Uno specchio della realtà-
A me piacciono i film e telefilm polizieschi.
Ogni serie televisiva ha in me uno spettatore assiduo, se mi convince, o solo iniziale se non è nelle mie corde.
I miei preferiti sono quelli inglesi, da Barnaby a Vera fino a Chelsea detective, mentre non sono molto nelle mie corde quelli francesi.
In ultimo, forse perchè il magazzino è vuoto, arrivano serie scandinave portatrici di uno spaccato di una società che spero sia molto lontana dalla nostra, presente e futura.
In questi giorni ho guardato gli episodi di una serie finlandese, Detective Maria Kallio che temo rappresenti lo specchio di una società in profonda crisi, in regressione, avviata alla scomparsa.
Scene che indulgono su persone dello stesso sesso che si abbracciano e baciano, dialoghi in cui simili comportamenti vengono assorbiti con estrema naturalezza, uomini smidollati che parlano alle donne con un tono non di educazione e rispetto, ma servile e subalterno timorosi di violare qualcuna delle migliaia di regole imposte dal femminismo più becero, poliziotti preoccupati di fornire della polizia una immagine inclusiva (festeggiano il capodanno cinese per dare un segnale di inclusione) e spiritosa (postano filmati in cui ballano e cantano), personaggi che con l'etnia finnica stanno come il cavolo a merenda e tutto il bagaglio insostenibile del politicamente corretto su ambiente, rapporti interpersonali, clima, valutazioni politiche, affari.
Se qualcuno pensa che le mie opinioni e descrizioni rappresentino una visione reazionaria e antiquata del mondo, allora confermo che sono orgoglioso di essere antiquato e reazionario.
E li invito a guardarsi la classe e l'eleganza dei vecchi telefilm (ma anche alcuni dei nuovi) in cui c'era una storia, una trama che non indulgeva in inutili provocazioni e rappresentava una società ancora in crescita, rivolta al futuro e non una piegata su se stessa, compressa e annichilita da troppi tabù, regole e convenzioni.
E probabilmente il nostro futuro, la possibilità di avere un futuro, per noi come per i finlandesi, sarà tutto nella capacità di una rombante esplosione reazionaria di cui vediamo qualche piccolo segnale nei voti espressi nei singoli stati.
mercoledì 20 dicembre 2023
Uno specchio della realtà-
giovedì 7 dicembre 2023
Noi Uomini, innocenti perchè essere Uomini non costituisce reato-
Noi Uomini, innocenti perchè essere Uomini non costituisce reato-
Non è mia intenzione infierire su un Padre che vive un momento di immenso dolore, che non riesco neppure ad immaginare, per cui ci andrò molto leggero.Non posso però che dissociarmi, da quella parte del discorso tenuto ieri dal signor Cecchettin ai funerali della figlia, in cui si adombra una responsabilità collettiva degli Uomini, che dovrebbero "cambiare".
Potrei accettare che si dicesse che noi Uomini dobbiamo recuperare, restaurando il nostro ruolo per non crescere, come dice il Generale Vannacci, da smidollati, non che si debba "cambiare" in una sorta di chiamata a correo di tutti gli omicidi di donne.
Perchè di un omicidio, l'unico e solo responsabile è chi lo commette.
Parlare di responsabilità di tutti gli Uomini, di Patriarcato da abbattere, di colpe generiche della Società è solo un modo per portare delle attenuanti (fondate sul nulla !) al vero e unico colpevole, magari concedendogli tutti quei benefici dalla riduzione della pena, ai permessi vari che un omicida non dovrebbe mai avere, essendo un insulto, quello sì, alla memoria delle vittime e dei parenti.
Come potrebbe accadere con Cesare Battisti se, davanti ad una semplice dichiarazione di voler iniziare un percorso di ravvedimento, gli si aprissero le porte del carcere.
GALERA!! ERGASTOLO! e non seghe....
domenica 3 dicembre 2023
E i Sindacati scioperano...
E i Sindacati scioperano...
lunedì 30 ottobre 2023
Sono già in catene, servi con l'anello al naso-
Sono già in catene, servi con l'anello al naso-
Ho ascoltato le interviste ai manifestanti che ieri hanno partecipato alle manifestazioni di piazza contro la legittima vendetta di Israele.A parte la mia totale distanza dalle opinioni espresse nel merito, a parte l'ignoranza abissale che dimostrano i manifestanti, c'è da inorridire per una frase ripetuta da più intervistati: è colpa nostra, di noi Occidentali.
Un atteggiamento prono, servo, di gente che ha rinunciato a pensare e che non è degna di rappresentare l'eredità dei Popoli e delle Nazioni d'Europa che, con le nostre esplorazioni, vittorie, sconfitte, hanno (abbiamo) fatto grande questo pianeta.
La totale mancanza di orgoglio di appartenenza e, anzi, l'accanimento per cancellare una Storia vincente ed esemplare, mi dice che, almeno quelli che esprimono tali concetti, siano già in catene, sottomessi, servi obbedienti dei futuri padroni che, per ora, stanno sbarcando e sfruttano il nostro vitto, alloggio, cure e istruzione.
Mi auguro che, come è spesso accaduto in passato, ci sia una maggioranza silenziosa che non solo non condivida quelle idee, ma che sappia essere legittimamente orgogliosa della nostra Storia, delle nostre conquiste, delle nostre esplorazioni.
Per ora, però, ad aver visibilità sono quei disfattisti genuflessi che, probabilmente, sono gli stessi che pensano di cambiare l'andamento naturale del clima, privandoci delle fonti fossili di energia.
E il futuro diventa molto grigio.
sabato 21 ottobre 2023
Italia e Austria. ci eravamo tanto odiati-
giovedì 12 ottobre 2023
La Storia, Maestra di Vita-
La Storia, Maestra di Vita-
Tra il 73 e il 71 avanti Cristo, Roma, impegnata ai confini esterni su più fronti (Mitridate nel Ponto, Sertorio in Spagna) si trovò ad affrontare una pericolosa rivolta di schiavi che aveva importato nel corso delle sue vittoriose campagne militari, per utilizzarli nei lavori più faticosi o negli spettacoli gladiatorii.Il cinema, americano, ha enfatizzato la figura del presunto capo dei ribelli, Spartaco, calando sempre un velo di censura sulla fine che toccò ai ribelli.
Perchè nel 71, Crasso, con l'apporto di Pompeo di ritorno dalla Spagna con le legioni vittoriose su Sertorio, represse ogni velleità degli schiavi uccidendo tutti gli schiavi catturati dopo la battaglia, mentre Pompeo fece lo stesso con quelli che avevano cercato di fuggire.
Gli storici classici parlano dai diecimila ai quindicimila schiavi, oltre a quelli morti in battaglia.
La rivolta fu domata, quindi, ma ad un costo molto alto.La Storia ci insegna attraverso le pagine del nostro miglior passato, quello di Roma, come l'immissione massiccia di estranei al tessuto etnico, culturale, sociale, provoca solo danni, lutti, morti.
