venerdì 26 settembre 2014

La trincea dell'Art. 18

Modificare, abrogare, conservare l'articolo 18 non ha conseguenze taumaturgiche.
Abolirlo non crea nuovi posti di lavoro se le tasse resteranno all'attuale livello e conservarlo non ne toglie.
Tanto più che la versione più accreditata lo vorrebbe abolito solo per i nuovi assunti e per la durata di tre anni.
Praticamente nulla.
L'articolo 18 è però una bandiera attorno alla quale i comunisti e la sinistra in genere hanno l'ultima linea difensiva.
L'articolo 18 è una bandiera utile, se abolito, per cominciare a smantellare lo stato mamma che ci ha solo impoverito, mentre ha innalzato una casta di burocrati, sindacalisti, funzionari di partito.
L'articolo 18 andava cambiato nel 1994, come aveva pensato Berlusconi, esattamente come le pensioni dovevano essere riformate nel 1994 come aveva proposto Berlusconi.
Poi è arrivato il famigerato avviso di comparizione e la casta ha bloccato il Cavaliere, come lo ha bloccato nel 2001-2005 e 2008-2011.
Adesso Renzi prova ad obbedire ai diktat europei portando il partito comunista (che oggi si chiama pd) sulla barricata degli abolizionisti.
Così l'articolo 18 diventa di nuovo una bandiera.
Per chi vuole obbedire agli gnomi europei, dopo che gli stessi contribuirono ad impedirne la abolizione contro Berlusconi e alleandosi con chi, oggi, quell'articolo 18 difende.
Ma è anche la bandiera di chi non si rassegna a perdere l'ultimo brandello ideologico di una stagione che fu, dopo aver perso la propria identità.
Ed infine è la bandiera di chi, pur riconoscendone l'inutilità, anzi la dannosità, lo ritiene uno strumento utile per contrastare il bulletto fiorentino.
Ed ogni occasione è buona per cercare di sbarazzarcene, anche difendendo l'articolo 18.

giovedì 25 settembre 2014

Angelino portateli a casa tua

Leggo l'ultima fesseria di Alfano  che sembra vorrebbe offrire 30 euro a chi si prendesse in casa un rifugiato.
"Adotta un rifugiato".
Una volta c'era la campagna di "civiltà progresso" che invitava ad adottare un nonno, un cane, un gatto, oggi dovremmo adottare un rifugiato e magari a trasformarci nei suoi servitori.
A spese nostre, perchè portarsi in casa un tizio per 30 euro è una perdita certa.
Ma vada a dirlo agli autisti di autobus aggrediti da orde di immigrati, vada a dirlo al popolo costretto a convivere con quei "rifugiati" e, soprattutto invece di dire a noi di adottarlo per 30 euro, se li porti, tutti, a casa sua.

lunedì 22 settembre 2014

Il Centro Destra che non c'è...

La segretaria della cgil, degna erede di Cofferati, ha dichiarato che Renzi ha in testa la politica della Thatcher.
Pur di screditare il suo nemico interno, la Camusso attribuisce a Renzi qualità in lui totalmente inesistenti e offende pesantemente la memoria di una Grande della Destra.
Se Renzi avesse la Thatcher come esempio, non starebbe in ginocchio davanti all’unione sovietica europea, ma ne sarebbe già uscito.
Se Renzi avesse la Thatcher come esempio, non accetterebbe che venga fatta carne da macello della Sovranità Territoriale dell’Italia sulla questione dell’immigrazione, ma difenderebbe ogni lembo di territorio da ogni invasione.
Se Renzi avesse la Thatcher come esempio, non aumenterebbe le tasse, ma le diminuirebbe, per tutti, sensibilmente.
Se Renzi avesse la Thatcher come esempio, non agevolerebbe le leggi che devastano la Famiglia e il Matrimonio, cioè le fondamenta morali di una società civile.
Non mi interessa la lotta intestina tra Stalin e Trotzsky, questo o quello per me pari sono, non credo che se fosse stato questo ad esiliare e uccidere quello le cose sarebbero andate diversamente, come non credo che se prevalesse tra i comunisti la Camusso anzichè Renzi le cose cambiarebbero.
A cambiare sarebbero solo i volti che imporrebbero le loro leggi rapina a danno nostro e del nostro Patrimonio.
A me interessa che la Destra persegua una sua politica autonoma, a prescindere da quello che fanno o dicono i comunisti, dalle loro beghe interne, dalle loro guerre ideologiche e di potere.
A me interessa che i voti della Destra non vadano in soccorso di uno dei contendenti della sinistra, ma siano utilizzati per perseguire un disegno ed un progetto che sia autenticamente di Destra e, in quanto tale, distinto e distante tanto dai Renzi, quanto dalle Camusso.
A me interessa che chi ha l’onore di rappresentare gli elettori di Destra, si assuma l’onere di fare ostruzionismo a qualunque provvedimento, legge e decisione 
che aumenti le tasse taglieggiando il Patrimonio di ogni Italiano, 
che apra le porte dell’Italia agli immigrati, 
che tolleri le droghe, 
che promuova la manipolazione genetica, 
che introduca l’eutanasia sotto qualsiasi forma o mentita spoglia, 
che introduca parodie della Famiglia e del Matrimonio.
Perché Renzi e la Camusso, in comune, hanno la politica fondamentale di tutti i comunisti: spese e tasse, con l’aggravante di un totale disinteresse verso i principi morali che sono le fondamenta di una società civile, in un assalto, che infligge più danni alla nostra Civiltà di qualsiasi azione terrorista dell’Isis, contro il Matrimonio e il Patrimonio, i pilastri sui quali è cresciuta la nostra Civiltà, .
Marchionne (personaggio che non mi piace neanche un po’, a cominciare dal suo vezzo snob di indossare il maglioncino invece della giacca e della cravatta) ha fornito un consiglio giusto a Renzi: pensa a una sola riforma, ma falla.
Ecco, al centro Destra incartato a discutere di alchimie e combinazioni elettorali, io dico:
pensa a tre/quattro argomenti sui quali fare una battaglia ostinata e senza quartiere.
Immigrazione.
Tasse.
Famiglia.
Lira.
Ecco le battaglie che possono scuotere l’apatia del nostro elettorato che, deluso, si rifugia nella vile astensione.
Non si abbia paura di scontrarsi con il perbenismo ipocrita della intellighenzia marxista-europeista, si agisca per recuperare lo spirito combattivo che ha sempre contraddistinto la Destra.
Smettetela di comportarvi come eunuchi, timorosi di apparire retrogradi, inseguendo le peggiori e più devastanti iniziative buoniste.
La Destra faccia la Destra.

