mercoledì 29 luglio 2015

Leva obbligatoria

Leva obbligatoria
Leggo di una nuova proposta di ripristinare l 'obbligo della leva, del servizio militare.
Io sono uno dei tanti che ha svolto il suo servizio e anche in un reparto operativo, impegnato in varie situazioni.
La mia parte politica sosteneva la necessità di un esercito di professionisti ed io ero d'accordo.
Ma, con il senno di poi, fu sbagliata l'abolizione del servizio militare.
Avevamo bisogno di militari professionisti, ma abbiamo bisogno del servizio militare, non certo per le ragioni che erano sostenute dai comunisti (il timore di un colpo di stato militare), ma per svegliare, educare i ragazzi, imprimere in loro il rispetto della Gerarchia, dell'Autorità, dell'Ordine, dell'Obbedienza, del saper stare al proprio posto e svolgere disciplinatamente i compiti affidati.
Tutti aspetti che la scuola pubblica non insegna più e che la Famiglia non è più in grado di trasmettere con tutti i telefoni bianchi,rosa,azzurri che impediscono a genitori di loro contenti di avere scuse per non impegnarsi, di "crescere", anche a suon di sberle, gli uomini di domani.
Nel servizio di leva, invece, un sano nonnismo sopperirebbe anche alla cecità di taluni ufficiali e sottufficiali.
Chi non sa obbedire, non sa neppure comandare.
Sono quindi d'accordo con il ripristino del servizio obbligatorio di leva, ma tenendolo distinto dall'esercito di professionisti.
Vedrei quindi bene una Guardia Nazionale con leva e servizio regionale che addestri i giovani obbligatoriamente chiamati ad un anno di servizio.
Addestramento all'uso delle armi, non a sostituire la protezione civile, alla guerra, interna ed esterna e li congedi consentendo loro automaticamente il porto d'armi perché possano collaborare al mantenimento di quell'Ordine al quale sarebbero addestrati.
Potrebbe essere la salvezza di tanti giovani, ai quali dare altri interessi che non siano lo smartphone, il calcio o lo "sballo" e di tutta l'Italia ... visti i tempi che corrono e l'invasione cui siamo soggetti.

lunedì 27 luglio 2015

Europa Arraffona

Europa arraffona.
Finora l'unione sovietica europea si è dimostrata un peso per i cittadini,con le sue imposizioni e le sue intolleranze arbitrarie.
Si legge in questi giorni che, oltre a drenare senza ritorni risorse agli stati nazionali, adesso si vorrebbe un contributo sotto forma di tassazione che potrebbe essere un aumento dell'Iva da destinare alla istituzione europea o una tassa ad hoc per meglio sottrarre denaro ai cittadini.
Senza alcun ritorno, visto che dobbiamo tenerci i clandestini e approvare leggi che elevano a diritto le pulsioni di alcune minoranze.
E i popoli europei non si sollevano.
Continuo a chiedermi dove sia finito lo Spirito che portò in tempi poi non tanto lontani i Popoli e le Nazioni europei a dominare il mondo intero.
Ma questo è il destino di tutte le civiltà : crescere e poi crollare per essere sostituite, a causa delle propria debolezza, da Popoli ancora animati da uno Spirito combattivo.
Eppure basterebbe un solo Condottiero che sapesse stimolare quei Valori che, ne sono certo, ancora albergano in molti di noi.
‪#‎facciamolarivoluzione‬

sabato 25 luglio 2015

Ci sono uomini e ci sono topi

Uomini e topi.
Berlusconi ha commesso molti errori, principalmente avendo ricercato la via del compromesso e della persuasione anche quando, subito dopo le elezioni del 2001 e del 2008, avrebbe potuto far passare radicali riforme a colpi di decreto è voti di fiducia con una opposizione allo sbando.
In tempi più recenti accordando il suo sostegno a Monti, Letta e Renzi e invitando a cena il signor Guadagno.
 Ma, soprattutto, ha delegato troppa fiducia a gente che, appena pensa di non aver più  nulla da guadagnare, scappa come i topi da una barca che affonda.
Ma il Cav resterà nei libri di Storia, i topi finiranno in trappola.
#facciamolarivoluzione