E rende necessario combattere, prima o poi, per conservare la proprietà della terra sulla quale si è nati e nella quale hanno vissuto i nostri padri.
In Italia ci sono già oltre otto milioni di stranieri immigrati, più un numero imprecisato di clandestini.
Molti, tanti, troppi sono di religione musulmana, la più impermeabile ad integrarsi nella nostra società, accettandone regole, leggi, costumi, persino gli alimenti e le festività.
Siamo troppo sbilanciati sulle parole.
Siamo distratti da minchiate galattiche come il cambiamento del clima e la transizione ecologica e da eventi, come la guerra tra Russia e Ucraina, nei quali, prendendo posizione, non solo prolunghiamo le sofferenze di chi è coinvolto in prima persona, ma anche regaliamo ai tradizionali nemici dell'Occidente una nazione importante come la Russia.
Adesso vediamo che persino Israele, che si credeva avesse il miglior esercito del mondo e il più efficiente servizio di informazioni, è stato colto di sorpresa da una aggressione ai propri confini e fatica a reagire.
Io non dimentico gli anni settanta-primi ottanta, le stragi palestinesi alle Olimpiadi di Monaco, i loro dirottamenti aerei, la strage di Fiumicino, l'omicidio del turista imbarcato sulla Achille Lauro.
E sono preoccupato per come sapremmo reagire se tutti i clandestini e quelli a cui, alla fine, viene, purtroppo, sempre concesso un permesso di soggiorno, decidessero che è giunta l'ora della loro jihad.
Le avvisaglie le abbiamo avute con le rivolte nelle banlieu francesi e belghe.
Non sarebbe meglio prevenire, cominciando a fermare gli sbarchi dei clandestini, con qualunque mezzo fosse necessario, anche la forza militare, rispedendo anche a casa loro quelli che, nel frattempo, sono già tra noi ?
venerdì 6 ottobre 2023
Scendano dal piedistallo...
Scendano dal piedistallo...
I magistrati sono persone come tutti noi che hanno solo partecipato, in virtù di un titolo di studio che molti di noi hanno, ad un concorso pubblico e ottenuto un posto da statale nel ramo giustizia.Portano quindi in quel ruolo tutto il loro bagaglio di esperienza, conoscenza, passioni, valori, ideali, ideologia, odi ed amori.
Come chiunque di noi nel suo lavoro: siamo sempre noi.
Così il magistrato che ha occupato scuole, magari lanciato molotov contro la Polizia e i Carabinieri, cantato l'internazionale e partecipato a tutte le manifestazioni antifasciste, sarà influenzato da quello che è sempre stato il suo percorso politico e nessuno di noi potrà mai aspettarsi da lui un giudizio equo e imparziale.
Purtroppo ho notato che quelli di sinistra hanno in prevalenza optato per la carriera pubblica, più sicura, più tranquilla, meno incline a chiedere risultati e, quindi, anche in magistratura, c'è una maggioranza di addetti provenienti dalle file della sinistra, anche estrema, che portano tutto il loro bagaglio di conoscenza e di ideologia.
Non dobbiamo quindi stupirci se una certa Rachete che ha provato a speronare una motovedetta italiana viene lasciata libera, mentre viene processato Matteo Salvini per essere riuscito, in molti casi, a fermare l'invasione e gli sbarchi dei clandestini.
E non dobbiamo meravigliarci se un magistrato a Catania, con seguito da altre parti, disapplica leggi con sofismi che tutti siamo capaci di costruire (basta poco, un minimo di conoscenza della lingua italiana, una infarinatura di diritto e si aprono tante strade, siamo sempre stati il popolo degli Azzeccagarbugli, in grado, con le parole, di sostenere tutto e il suo contrario).
Non suscita meraviglia, sdegno sì e dobbiamo coltivare questo sdegno per renderci conto che la giustizia non ha bisogno di una riforma, ma di una totale rivoluzione: nelle leggi, nelle strutture, nell'organizzazione e nel personale, a cominciare dalle modalità di reclutamento.
Nel frattempo non possiamo certo lasciare che i magistrati "militanti" (a sinistra) permettano a orde di clandestini di sciamare per l'Italia.
E se sarebbe molto bello che fosse approvata una legge che imponesse ai magistrati di occuparsi di furti, rapine, omicidi, stupri e non di questione che sono decise dalla politica espressione della volontà popolare o un'altra legge che addebitasse al magistrato che lascia libero un clandestino i costi per vitto, alloggio, cure, istruzione e danni riferibili a quel clandestino, dobbiamo prendere atto della realtà.
mercoledì 4 ottobre 2023
Magistrati allo sbaraglio
La vicenda del magistrato catanese che, dopo essersi distinta per una serie di interventi sui social contro il Ministro Salvini e a favore dell'accoglienza dei clandestini, è stata chiamata a giudicare sul ricorso di alcuni clandestini appena sbarcati e ospitati nel centro di identificazione secondo le nuove norme di legge, apre inquietanti risvolti sulla legittimità di simili giudizi.
lunedì 11 settembre 2023
Così si incentiva a guardare da un'altra parte-
Così si incentiva a guardare da un'altra parte-
giovedì 7 settembre 2023
Abolire le detrazioni per ridurre le tasse
Abolire le detrazioni per ridurre le tasse
Sembra un paradosso, ma non lo è.Chi non delega la compilazione delle dichiarazione dei redditi, si rende conto della giungla di detrazioni che, anno dopo anno, governo dopo governo, trovano spazio nel manuale di istruzioni, riempiendo pagine di casistiche a loro volta suddivise in ulteriori sottocasistiche, ognuna delle quali ha una sua percentuale di detrazione. Una selva di ipotesi, di spese detraibili, altre deducibili, documenti da presentare, dichiarazioni da riportare, segnalazioni da dimostrare che siano state effettuate.
Percentuali che variano dal 30 al 110 per cento e variano anche all'interno della stessa fattispecie, in base all'anno in cui sono state effettute le spese.
Lavori che, se vengono effettuati da un condominio, vengono puntualmente recepiti dal precompilato, ma se riguardano la sfera del privato, del singolo proprietario, allora vengono semplicemente segnalati "guarda che ci risultano bonifici per ristrutturazione ..." e che quindi bisogna inserire, modificando il precompilato e mettendo il collo sul ceppo dei controlli (anche se è il fisco stesso che ci dice di aver ricevuto un bonifico come previsto dalla legge sulle detrazioni).
Adesso, incomincia ad emergere la verità su tutte queste detrazioni che, lungi dall'essere un beneficio, se non parziale e solo limitatamente a chi può usufuirne (e occorre anche avere capienza, cioè pagare nell'anno imposte almeno pari alla detrazione che si richiede) diventa una zavorra per ogni possibile intervento dello stato, ad esempio per aumentare la spesa sanitaria o di sicurezza nelle emergenze.
