lunedì 28 novembre 2022

Austerità non è una brutta parola. Dipende da come si applica-

 Austerità non è una brutta parola. Dipende da come si applica-

Scorrendo i punti della manovra predisposta dal Governo, trovo una attenzione particolare alla tenuta dei conti dello stato.
Il fenomeno venuto da Francoforte, Draghi, ci ha lasciato peggio che in mutande.
Per "merito" suo abbiamo un debito pubblico a quasi 2800 miliardi che lui ha cospicuamente contribuito ad incrementare di 170 miliardi, abbiamo una inflazione a oltre il 10% (2% che era prima del suo arrivo), abbiamo una crisi energetica e un costo delle bollette derivanti dalle sue scellerate scelte di politica estera e sanzionatoria verso la Russia e ci siamo indebitati verso i cravattari di Bruxelles con i prestiti condizionati.
E adesso si torna a parlare di "conti in ordine", quindi di "austerità".
Di suo "austerità" non è una brutta parola, dipende da come la si declina.
Se è per dare ad uno stato quello stesso rigore che adottiamo tutti noi nel nostro bilancio famigliare, allora "austerità" è coniugata correttamente, applicando i principi sani del vivere civile: pagare i propri debiti, dare a ciascuno il suo in base al merito, non spendere quello che non si ha.
Se, però, è per accattivarsi le simpatie (e il voto) di cittadini che vogliono vivere alle spalle di chi lavora e produce o vogliono dare soddisfazione alle proprie paturnie assistenzialiste o ecologiste, allora l'austerità diventa una bestemmia contro la quale diventa lecito adottare ogni tipo di contromisura.
Sperperare per il reddito di cittadinanza, per accogliere i clandestini o per finanziare ed armare il comico di Kiev, significa applicare "austerità" nei confronti di chi lavora e produce, tassando oltre ogni limite legittimo, tagliando redditi e pensioni, sottraendo servizi pagati anticipatamente, riducendo il benessere condizionando riscaldamento invernale e climatizzazione estiva a giorni, orari e temperature imposte a tavolino, a prescindere dalle esigenze individuali.
Trovo quindi nella finanziaria della Meloni un primo tentativo di invertire la rotta.
E' impossibile togliere in un colpo solo quello che i cattocomunisti hanno elargito alle varie clientele nel corso degli ultimi undici anni, il Governo è obbligato quindi chiunque ad una politica di piccoli correttivi che, al momento, non fanno notizia (se non nella propaganda urlata e senza argomenti dei cattocomunisti).
Non so se la Meloni avrà il tempo per completare l'inversione senza scossoni, ma il fatto che ci stia provando induce a godersi, con maggiore soddisfazione, il quotidiano travaso di bile dei cattocomunisti diffuso su carta, radio e televisione, veicolato dai loro agit prop pubblicitari che continuano a credersi giornalisti.

venerdì 25 novembre 2022

Lo sport non sia inquinato dalla politica-

 Lo sport non sia inquinato dalla politica-

Non guardo i Campionati del Mondo di calcio perchè non c'è l'Italia, al più guarderò semifinali e finale.
E' però un avvenimento di cui si parla e si legge, suddiviso tra la notizia, cioè il risultato delle partite in corso con le sorprendenti e a me gradite sconfitte di Argentina e Germania ( e sono seduto in riva al fiume aspettando quelle di Francia e Brasile) e uno tsunami di commenti politici sul Qatar, sugli omosessuali, sull'Iran, sulla fascia da capitano.
Io non avrei mai fatto organizzare al Qatar i mondiali, non per una ritorsione politica verso l'Emiro o il sistema politico, ma perchè un mondiale di calcio deve essere giocato in una nazione che abbia un passato calcistico, una storia da raccontare, delle credenziali sportive.
Il Qatar ha solo una montagna di dollari e chi oggi ipocritamente critica la Fifa per essersi adeguata alle richieste di sterilizzare le proteste sui temi sgraditi all'Emiro, sono gli stessi che si sono spellati le mani per le olimpiadi in Cina, cioè nella nazione più repressiva, totalitaria, liberticida che esista al mondo.
Quindi sono proteste prive di qualsivoglia fondamento etico e morale, perchè fatte contro uno stato piccolo e difeso solo dalla sua montagna di denaro.
Ma che sia il Qatar o la Cina, non sono per nulla d'accordo a trasformare un campo di calcio, un impianto sportivo, in un palco propagandistico per sostenere tesi di parte, inginocchiandosi, salendo sul podio con il pugno chiuso alzato, voltando le spalle alla propria bandiera, evitando di cantare il proprio Inno Nazionale, indossando fasce colorate o tappandosi la bocca nelle fotografie ufficiali.
Anche perchè le ultime proteste che vorrebbero assecondare i piagnistei dei neri e degli omosessuali non credo che siano unanimemente condivise e hanno torto i calciatori tedeschi (meritatamente castigati dal Giappone, quando ero piccolo si diceva "San Giovanni non porta inganni") a straparlare di "principi non negoziabili", dimostrando che sarebbe meglio se si impegnassero sul campo di calcio e non sui presunti temi etici.
Lo sport deve vedere tutti gareggiare senza essere penalizzati dalla propria appartenenza nazionale, etnia, fede politica o religiosa.
Le controversie sui presunti diritti civili hanno altri campi di gioco, dai parlamenti nazionali ai palchi dei comizi fino all'estremo del campo di battaglia, ma non i campi di calcio o gli impianti sportivi.