E tornerà a vincere.

sabato 20 settembre 2014

Ma si...aboliamo la Corte Costituzionale

Nonostante l'accordo contro natura di Berlusconi con i comunisti, non riescono ad eleggere i due giudici mancanti della corte costituzionale.
Ma è così necessaria una corte che si intromette nella vita politica, abrogando le più significative leggi gradite al Popolo come quella contro l'immigrazione o quella contro la droga ?
E' così necessaria una corte che, con una composizione di 14 giudici meridionali - di cui 9 campani - e uno solo settentrionale, ha abrogato la circolare Gelmini che riservava le cattedre ai residenti ?
E' così necessaria una corte alla quale, con ridicolo formalismo, si è appellata la ministra Lanzetta per impugnare le due leggi del Consiglio Regionale Veneto che organizzano i due referendum, uno sull'autonomia ed uno sull'indipendenza ?
Io credo di no.
Allora perchè non approfittare dello stallo parlamentare per abolire questa corte ?

venerdì 19 settembre 2014

Viva la Gran Bretagna

Con un risultato più netto di quanto fosse prevedibile, la Scozia resta nel Regno Unito.
Come avevo scritto ieri sono incerto se esserne soddisfatto o dispiaciuto.
I pro e i contro sono ed erano in ambedue le scelte.
Se la Scozia fosse uscita dal Regno Unito, sarebbe stata costretta ad accettare l'euro ed aderire all'unione sovietica europea, mettendosi sotto il "cappello" della Merkel e della Bce e, nel contempo, indebolendo lo stato capifila dell'antieuropeismo e una sterlina che il Regno Unito ha tenuto, per sua fortuna, indicando una strada per tutti coloro che non vogliono morire come pecoroni europei.
D'altra parte la sconfitta degli indipendentisti scozzesi indebolisce l'entusiasmo degli indipendentisti presenti in ogni parte d'europa, dalla Spagna al Belgio all'Italia.
E questo è un male, perchè tutto ciò che può essere utile per creare problemi all'unione sovietica europa è ben accetto.
C'è però un dato incontrovertibilmente positivo: il referendum.
Londra ha impartito una lezione (e non è la prima volta ...) che Madrid, Roma, Bruxelles, Kiev, devono forzatamente accettare: lasciar libertà al Popolo di decidere con un voto.
Non impedire, con sofismi giuridici fondati solo sul formalismo, che ci si esprima democraticamente.
Il Popolo non deve essere messo sotto tutela da autoreferenziali "migliori" che, come vediamo dalla crisi da cui non si esce, tali non sono affatto, anzi sono anche peggiori di coloro che li hanno preceduti.
Londra è stata così meritatamente premiata per il suo coraggio.

giovedì 18 settembre 2014

Autonomia o indipendenza?

