Dopo il referendum del 4 dicembre 2016, non credevo di scrivere un nuovo commento su Renzi, ma, invece di ritirarsi a vita privata come lui e la Boschi avevano solennemente promesso prima del voto referendario in caso di loro sconfitta, è tornato a fare politica.
Si è fatto un suo partitino accreditato dai sondaggi del 3% circa dei voti, ma grazie alla pattuglia di senatori sottratti al pci/pds/ds/pd tiene per le palle il governo, Conte, Mattarella, i giornalisti e gli Italiani tutti.
In pratica dipendiamo da quello che farà fare ai suoi adepti.
Ma cosa realmente vuol fare ?
L'impressione è che non lo sappia neppure lui, visto che è da oltre un mese che annuncia il ritiro delle sue ministresse dal governo, ma ancora sono ben assicurate alla poltrona ministeriale.
Probabilmente Renzi vorrebbe il potere senza passare dalle urne, anzi rinviando il voto ad una scadenza non anteriore ai prossimi 100 anni, vorrebbe poltrone per se stesso e per i suoi, l'accettazione della sua agenda, sostituire Conte, ma senza rischiare di andare al voto, nè di vedersi imputare la caduta del governo e, con il voto, il ritorno di Salvini.
Vuole l'impossibile e si accontenterà di uno strapuntino, qualche promessa e alcuni virtuosismi dialettici di Conte che saranno trasposti in un documento in modo che tutte le parti possano affermare di "aver vinto" la partita.
Oggi il mio edicolante mi ha detto "confesso che mi sono ridotto a sperare in Renzi".
Gli ho risposto: ma lei concede ancora qualche credibilità a Renzi ?
E lui di rimando: almeno per una volta nella sua vita potrebbe fare la cosa giusta ...
E' la speranza di tutti noi, meglio però non farsi troppe illusioni.
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