sabato 29 maggio 2021

L'economia punisce chi non rispetta la Libertà di Mercato-

 L'economia punisce chi non rispetta la Libertà di Mercato-

Ascoltiamo da mesi le pretese di Landini e compagni che vorrebbero prorogare in perpetuo una norma che imponesse il divieto di licenziamento.
Tale pretesa può andare tranquillamente a braccetto con quella di mantenere parassiti con elargizioni derivanti dalle tasse imposte a chi produce e con i miliardi sperperati nell'assistenza (vitto, alloggio, cure, istruzione) ai clandestini che trovano facile rifugio in Italia e solo in Italia.
Landini, Letta e compagni sono i tristi epigoni, i fratelli minori (molto minori ....) di chi pensava che l'economia fosse una "variabile indipendente", di chi credeva di poter attingere all'infinito al pozzo del denaro pubblico e poi ci ha fatto trovare un debito pubblico immenso che è di ostacolo al nostro sviluppo e una tassazione su chi produce degna del più rapace dei vampiri e che rappresenta il primo ostacolo alla nostra aspirazione al Benessere.
E ciò accade perchè l'economia ha le sue regole, anche se non vengono riprese da una direttiva dell'unione sovietica europea e non consente di svillaneggiarla per rincorrere le insensate ideologie dei Landini e dei Letta.
Se chi produce non ha il giusto guadagno, smette di produrre, o produce meno.
Se chi produce vede che i soldi che gli vengono sottratti dallo stato finiscono per mantenere dei parassiti e dei lavativi, cerca di occultare i suoi guadagni.
E' il Mercato che deve decidere quali settori sono trainanti e quali in declino, con i relativi adeguamenti dell'occupazione.
Un'azienda che non guadagna, è un'azienda che deve necessariamente licenziare, fino a chiudere le attività.
Una burocrazia che impone infiniti passaggi per poter assumere, è una burocrazia che ostacola l'occupazione.
Lo stato deve essere terzo rispetto alla dinamica di Mercato, intervenendo per tutelare i propri cittadini in difficoltà (i propri cittadini, non quelli che arrivano da ogni dove, scaricati dalle ong, ma che non hanno arte nè parte e sono solo un costo !) per garantire loro vitto e alloggi finchè non hanno trovato una nuova, dignitosa occupazione lavorativa.
Ma tale status non può essere perpetuato a piacere: al primo rifiuto di un lavoro, cessano i contributi dello stato che può anche verificare le eventuali distorsioni nel caso in cui uno stesso soggetto si ritrovi sistematicamente fuori dall'attività produttiva.
Non possono essere tollerati parassiti e lavativi che gozzoviglino con i soldi di chi lavora e produce il pil.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

