giovedì 6 agosto 2020

E' l'ora dell'impegno diretto

Internet, con i suoi social, incluso il blog, è il valium che le consorterie affaristico finanziarie ci hanno "regalato" per sopire i nostri istinti bellicosi.
Negli anni settanta, quando internet non esisteva, le ragioni le esprimevamo nelle assemblee universitarie e scolastiche, di partito e nei comizi, nei convegni e, anche, negli scontri di piazza.
Da quando c'è internet sfoghiamo i nostri impulsi digitando furiosamente sulla tastiera, pensieri anche profondi, invettive dannunziane, ma che restano in visione pochi secondi, soppiantate da altri commenti.
Eppure chi ha scritto ritiene di aver svolto il suo dovere di cittadino, la pressione è allentata, la rabbia parzialmente (o anche del tutto) svanita.
La carica rivoluzionaria è persa.
Le consorterie affaristico finanziarie continuano a dettare le leggi con i loro servitori collocati nei posti di governo.
Così non può funzionare.
E' giusto usare gli strumenti moderni per una comunicazione più veloce, per la battuta fulminante, per intavolare (quando ci si riesce ...) una discussione senza la perdita di tempo di spostarsi dalla poltrona della scrivania di casa, ma non basta.
Vediamo che il 90% della carta stampata e il 100% delle radio e televisioni fa propaganda continua a senso unico, coprendo con palate di sterco gli esponenti del Centro Destra solitamente presenti in rapporto di uno contro tre, che diventa uno contro quattro poichè il conduttore è sempre e solamente di parte.
Per tradizione io sono di Centro Destra, sostanzialmente moderato, ma molto, molto incazzato.
Nei giorni scorsi, dopo l'autorizzazione del senato al processo contro Salvini, e dopo tanti anni passati a sostegno di Berlusconi trattato a pesci in faccia, credo sia tempo di rimettersi a lottare in prima persona.
Perchè credo che si debba riprendere ad impegnarsi dal vivo.
Perchè credo che debba essere concretamente manifestato il sostegno e non solo con un commento in internet.
Perchè credo che al momento opportuno dovrà essere sostenuta una linea di netta contrapposizione con i cattocomunisti, evitando ogni dialogo ed ogni ascolto delle sirene che vorrebbero dividere il Centro Destra tra quelli "buoni" (cioè quelli disponibili a governi di unità nazionale, ad appoggi "responsabili", alla genuflessione all'unione sovietica europea) e "cattivi" (contro i clandestini, contro la deriva morale, per la libertà di opinione, contro le tasse, contro lo stato di emergenza per il virus cinese).
Un impegno diretto che costa non economicamente, ma per il tempo che uno è tenuto ad impiegare per partecipare dal vivo alle assemblee, ritrovando il piacere del dibattito e anche dello scontro politico.
Perchè lo sfogo su internet non basta e, anzi, favorisce il sonno della ragione e le consorterie che sono oggi al potere nel mondo.
#ItaliaSveglia
#AlessioZanon

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