martedì 22 novembre 2022

Tagliate le tasse e abolite i bonus-

 Tagliate le tasse e abolite i bonus-

Leggo che un parlamentare della Lega ha proposto un bonus da elargire a chi si sposa.
Spero non sia una proposta di partito, ma solo di un parlamentare in cerca di visibilità.
Non perchè favorisca il matrimonio religioso piuttosto che quello civile (ma è già stato detto che sarà estesa a tutti) e neppure perchè arriverebbero pure gli omosessuali a pretenderne l'estensione alle loro "unioni", ma perchè si tratta dell'ennesimo sperpero di denaro pubblico che non porterebbe alcun frutto. Ci si sposa in Chiesa perchè si crede nell'istituto dell'unione, e non per 4 soldi.
Ormai credo che nessuno sia in grado di elencare tutti i "bonus" più disparati che vengono elargiti senza alcuna produttività, ma solo perchè questa o quella lobby (da quelle automobilistiche a quelle energetiche, dai sindacati alle associazioni dei consumatori) ne hanno fatto una chiassosa bandiera per ottenere qualche citazione.
Se proprio non si riesce a risparmiare denaro per ridurre il debito pubblico, quello deve essere indirizzato a beneficio di tutti, nell'ottica di un progetto ideale e sociale che favorisca la crescita di tutta la società italiana.
Possono essere servizi, veri, come l'implementazione di asili o la costruzione di case per giovani coppie italiane, oppure può essere un provvedimento di riduzione generalizzata e sensibile di ogni tipo di tassazione.
In tale ottica mi andrebbe bene la soppressione dell'Iva sui beni di prima necessità come pane e latte, ma anche la riduzione dell'Iva sui qualsiasi bene e servizio, a cominciare dalle bollette delle utenze domestiche.
Per tutti, non solo per una parte della popolazione.
Meglio ancora, poi, la riduzione delle aliquote irpef, sempre per tutti, avendo come traguardo una flat tax molto bassa e la privatizzazione del maggior numero di servizi possibili, per far uscire lo stato dalle nostre vite e dalle nostre tasche.
E' ora di finirla con l'assistenzialismo di stato, come il reddito di cittadinanza, che non porta alcun beneficio.
La Meloni non si lasci coinvolgere dalla vecchia politica delle mancette ai vari gruppi di pressione per rabbonire lobbies o costruire clientele.
E' stata infatti votata per adesione ad un modello ideale di società cui tendere, provvedimento dopo provvedimento, senza guardare al sondaggio del giorno, senza farsi condizionare delle urla del Masaniello di giornata, ma avendo ben presente il traguardo da raggiungere nonostante le difficoltà e gli anatemi dei cosiddetti benpensanti che vogliono fare beneficenza con i nostri soldi. 