venerdì 28 maggio 2021

Lo squallido spettacolo dei parlamentari che cambiano casacca-

 Lo squallido spettacolo dei parlamentari che cambiano casacca-

Avvicinandosi la scadenza elettorale, sono ricominciati i cambi di casacca da parte dei parlamentari, con la costituzione di nuovi gruppi, il rientro o l'uscita di singoli parlamentari.
Lascia allibita la scelta di Forza Italia di riprendersi in casa la Polverini, sulla cui affidabilità, ormai, nessuno potrebbe far di conto, mentre continua la ricerca di una scialuppa di salvataggio per tanti topolini che erano imbarcati su vari Titanic.
Così se FI si interroga sul suo futuro alla luce delle non confortanti notizie sulla salute di Silvio Berlusconi (85 anni a settembre), anche gli orfani di Grillo e singoli emarginati di altri gruppi si guardano intorno.
L'ultima notizia riguarda l'ennesimo partitino in costituzione e che ambisce a riunire "il centro" e persino "ad essere trainante del Centro Destra".
I promotori sono Toti e Brugnaro (l'ottimo sindaco di Venezia che non capisco perchè si giochi in questo modo la sua credibilità, forse ha dato ascolto a troppe Sirene che hanno solleticato la sua vanità) e Quagliarello (personaggio che fu in prima fila anche nella costituzione del fallimentare gruppo di Fini e la cui presenza, pertanto, non è certo di buon auspicio per Toti e Brugnaro).
In questa nuova formazione troviamo anche la senatrice Maria Rosaria Rossi, l'ex tesoriera di FI che votò a favore del governo Conte giallorosso per poi cercare di trovare spazio tra i "responsabili" contiani e Michela Biancofiore, un tempo fedelissima del Cav (come la Ravetto che, da circa un anno, ha scelto la Lega).
Si aggiungano altri provenienti per lo più da FI, poi Lega e Cinque stelle.
A parte ogni considerazione su un partito che nulla fa per fermare l'emoragia, è ripugnante vedere parlamentari eletti in una lista, transitare giulivamente in altre formazioni, anche più di una!, senza subire alcuna sanzione.
Probabilmente il deterrente più efficace sarebbe la decadenza dalla carica, con chiamata del primo dei non eletti o elezione suppletiva.
Sarebbe la via maestra, quella più dignitosa e moralmente educativa.
Un parlamentare non condivide più la linea espressa dal partito per il quale è stato eletto e, legittimamente, cambia partito.
Ma non può e non deve continuare a godere dei benefici che gli derivano solo dall'essere stato candidato nel partito che ora abbandona.
La decadenza dovrebbe essere automaticamente naturale.
Oppure una sanzione economica.
Ad esempio il corrispondente a tutte le indennità che uno percepirebbe dal momento in cui abbandona il suo partito di elezione fino al rinnovo del parlamento.
Sarebbe solo una sanzione punitiva, ma forse avrebbe la stessa valenza deterrente.
Ma lo schifo dei cambia casacca deve essere affrontato e risolto.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

giovedì 27 maggio 2021

Basta lacrime di coccodrillo sui clandestini morti-

 Basta lacrime di coccodrillo sui clandestini morti-

Ci risiamo.
Una ripresa video volutamente cruda da parte di una ong, rilancia gli ipocriti piagnistei sui clandestini che muoiono in mare.
Se pur affranto non mi sento affatto responsabile e, anzi, è mia opinione che la responsabilità morale di quelle morti e di quelle che verranno sia tutta in capo a chi blatera di accoglienza, chi si presenta davanti alle coste africane per raccoglierli e scaricarceli senza alcun piano di gestione, di chi li illude con lo ius soli e con la banalità fumosa dei "ponti e non muri".
Noi Italiani, ma anche tutti gli stati europei, non siamo in grado accogliere i milioni di disgraziati che sono indotti a partire per raggiungere le nostre coste pensando di trovarvi casa.
Non possiamo farlo perchè il nostro territorio è sovrappopolato, perchè le nostre risorse sono limitate e non bastano neppure per noi stessi, perchè la Storia, la Cultura, la Lingua, la Tradizione sono incompatibili con altre storie, altre culture, altre lingue, altre tradizioni e comporterebbero uno scontro sociale (e non solo) dal quale usciremmo tutti più poveri.
L'arrivo di milioni di immigrati distruggerebbe quello che abbiamo costruito in secoli di sofferenze, guerre, fatiche, speranze e delusioni.
Non possiamo tradire i sacrifici dei nostri Padri, disperdendoli in sussidi verso gente che ci farebbe tornare indietro di qualche centinaio di anni, senza portare alcun valido contributo alla nostra crescita.
E allora cosa facciamo ?
Li lasciamo morire ?
Questo è il messaggio subliminale di chi, per me responsabile morale, cerca invece di lavarsene le mani incolpando gli stati europei di disinteresse.
E certo l'unione sovietica europea ha le sue colpe, gravi, ma non perchè non riesce ad attuare un concorde piano di ricollocazione, perchè anche quello sarebbe sbagliato.
Non si risolve un problema rendendolo comune a 27 stati invece che a soli tre o quattro.
Lo spazio e le risorse che mancano all'Italia, mancano anche agli stati europei.
Il problema si risolve alla radice, cioè a casa di chi oggi viene istigato a partire.
L'onu, con i suoi migliaia di dipendenti ben pagati e ben protetti nei loro uffici, dovrebbe agire in prima persona, senza scaricare, come invece sta facendo, sugli stati europei la responsabilità di soccorsi e accoglienza.
Gli impiegati dell'onu si rimbocchino le maniche e, invece di stare al caldo nei loro uffici di New York e Ginevra, vadano in Africa a gestire alla fonte il problema, collaborando con i governi locali.
Noi Italiani, Spagnoli, Greci, potremo fare la nostra parte per evitare i morti in mare, attuando un severo blocco navale che impedisca le partenze dai porti africani, meno arrivi e molte meno morti.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