Io sono si per un autonomia del nord in uno stato Federalista, ma l'Italia è una ed indivisibile.
Oggi gli Scozzesi avranno la fortuna di decidere liberamente, con il loro voto, se restare nel Regno Unito o diventare indipendenti.
Qualunque sia il risultato, il dato primo è la grande lezione di democrazia impartita del Regno Unito.
In Italia i fautori del centralismo statalista e idrovoro schifano le legittime richieste di voto sulla permanenza di importanti regioni all'interno di questa fallimentare forma di stato ed impediscono al Popolo la sua legittima espressione elettorale.
Di conserva dobbiamo invece denunciare il comportamento incoerente di Londra verso gli altrettanti legittimi referendum in altre parti di europa.
Perchè il Kossovo sì e il Donbass o la Crimea no ?
Ma per tornare al referendum scozzese, confesso che sono imbarazzato e oscillante.
Da filo inglese di antica data, sono per il Rule Britannia.
Gli Inglesi hanno conquistato armi in pugno la supremazia nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e il "Rule Britannia" mi appare legittimo.
Purtroppo, però, non sono Inglese e il mio interesse dice, invece, di sperare nel voto favorevole alla secessione della Scozia che potrebbe essere il detonatore di tante altre secessioni, in Spagna come in Belgio, fino a quella che a me interessa: il Nord, a cominciare da Veneto e Lombardia.
Non mi piace però l'ipotesi degli indipendentisti scozzesi di rinunciare al Regno Unito per aderire anima e corpo all'unione sovietica europea, adottando persino l'euro.
Non vorrei che il prezzo per l'indipendenza debba essere l'adesione ad una struttura ancora peggiore di quella che, per gli Scozzesi - ma non per me - è il Regno Unito o, per me, lo stato Italiano.
Insomma, pro o contro.
Sentimenti e ragione.
Alla fine, forse, meglio un forte Regno Unito che guidi gli antieuropeisti ... o forse no, meglio correre un rischio estremo per sparigliare tutte le carte ...

mercoledì 17 settembre 2014

Il chiacchierone di Renzi

Ieri Renzi ha cinguettato in parlamento.
Ha detto qualcosa di diverso dal solito ?
No.
La sua solita chiacchiera vacua ed inutile che, dopo sette mesi, comincia ad essere noiosa e, soprattutto, dannosa come certificano i disastrosi dati economici.
Continua a parlare di "mille giorni" (ma quando inizierà il conto alla rovescia ? Se alla NASA avessero contato come Renzi Armstrong, Aldrin e Collins starebbero invecchiando in attesa dell'accensione del razzo !) e si propone come il protagonista di "dopo di me il diluvio".
Minaccia, come un bambino dell'asilo cui negano di giocare, le elezioni se non si faranno "le riforme".
E ancora una volta nulla dice sulle questioni importanti:
- tasse
- immigrati
- deriva morale
- euro ed unione sovietica europea.
Aspetto che eriga una statua a Berlusconi, dedicandogli un tempio a varie scuole, perchè senza il suo appoggio, ci saremmo già liberati di questo vacuo chiacchierone 2.0.
E questa è una grave colpa imputabile al Cavaliere, che pagherà cara.


P.S.: Ieri Renzi a parlato a valanga in parlamento e poi alla segreteria del pci/pds/ds/pd. Al mattino cinguetta giulivo.
La domanda sorge spontanea: ma quando lavora ?