lunedì 20 luglio 2015

Renzi lo scemo di Corte

Renzi lo scemo di Corte.
I sondaggi segnano per il bulletto fiorentino la via del tramonto.
All'estero nessuno lo prende sul serio e,come spesso fanno i genitori con i figli un pò noiosi, è stato messo a giocare alla play station,mentre i "grandi" si occupavano della Grecia.
Le sue chiacchiere alluvionali e il suo presenzialismo non ha più alcun effetto.
l'idea sorge così  immediata: inventiamoci l'abolizione dell'imu e la riduzione delle tasse.
In due giorni Renzi ha così  annunciato:
1) l'abolizione dell'imu sulla prima casa ( sarebbe la tasi, ma non possiamo pretendere che Renzi conosca anche l'argomento di cui parla...) nel 2016;
2) la riduzione di ires e IRAP per le aziende nel 2017;
3) la riduzione delle aliquote fiscali sui redditi delle persone fisiche nel 2018.
 Non rendendosi conto del ridicolo, il giorno dopo ha aumentato la posta: 50 miliardi di riduzione delle tasse in cinque anni.
 Mi attendo una edizione speciale del Tg con Renzi che, con lo scolapasta in testa, annuncia l'abolizione perpetua di ogni tassazione ... mentre due nerboruti infermieri lo sollevano di peso per caricarlo su un mezzo di soccorso attrezzato per curare chi è  colpito dalla canicola di questi giorni.
#facciamolarivoluzione

mercoledì 15 luglio 2015

I nodi tornano al Pettine

I nodi tornano al pettine.
Saremo costretti a sperperare denaro per consentire alla Grecia di pagare i propri debiti all'FMI, alla BCE e alle banche di mezzo mondo, principalmente di Germania e Francia.
Saremo costretti perchè Renzi e compari destineranno parte dei soldi che ci estorcono con le tasse a pagare quegli 86 miliardi che non serviranno a migliorare le condizioni di vita dei Greci, ma solo a stringere un altro nodo alla loro gola.
Mal il problema vero è la insistenza con la quale i comunisti (o , se preferite, la sinistra visto che, giustamente, si vergognano di essere comunisti) continuano a voler usare i soldi altrui per puntellare un modello di società fallita e fallimentare.
Il problema è tutto lì: la pretesa di vivere al di sopra dei propri mezzi.
Il vero problema è la ruffianeria di chi, invece di lavorare vuole fare il ministro e per ottenere il suo scopo promette un futuro di ricchezza,  pensando di perseguirlo sottraendo proprietà e denari al prossimo, indebitando le prossime generazioni e scaricando i problemi sui nostri figli e nipoti.
Perchè prima o poi tutto si paga e il conto torna a zero..
La Germania deve pagare per la Grecia.
Il Nord Italia per il Sud (è di questi giorni la notizia della scarsa diffusione del pagamento del canone rai, pur obbligatorio ovunque, in Sicilia).
L'Italia deve ospitare con vitto, alloggio e cure gratuite i clandestini che si vanno pure a raccattare in giro per il Mediterraneo.
Poi dobbiamo pagare per i capricci degli omosessuali che adesso pretendono una legalizzazione delle loro unioni con annessa la pensione di reversibilità, la cura per il "marito del marito" o la "moglie della moglie" .
E quando rimane qualcosa per noi, che riusciamo a risparmiare, arriva un Renzi qualunque che porta al 26% la tassa sui risparmi, cioè su quello che ci è rimasto dopo aver pagato la tassa sui redditi e le spese correnti della vita.
Ci lasciano e ci lanciano, come a dei cani, quanto basta per addormentare le nostre legittime velleità di ribellarci.
Per quanto ancora tollereremo tutto ciò ?
#facciamolarivoluzione
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martedì 14 luglio 2015