sabato 22 maggio 2021

La monumentale miseria umana e politica della sinistra-

 La monumentale miseria umana e politica della sinistra-

Letta ha proposto di aumentare la tassa sul morto, quella sulle successioni, venendo sbeffeggiato persino da Draghi.
Ricordo che la tassa sulle successioni fu abolita da Berlusconi nel 1994, poi rimessa da Prodi nel 1996 e quindi ha avuto alterne vicende sulle aliquote da applicare a seconda che al governo ci fosse il Centro Destra (le diminuiva con l'obiettivo di cancellarla di nuovo) o la sinistra (le aumentava con l'obiettivo di espropriare integralmente ogni eredità).
Ma la proposta di Letta non è colpa di Letta è colpa del dna che appartiene anche a Letta, quello di un'accozzaglia fondata sull'invidia e che pertanto vuole togliere agli altri quello che hanno.
La sinistra ama tanto i poveri che vogliono ridurci tutti in povertà, invece di portare tutti a stare bene.
Così il coprifuoco, lo stato di emergenza, i divieti di circolazione, ma anche le tasse (quella sul morto è solo l'ultima di una lunga serie), l'immigrazione, la resistenza a riconoscere la legittima difesa delle vittime contro i rapinatori.
Divieti, sanzioni, tasse.
Miseria, terrore, morte.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

venerdì 21 maggio 2021

Uso legittimo della forza-

 Uso legittimo della forza-

Se è legittimo che una nave ong, violi le acque territoriali italiane, speroni una motovedetta della Guardia di Finanza e ci scarichi orde di clandestini, allora deve essere altrettanto legittimo che gruppi di cittadini Italiani agiscano, sussidiariamente, in difesa della nostra Identità e Integrità territoriale con azioni uguali e contrarie, per mera par condicio.
Del resto la Spagna socialcomunista di Sanchez e Iglesias ci insegna che per difendere i confini dai clandestini, valgono anche i carri armati e i respingimenti e tutto con l'applauso dell'unione sovietica europea.
Non pretendo nulla di più anche per l'Italia, ma neppure uno iato di meno.

