moscopoli ed al soviet europeo di riproporre i suoi ricatti contro il Popolo e la Nazione Italiana.
#CAMBIAMOINSIEME
#ItaliaSveglia

domenica 21 luglio 2019

Chi non risica, non rosica


Nessuno, umanamente, vuole essere considerato un re Travicello e Conte non fa eccezione.
La situazione straordinaria che ha obbligato alla stipula di un contratto di governo tra due partiti con base e progetti inconciliabili, gli ha regalato una improvvisa e facile esposizione.
Ma Conte, come prima di lui Ciampi, Dini e Monti, non ha un solo voto proprio.
Con il suo comportamento levantino è riuscito ad accreditarsi presso le consorterie di potere europee come colui che avrebbe potuto, se supportato, bloccare l'ascesa di Salvini.
E come con Ciampi, Dini e Monti, ha ricevuto l'investitura, tanto più che è riuscito a trascinarsi dietro un Movimento Cinque Stelle allo sbando, che ha mostrato l'insipienza dei suoi uomini e la loro incapacità a governare e adesso si trova ad arrancare, aggrappandosi ad ogni travicello pur di evitare la punitiva ordalia delle elezioni.
Forte dell'appoggio dei soliti ambienti antitaliani, Conte sta bloccando, con l'aiuto dei tremebondi pentastellati, ogni cambiamento, per incanalare l'Italia verso una nuova sudditanza a Bruxelles, Berlino e Parigi.
Niente autonomia vera, niente vere riduzioni delle tasse, niente vera lotta per respingere ed espellere gli immigrati.
Salvini, ad oggi, ha fatto tanto, nonostante tale palla al piede e, allora, la domanda è se conviene ancora faticare per ottenere il minimo risultato con il massimo sforzo, o non convenga di più, per l'Italia e gli Italiani, ribaltare il tavolo, sedersi sulla riva del fiume e vedere cosa escogiteranno Mattarella e Ursula la Tedesca per non farci votare e finalmente avere un Governo di Centro Destra.
Non ci sono tante alternative ad una maggioranza tra gli euro cattocomunisti del pci/pds/ds/pd e i grillini, con una totale perdita di credibilità per ambedue ed una politica, dall'immigrazione alle tasse, dettata da Bruxelles.
Una strada che li porterebbe alla sicura sconfitta nel 2023 ma, potrebbero pensare che in quattro anni possono accadere tante cose e la macchina giudiziaria ha già scaldato il motore.
Nonostante ciò credo che "chi non risica non rosica" e sia giunto il momento di ribaltare il tavolo perché non sono più tollerabili i "no" dei Cinque Stelle e le parole di Conte.
I ministri leghisti non devono dimettersi, perché lascerebbero campo libero ai nemici a cominciare dalle ong, ma togliere la fiducia a Conte e restare in carica "per l'ordinaria amministrazione" fino alla composizione del nuovo governo ... se riusciranno a farlo.
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martedì 16 luglio 2019

Mettiamola ai voti

Gli euro cattocomunisti, totalmente dimentichi di essere i nipotini politici di quelli che i rubli da una Mosca peggiore dell'attuale li prendevano davvero, sono in fibrillazione per il Russiagate all'amatriciana.
Zingaretti, Gentiloni e compagni sono arrivati a chiedere le dimissioni di Salvini che ha risposto convocando un incontro con una quarantina di organizzazioni sociali per parlare di tasse, sviluppo e lavoro.
Mentre Zingaretti e Di Maio si trastullano con i soldi del Moscopoli, altri dimostrano che fanno gli interessi degli Italiani.
Credo che gli Italiani siano più interessati a veder bloccata l'immigrazione, zittite le ong, ridotte le tasse, realizzata una vera e forte autonomia regionale e liberalizzata la legittima difesa che ai rubli di Putin, soprattutto se aiutano a realizzare quegli impegni.
Ma se Zingaretti e Di Maio credono di guadagnare consensi con il Moscopoli, allora invece di chiedere a Salvini di andare a raccontare una storia di fantascienza in parlamento, chiedano a Mattarella di votare a settembre.
Una bella ordalia elettorale e chi perde stia zitto per cinque anni.
Naturalmente vinca il Centro Destra, e a casa tutti gli altri.
#CAMBIAMOINSIEME
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giovedì 4 luglio 2019