Perchè, come stiamo osservando oggi, il solo 110% inchioda il bilancio dello stato ad un obbligo di pagamento di oltre 80 miliardi (sembra che per la manovra 2024 si debbano trovare 40 miliardi, ognuno può far di conto sulla geniale trovata di Conte).
Capisco e condivido quindi le ipotesi di metterci le mani e, a mio avviso, il sistema migliore sarebbe quello di abolire, tout court, ogni ipotesi di detrazione e deduzione, salvaguardando il pregresso, cioè la decorrenza dell'abolizione delle detrazioni deve essere per i lavori successivi alla approvazione del provvedimento di abolizione, in modo da poter dirottare, ogni anno in misura maggiore, man mano che andranno ad esaurimento le detrazioni già riconosciute o richieste in base alle normative vigenti, le somme loro riservate, ad un gigantesco piano di riduzione delle tasse, così che ognuno di noi possa spendere, in base a quello che ha ed a quello di cui ha necessità, attingendo da un raddito significativamente più alto grazie alla riduzione delle imposte.
Verrebbe anche notevolmente semplificata la dichiarazione dei redditi con un beneficio indubbio nella chiarezza della stessa e nelle opportunità di accertamenti.
sabato 2 settembre 2023
La lettura dei quotidiani è sempre più irritante.
La lettura dei quotidiani è sempre più irritante.
sabato 19 agosto 2023
Vannacci Presidente !-
Vannacci Presidente !-
Come sempre a corto di argomenti, i cattocomunisti non possono fare altro che aggrapparsi al loro dna stalinista che comporta l'attivazione di un sistema inquisitorio e censorio.A cadere sotto la ghigliottina del pubblico ludibrio politicamente corretto è, in questi giorni, il Generale Roberto Vannacci, già capo della Folgore e del Col Moschin, quindi con l' "aggravante" di essere un paracadutista, corpo bestia nera dei comunisti.
Il Generale Vannacci ha infatto scritto e pubblicato in autonomia un saggio intitolato "Il mondo al contrario".
So che sono 380 pagine, delle quali conosco solo le poche estrapolazioni uscite sulla stampa, anche se ne La Verità di oggi, c'è una intera pagina dedicata ad una intervista al Generale e ad un commento al libro che denota come l'articolista quel saggio lo abbia almeno letto, a differenza del ministro Crosetto al quale deve essere partito un embolo (come si suol dire) per scrivere un tweet nel quale, irritando e forse offendendo milioni di Italiani (tra l'altro in gran parte Elettori suoi e del Centro Destra) che condividono quanto espresso dal Generale, ha parlato di farneticazioni personali e di prossime sanzioni disciplinari.
Naturalmente non basta ai cattocomunisti che sono insorti latrando come sempre contro chi si permette di esprimere una libera opinione (cosa che, a quanto mi risulta, dovrebbe ancora essere legale, ancorchè sempre legittimo).
Ma cosa ha scritto di così urticante il Generale Vannacci ?
In sostanza ha osato contestare il Vangelo del politicamente corretto su omosessuali, negri, immigrazione, sicurezza, criminalità, legittima difesa, ecologia.
Aggiungendo anche considerazioni su merito, sacrificio, dovere, disciplina, tutte parole il cui significato spaventa profondamente i cattocomunisti, anzi, crea loro un'ansia indicibile (del resto i cattocomunisti, poverini, sono facili preda dell'ansia ...).
Così, estrapolando frasi per neanche una pagina, hanno messo all'indice un saggio di 380 pagine.
Ma basandomi solo su quelle frasi estrapolate e sul bel servizio di Antonelli ne La Verità di oggi, nonchè su quello che leggo nelle chat e in Twitter, sono convinto di non sbagliare se affermo che milioni di Italiani condividono le parole del Generale Vannacci.
Probabilmente le condividono la maggioranza se non la totalità degli Elettori del Centro Destra, tanto che, se fossimo negli Stati Uniti o se ci fosse già (magari !) l'elezione diretta del presidente della repubblica (o anche del consiglio) verrebbe subito costituito (con largo seguito e adesioni) un comitato "Vannacci Presidente", "Vannacci for President".
Folgore!
giovedì 17 agosto 2023
Tanto paga Pantalone !-
Tanto paga Pantalone !-
I cattocomunisti sono entrati in modalità raccolta firme per un salario minimo che, come è stato da loro articolato, deve prevedere anche un sussidio statale per aiutare quelle aziende che non sarebbero in grado di erogarlo senza fallire, aprendo un nuovo capitolo di spesa pubblica.Dei 31 miliardi volatilizzati con il reddito di cittadinanza si è già detto molto, ma è opportuno continuare a rammentarlo. Superbonus a valanga (sembra un quiz televisivo anni settanta, con il super jolly e il super handicap) sono costati oltre 120 miliardi.
E non potevano mancare, in questa orgia che è l'assalto al bilancio italiano, i radicali che, come di consuetudine, a Ferragosto hanno fatto passerella nelle carceri e, immancabilmente, hanno "denunciato", con la tipica arroganza dei figli putativi di Pannella e della Bonino, carenze di ogni genere e sovraffollamento.
Non ho ancora letto la usuale richiesta di amnistia che riempirebbe le nostre strade di criminali, ma ho letto le richieste di incremento del personale (medici, educatori, assistenti sociali, Polizia Penitenziaria ...) sfruttando i recenti suicidi alle carceri femminili di Torino.
A tal proposito, ai telegiornali, ho sentito che i detenuti hanno accolto il Ministro Nordio al grido : libertà.
Beh, a parte quelli (che sono fortunatamente una minoranza) in attesa di giudizio (per i quali sì che dovrebbe essere garantita, compatibilmente con la lor acclarata pericolosità, la libertà fino al giudizio definitivo) tutti gli altri sono criminali condannati (probabilmente con tutte le attenuanti e guarantigie esistenti) per reati contro i cittadini (furti, rapine, violenze varie).
Ma i radicali, come sempre, chiedono, chiedono, chiedono e più medici, più educatori, più guardie, più assistenti sociali, significa più spese, più costi, più debito dello stato, più tasse.
E i radicali non hanno minimamente preso in considerazione che un terzo (il 31,8%) dei detenuti sono stranieri e basterebbe un rimpatrio effettivo (che non sia ostacolato da ricorsi giudiziali o amministrativi, dovrebbe essere sufficiente la condanna definitiva per accompagnare coattivamente uno straniero a casa sua) per svuotare le carceri e rendere adeguato anche il personale disponibile per gli Italiani carcerati.
Ma la strada più semplice è quella di chiedere sempre di più, tanto paga Pantalone, al quale addebitare i costi del salario minimo, dei superbonus, del reddito di cittadinanza, della "rieducazione" dei carcerati e poi chissà cos'altro ancora partoriranno le menti dei cattocomunisti.