martedì 18 maggio 2021

Il diritto della maggioranza-

 Il diritto della maggioranza-

E' un gran parlare della tutela delle minoranze, di ogni più marginale concezione di minoranza.
Neri, omosessuali, musulmani e indù, clandestini e regolari, insomma tutti hanno qualcosa da pretendere sotto l'ombrello dei diritti delle minoranze.
Però, attenzione, solo le minoranze che sono funzionali al disegno della Spectre mondiale che vuole introdurre il nuovo ordine mondiale in base alle teorie di Kalergi.
Infatti alla minoranza nazionalista non viene dato spazio informativo essendo tutti sudditi dell'unione sovietica europea, quella fascista addirittura viene perseguitata da leggi che concettualmente appartengono ad un passato ancor più lontano di quello scandito dagli anni.
La razza bianca non può organizzarsi come quella nera perchè verrebbe additata come organizzazione razzista (i Suprematisti additati come una setta di terribili diavoli contro cui usare aglio ed ogni strumento per tenerli lontani da noi).
Quelli che hanno normali passioni verso il sesso opposto sono a rischio di dover dimostrare il loro rispetto per le minoranze, mettendo a disposizione il proprio fondo schiena.
I clandestini non sono più immigrati, nè migranti, ma vorrebbero essere nostri concittadini, magari usufruendo del reddito di cittadinanza a spese nostre (le risorse che si trasformano in tasse).
Se viene approvata una legge sulla legittima difesa che consente di difendersi dai rapinatori, si trova subito il magistrato che la interpreta in senso punitivo verso la vittima.
Le minoranze vanno rispettate, tanto che spesso, nei progetti di riforma elettorale, si parla di "diritto di tribuna".
Basterebbe abolire tutte le leggi che censurano una opinione e non pretendere di approvarne altre.
Ma è la maggioranza che ha il diritto di tenere il timone e indirizzare la navigazione di uno stato, di una Società, di una Civiltà.
La maggioranza del Popolo, non una maggioranza parlamentare che non corrisponde più al sentimento del Popolo Italiano.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

lunedì 17 maggio 2021

Al voto amministrativo-

 Al voto amministrativo-

Non diciamolo troppo forte, ma pare che in autunno si voti.
Poco, solo per qualche sindaco e un paio di presidenti di regione (non sia mai che il Popolo torni a presidiare le urne rompendo il giochino instaurato con la tirannia sanitaria), ma si voterà.
E sono in corso le grandi manovre per i candidati.
Come sempre, chiunque sarà il candidato della sinistra (unita o sparpagliata, con o senza i grillini) per me sarà "Da battere", quindi non mi interessa chi potrà essere.
Mi interessano invece le scelte che faranno nel Centro Destra, con tutta la destra unita-
Contrariamente a molti, sono contento che Albertini e Bertolaso abbiano rinunciato alla candidatura a Milano e Roma.
Albertini sarebbe stato una minestra riscaldata, con qualche trascorso, se ricordo bene, o, almeno, qualche ambiguità, dalle parti del partitino di Alfano, mentre Bertolaso, sempre candidato e mai sottopostosi ad una vera votazione.
Su Milano leggo di Maurizio Lupi: pessima candidatura, un altro che ha avuto trascorsi con il partitino di Alfano.
Come possiamo fidarci e affidare il nostro voto a simili camaleonti ?
Su Roma invece leggo di una possibile candidatura di Maurizio Gasparri, che mi troverebbe pienamente concorde.
In sostanza, io, un candidato del Centro Destra, lo vorrei senza macchie nel passato politico (ed essere stato con Alfano è una grossa macchia, così come lo è stare a sfogliare la margherita se stare con la sinistra o il Centro Destra e magari spendersi per un candidato alle "primarie" cattocomuniste), che possa vantare una militanza costante ed un impegno anche nelle attività più umili (volantinaggio, affissione manifesti etc.) e che non si copra con la foglia di fico del "civismo" per rifiutarsi di prendere posizioni, anche scomode.

domenica 16 maggio 2021

L'Italia Paese censurato-

 