lunedì 15 settembre 2014

Vogliamo un Uomo solo al Timone

Sono ridicoli quelli che attribuiscono a Renzi un agire da dittatore.
Il bambinello di Firenze ha, sì, tutta la grottesca prosopopea e prosa del Napoleone, ma di quello delle barzellette ambientate nei manicomi ante Basaglia.
Renzi parla, parla, parla evocando riforme, provvedimenti e leggi che non vedono mai la luce.
Nei fatti agisce nel solito modo dei comunisti: tasse (quella sui risparmi aumentata dal 20% al 26%) e spesa (assunzioni di precari che vanno ad ingrossare le già ipertrofiche legioni dei dipendenti pubblici).
Invece sarebbe proprio sulla pubblica amministrazione che si dovrebbe lavorare di forbici e di bisturi, se non di accetta.
Perchè l'Italia ha una spesa pubblica annuale di ben 800 miliardi e se consideriamo che circa 80 derivano dagli interessi sui titoli di stato, abbiamo 720 miliardi da tagliare.
Non ripeto la mia teoria per cui le uniche spese essenziali e non rinunciabili di uno stato sono per la difesa esterna e interna, per la diplomazia e la giustizia (purchè rivoluzionata da come è gestita in Italia).
La sanità ci costa 230 miliardi, l'istruzione 150.
Ecco i due grandi buchi cui vanno aggiunti i costi del personale.
Abbiamo visto la reazione appena Renzi ha osato disporre la proroga del blocco degli stipendi degli statali e la riduzione delle ferie (da 45 a 30 giorni !!!dei magistrati (che altro non sono che impiegati dello stato pagati - profumatamente ! - con i soldi delle nostre tasse).
Abbiamo visto il catenaccio, degno del miglior Nereo Rocco, di tutti i ministri di Renzi all'ipotesi di tagli ai rispettivi bilanci.
Tagliare si deve, ma il proprio ambito è essenziale e, quindi, non può subire tagli.
Tagliare si deve, ma tutti indicano il vicino nelle cui tasche andare a ravanare per rastrellare i denari necessari.
Le resistenze degli apparati burocratici, dei privilegiati che, come peraltro è naturale che sia, non vogliono perdere il loro vantaggio, piccolo o grande che sia, impedisce all'Italia di risalire la china.
La scellerata decisione di rinunciare alla Sovranità monetaria e, quindi, a molta della Sovranità politica accettando l'euro ed entrando nell'unione sovietica europea, peggiora solo la situazione che riceve poi il suo colpo di grazia dalle varie Boldrini e dai vari Bergoglio che spingono masse di estranei ad invadere l'Italia, con la complicità di chi dovrebbe invece difendere i confini della Patria.
Per forza i conti peggiorano di governo in governo e arriverà il giorno in cui qualcuno  riconoscerà che si viveva meglio con Berlusconi, che con i suoi tre successori, mai eletti.
Ma se nessuno è disponibile a rinunciare al suo orticello, quale prospettiva abbiamo se non il fallimento ?
Ci vorrebbe uno che comandasse sul serio, uno che facesse seguire i fatti alla decisione di tagliare la spesa pubblica, uno che non dovesse sempre mediare con una infinità di lobbies, uno che non dovesse veder stravolto il suo programma dalle imboscate parlamentari, uno che avesse la possibilità di sbagliare da solo, senza cumulare ai suoi anche gli errori delle corporazioni in difesa dei propri privilegi.
Ci vorrebbe un Dittatore.
Uno che potesse governare seguendo la sua Stella Polare per dieci anni, senza preoccuparsi del consenso effimero e di cinguettare come un assatanato per dire "ci sono".
E questo lo sappiamo tutti.
Come scrisse mesi fa Veneziani in suo Cucù, però, lo sappiamo tutti, ma non lo diciamo, perchè il timore è che quel Dittatore, invece di decidere secondo i nostri desiderata, applichi le teorie esattamente opposte e sia, in sostanza, dall'altra parte.
Anche se non vedo proprio come qualcuno possa pensare di salvare l'Italia con più tasse, più europa, più invasione degli immigrati, più decadenza morale, più spesa pubblica.
Chi sostiene quella ricetta non vuole salvare l'Italia, ma consegnarla agli gnomi di Bruxelles, trasformando una Gente Libera in sudditi senza futuro e senza diritti.

sabato 13 settembre 2014

Ma la Cassazione non ha altro da fare?

Io nella mia vita, fin da ragazzo gli unici segni che ho fatto e ne ho fatti tanti è stato il "Segno della Croce" che faccio sempre anche ora.
Se i dati economici certificano il fallimento della politica materialista del cattocomunismo, la cassazione, con la sua ultima, inqualificabile sentenza che conferma la condanna a due esponenti di Casapound che avevano fatto il Saluto Romano accompagnandolo con l'espressione (ingiuriosa ? razzista ? discriminazione territoriale ? boh !) "Presente !", certifica il fallimento della tirannia ideologica del cattocomunismo.
Sì, perchè se a quasi 70 anni dalla fine della guerra e 72 dalla caduta del Fascismo (il 25 luglio 1943 per una congiura interna e non per mano degli oppositori) si sente ancora il bisogno di mantenere in essere la "Legge Scelba" che, nel solco della più repressiva politica contro le libere opinioni, punisce simbologia, gestualità ed espressioni che possono richiamare il Fascismo, vuol dire che il lavaggio del cervello, tentato con mezzi subdoli (pubblicità, film, canzonette, libri etc.) e con strumenti sanzionatori come le condanne penali, ha miseramente fallito.
La legittimità di poter esprimere le proprie libere opinioni con parole, simboli e gesti trascende quindi ogni divieto di per se illegittimo, perchè appartiene ai diritti naturali e fondamentali dell'Individuo.
L'opinione, comunque la si manifesti, non è e non sarà mai un reato, qualunque legge possano approvare per trasformarci in una massa di pecoroni lobotomizzati.

Dove sono i Governatori della Banca di un tempo

Una volta il Governatore della Banca d'Italia era un oracolo che parlava una volta all'anno e le sue parole erano pesanti.
Mi ricordo, bambino, la serietà con la quale i telegiornali davano conto del discorso di Guido Carli.
Poi hanno cominciato a parlare e straparlare anche loro e non solo al telefono.
Il governatore della bce dovrebbe essere un Carli all'ennesima potenza.
Me lo aspetterei severo, ieratico e riservato.
Ogni giorno invece leggo delle dichiarazioni di Mario Draghi e dei suoi bazooka.
A parte l'irritante snobismo, lui italiano, di parlare in inglese, calpestando la nostra Storia e la nostra Cultura che, almeno in questo, non deve prendere lezioni da nessuno, dice sempre le stesse cose.
Autoreferenzialità massima e poi, il pistolotto: la politica monetaria può aiutare, ma la crescita dipende dalle riforme.
Quali riforme ?
Abracadabra !
Mai una volta che dica esattamente dove e cosa riformare.
Tagliamo le tasse ?
E con quale e quante aliquote ?
O forse è meglio una flat tax ?
E la casa deve essere vessata ?
E i risparmi ?
E degli immigrati cosa facciamo ?
E se facessimo una repubblica presidenziale ?
Insomma, invece di parlare (in inglese) restando comodamente sul generico, si sporchi un po' le mani, così vediamo dove, in realtà, vuole infilarle !

venerdì 12 settembre 2014

A decidere politicamente sono i Giudici?