Purtroppo Pantalone non è solo il mio vicino di casa, ma lo sono anch'io e tutto ciò che mi viene sottratto dallo stato, con le tasse, per quelle spese, è una limitazione alla mia libertà di spendere a mia discrezione, ciò che ho guadagnato lecitamente.
mercoledì 9 agosto 2023
Ma le tasse, no !-
Ma le tasse, no !-
sabato 5 agosto 2023
Io sto con Trump, ma anche con De Sanctis ...
Io sto con Trump, ma anche con De Sanctis ...
Sono convinto che le elezioni presidenziali americane del 2020 siano state viziate da brogli, per tutte le anomalie riscontrate e rese pubbliche in merito soprattutto al voto postale, privo di qualsivoglia controllo.Del resto i "democratici" americani non sono nuovi a simili "sottigliezze" ed è silenziato il fatto che nel 1960 Kennedy, che vinse per una incollatura contro il Vicepresidente Nixon (che poi si rifece nel 1968 e 1972) ebbe l'aiutino del suo candidato vice Johnson, governatore del Texas solidamente repubblicano e per l'occasione democratico e del sindaco di Chicago, il chiacchieratissimo Richard Daley.
Non trovo quindi nulla di penalmente rilevante nel fatto che Trump abbia cercato, contro tutto e tutti, soprattutto contro il deep state, di porre rimedio alla elezione truffaldina.
Trovo significativo che quella che fu la patria della democrazia ora, come in un Brasile o in una Russia qualunque, il governo "democratico" spinga per mandare in carcere il principale oppositore, candidato e favorito per le elezioni del 2024.
E sarei felicissimo se Trump riuscisse, in un modo o in un altro, a tornare alla Casa Bianca, credo che ne guadagneremmo tutti, a cominciare dalla fine della guerra in Ucraina (ricordo che nel quadriennio di Trump, per la prima volta, un presidente degli Stati Uniti non ha iniziato guerre nè mandato i bombardieri sopra qualche capitale straniera).
Ma, mi domando se il risultato che torna utile a tutti noi, cioè la cacciata dei democratici dalla Casa Bianca, non potrebbe essere conseguito con maggiore facilità se Trump si accordasse con Ron De Sanctis, il Governatore della Florida, in un patto che preveda la sua investitura per De Sancitis e la grazia per ogni eventuale persecuzione giudiziaria, di ogni ordine e grado.
In fondo, anche per età, il futuro è De Sanctis, Trump è "solo" il presente.
giovedì 3 agosto 2023
Il negazionista-
Il negazionista-
lunedì 31 luglio 2023
Vestiamoci bene
Siamo in estate e affronto un tema leggero che, comunque, farà sempre imbestialire il casuale lettore cattocomunista.
Alcuni parlamentari hanno chiesto il ripristino di quello che oggi si chiama dress code per entrare nell'aula: giacca e cravatta, camicia e scarpe (aggiungerei: con calzettoni scuri).Da tempo infatti si vedono parlamentari che, sprezzantemente, alcuni anche oltre il ridicolo per la loro età, si presentano con abbigliamenti che, volendo essere cortesi, chiamerò casual, incluse le calzature in forma di ciabatte infradito.
Sono perfettamente d'accordo con questo (tardivo) tentativo di ripristinare il decoro delle aule parlamentari, che andrebbe esteso a tutti i luoghi di lavoro, lasciando che nel privato ciascuno manifesti la sua essenza così da evidenziare la differenza tra chi si vuole bene ed avendo rispetto per se stesso, lo ha anche per il prossimo e chi, invece, è disposto ad abbruttirsi dimostrando che la mancanza di rispetto verso il prossimo è al tempo stesso mancanza di rispetto verso se stessi.
Se l'abito non fa il monaco, è però vero che sottolinea l'essenza di una persona, la capacità di non cadere nel ridicolo (soprattutto quando supera una certa età) e di distinguersi da un gregge sempre più numeroso pronto a belare con la massa.
Ogni luogo ha il suo dress code e capisco perfettamente t shirt, persino i pantaloncini (non i "pinocchietti maschili che persino poche donne riescono a indossare senza sembrare ridicole o con gambe malformate, figuriamoci noi maschietti!), spingendomi, pur personalmente aborrendole in ogni circostanza, anche a tollerare le infradito ... al mare.
Così come in montagna un bel paio di pantaloni comodi, una camicia di flanella, le pedule (assolutamente non le infradito !) uno zaino ( da non confondere con gli odiosi zainetti che in tanti portano in città senza curarsi di colpire, ad ogni spostamento, chi gli cammina vicino, ulteriore segno di colpevole sciattoneria).
In città, però, non siamo nè in spiaggia, nè sui sentieri delle Dolomiti e quindi sarebbe gradito un abbigliamento rispettoso di se stessi e del prossimo, tanto più che i condizionatori sono stati inventati proprio per poter lavorare negli uffici senza trasformarli in stabilimenti balneari (e non per tenerli spenti nell'illusione di favorire la pace !).
Torniamo, dunque, al piacere di farsi ogni mattina il nodo alla cravatta che ogni giorno è diverso perchè, come si diceva una volta, il nodo rappresenta lo stato d'animo di chi lo ha fatto.
martedì 25 luglio 2023
Parliamo un po di Spagna-
Parliamo un po di Spagna-
Le sinistre hanno tirato un sospirone di sollievo nel vedere che il partito popolare e Vox non raggiungono la maggioranza assoluta (per sette seggi), ma da qui a commentare sul "fallimento del modello Italia" e sul "flop dei sovranisti", ci passa tanta distanza quanto è quella che c'è tra informazione e manipolazione propagandistica. Ed è sufficiente leggere i numeri confrontandoli con quelli del parlamento uscente eletto nel 2019-Il partito popolare aveva 89 seggi e ieri ne ha ottenuti 136. Vox aveva 52 seggi e ne ha ottenuti 33.Il totale per quello che, più o meno, potrebbe essere il Centro Destra spagnolo è di 169 seggi rispetto ai 141 del 2019 su un totale di 350 seggi.
Sulla parte opposta della barricata, il partito socialista che aveva 120 seggi ne ha ottenuti 122.
L'estrema sinistra tutta unita ha ottenuto 31 seggi rispetto ai 35 che aveva il solo Podemos nel 2019.
La sinistra passa da 155 a 153 seggi su 350.
La differenza la fanno i partiti autonomisti delle varie regioni spagnole, che non esistono, in quella forma e diffusione, in Italia a meno che, per la parte più importante, non si consideri tale la Lega, la cui presenza spiegherebbe perchè in Italia il Centro Destra abbia vinto nettamente con il voto popolare e con i seggi.