sabato 19 novembre 2022

Non abbiamo bisogno di prestiti dai cravattari di Bruxelles e Francoforte-

 Non abbiamo bisogno di prestiti dai cravattari di Bruxelles e Francoforte-

La ricchezza privata degli Italiani è superiore al debito pubblico.
Durante i confinamenti derivanti dalla politica repressiva di Conte e Draghi, sono aumentati i depositi degli Italiani.
Tedeschi, francesi e in genere i burocrati europei non perdono occasione per cercare di mettere le mani sulla ricchezza privata degli Italiani, dalle case ai risparmi, con la scusa dell'austerità, dei conti in regola, pontificando su tasse sui patrimoni mobiliari e immobiliari, appoggiati dagli obbedienti ascari cattocomunisti.
I prestiti condizionati che Draghi ha sottoscritto vanno tutti in direzione di appropriarsi, con la scusa di eventuali ritardi o mancanza, delle ricchezze degli Italiani, attraverso lo strumento fiscale.
Uno strumento che fu utilizzato dai monarchi assoluti a fine Medio Evo per affermare la loro autorità centralista, uno strumento che, trasformato in un divieto assoluto verso la proprietà privata, è stato utilizzato nei paesi comunisti per poter meglio controllare la popolazione.
Chi è povero non ha alternative che rivolgersi, con gratitudine, alle briciole che cadono dal desco del principe, del papa o del segretario del partito comunista e dei suoi burocrati.
Nei giorni scorsi l'Italia ha emesso dei BTP indicizzati e con premio finale.
Certamente non coprono l'inflazione reale, ma rappresentano lo strumento, complessivamente più sicuro e meglio remunerativo per fronteggiarla.
Qualcuno obietterà che le azioni danno un rendimento maggiore ed avrebbe ragione.
Ma è un rendimento aleatorio: oggi c'è, domani potrebbe esserci un calo significativo e di lunga durata temporale del valore.
Se qualcuno ha un portafoglio azionario con un orientamento di "cassetta", comprende al volo tale affermazione perchè vedrebbe quanto il valore complessivo delle sue azioni aumenta in breve tempo incrementando virtualmente il suo risparmio, ma anche quanto, altrettanto repentinamente, cala, creando perdite virtuali significative, in caso di eventi visti come un pericolo dal Mercato, come è accaduto due giorni fa con il missile ucraino caduto in Polonia e inizialmente attribuito alla Russia.
Il Btp come formulato nell'ultima emissione, invece, fornisce un incremento sicuro, costante e con una forma di indicizzazione (oltre al premio finale).
Per questo ha ottenuto un successo l'emissione, con un collocamento arrivato a quasi 12 miliardi di denaro fresco affluito nelle casse dello stato, in gran parte (due terzi) frutto del risparmio privato degli Italiani e che agli Italiani sarà restituito senza disperdere ricchezza nazionale.
E' l'alternativa ai prestiti pelosi "concessi" dall'Unione del Male che, tramite gli accordi stretti da Draghi, rappresentano un cappio stretto al collo di tutti gli Italiani.
Possiamo fare senza quei prestiti condizionati e da restituire con gli interessi, decidendo di incassare unicamente la parte a fondo perduto (che poi si tratta di una cifra sostanzialmente uguale a quella che l'Italia versa all'unione, quindi si tratta di soldi nostri che non dovremmo restituire nè pagarvi sopra interessi) e contemporaneamente emettendo ulteriori titoli del debito pubblico, indirizzato agli Italiani, per incrementarne il nostro risparmio e la nostra ricchezza, magari collegandoli ad opere particolari come, ad esempio, il Ponte sullo Stretto di Messina, contenendo il debito pubblico all'interno dei confini della nazione.
Possiamo fare a meno dei prestiti dei cravattari di Bruxelles e Francoforte e dobbiamo provarci per riprenderci il controllo sul nostro futuro e sui nostri risparmi.

domenica 6 novembre 2022

Dov'è finito il senso civico ?

Dov'è finito il senso civico ?

 La decadenza di una Civiltà, di una Società, si vede anche dal "non fare" quando si dovrebbe invece agire.