E' noto quanto io sia lontano dai comunisti (e, in genere, da tutto ciò che puzza di sinistra).
In Emilia Romagna, con le dimissioni (sbagliate) di Errani si terranno le elezioni regionali.
Vinceranno i comunisti, come sempre, per cui sono tutti interessati alla corsa per chi diventerà il nuovo Baffone di Bologna.
Le opposizioni sono deboli e confuse, e personalmente gradirei che tutti si schierassero con il candidato che sarà presentato dal maggior partito di centro destra, Forza Italia, cosi da cercare di contendere fino all'ultimo lo scettro ai rossi.
la vedo dura. 
Amen.
Non ero quindi interessato alla competizione tra i comunisti, perchè, per me, questo o quello pari sono.
Arrivano però le inchieste e per un massimo di 4mila euro, tutti si danno al ballo di San Vito.
Un candidato (pare inquisito per la enorme cifra di 500 euro !!! Immaginate le risate di Montezemolo con i suoi 27 milioni di liquidazione dalla Ferrari !!!) si ritira.
A me pare una enorme fesseria.
Così come è stata una fesseria la scelta di Errani di dimettersi dopo la condanna in primo grado, anche se non mi dispiace...
Così si concede a degli impiegati di stato, solo perchè hanno superato un concorso, di decidere non solo se uno può restare nel posto in cui il Popolo lo ha eletto, ma anche la composizione delle liste, inibendoci il diritto a votare chi preferiamo, per limitare la scelta a quelli che sfuggono alla loro mannaia.
A me non sta bene.
Continuo a ritenere la Sovranità Popolare superiore a qualsiasi altra funzione o potere e se milioni di elettori votano Tizio e Caio, non c'è avviso di garanzia, sentenze o condanne che tengano: quelli devono restare al loro posto e il Popolo deve avere la possibilità di votarli, eleggendoli o mandandoli a casa.

giovedì 11 settembre 2014

11 Settembre

Sono alquanto refrattario alla "commemorite", anche perchè, ormai, ogni giorno ci sarebbe qualcosa di ricordare.
Vi sono però alcune date che non è possibile lasciar passare senza richiamarne il significato.
L' 11 settembre è una di queste.
Chi nacque quel giorno è già un adolescente e chi nacque dopo o chi in quell'11 settembre 2001 non aveva ancora la capacità di capire gli eventi che accadevano, ha diritto e dovere a sapere.
Quell'11 settembre 2001 un manipolo di criminali terroristi islamici dirottò quattro aerei in volo negli Stati Uniti.
Due si schiantarono contro i grattacieli del World Trade Center a New York che crollarono, travolgendo  la vita di tremila persone.
Una altro si schiantò contro il Pentagono a Washington.
Il quarto doveva abbattersi sulla Casa Bianca, ma il coraggio dei passeggeri lo fece precipitare in aperta campagna, facendo fallire l'obiettivo criminale.
La reazione immediata fu adeguata e i terroristi musulmani costretti a ripiegare e inseguiti fin nei loro covi più nascosti.
Poi, come purtroppo accade troppo spesso, il tempo fa dimenticare gli eventi e gli Americani elessero un presidente, l'attuale, che vanificò tutto quel che era stato conseguito.
E adesso si trova a dover ricominciare tutto da capo.
Oggi siamo di nuovo davanti alla sfida del terrorismo islamico e la sua impunità dà fiato ad altre tipologie di soppraffazione, come quella di stato dell'India che da due anni trattiene sotto sequestro due nostri Fucilieri di Marina cui era stato comandato di difendere le imbarcazioni private dall'assalto dei pirati.
L'impunità dei terroristi islamici fornisce all'India alibi e certezza di impunità per perpetuare il sequestro dei Marò e, addirittura, imporre un pizzo di stampo mafioso se l'Italia volesse riportare in Patria uno dei due, colpito da malattia.
Ricordare l'11 settembre, quindi, significa anche riaffermare l'impegno contro tutte le sopraffazioni violente della libertà.
Anche contro i vecchi terroristi rossi che trovano accoglienza in stati amici (loro) e che, pertanto, si qualificano con tale loro ospitalità.

mercoledì 10 settembre 2014

Ma fate solidarietà in Italia....