Contrariamente a quanto sostenuto dalla "informazione" (absit iniuria verbis) propinata con grande spreco di mezzi da gran parte della stampa italiana, il "vento di Destra", la terribile "onda nera", continua a soffiare in Europa, anche in Spagna, dove si verifica lo stesso fenomeno che abbiamo in Italia per cui c'è un partito di Centro Destra che diventa più attrattivo di altri e, in più, riesce a incrementare la somma dei voti precedentemente diffusi tra i vari partiti.
Semmai si potrebbe dire che in Spagna sono indietro, rispetto all'Italia, di circa un decennio, cioè al punto in cui il Centro Destra era unicamente a trazione Berlusconi, con Forza Italia che polarizzava il voto di area, quale "voto utile", un po' come la Democrazia Cristiana della prima repubblica.
Se il Centro Destra spagnolo non arriva alla maggioranza assoluta è a causa di una mezza dozzina o poco più di micropartiti che, grazie alla legge elettorale, riescono, con percentuali nazionali intorno all'1%, a capitalizzare il voto dei bacini elettorali locali.
Un po' come se ci fosse una Sudtiroler Volkspartei in ogni regione d'Italia che, approfittando di una legge che privilegia la piccola identità etnica, linguistica o religiosa, con poco entra in parlamento.
Da un lato la polarizzazione che aveva premiato il partito socialista nel 2019 oggi viene a beneficio anche del partito popolare, dall'altro gli autonomisti che, sfarinando una trentina di seggi, diventano ognuno determinante e quindi possono imporre il ricatto delle loro pretese in cambio di un sostegno che sarebbe comunque traballante e incerto.
E' evidente che, come per molti altri stati, la mancanza di una maggioranza assoluta, coesa politicamente, comporterà un periodo di turbolenze e incertezze, ma il tutto è, contrariamente a quanto strombazzano i media italiani, in un quadro di progressivo rafforzamento della Destra e del Centro Destra, ovunque.
Se, infatti, anche questo risultato che induce i commentatori di sinistra alla ola, incerto per la Spagna, dovesse replicarsi alle europee del 2024, il Centro Destra acquisirebbe ulteriore forza in un parlamento che vedrebbe sempre più emarginate le follie socialiste e verdi.
Certo, farebbe piacere una cavalcata trionfale da una capitale all'altra, ma la Politica non è un film e seminando con costanza e con coerenza, arriveranno anche i risultati più esaltanti.
sabato 22 luglio 2023
Ora Il signor Zaki si trovi un lavoro e non si faccia mantenere da noi...Ringrazi solo di essere libero-
Ora Il signor Zaki si trovi un lavoro e non si faccia mantenere da noi...Ringrazi solo di essere libero-
mercoledì 19 luglio 2023
Tutto il ridicolo del politicamente corretto-
Tutto il ridicolo del politicamente corretto-
La Rai, sotto "accusa" per le "epurazioni" del Centro Destra che hanno visto solo i cattocomunisti, probabilmente nelle mani di un signore che fra un anno andrà in pensione e quindi tende a fare lo slalom tra le rogne per non averne, si arrende agli invasati del politicamente corretto e diventa più allineata che mai alle direttive mainstream.Scontentando gli Elettori di Centro Destra e non acquisendo neanche un consenso tra quelli cattocomunisti, come sempre accade quando ci si arrende al nemico.Viene così cancellata una striscia (che non avrei mai guardato sia perchè ho smesso di guardare i programmi di "approfondimento" politico, ma anche perchè a me quel giornalista non è mai piaciuto) che era stata affidata a Filippo Facci, firma di Libero, perchè, a commento della sin troppo mediatica vicenda del figlio del Presidente La Russa, ha scritto (più o meno) che l'accusatrice del figlio del Presidente del Senato dopo essersi fatta di cocaina è stata fatta anche dal ragazzo.Apriti cielo !La Schlein e tutto il sancta sanctorum del cattocomunismo sono insorti per una frase che, a me, più che sessista, è sembrata solo ironica, della serie ridendo castigat mores.Così Facci è stato cancellato.Ieri è stato il turno di due telecronisti che commentavano i mondiali di nuoto (nell'immagine tratta da Twitter, uno dei quotidiani cattocomunisti che hanno ricamato sulla vicenda, probabilmente non avendo altro da propinare ai loro lettori, che, se continuano a leggere quei giornali, quelli meritano).A microfoni che credevano spenti ma che un tecnico aveva lasciato aperti solo per Rai Play (chissà quanti spettatori avrà avuto, ma ne è bastato uno solo), commentavano tra loro la (scarsa) avvenenza delle nuotatrici olandesi, aggiungendovene una italiana, per poi raccontarsi freddure e barzellette che una volta si sarebbero dette "da caserma" sulle donne che conoscono solo tre note "SI LA DO" e via di quel tenore.Barzellette e freddure che abbiamo sempre raccontato e ascoltato, a scuola, negli spogliatoi, in caserma, immagino al bar anche se non sono mai stato un frequentatore di bar, fino nei salotti della età adulta quando non erano presenti le signore.La negligenza è stata di chi non ha chiuso tutti i microfoni, senza avvisare tempestivamente i due malcapitati che quello che dicevano per scaricare la tensione del lavoro pensando di avere un colloquio a due, andava in onda, innescando uno spettatore dalla pressione alta che, sentendosi investito dal sacro fuoco del politicamente corretto, ha subito inviato una pec alla Rai.E il debole amministratore delegato che conta i giorni per andare in pensione, per non avere rogne, ha biasimato i due cronisti, sostituendoli nel seguire i mondiali.Non so agli altri, ma a me, queste censure, questi invasati Savonarola (magari vorrei ricordassero la fine che fece Savonarola ...), fanno esattamente l'effetto contrario a quello che vorrebbero ottenere.E mi sento sempre più comprensivo e dalla parte delle vittime della aggressiva ignoranza dei politicamente corretti e della pusillanimità di chi dovrebbe intervenire per le questioni serie e non per le paturnie di una rumorosa ma, presumo, minoritaria parte della nostra Società che è di gran lunga migliore di chi urla e che, per fortuna, continuerà a ridere senza riserve nel sentir raccontare barzellette e fare freddure, come sempre è stato e sempre sarà.
sabato 8 luglio 2023
Senza esclusione di colpi-
Senza esclusione di colpi-
Una guerra deve essere combattuta con un solo risultato utile: vincere.Per questo ogni colpo inferto al nemico è lecito, anche se ascoltiamo ogni giorno gli alti lai che arrivano da Mosca e da Kiev, per denunciare questa o quella azione, bombardamento o altro del nemico che, forse, si vorrebbe immobile e silente a subire gli attacchi della controparte.
La Politica è la continuazione della Guerra con altri mezzi (come la Guerra è la continuazione della Politica con altri mezzi).
Con la differenza che in Politica dovrebbero applicarsi alcune regole, tra le quali due, fondamentali, sono la divisione dei poteri e la Sovranità Popolare.
