martedì 13 gennaio 2015

Credibilità 0

Domenica rullo di tamburi e passerella di una cinquantina di capi di stato e di governo a Parigi.
Paroloni (ma solo quelli) contro il terrorismo islamico e retorica a piena mani unendo il politicamente corretto del coniugare i verbi accogliere e integrare, con la teoria dei Principi e dei Valori della nostra Civiltà e ampiamente condivisibili come la Libertà di stampa, di opinione, di espressione.
Peccato che di questi principi ci si ricordi a fasi alterne e solo quando torna comodo.
Così è sacrosanto difendere il diritto degli umoristi di dileggiare le religioni, Gesù Cristo, Maometto, Budda, Benedetto XVI, vescovi e imam, ma non si possono rappresentare ironicamente Obama o la Chienge.
Del resto l'esclusione dalla manifestazione del Fronte Nazionale di Marine Le Pen e, quindi, del 25% dei Francesi nonchè di tutti coloro che, nel mondo, si ispirano alla Destra, è indice sufficiente per sapere che le libertà di cui parlano, sono le libertà per LORO, con esclusione del riconoscimento di analoga libertà per chi non la pensa come loro.
In pratica l'altra faccia della medaglia del fondamentalismo islamico.
E quegli stessi che blaterano, riempendosi la bocca di Libertà di stampa, opinione ed espressione, sono gli stessi che difendono l'esistenza di leggi come la Scelba e la Mancino e che, anzi, vorrebbero aggiungere anche sanzioni contro l'omofobia e le teorie negazioniste (e in Germania e Austria il negazionismo è reato, tanto che uno storico - David Irwing, uno studioso ! - è stato arrestato, condannato e messo in prigione).
La differenza tra quello che dicono e quello che fanno è talmente stridente che anche la giusta lotta contro il terrorismo islamico perde forza, perchè nessuno può credere alle parole dei Renzi, degli Hollande, delle Merkel.

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