Tre suore italiane massacrate in Burundi dove, da quarant'anni, portavano sollievo e istruzione.
Un settantenne assassinato in Turchia di ritorno da un suo abituale viaggio in Armenia e Georgia per portare aiuti umanitari.
E sono solo gli ultimi due casi di connazionali che hanno pagato con la vita la loro volontà di aiutare concretamente degli stranieri, anche se in Italia c'è tanto bisogno di loro per alleviare le sofferenze di tanti Italiani.
E non parliamo di chi trova la morte all'estero per un incidente, per un tentativo di rapina.
E taciamo sulle anime belle che invece vanno a cercarsele le rogne, pensando di camminare sulle acque e di portare l'aureola della santità.
Questi ultimi lasciamoli pure al loro destino di beatificazione autoreferenziale, ma a tutti gli altri dico: restate in Italia !
C'è tanto bisogno di solidarietà per gli Italiani che non importa andare a cercare i poveri all'estero, li abbiamo noi.
Ci sono tanti posti belli e sconosciuti in Italia che possiamo passarvi le vacanze di tutta la nostra vita, cambiando, se lo desideriamo, località ogni anno.
E' meglio restare in Italia !

lunedì 8 settembre 2014

Obama e Renzi i 2 incompetenti

Si parla, ovviamente, di Obama e Renzi, così simili, così inutilmente cinguettanti, così amati dal politicamente corretto, eppure così evidentemente incompetenti e approssimativi.
Pur nella differenza di scenari, i due hanno un ruolino sovrapponibile.
L'unica differenza è nel premio che Obama ha ricevuto prima ancora di insediarsi alla Casa Bianca (uno svalutatissimo e immeritato Nobel per la pace) e Renzi, invece, non ha potuto avere perchè se lo era già accaparrato Mario Monti (buono questo !) con il laticlavio a vita acquisito prima ancora di insediarsi a Palazzo Chigi.
Obama ha avvilito l'unica superpotenza rimasta al mondo, ridando fiato ai terroristi ed ingaggiando una anacronistica e stupida tenzone con Putin che è stato invece l'unico Leader ad aver definitivamente debellato il terrorismo islamico dalla Cecenia e che sarebbe il Condottiero ideale per debellare il terrorismo islamico nel mondo.
Renzi invece è prodigo di promesse e, come tutti i toscani, non ha limiti alla sua logorrea.
Ma l'unico atto concreto è stato quello di aumentare le tasse sui risparmi fino al 26%, come avrebbe fatto un qualsiasi funzionario del pci/pds/ds/pd.
Tace sui nostri Marò sequestrati in India, anzi premia gli indiani regalando loro le acciaierie di Piombino.
Renzi umilia economicamente Forze dell'Ordine e Forze Armate e non protegge i nostri Uomini in Divisa oggetto di contumelie quando hanno un incidente nell'espletamento del loro dovere (perchè fermare dei sospetti, in tre senza casco su una motocicletta è un dovere), con l'aggravante di un intervento della magistratura che non è mai così tempestiva contro i criminali (ad esempio nulla sappiamo se è stato aperto un fascicolo su chi ha distrutto due auto della Polizia) come lo è contro gli Uomini delle Forze dell'Ordine (che, come e più dei magistrati, meriterebbero di essere giudicati al loro interno e non da estranei al loro ruolo).
Obama terminerà il suo doppio mandato il 20 gennaio del 2017 , mentre Renzi ha posto come scadenza dei suoi mille giorni il maggio del 2017.
Ma siamo sicuri che il mondo e l'Italia abbiano davanti tutto questo tempo per aspettare una leadership forte, decisa e competente ?

sabato 6 settembre 2014

Sempre con Voi ragazzi in Divisa

Il contratto che è posto a base di uno stato rappresenta l'esigenza di un gruppo di persone di difendere al meglio il proprio benessere, garantendosi contro i nemici esterni, i ladri interni, demandando ad un soggetto terzo la risoluzione delle loro controversie e confrontandosi con altri gruppi di persone costituite in stato per il miglior scambio di bene e servizi attraverso i propri rappresentanti.
Sono le quattro funzioni essenziali non privatizzabili.
Chi opera per lo stato tra le Forze Armate, le Forze dell'Ordine, la magistratura e la diplomazia, ha il diritto di conseguire una remunerazione tale da esentarli da ogni preoccupazione materiale.
Sappiamo come i magistrati siano oggi remunerati senza parsimonia e nonostante tracimino dalla mera applicazione delle leggi, per dare vita ad interpretazioni e financo creazioni di leggi.
Sappiamo che i diplomatici ricevono una cospicua indennità.
Altrettanto non possiamo dire delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine che, anzi, sono bersaglio di persecuzioni quando adempiono al loro dovere.
Allora la scelta di Renzi di bloccare anche per il 2015 ogni aumento degli stipendi degli statali è sbagliata perchè indirizzata alla generalità delle persone che rientrano tra gli statali e per questo la protesta delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine - ma SOLO quella delle Forze Armate e delle Forze dell'Ordine ! - è non solo legittima e giustificata, ma anche degna di essere sostenuta.
Gli altri servizi che lo stato eroga (peraltro generalmente male) andrebbero invece privatizzati, perchè solo la concorrenza nel privato consentirebbe di migliorare i servizi, offrendoli a prezzi di costo e facendoli pagare solo a chi ne usufruisce e non alla generalità dei contribuenti.
Ma uno stato senza televisione, senza scuola, senza sanità, dove costituirebbe quelle clientele che hanno fatto la fortuna della triplice sindacale e dei partiti della sinistra ?