L'Italia Paese censurato-
Alcuni giorni fa il cantante Fedez aveva tracimato ululando alla censura tentata contro di lui dalla rai (rai 3, per giunta !).
Il cantante aveva poi potuto non solo gorgheggiare con la sua canzonetta, ma anche esporre, a spese di tutti noi, le sue personalissime idee.
Poco dopo abbiamo saputo di una operazione di psicopolizia contro un professore universitario, una giornalista ed altre nove persone che si sarebbero rese responsabili di "vilipendio del capo dello stato".
Ma nessuno ha saputo citare esattamente dove, come e quando.
"Casualmente" quelle persone sono tutte ostili al regime di tirannia sanitaria che ci è stato imposto con la scusa del virus cinese ed appartengono a quell'area vasta che si può collocare nel Centro Destra.
E' di due giorni fa la richiesta delle "istituzioni" assai sgangherate dell'unione sovietica europea, che non sono state capaci di dare una impronta efficiente alla loro campagna di vaccinazione (venendo surclassate dal Regno Unito di Boris Johnson felicemente fuori dall'unione), per tre miserrimi minuti di critica tramite una trasmissione televisiva che, mosca rara, ha osato rendere pubblico che "il re è nudo".
Non basta.
E' di ieri la notizia che un professore universitario di Milano è stato sospeso per un mese, senza stipendio, per aver osato esprimere critiche alle relazioni personali e professionali della vicepresidente di Biden: orrore !
Siamo di fronte ad una censura immaginaria, ed a tre casi, ravvicinatissimi, di concreto intervento repressivo contro la libertà di opinione.
A senso unico: da sinistra contro la destra.
Capiamoci: se non ci sapremo organizzare (e questo spetta ai leaders nazionali) non esisterà più una sola voce libera in Italia e le idee potranno circolare, come nell'Unione Sovietica, solo attraverso scritti segreti.
Perchè, con tutta la repressione che potranno fare dalla legge Mancino al ddl Zan, non riusciranno mai a cancellare una Idea, renderanno solo più difficile farla circolare, ma renderanno anche più forte la consapevolezza e la volontà di difendersi, chi quell'idea sostiene.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

domenica 9 maggio 2021

Insetti e vino annacquato.Il cibo dell'unione sovietica europea-

 Insetti e vino annacquato.Il cibo dell'unione sovietica europea-

I Vicentini sono detti "mangia gatti", perchè nel passato, per nutrirsi mangiavano i gatti, non avendo niente altro disponibile.
Adesso i gatti a Vicenza sono salvi e vivono assieme agli Umani, serviti e riveriti perchè, come dice il proverbio, "il cane ha un padrone, il gatto molti servitori".
La cucina italiana è rinomata nel mondo e tanti vengono in Italia non solo per la Storia, la Cultura, le bellezze artistiche e paesaggistiche, ma anche per rifarsi il palato.
E, naturalmente, un buon pasto non può prescindere da un buon vinello, rosso o bianco a seconda delle circostanze, del periodo e dell'alimento.
L'unione sovietica europea, quella che ha fatto delle misure di cetrioli e banane il fulcro della propria legislazione, vorrebbe adesso interferire (e rovinare) la qualità del cibo e delle bevande sulle nostre tavole.
Vengono così approvati "piatti etnici", come scarafaggi e formiche, nel nome dell'inclusione e dell'accoglienza (io li farei mangiare, sette giorni su sette, 12 mesi all'anno a questi) e, nel contempo, vorrebbero imporre di annacquare il nostro vino con l'acqua.
Capisco che, dopo il sorpasso delle produzioni ed esportazioni italiane su quelle francesi, questi, sciovinisti seguaci di Asterix (un fumetto) e dimentichi di Vercingetorige (verità storica, re gallo portato in catene a Roma), cerchino di rovinare il gusto, facendo in modo che il loro vino decadente non sia surclassato da nostro di qualità.
E in tale offesa per il palato trovano facili alleati nei barbari di sempre che non sanno cosa sia un buon vino, nè un buon piatto di pasta o un arrosto non di formiche o scarafaggi, ma di maiale o di vitello.
Così, la commistione tra politicamente corretto, barbarie culinaria, ignoranza storica, arriva a legittimare il piatto di insetti e a richiedere di annacquare il vino.
Ma cosa restiamo a fare ancora dentro l'unione sovietica europea che è solo una tassa e un danno per l'Italia e gli Italiani ?
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

