Mineo e le purghe del PCI
Non ho nulla a che spartire con lui, con la sua ideologia e neppure con le sue proposte sulla riforma del senato neppure quando, ovviamente da percorsi e per ragioni differenti, portano alla mia stessa conclusione a favore dell'elezione e non della nomina renziana dei senatori.
Leggo che Mineo ed un altro senatore della sua parte politica sono stati rimossi dalla commissione di cui facevano parte per evitare altri bagni al bulletto fiorentino che si comporta realmente come tale.
A me la scelta del "democraticissimo" partito di Renzi ha ricordato quella dello stalinissimo partito comunista di Longo e del nuovo santo rosso, Berlinguer, quando nel 1969 cacciarono Rossanda, Pintor, Castellina, Magri e compagni raccolti nel Manifesto.
Il dna resta sempre quello, da Longo a Renzi: intollerante e totalitario.
Ecco servito il "nuovo" sciacquato in Arno.
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