venerdì 5 settembre 2014

Anche la Fecondazione eterologa a carico nostro?

Un nuovo capitolo di spesa si aggiunge ai tanti che Renzino lungi dall'abbattere sta aumentando.
Una infausta sentenza (tra le tante pessime) della corte costituzionale ha spalancato le porte alla cosiddetta fecondazione eterologa e una "conferenza" di esperti delle regioni ha sbracato completamente pensando di mettere l'eventuale intervento a carico della sanità pubblica, facendo pagare solo un miserrimo ticket, come se la sanità pubblica non fosse già oberata di enormi costi e debiti.
Ma perchè io, che sono contrario, dovrei pagare per questi interventi ?
Esattamente la domanda che mi sono sempre posto sull'aborto.
E poi qualcuno continua a chiedermi perchè sono favorevole allo smantellamento della sanità pubblica per ricorrere alle assicurazioni private: così, almeno, oltre ad una maggiore efficienza, avremo costi posti a carico di usufruisce del servizio e non di chi, anche per ragioni etiche e morali, considera certi interventi una degenerazione. 

giovedì 4 settembre 2014

Che direbbe il Poeta di Renzi?

Di quel securo il fulmine, tenea dietro il baleno, scrisse di Napoleone il grande Alessandro Manzoni.
Cioè, Napoleone faceva seguire l'immediata realizzazione alla sua idea.
Un Manzoni dei nostri tempi cosa potrebbe scrivere di Renzi ?
Di quel parolaio il cervello non tenea mai in controllo la bocca ?
Sì, perchè non solo cinguetta come un tarantolato, ma continua a sparare cavolate senza tener in alcun conto i costi e chi li deve pagare.
Ieri era il turno di ben 150mila assunzioni nella scuola.
La Giannini aveva parlato di 100mila e, naturalmente, Renzi ha dovuto rilanciare per distinguersi.
A spese nostre.
E poi la conferma degli 80 euro.
Mancano le coperture, il mio suggerimento è che siano tutti costi a valere sui beni personali di Renzi e degli altri ministri.
Scommettiamo che cesserebbero queste regalie da basso impero ?

mercoledì 3 settembre 2014

Perchè meglio Putin di altri

Fino a venticinque anni fa c'erano mille e più motivi per scatenare una guerra contro l'allora Unione Sovietica.
Tutti motivi moralmente solidi, come la difesa dell'autodeterminazione di un popolo e di una nazione: l'Ungheria nel 1956 e la Cecoslovacchia nel 1968.
Oggi vedo che gli stessi (o i loro figli e nipotini) che sembravano tarantolati dalla "pace" (al punto da usare violenza per affermare il principio della pace ...) oggi sono in prima fila ad impartire lezioni e minacce alla Russia moderna.
Allora urlavano "meglio rossi che morti", oggi "meglio morti che russi".
A ben vedere, peraltro, oggi come allora costoro sono coerenti: contro l'autodeterminazione degli ungheresi e dei cechi e slovacchi nel 1956 e 1968, contro l'autodeterminazione del Donbass nel 2014.
Non stupisce quindi che contro Putin straparlino comunisti vecchi (Napolitano) e nuovi (Mogherini) con il contorno di socialisti americani (forse i peggiori della genìa) come Obama e della nuova unione sovietica europea delle Merkel, degli Hollande e dei Renzi.
Infatti, sicuramente ci sono più comunisti nel governo italiano, nell'unione sovietica europea e persino negli Stati Uniti che nella Russia moderna.
Allora per me era "meglio morti che rossi", oggi invece "meglio russi che morti".
Non solo non voglio morire per Kiev, ma non voglio neppure patire freddo in inverno per la mancanza del gas russo, sostituito, a caro prezzo, da quello di Obama.
E smettiamola con le ridicole sanzioni contro la Russia, unica nazione che, ancora, rappresenta un baluardo contro la degenerazione di questa umanità !
Se era giusta, come proclamavano Clinton, D'alema e i dioscuri del socialismo mondiale, l'autodeterminazione del Kossovo, tanto da bombardare ripetutamente la Serbia, lo è altrettanto oggi quella del Donbass tanto da consentire alla Russia di tutelare i suoi connazionali, come dovremmo fare anche noi per i due Marò sequestrati in India.
Se proprio vogliamo unire l'Occidente (e non solo) con delle sanzioni, si adottino contro il Brasile che si rifiuta di consegnarci il pluriassassino Cesare Battisti e contro l'India che si rifiuta di rilasciare i nostri Fucilieri di Marina.
Pienamente solidale con la figlia di Latorre (che ha detto quello che noi tutti pensiamo e spesso scriviamo) e complimenti a Lotito che farà giocare la Lazio con un nastro giallo in onore dei nostri Militari.