venerdì 7 maggio 2021

La cancellazione della Cultura è soppressione della Civiltà-

 La cancellazione della Cultura è soppressione della Civiltà-

Una università americana (quella in cui avrebbe studiato - a questo punto direi: si fa per dire - la vice di Biden) ha deciso di sopprimere il dipartimento di cultura classica, con la motivazione che autori e personaggi sono tutti uomini e bianchi.
La colpa di Omero, di Cicerone, di Achille e di Enea, degli Orazi e dei Curiazi, di Augusto e di Adriano è essere uomini e bianchi.
Quindi vanno cancellati dalla memoria storica e dalla conoscenza.
Come, dunque, saremmo giunti all'attuale livello di Civiltà ?
Non si sa.
L'ignoranza, che si doveva combattere per rendere gli Uomini liberi, ora torna prepotentemente in una moltitudine con il cervello triturato dalle droghe e dalle canzonette che hanno sostituito lo studio dei Classici, portatori di Valori, e dei Grandi del passato.
La decisione di quella università, segue un anno passato ad abbattere statue, come dei talebani qualunque ed a chiedere la revisione della Storia, per adattarla alle esigenze dei negri e, più in generale, di quella categoria del nichilismo che sono "le minoranze".
In Olanda hanno cancellato la parte della Divina Commedia di Dante in cui si descrive Maometto all'Inferno, in Italia vorrebbero imporre una legge che impone il bavaglio alle opinioni e alle idee.
Tutto arrivato al seguito del virus cinese: a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva un Grande Politico del nostro recente passato, Giulio Andreotti.
Il risultato sarà che chi continuerà a studiare secondo lo schema tradizionale, sarà portatore di Cultura, di Conoscenza e di Civiltà, gli altri saranno solo una massa di ignoranti, pronti a seguire le loro pulsioni, anche le più depravate, senza sapere dove andare, consumando risorse e finendo con il diventare i nuovi schiavi, quelli cui saranno affidati compiti minori, quelli che non determineranno le scelte per il futuro, quelli che si faranno abbindolare da un cellulare, da una canzonetta, da uno sculettamento.
Significherà una regressione culturale e civile di cui si vedono le avanguardie con la trasformazione di attori e cantanti, nani e ballerine, in profeti sociali e attivisti politici.
E anche per questo, a pensare male si fa peccato, ma ci si azzecca-
#ItaliaSveglia #AlessioZanon

giovedì 6 maggio 2021

Ei fu.Dopo 200 anni sappiamo che Napoleone fu un despota assassino-

 Ei fu.Dopo 200 anni sappiamo che Napoleone fu un despota assassino-

Non so perchè un Grande della nostra Letteratura, un autentico Padre della Patria, non solo letteraria, come Alessandro Manzoni ebbe l'ispirazione per un'ode su Napoleone.
Giustamente osservò che
"Lui folgorante in solio
Vide il mio genio e tacque;
Quando, con vece assidua,
Cadde, risorse e giacque,
Di mille voci al sonito
Mista la sua non ha:
Vergin di servo encomio
E di codardo oltraggio,
Sorge or commosso al subito
Sparir di tanto raggio"
E sicuramente è un onore ulteriore per il Manzoni non aver esaltato Napoleone nei momenti del trionfo e non averlo denigrato in quelli della sconfitta.
Ed ha avuto ragione nel prevedere
E scioglie all’urna un cantico
Che forse non morrà.
Infatti, dopo duecento anni, quando si dice Napoleone, la prima risposta che viene in mente è: ei fu.
La seconda è la domanda che il Manzoni propose
"Fu vera gloria? Ai posteri
L’ardua sentenza".
Dopo duecento anni, con buona pace dei francesi che, sciovinisti, onorano Napoleone come si esaltano per un personaggio inventato come Asterix (e adesso per una nazionale di calcio dove i francesi sono marginali e minoritari), possiamo dire che no, non fu vera gloria, fu solo violenza, miseria e morte.
Napoleone sullo stesso piano e precursore dei vari Stalin, Hitler, Mao, Tito, massacratori di popoli, anche del loro popolo.
Una intera generazione (intesa nei termini temporali classici di venticinque anni) perse la vita sui campi di battaglia per le smanie del piccolo corso.
Le sue guerre, furono solo finalizzate a depredare le altrui ricchezze (quante opere d'arte italiane sono finite in Francia e mai più restituite ?) ed a rendere schiavi i popoli sconfitti.
L'Europa non fu più come prima dopo le sue razzie, dicono gli apologeti, ma anche dopo la guerra di Hitler l'Europa non fu più come prima.
Napoleone fu colui che pose fine, con una guerra vergognosa, alla Serenissima Repubblica di Venezia, vendendola poi agli austriaci che, dopo la caduta del tiranno, si rifiutarono di ripristinarla come fecero con tanti altri ducati e principati.
La fine della Serenissima ci insegna anche che davanti ad un despota sanguinario, non valgono i meriti pregressi (Venezia salvò l'Europa dall'invasione musulmana presidiando il mar Mediterraneo) nè le politiche di pace.
Come invece ci insegnò Roma: si vis pacem, para bellum.
Da "postero", quindi, rispondo al Manzoni e no, non fu vera gloria, ma solo ambizione, violenza, morte, oscurità.