Magistratura a fine corsa

Una certa magistratura screditata dalle vicende svelate con le intercettazioni all'ex capo della associazione magistrati, quando manda impunita una donna che commette evidenti reati contro l'Italia ma insiste a perseguitare chi si difende dai rapinatori, mostra anche tutta la sua inadeguatezza e inaffidabilità.
Lasciare impunita la Carola non-so-chi dopo quello che ha fatto vuol dire far prevalere l'ideologia di parte e, quindi, rinunciare al ruolo terzo che un magistrato dovrebbe avere.
Adesso siamo tutti legittimati a ricusare preventivamente questi magistrati. E glorificare quei magistrati che in silenzio lavorano tra le mille difficoltà.
Encomiabili quanti da sempre denunciano la cosa e che non mollano, ma adesso bisogna far seguire alle giuste affermazioni, anche atti concreti che, sono sicuro, avrebbero la condivisione di molti Italiani veri, tanto la sinistra e i politicamente corretti grideranno sempre al nazismo montante.
Impedire, con ogni mezzo, quindi anche con l'uso della forza militare che per difendere i confini della Patria sarebbe pienamente giustificata e legittima, tutte le barche, barconi e barchine che, violando l'ordine di non ingresso, dovessero cercare di ripetere le gesta della Carola, a cominciare dalla ong Open Arms che leggo si sta dirigendo verso Lampedusa con il suo carico di clandestini.
Poi rendere insicuri i porti italiani per i clandestini, visto che sembra che gli unici porti sicuri sono i nostri ed è la scusa per lasciare impuniti quelli che violano le nostre leggi.
"Quando la legge soccombe all'ideologia di parte, tocca al Popolo farsi giustizia".

martedì 2 luglio 2019

À la guerre comme à la guerre



Piaccia o meno il Governo, è sempre il nostro Governo.
In questi giorni si scelgono i burocrati che amministreranno quel fallimento conclamato che è l'unione sovietica europea.
Le vergognose dichiarazioni di Francia, Olanda, Germania contro l'Italia per la questione dei clandestini che vorrebbero scaricare sempre e solo da noi, dimostra come l'Europa sia una espressione geografica molto più di quanto non lo fosse l'Italia per Metternich.
La pretesa di imporci anche la politica economica evidenzia un malcelato rimpianto per gli anni in cui l'Italia era una loro colonia.
Purtroppo ci sono anche italiani (con la "i" piccola piccola) che favoriscono con il loro comportamento e dichiarazioni le pretese straniere di trattarci tutti da sudditi.
Sono servi travestiti da intellettuali, sono quelli che finanziano la difesa di una antitaliana che ha speronato una nostra motovedetta solo per scaricare da noi, e non altrove, i suoi clandestini,
Sono quelli che offendono chi fa e quelli che sperano nella procedura di infrazione.
Sono chiassosi e poco produttivi, ma sono una minoranza che ha necessità del padrone a Berlino o a Parigi, diversamente otterrebbe i risultati che vediamo nelle elezioni, ultimi i ballottaggi in Sardegna dove la sinistra ne è uscita con le ossa rotte, forse anche per merito di quei parlamentari che sono saliti sulla nave dell'illegalità.
Davanti ad un tale schieramento di denaro e di mezzi di stampa (ma non di voti) il Governo Italiano deve reagire e bene ha fatto a mettersi di traverso davanti alla nomina di un socialista alla guida del politburo europeo (la commissione) e ancor meglio farebbe se si rifiutasse di offrire all'esame di quei kommissarien il nostro bilancio.
Se è nostro, tale deve restare e non esiste che tedeschi, francesi olandesi o persino finnici mettino becco.
Mi aspetto inoltre ordini esecutivi ben precisi perchè il nostro spazio navale sia tutelato dalle violazioni di barche, barconi, barchini senza autorizzazione.
Le cannoniere esistono proprio per questo.