giovedì 19 maggio 2022

Meglio divisi che ambigui (Destra-Centro in cerca di autore)-

 Meglio divisi che ambigui (Destra-Centro in cerca di autore)-

Con grande soddisfazione, la stampa di regime informa (si fa per dire) che il vertice del Centro Destra si è risolto con un rinnovato gelo tra i Leaders che non hanno concordato su cinque città importanti e soprattutto sulla ricandidatura di Nello Musumeci alla regione Sicilia.
A me non interessa il nome del candidato ma la volontà di opporsi sempre e comunque.
Non credo ci sia una grande differenza tra un funzionario sindacale o delle coop del pci/pds/ds/pd, un grillino dalle sconosciute qualifiche professionali e un qualsiasi candidato che possa essere presentato dal Centro Destra.
Io voto l'Idea, la collocazione politica, la proposta, non una persona (però posso non votare una persona se ho motivi per disistimarla, anche per vicende estranee alla politica, ma sarebbe esclusivamente una scelta personale, non politica e non si può pensare di individuare nominativi che vadano bene a tutti, unanimemente).
La persona, sicuramente, può essere un valore aggiunto se riesce a proiettare una immagine competente e accattivante, ma non deve essere determinante, perchè altrimenti quella persona si monterebbe la testa e penserebbe che i voti siano "suoi" (come certi amministratori locali) e non del partito o della coalizione che lo ha eletto.
Mentre chi è eletto deve sempre ricordarsi di rappresentare una Idea e un progetto politico nettamente alternativo, distante e distinto da quello dei sinistri.
E, al di là dei nomi che spesso sono un pretesto per discutere, temo che l'ambiguità di alcuni su Draghi, Mattarella e il futuro, sia l'elemento più evidente di una divisione nel Centro Destra.
Stupisce, peraltro, la posizione di quelli che hanno preso veramente due topiche solenni nell'entrare al governo con i sinistri.
Stupisce meno Forza Italia che ha nel suo seno personaggi che hanno già i piedi dall'altra parte, con la scusa una volta del sostegno a Draghi, un'altra dell'europeismo, un'altra ancora dei presunti "diritti" di omosessuali e di svariate altre tipologie, tutte con pretesa di "tutela" (cioè di imbavagliare e sanzionare chi non è d'accordo con loro).
In questa situazione mi sembra peggio essere ambigui che andare divisi alle elezioni.
E' vero che ci sono situazioni che intrecciano posizioni che possono confondere le idee (come il sorprendente sostegno di Fratelli d'Italia al comico di Kiev) ma deve essere chiaro che può capitare, su singole questioni, di non essere sulla stessa lunghezza d'onda, mai, però, sul fatto che non si debba governare con i sinistri.
Da elettore chiedo ai partiti di Centro Destra di abbandonare ogni ambiguità e di dichiarare che non vi è alcuna possibilità di alleanze con certi (quelli dello ius soli, della legge contro la cosiddetta omotransfobia e altre amenità del genere) e che, per dimostrarlo, si assumano comportamenti connseguenti, come uscire dal governo Draghi.
Diversamente è meglio salutarsi e andare ognuno per la sua strada...
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