mercoledì 5 maggio 2021

L'unica riforma necessaria alla Rai: privatizzarla-

 L'unica riforma necessaria alla Rai: privatizzarla-

Non ricordo quando sia incominciata la sbornia di chiacchiere sulla politica.
Forse negli anni settanta con "Bontà loro", lo sgabello e la domanda "cosa c'è dietro l'angolo" che, a mia personalissima memoria, è la prima trasmissione di spettacolarizzazione della politica che, fino allora, si era mantenuta sobria all'interno dei telegiornali e delle tribune politiche ed elettorali.
Aperto uno spiraglio, siamo arrivati all'inondazione, allo tsunami di trasmissioni che di politico non hanno nulla, ma sono solo e soltanto dei circhi per urlatori e ignoranti, a prescindere dalla qualità, a volte esistente, di qualche partecipante.
L'odio politico è stato così istigato dalle litigate televisive, senza fine e senza alcuna utilità e quindi incrementato nel momento in cui con i "social media", chiunque avesse sotto mano una tastiera e, adesso, persino un telefono cellulare, può spargere la sua velenosa ignoranza, insultando e imprecando.
Non mi fa quindi alcun effetto leggere che un cantante abbia utilizzato una trasmissione televisiva sulla rete pubblica per fare propaganda di parte, nè che uno scrittore napoletano, probabilmente non sapendo più cosa inventarsi per essere citato, abbia proposto di importare nel Sud Italia un milione di clandestini.
Non mi fa effetto perchè quelli sono solo gli effetti sonori, molto simili a flatulenze, di una rumorosa genìa di braccia sottratte all'agricoltura (come si diceva una volta, avendo come alternativa la miniera).
Da anni, ormai, non guardo le decine di trasmissioni tutte uguali a se stesse e da alcuni mesi ho anche cessato di ascoltare le solite trasmissioni di propaganda alla radio se non di sfuggita e mentre svolgo altre attività.
Ma il problema è che quelle persone ottengono ingaggi pagati anche con i nostri soldi.
Fossero mantenuti dai loro seguaci o lettori, non mi disturberebbe affatto, tanto quando si vota la maggioranza degli Italiani sa quale sia l'interesse comune che non è quello dello ius soli o del ddl Zan, ma vorrei comunque evitare di contribuire a pagarli.
Con il mio canone e le mie tasse.
Con grande sprezzo del ridicolo i cinque stelle, che hanno lottizzato l'attuale rai nominando direttori e amministratore delegato, chiedono di riformare la rai.

Ma la rai, come la magistratura, ha bisogno di una rivoluzione, una riforma non basta.
La rai deve essere privatizzata, lasciare che le varie trasmissioni vivano in base agli ascolti e quindi ai ricavi della pubblicità, o muoiano se sono seguite da pochi fanatici.
Probabilmente riusciremmo anche ripopolare i campi agricoli del nostro Sud con braccia italiane.
#ItaliaSveglia #AlessioZanon