Hanno perso tutti in Europa

Hanno perso tutti in Europa.
La conclusione momentanea della tragedia greca vede perdenti tutti i protagonisti di questa europa piccola piccola.
Ha perso Tsipras e con lui la Grecia umiliata e ridotta ad un protettorato che non può più neppure votare liberamente senza l'autorizzazione della Troika.
Una umiliazione che è un grave errore come ben dovrebbero sapere i tedeschi che dopo l'umiliazione di Versailles maturarono la voglia di vendetta che portò ad Hitler.
Chi potrebbe biasimare i Greci se pensassero ed agissero nello stesso modo ?
Ha perso la Germania e tutto il Nord che deve continuare a svenarsi per finanziare i Greci e in prospettiva anche gli altri stati lavativi del sud europa.
Hanno perso Francia, Italia, Spagna, che pur moderando i toni della Merkel e lavorando per un compromesso hanno votato per un accordo da Forche Caudine sotto le quali tutti e tre questi stati sono destinati a passare in tempi ravvicinati, oltre a svenarsi per la Grecia.
Hanno perso le istituzioni europee  obbligate a tirar fuori altri 86 miliardi di euro a fondo perduto, perchè credo nessuno sia così sciocco da illudersi che la Grecia possa restituirli, nè ora, nè ai nostri pronipoti.
Hanno perso gli europeisti che hanno dimostrato la totale inesistenza di una europa unita e che l'unica unità la si può ottenere sotto un unico comando che, al momento, non può che essere quello tedesco.
Hanno perso gli antieuropeisti che, appena uno dei loro è riuscito ad andare al potere con la possibilità di rovinare il giocattolo degli gnomi, sia pur un comunista infido e levantino come Tsipras, hanno visto un voltafaccia e un totale tradimento persino di un voto popolare svoltosi solo una settimana fa.
Chi ha vinto, allora ?
Hanno vinto le consorterie oligarchiche della finanza mondiale, alle quali non interessa il futuro dei popoli, ma solo il presente dei loro bilanci.
E hanno vinto tutti coloro che puntano alla sempre maggiore disgregazione morale degli europei, per fare del ventre molle, il sud, la porta di un rinnovato tentativo di conquista.
Comincio a pensare che solo una sferzata dolorosa, come una guerra (provocazione), possa svegliarci dal sonno della ragione.
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domenica 12 luglio 2015

Sono un Confederato

Sono un Confederato.
La Carolina del Sud ha deciso di rimuovere la Bandiera della Confederazione degli Stati Americani (il "Sud" nella Guerra di Secessione) dopo la sparatoria in una chiesa di Charleston.
Una decisione sciocca e a senso unico.
Con tutti gli omicidi commessi nel nome di una ideologia (il più delle volte comunista) o di una religione (ultimamente islamica) nessuno ha pensato di cancellare falce e martello (anzi, adesso viene pure regalato un crocefisso su falce e martello e il capo della chiesa cattolica lo accetta pure ...) o di rimuovere i simboli dell'islam.
Solo una società decadente ed in procinto di essere soppiantata rinuncia ai suoi simboli storici, anche se rappresentano una parte risultata, al momento, perdente.
Per fare un paragone, giusto i talebani o quelli dell'isis distruggono i simboli delle antiche civiltà e fa specie che l'America di Obama si adegui a tale indirizzo.
O forse, no.
Non vedo molta differenza tra il politicamente corretto di cui Obama è il primo tedoforo al mondo (in coppia con Bergoglio) e l'iconoclastia dei fanatici islamici.
Cresciuto a pane, nutella e John Wayne, non potevo (e non sono tuttora) risultare un estimatore dei "sudisti" (credo che John Wayne mai abbia interpretato un Confederato in guerra, al più nel dopo guerra) ma l'epopea della Conquista del West non può prescindere da quei cinque anni di guerra civile, combattuti da forze fortemente sbilanciate (a favore del Nord) e che hanno rappresentato la vittoria della società industriale su quella agricola, ma anche di un finto egalitarismo, perbenismo, mascherati dalla lotta allo schiavismo, sulla Tradizione e sui Valori portanti della Dignità e dell'Onore.
A ben guardare, inoltre, abbiamo anche uno dei tanti episodi in cui la volontà di un Popolo, quello del Sud, venne calpestata nel nome di interessi "altri".
Come vediamo rischia di accadere nel Donbass dove si vorrebbe imporre alla popolazione russa in maggioranza, la permanenza nell'Ucraina.
O come vediamo accadere in Grecia, dove gli gnomi di Bruxelles hanno gradualmente strangolato il popolo Greco, fino a piegare anche il demagogo comunista Tsipras alla loro politica della povertà e delle rapine fiscali.
Continuare a far sventolare la Bandiera Confederata è, dunque, non un nostalgico richiamo ad un episodio chiuso e consegnato alla Storia, ma una affermazione di ribellione nei confronti del massificante conformismo che trova nel politicamente corretto e negli gnomi di Bruxelles la sua Bibbia e i suoi sacerdoti.
Per questo, per una affermazione di ribellione, di Libertà personale, la Bandiera Confederata è entrata a far parte delle mie  icone.
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venerdì 10 luglio 2015