Alcuni magistrati, secondo un copione già visto negli ultimi trenta anni, indagano a senso unico, perdendo la loro terzietà (oltre a far ulteriormente perdere di credilibilità l'intera categoria già in conclamata crisi di affidabilità) per trasformarsi in supplenti di una parte politica che si dimostra incapace di costruire una alternativa Ideale, Valoriale, Culturale a chi governa con il consenso del Popolo Elettore.
Ma sono quelli che sono stati al governo negli ultimi undici anni che, dimostrando una colpevole isteria che fa pensare all'excusatio non petita, accusatio manifesta, gridano al "plotone di esecuzione" perchè la maggioranza parlamentare uscita da libere elezioni, quindi rappresentativa della Sovranità Popolare, ha costituito una commissione di inchiesta (tra le tante che i cattocomunisti hanno preteso negli anni per i loro fini) per indagare sulla gestione del covid che ha imposto agli Italiani feroci restrizioni alla Libertà personale e obblighi coattivi.
La guerra continua.
mercoledì 21 giugno 2023
Sondaggio questo sconosciuto-
Sondaggio questo sconosciuto-
Ho già affrontato il tema di quanto siano ingannevoli i sondaggi che, quotidianamente, in modo stucchevole, vengono sfornati e rilanciati con titoli strillati, evidenziando l'aumento o la perdita di uno sero virgola per questo o quel partito.I giornali e le trasmissioni radio televisive (teledivisive, più che altro) poichè gli argomenti non vengono approfonditi in modo intellettualmente corretto, ma fanno ascolti solo per i decibel e le litigate che presentano, hanno bisogno come il pane di sondaggi per "aprire un dibattito".
Tralasciando che gli unici numeri che contano sono quelli dei voti reali.
Abbiamo in pratica spostato sui sondaggi (che vengono diffusi non solo sulla politica ma anche per le questioni più disparate, dal sesso allo sport, dal cibo allo spettacolo) il desiderio di conoscere il futuro che i nostri Antenati, più compostamente, chiedevano agli oracoli, alla Pizia di Delfi piuttosto che alla Sibilla cumana.
Ma gli oracoli erano ingannevoli nelle loro interpretazioni che venivano lasciate agli stessi postulanti.
Celeberrimo l'oracolo della Sibilla, che abbiamo studiato nelle ore di Latino, che al soldato in procinto di partire per la guerra che le chiedeva se sarebbe morto in battaglia, rispose:
"ibis ... redibis ... non ... morieris ... in ... bello".
Andrai ... ritornerai ... non ... morirai ... in ... guerra.
Peccato che ogni parola fosse scritta su una foglia e senza interpunzione, per cui la frase poteva essere interpretata "andrai, ritornerai, non morirai in guerra", ma anche "andrai, ritornerai non, morirai in guerra".
Analogamente i sondaggi, che legano sempre più l'asino a dove vuole il padrone (cioè il committente) possono essere addomesticati in base alla formulazione delle domande, ma anche in base agli eventi esterni che caratterizzano le vicende politiche.
Ad ogni elezione del segretario cattocomunista, i sondaggi indicano recuperi di voti per quel partito e i militanti subito a fare la ola, salvo poi restare muti per una settimana o più nei vari social, una volta letti i risultati delle elezioni del 25 settembre.
Alcuni movimenti, dopo la scomparsa del suo leader vedono aumentare le intenzioni di voto, ma l'impatto emotivo evaporerà nel tempo, come evaporò nel 1984 per la morte di Berlinguer che consenti al partito comunista, per la prima e unica volta, di superare la dc nelle elezioni europee, salvo poi ritornare alle precedenti (o anche inferiori) percentuali alle politiche del 1987, quando l'effetto commozione era ormai svanito.
E' sbagliato quindi basarsi sui sondaggi momentanei, seguendo le mode e la pulsione momentanea registrata dai sondaggi.
Il politico di razza punta invece a costruire, consolidare e aggregare nel tempo, mostrando una linea coerente che non sia una banderuola che si gira dove tira il vento.
Forse è per questo che, quando viene ritirata la rete e si contano i voti reali nelle urne, c'è hi vince, e la Schlein perde.
venerdì 16 giugno 2023
E' iniziato il dopo Berlusconi-
E' iniziato il dopo Berlusconi-
Se è vero che Forza Italia già con le elezioni del 2018 ha perso il ruolo trainante nel Centro Destra che, grazie a Berlusconi che lo ha costruito, deteneva dal 1994 e, ancor di più, con le elezioni del 2022 ha visto prendere il largo altri soggetti, è altrettanto vero che i voti e i parlamentari di Forza Italia sono rilevanti per la tenuta del Governo, quanto quelli di FdI e della Lega.Per questo la stampa cattocomunista ha iniziato una campagna di disinformazione, tendente a proiettare sui parlamentari di FI l'impressione che si vada verso un "si salvi chi può" e, trasformando le sue speranze in una farlocca analisi politica, immagini le dimissioni della Meloni e un governo tecnico.
Che non avrebbe alcun fondamento, se non in una congiura internazionale con complici, anche a livello istituzionale, in Italia.
Che la speranza di cui si nutrono a sinistra sia infondata, sono anche i numeri parlamentari a dirlo.
FdI e la Lega sommano 174 deputati alla camera dove la maggioranza è 201 e 92 senatori dove la maggioranza (inclusi, purtroppo, gli inutili senatori a vita) è 104.
La solida maggioranza di Centro Destra si forma con i deputati e i senatori di Forza Italia e di Noi Moderati che sono rispettivamente e complessivamente 53 alla camera e 24 al senato, della metà dei quali è sufficiente mantenere il consenso per conservare la maggioranza assoluta.
Appare improbabile che vi sia uno sfarinamento di Forza Italia con passaggio di persone a sinistra, mentre è plausibile che la grande maggioranza, se non tutti i parlamentari di FI e Noi Moderati cerchino inizialmente di dare corpo a Forza Italia senza Berlusconi e poi, qualora non avesse successo tale tentativo, trovino una collocazione adeguata in altri lidi...cose già viste-
Ancora più irreale la possibilità che l'elettorato di FI possa passare a sinistra perchè, come abbiamo visto in questi anni, se quell'elettorato cambia partito, come lo ha cambiato, è per esprimere il proprio consenso a chi è CONTRO i cattocomunisti e i governi tecnici da loro sostenuti, tanto da punire FI dopo il sostegno a Monti e Letta e quindi punire Salvini per il sostegno a Draghi.
E chi è rimasto, è rimasto per Berlusconi, al punto che l'indegno spettacolo cui hanno dato vita gli odiatori perenni, li spingerebbe a non tradire la memoria del Cav.
Il dopo Berlusconi, quindi, vede un partito che c'è ed ha ben quattro anni di tempo per consolidarsi senza Berlusconi, rimanendo saldamente da questa parte della barricata e sono certo che i leader abbiano capacità politica ed empatia per mantenere unito il Centro Destra, come lo è dal 1994.