Mi riferisco alle azioni degli imbrattatori di quadri, che ottengono troppa attenzione mediatica, ma a me sembra che possano agire indisturbati per la complicità sia di chi dovrebbe vigilare sui beni artistici, ma anche dei cittadini in visita ai musei.
Il mio senso civico mi porterebbe, nel caso mi trovassi spettatore di un simile sconcio, ad intervenire, per cercare di impedire il compimento del crimine, anche usando la forza contro gli imbrattatori che non meritano alcuna giustificazione, nè tolleranza.
Possibile che in musei, dove dobbiamo fare lunghe file per entrare, non solo non vengano controllate le persone che si portano dietro barattoli di pomodoro o zuppa di verdura e le si lascino passare perchè possano delinquere liberamente, ma anche che tutti quelli che si stanno godendo l'arte restino passivi spettatori ?
Ho l'impressione che quei ragazzi (ma per me sono subornati da adulti) non abbiano avuto dai loro genitori una sana educazione nei Valori che si estrinseca anche con qualche schiaffo ben assestato.
Da ragazzo i miei, se mancavo di rispetto o colto da cretinaggine, mi davano un sonoro calcio in culo-
Immagino che un evento analogo, oggi, vedrebbe i genitori organizzare prima una chat, poi una una assemblea di quartiere, chiamando un parlamentare perchè presenti una interrogazione al parlamento e il povero guardiano coinvolto probabilmente verrebbe sbranato dalle Erinni della non violenza.
Dov'è finito il senso civico ?
Ma quando, purtroppo sempre più spesso, leggo e ascolto delle "imprese" di quegli imbrattatori, mi vien da pensare che la loro infanzia non sia stata accompagnata da una adeguata educazione al rispetto della proprietà altrui.
E penso anche quanto siano squallidi quelli che assistono a simili azioni, senza provare a reagire assestando almeno un sono ceffone a ciascuno di quei viziati ragazzotti.

giovedì 3 novembre 2022

Il miglior indice di gradimento per un governo-

Il miglior indice di gradimento per un governo-

Capisco che il ruolo dell'opposizione sia quello di contestare i provvedimenti della maggioranza e in Italia non si è mai fatta eccezione.
Però anche l'opposizione ad un provvedimento vuole che si mettano in funzione i pochi neuroni presenti nelle scatole craniche, peraltro vuote, dei cattocomunisti.
Soprattutto una opposizione sensata dovrebbe guardare all'Interesse Nazionale che, nella sua saggezza spicciola, il Popolo sa istintivamente quale possa essere.
La reazione dei cattocomunisti, nelle loro tre versioni incarnate da Letta, Conte e Renzenda, ai primi provvedimenti del Governo Meloni è, invece, quella di una opposizione orbata anche dell'ultimo neurone che, come la particella di sodio di una pubblicità per acqua minerale, era alla (inutile) ricerca di un suo simile
Un decreto contro i rave party e la sinistra, quella stessa sinistra che ha espulso dal lavoro e dallo stipendio i lavoratori che non offrivano il braccio alla "scienzahhh", quella stessa sinistra che ci ha rinchiuso in casa rubandoci il diritto agli spostamenti, quella stessa sinistra che ha imposto un lasciapassare costruito sulle bugie circa contagi e contagiosità, quella stessa sinistra che ha manganellato e usato gli idranti contro chi contestava pacificamente, come i portuali di Trieste, quel lasciapassare, bene quella sinistra urla alle norme liberticide.
Insomma la sinistra vuole la libertà di occupare e devastare le proprietà altrui, droga libera, disturbo alle attività economiche, blocco del traffico e se un governo cerca di riportare ordine nelle nostre strade a difesa dei cittadini onesti, insorge, dimostrandosi così totalmente disconnessa dal sentimento popolare.
E la conferma viene dalle identiche modalità di opposizione agli altri due provvedimenti assunti in sede di Consiglio dei Ministri.
La riammissione dei medici che non si sono fatti iniettare il siero cosiddetto anti covid, il congelamento (prodromico dell'annullamento) delle sanzioni pecuniarie per gli ultra cinquantenni che ugualmente non hanno accettato la puntura e la rielaborazione per confermare l'ergastolo ostativo ai mafiosi, che era in pericolo di essere dichiarato incostituzionale e, quindi, con la possibilità di dare a quei criminali la opportunità di riprendere i propri contatti.
In sostanza, l'opposizione dei cattocomunisti nelle loro triplice suddivisione vuole:
1) un'Italia che tolleri occupazioni, devastazioni, rumori molesti, blocco del traffico, diffusione della droga;
2) un'Italia in cui chi non si presta ad iniettarsi sostanze presunte medicinali sia esclusa perennemente dal mondo del lavoro;
3) un'Italia in cui i mafiosi possano usufruire di permessi, sconti della pena, colloqui.
L'opposizione manifestata da Letta, Conte e Renzenda ai primi provvedimenti del Governo Meloni è il miglior indice di gradimento per il Governo e mi auguro che si possa assistere, ad ogni provvedimento, alla medesima liturgia che ci garantisce la discontinuità con il passato e ci fa vedere la luce in fondo al tunnel.