Silvio Berlusconi ha avuto un ruolo molto importante nella storia politica italiana, e soprattutto sulla mia.
Gli sarò sempre grato per quanto abbiamo fatto in 25 anni di lotta politica insieme, e per i momenti di soddisfazione che sono sempre coincisi con le peggiori schiumate dei cattocomunisti, dalla scelta di Fini alle comunali di Roma del 1993, alla sconfitta della "gioiosa macchina da guerra" comunista di Occhetto l'anno successivo.
Dalle battute e barzellette sulla Bindi e la Merkel, alla coerenza contro il terrorismo che si è manifestata con la partecipazione alla stabilizzazione dell'Iraq liberato.
Ma si sa, è anche una persona molto sensibile agli elogi e ama essere gratificato da benevoli articoli di stampa.
E’ e rimane il padre nobile del Centro Destra, ma per colpa di alcuni pessimi consiglieri, ha avuto in passato ed ha ancora esternazioni che nulla hanno a che vedere con la nostra area politica.
Oggi Berlusconi ha una stampa genuflessa perchè sostiene il Mes e continua ad insistere con il dialogo con i cattocomunisti al governo.
Non dubito che sia in buona fede, ma sicuramente non lo sono Zingaretti, Bettini, Letta e tutti coloro che si scappellano davanti a lui, chiamandolo persino "Presidente" come fa Zingaretti, unicamente nella speranza di poter strappare al Centro Destra il primato di coalizione che gli viene costantemente assegnato dai sondaggi.
Forza Italia ha perso molti voti, e senza Berlusconi è destinata a dissanguarsi.
L’attuale 4/6 % accreditato dai sondaggi è però destinato a ridursi ancora di più se dovesse cedere alle lusinghe delle sirene cattocomuniste che, in cambio di un traballante posto tra i padri della patria (patria loro, per questo con la "p" minuscola).
Se l'ambizione e l'orgoglio di avere buona stampa (di regime) dovessero portarlo non tanto al governo con il pci/pds/ds/pd (cosa che per ora continuo a non credere) ma anche solo a votare con i cattocomunisti la legge di bilancio o anche singoli provvedimenti utili solo a puntellare un governo non votato dai cittadini, allora finirebbe come Montanelli: dimenticato.
Perchè i cattocomunisti, una volta usato, lo accantonerebbero come hanno fatto non solo con Montanelli, ma con tutti i loro leaders sconfitti.
I cattocomunisti sono il nemico numero uno e vanno combattuti sempre e comunque.
Non esiste alcuna possibilità di dialogo con loro, neppure su singoli provvedimenti.
Chi parla di dialogo, mette la testa sotto la sabbia e non guarda alla vittoria di domani.
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