Sicuramente FI potrebbe ancora avere un ruolo di rilievo se dalla famiglia Berlusconi qualcuno si sacrificasse per continuare in una presenza che sicuramente farebbe ingastrire molti cattocomunisti e, per tale motivo, mi piacerebbe si potesse realizzare.
Il fratello Paolo o uno dei figli potrebbero candidarsi già a settembre per l'elezione supplettiva che dovrà designare il sostituto al seggio parlamentare del Cav e così dare una copertura al partito che, nel frattempo, potrà organizzarsi e strutturarsi in modo più tradizionale-
E' intanto significativo che, nel primo giorno del dopo Berlusconi, il Governo Meloni si appresti a licenziare la prima parte della riforma della giustizia, tanto attesa dal Cav, quanto osteggiata (e significa che è cosa buona e giusta per l'Italia) dai cattocomunisti.
Muoiono gli uomini, non le idee-
sabato 3 giugno 2023
Troppe celebrazioni
Credo che l'Italia sia l'unica Nazione in cui le solennità civili abbiano numerose date di celebrazione.
sabato 13 maggio 2023
Reddito studentesco ? Meglio il prestito studentesco-
Reddito studentesco ? Meglio il prestito studentesco-
All'improvviso è scoppiato l'affaire tende.Spuntano tende ovunque in Italia davanti alle università, con la protesta (pilotata? Non credo alla casualità) dei cosiddetti "fuori sede" che si lamentano dei costi degli affitti.
Da secoli (non è una battuta!) ci sono studenti fuori sede con problemi relativi all'alloggio, tanto che la mia città, Padova, è famosa per i suoi portici, costruiti proprio anche per dare la possibilità agli studenti "fuori sede" dei secoli passati di trovare un riparo.
In tempi più recenti, affittare un appartamento o una stanza del proprio appartamento, era un modo per integrare il proprio reddito, soprattutto per anziani soli che, disponendo di un locale ampio e progressivamente vessato dalle tasse, univano alla possibilità di un supporto economico anche il beneficio di avere in casa una persona che, all'occorrenza, in caso di malore o incidente, potesse intervenire subito chiamando i soccorsi.
La volontà di punire chi possiede immobili, le tasse, sempre maggiori e sempre più feroci contro la proprietà privata, la mentalità, anche di recente espressa dalla Schlein e da Landini, di spillare soldi a chi possiede una casa, hanno fatto sì che quel sistema che, in città universitarie come Padova, consentiva a migliaia di "fuori sede" di trovare un alloggio decoroso dove studiare e a costi contenuti, venisse archiviato.
Obbligi di legge, registrazioni, comunicazioni formali, tutta una pastoia burocratica finalizzata a peseguitare chi avesse un immobile e cercase di trarne un piccolo utile, hanno portato a cambi di prospettiva.
A mettere a disposizione quegli appartamenti come foresterie pagate da aziende, a vendere la nuda proprietà tenendosi l'uso fino alla propria morte, con la possibilità quindi di pagarsi una badante, a trasformarli in B&B, riducendo le possibilità di affitti per la stagione universitaria o imponendo costi che potessero dare un piccolo utile al proprietario, anche dopo il taglieggiamento operato dalle tasse.
Per non parlare poi del fatto che certe università, come quella di Padova, sono obiettivo di studenti che vengono da lontano e che potrebbero invece trovare adeguata accoglienza in università più vicine a casa, riducendo il problema degli affitti.
Adesso, tralasciamo se spontanea o meno, viene innescata la protesta delle tende.
Chiedono che sia garantito il diritto alla studio, senza sapere che lo stato, cioè noi Italiani, paghiamo oltre novemila euro a testa per l'istruzione universitaria, perchè chi protesta ignora (dolosamente o colpevolmente) che le tasse universitarie non coprono che una parte marginale dei costi di una università che sono composti dagli stipendi dei professori di ogni ordine e grado, del personale amministrativo, della manutenzione degli immobili, il resto lo paghiamo noi Italiani.
E adesso alcuni studenti chiedono che venga loro pagata anche una casa, che venga riconosciuto loro un "reddito studentesco".
Bene, allora la mia proposta è: resettiamo tutto.
Ognuno si paga, per intero, inclusi gli stipendi dei professori, la manutenzione degli immobili etc., il costo degli studi universitari.
Se non ha il denaro necessario, questo gli viene anticipato dallo stato con un prestito d'onore che, come nelle università americane, lo studente si impegna a restituire appena comincerà a guadagnare.
Con qualche paletto, tipo un numero minimo di esami da sostenere per ogni anno di corso e la possibilità di andare fuori corso solo per un tempo massimo proporzionato alla durata legale del corsi di laurea.
Nel prestito è ovviamente compresa anche una quota per i "fuori sede" che dovessero o volessero affittare un locale in qualche studentato che potrebbe essere recuperato sgombrando le case comunali, regionali e statali dalle occupazioni illegali di estremisti di sinistra, zingari e immigrati e riattivando le caserme dismesse.
La loro manutenzione, ovviamente, avrebbe un costo e per tale ragione il prestito studentesco deve comprendere anche quegli importi.
Sempre da restituire appena lo studente, laureato, trovasse un lavoro.
E comunque...meno spritz e più studio-
venerdì 12 maggio 2023
E se ritirassimo gli ambasciatori da Madrid e Parigi ?
E se ritirassimo gli ambasciatori da Madrid e Parigi ?
I governi eurosocialisti più in bilico in Europa, cercano di frenare l'avanzata delle formazioni politiche diverse da loro, attaccando scompostamente l'Italia.In prima linea la Francia di Macron, dove i sondaggi indicano che, se si votasse oggi, Marine Le Pen vincerebbe sia su Macron che sul comunista Melanchon.
I francesi sono spaventati dalla Meloni a Palazzo Chigi, dal suo attivismo con i vari governi europei, finora senza un grande stato dalla loro parte, come Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, con i quali sta creando una alternativa alla diarchia francotedesca, ma soprattutto i francesi sono spaventati dalla rinascita di un'Italia Sovrana, Identitaria e Indipendente, perchè sanno benissimo che quando noi Italiani ci impegnamo in qualcosa li superiamo, sempre.
A ruota arrivano gli spagnoli a guida socialista che sentono sul collo il fiato del possibile ribaltone che porterebbe al governo i popolari eredi di Aznar e Rajoi e il partito Vox alleato della Meloni in europa, in una riedizione alla sangria del Centro Destra italiano.
A questo punto la domanda è d'obbligo: che ci stiamo a fare alleati con costoro ?
Richiamiamo gli ambasciatori finchè non formuleranno scuse pubbliche e senza riserve o finchè non dovessero cambiare gli equilibri politici in quegli stati (per la Spagna si tratterebbe di attendere solo settembre).
In fondo cosa abbiamo da perdere ?
In un mondo globalizzato tutto quello che ci possono dare francesi e spagnoli, possiamo ottenerlo da decine di altri stati, in ogni campo.
