venerdì 22 maggio 2015

Affondare i barconi, respingere i clandestini

Affondare i barconi, respingere i clandestini
Io non so se il marocchino arrestato come presunto complice dei terroristi del Bardo sia effettivamente colpevole o meno.
So, però, che lui e tutti i clandestini che infestano le nostre città sono un pericolo.
Certo, fare di tutta un'erba un fascio è sbagliato, ma una vita tranquilla, pacifica, nel rispetto delle leggi, dei costumi, della religione, della Tradizione di noi Italiani non mi sembra sia alla portata di costoro.
Il dodicenne che ha pestato una coetanea perchè indossava un crocefisso al collo e un altro minorenne che ha rimosso il crocefisso dall'aula sono solo le ultime notizie di un comportamento che, supportato dal numero, stravolge le nostre abitudini e ci mette in pericolo.
Sì, perchè singoli immigrati potrebbero anche essere assorbiti.
Da individui isolati sarebbero costretti, volenti o nolenti, ad integrarsi per vivere ed essere accettati.
Ma quando arrivano orde di clandestini, famiglie intere e allargate, tribù, allora è più forte la volontà e la capacità di resistenza e l'indisponibilità ad accettare usi e costumi della Nazione ospitante, nella quale dovrebbero integrarsi.
Allora c'è una sola soluzione: impedire nuovi sbarchi di clandestini, con buona pace delle Boldrine e dei Bergoglio.
E per impedire nuovi sbarchi c'è un solo modo: l'uso appropriato delle Forza Militare Navale.
Affondando i barconi nei porti e respingendo, riportandoli ai porti di partenza, quelli che riuscissero a partire.
Contemporaneamente, con le Forze Militari di Terra è necessario bonificare il territorio.
Ma questo governo non lo farà mai, quindi la nostra salvezza è nel cambio di governo a favore di chi non ha grilli per la testa come il reddito di cittadinanza, lo ius soli o le missioni Mare Nostrum o Triton.

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