martedì 2 settembre 2014

Renzi e i suoi 1000 giorni

Il putto fiorentino dopo i cento giorni in cui l'unico intervento concreto è stato l'aumento della tassa sui risparmi dal 20 al 26%, ha cominciato ad allargarsi: mille giorni qui, mille giorni là.
Fino a dire: giudicatemi a maggio 2017.
La sua speranza è evidentemente che la ripresa internazionale traini anche l'Italia senza che lui debba concretizzare qualcosa.
La mia speranza è che non a maggio, ma ad ottobre 2017 (fosse prima sarebbe comunque meglio) si celebri una nuova Caporetto a cento anni di distanza: di Renzi, della sinistra e dell'Italia clientelare, assistenzialista ed egoista che incarnano.

lunedì 1 settembre 2014

Voglio leggere in Libertà quello che voglio

Non e che a me Magdi Allam sia mai piaciuto tanto e continua a non piacere, come non mi piacciono tutti coloro che cambiano bandiera e che, convertiti, invece di darsi una calmata e riflettere sui loro errori passati, diventano i giacobini della loro nuova bandiera.
Come tanti fumatori, ad esempio, diventati ex fumatori che ora si fanno prendere dall'isteria quando vedono qualcuno, all'aria aperta !!!, accendersi pipa, sigaro o sigaretta.
Anche perchè ho sempre il dubbio che chi cambia una volta possa cambiare anche due, tre, quattro e poi tornare al punto di partenza.
Non posso però che aderire, con questo post non essendo iscritto a nessun "social media", alla campagna #iostoconmagdi lanciata da Il Giornale.
Che un ordine corporativo come quello dei giornalisti si metta a giudicare propri componenti, ci può anche stare, fatto salvo il principio che chiunque possa scrivere dove, come e quanto gli pare, percependo, se i suoi scritti sono apprezzati, anche regolare retribuzione, diversamente saremmo in una dittatura.
Che si mette però a giudicare il contenuto degli scritti e non, magari, le modalità con le quali si ottengono le informazioni (tipo: pagare qualcuno al palazzo di giustizia per ottenere copia di intercettazioni ...) mi sembra non solo aberrante, ma l'anticamera della soppressione del libero pensiero.
Non mi scandalizzo se Gad Lerner nella sua trasmissione (che non ho mai guardato, nè mai guarderò) invita e tratta con tutti gli onori un tizio che poi viene sgamato, fucile in mano, a combattere per i terroristi islamici.
Lerner è libero di fare e dire ciò che vuole, purchè non passi all'azione usando violenza sul prossimo o impedendomi di esporre, a mia volta, le mie idee senza censura alcuna.
Mi scandalizzo che ci sia ancora qualcuno che si permette di analizzare le idee e le opinioni altrui, per poi trarne motivo per invocare sanzioni amministrative (come nel caso di una corporazione tipo quella dei giornalisti) o addirittura penali come accade e accadrebbe a seguito di talune leggi esistenti (Mancino, Scelba) o auspicate (contro l'omofobia o contro il negazionismo).
Io ho il diritto e rivendico la mia assoluta libertà di pensare ed esprimere le mie opinioni senza alcun limite di carattere sanzionatorio e ideologico imposto da terzi.
Io ho il diritto e rivendico la mia assoluta libertà di leggere tutto ciò che viene pubblicato e diffuso e di pubblicare e diffondere tutto ciò che mi piacerebbe fosse letto su ogni aspetto della politica, della società, dell'economia, della storia.
Il contratto sociale che ha reso l'Uomo l'animale superiore che è, pone dei limiti alle azioni, a tutte le azioni, che tendono a mettere in pericolo il pari diritto alla Vita e alla Libera Opinione altrui.
Chi vuole impedirmi di esprimere le mie idee e di diffonderle, senza che io commetta alcuna azione violenta o prevaricatrice nei confronti del prossimo, ma solo esponendo opinioni, viola quel contratto e deve essere LUI sanzionato, non io.
Per questo difendo il diritto anche per Magdi Allam ad esprimere liberamente le sue idee ed a vederle diffuse sulla stampa nazionale.
Tanto più che mi domando se l' essere accusato come "islamofobo" (od "omofobo" o "razzista" o "xenofobo" o "sessista") sia una imputazione o non, piuttosto, un titolo di merito considerando la provenienza di simili "accuse".