Noi Italiani, per la nostra posizione geografica, rappresentiamo sicuramente un interesse maggiore sia per gli Stati Uniti che per Russia e Cina rispetto a Spagna e Francia e quindi avremmo tutto da guadagnarci ad agire in solitaria (ma in sintonia con gli stati europei finora schiacciati dal tallone francotedesco) che non a restare sudditi dentro l'Unione del Male.
Richiamare gli ambasciatori da Madrid e Parigi, sarebbe un gesto eclatante che manderebbe un segnale molto chiaro a tutti: l'Italia è tornata !
E nel frattempo, nel nostro piccolo, continuare a non comprare i prodotti francesi e adesso anche quelli spagnoli, almeno finchè non cambieranno i loro governi.
martedì 9 maggio 2023
Riforme istituzionali-
Riforme istituzionali-
Torna di moda parlare di riforme istituzionali e, in particolare, di presidenzialismo nella duplice forma di elezione diretta del presidente della repubblica o del primo ministro.Posto che personalmente sarei, senza se e senza ma, favorevole ad una Monarchia sul modello inglese (i perchè li ho scritti più volte ma, in sostanza, se il capo dello stato deve incarnare l'unità della Nazione, questa non potrà mai essere rappresentata da un signore che abbia fatto politica di parte per decenni e, come hanno dimostrato Pertini, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella, continua a fare politica a favore di una parte, cercando in ogni modo di mettere i bastoni fra le ruote dell'altra che andasse al governo. Un re, un qualsiasi re, di qualsiasi casa regnante, avrebbe certo le sue idee, ma sarebbe per lui più facile presentarsi come simbolo di unità non avendo trascorsi partitici decennali), credo che una elezione diretta dell'una o dell'altra figura rafforzerebbe le capacità decisionali e la efficienza governativa.
Preferirei che ad essere eletto dal Popolo fosse il presidente della repubblica, come negli Stati Uniti, che, quindi, non avrebbe alcun problema di coabitazione con un'altra figura di rilievo come sarebbe nel caso in cui ad essere eletto dal Popolo fosse il primo ministro.
Un primo ministro che, proprio in forza della elezione diretta, avrebbe molta più forza contrattuale verso un presidente della repubblica eletto da un ristretto sinedrio di parrucconi e che pertanto non potrebbe più permettersi le libertà che si sta prendendo Mattarella di rifiutarsi di firmare la nomina di un ministro (nel 2018) o di effettuare comizi di parte proponendo una politica estera alternativa a quella del governo (come sta facendo oggi, a maggior ragione se dovesse accettare di recarsi a Parigi dopo le offese del ministro degli interni francese che il solitamente loquace Mattarella non ha ancora stigmatizzato).
Ma la vera battaglia sarà sul doppio turno o sul turno unico.
Nel primo caso i cattocomunisti avranno una opportunità di vincere mettendo assieme un'armata che non potrà mai governare (e infatti si accuccerà sotto l'ombrello europeo) tranne per provvedimenti fortemente ideologici come il matrimonio, l'adozione omosessuale, l'eutanasia, le patrimoniali etc.
La sinistra infatti, come vediamo nelle città dove vige il doppio turno, ma anche in Francia, è divisa sul da farsi e soprattutto non ha altro per la testa che le peggiori impostazioni ideologiche che non portano Benessere e Sicurezza ai cittadini, ma in tal modo, inseguendo ogni capriccio di ogni minoranza, può raccogliere un consistente bacino di voti.
Un turno unico, invece, darebbe la possibilità al Centro Destra, più coeso e compatibile su programmi concreti e operatività collegiale, di esprimere il presidente o il primo ministro direttamente eletto.
Su questo punto mi auguro che la Meloni, Salvini e Berlusconi non mollino di un centimetro: turno unico.
Poi meglio l'elezione diretta del presidente della repubblica, ma si può arrivare al compromesso con l'elezione diretta del primo ministro.
mercoledì 19 aprile 2023
L'Italia vista dagli Stati Uniti
L'Italia vista dagli Stati Uniti
Film e telefilm, per la loro diffusione e la penetrazione anche inconscia che provocano delle tesi esposte, sono un veicolo di informazioni, spesso errate e di prospettive disastrose.Da film e telefilm gli Americani hanno preso confidenza con presidenti donne e negri, con blitz militari, con l'uso spregiudicato dei computer e della finanza, fino ad arrivare all'odierna deriva "di genere", cancellazione della cultura e woke.
Così è sempre interessante guardare lo spettacolo, sempre filtrando i messaggi che arrivano e per uno come me, cui piacciono praticamente solo tre tipologie di spettacolo (western, fantascienza e polizieschi), è garantita una offerta ampia e soddisfacente.
Ciò non toglie che a volte, oltre al congenito e sempre presente infantilismo degli Americani, ci siano delle informazioni su come noi europei e Italiani siamo visti nel Nuovo Mondo.
Al sabato vengono trasmessi due telefilm su Rai2, FBI e FBI INTERNATIONAL.
Il secondo, spin off del primo, è alla seconda stagione e tratta delle attività di una squadra di agenti dell'FBI di stanza a Budapest che, con l'Europol, interviene quando sono coinvolti cittadini americani per dare loro assistenza e protezione.
Non so se esista tale squadra e, se esistesse, non mi scandalizzerebbe perchè ritengo doveroso che una nazione dia assistenza ai propri cittadini ovunque nel mondo.
La squadra agisce in tutta Europa e le polizie locali, dalla Grecia alla Spagna, dalla Romania alla Francia alla Germania e all'Olanda, non ne escono affatto bene.
Sabato scorso l'episodio era, per la prima volta, ambientato in Italia, a Milano.
Mi sono rimaste impresse le caratterizzazioni del Commissario di Polizia, che alla fine viene rivalutato perchè prende il coraggio a due mani e agisce anche contravvenendo alle indicazione del pubblico ministero e la figura della PM, praticamente demolita nel telefilm.
All'interno della vicenda vengono chiaramente fatte affermazioni per nulla lusinghiere verso il nostro sistema giudiziario (definito barocco e inquisitorio) e della legge (che se ben ricordo fu imposta negli anni settanta) in base alla quale la direzione delle indagini è affidata al magistrato e non alle Forze dell'Ordine.
Una visione del nostro sistema giudiziario e investigativo che lascia poco spazio all'immaginazione di un rapporto paritario e di una considerazione appena sufficiente e che si salva unicamente dando all'Agente Italiano la opportunità di comportarsi "all'americana" agendo per il fine ultimo della giustizia e non applicando i dettami di leggi e regolamenti che rappresentano solo vincoli e ostacoli al perseguimento della giustizia stessa.
Purtroppo sono d'accordo con gli sceneggiatori del telefilm.
sabato 25 marzo 2023
Un dibattito surreale-
Un dibattito surreale-