Nel bisogno sto sempre con Berlusconi

Non ha importanza se sono contrario ad ogni riedizione del Nazareno, se non sono "moderato" e, anzi, mi provoca l'orticaria ogni qualvolta cita quella parola, se escludo di far parte del PPE, se non inviterei mai a cena a casa mia e comunque mai andrei a cena con uno come il signor Guadagno.
La sentenza (inutile) di condanna di Berlusconi per una presunta compravendita di un senatore, è l'ultimo chiodo che chiude ogni discorso sulle persecuzioni cui il Cav è soggetto da 21 anni.
La sentenza è inutile perchè non arriverà mai in cassazione, perchè chi è stato istigato all'odio verso Berlusconi continuerà a sbavare e chi ha ormai perso ogni fiducia e non considera più nè credibili, nè affidabili i magistrati italiani, anche per vicende extrapolitiche come potrebbero essere i casi di Garlasco e di Perugia, vedrà solo accentuata la sua posizione distinta e ben distante dai magistrati.
In 154 anni di storia unitaria, il Cav è forse l'unico ad essere condannato per un tale reato.
Eppure del "trasformismo" un certo Depretis ha fatto l'arte di governo mentre in tempi recenti scissioni che hanno puntellato qualche governo si sono ben verificate, senza alcuna conseguenza per protagonisti e beneficiati.
Per non citare gli ultimi casi, da Fini a Casini e arrivare ad Alfano che con il suo salto della quaglia ha conservato uno dei ministeri più importanti (purtroppo ... visti i risultati con i clandestini).
Ma l'unico colpevole, l'unico da condannare, l'unico al quale fare le pulci è Berlusconi.
Sarà perchè, contrariamente agli altri, il passaggio da sinistra a Destra è malvisto in certi ambienti, mentre il percorso inverso è premiato ?
E ammesso e non concesso che sia colpevole, unico in tutta la storia d'Italia, quale è stato il risultato ?
La cancellazione per tre anni della tassa sulla casa ?
Una legge e un accordo con la Libia che per tre anni ha quasi azzerato l'arrivo dei clandestini in Italia ?
Una politica estera sganciata dal suddito servilismo verso gli Stati Uniti, la Germania e la Francia ?
L'aver impedito, finchè è rimasto Premier, l'introduzione della c.d. "Tobin tax" ?
Beh, allora ben vengano simili situazioni, se a guadagnarci sono anche io con meno tasse, meno clandestini e più dignità nazionale.
Resta il fatto che, nel rispetto delle mie idee, io sto con Berlusconi come linea guida di un Centro Destra rinato sotto la guida di chi ha argomenti di Centro Destra e per questo si batte.
Con immenso piacere, pensando ai magistrati che lo hanno condannato ed a tutto coloro che hanno elevato l'odio nei confronti di una persona a linea politica.
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giovedì 9 luglio 2015

Renzi suonato come un Pugile

Renzi suonato come un Pugile.
Le ultime sequenze che ho visto nei telegiornali di Renzi, ce lo mostrano con una espressione vacua che si innesta solo quando deve inondarci di parole, per lo più senza capo nè coda, nel tentativo di mascherare quel che i suoi stessi compari europei hanno ben compreso: non c'è nulla dietro quelle parole.
Ormai appare evidente che Renzi ha sfruttato un clima che, da una parte, era ancora sovraeccitato dall'antiberlusconismo eterodiretto, dall'altro aveva toccato dolorosamente di persona cosa volesse dire affidarsi ad un fedele esecutore del Politburo europeo.
Così Renzi appariva distante da ambedue le figure.
Apparentemente proponeva le riforme di Berlusconi, senza possedere i suoi soldi e dall'altra ci garantiva la benevolenza della padrona tedesca senza esserne il burattino.
Invece si è rivelato un autentico, fedele esecutore delle direttive di Berlino, abbandonando la parte migliore del riformismo berlusconiano e limitandosi a galleggiare andreottianamente.
Il nostro debito pubblico è aumentato, assieme alla spesa pubblica, alla disoccupazione, all'immigrazione clandestina e non, alla sudditanza ed al servilismo verso la Merkel ed il Poliburo europeo.
Adesso Renzi è in ambasce.
Se Tsipras otterrà uno sconto rispetto alle condizioni che Berlino voleva imporre, Renzi dovrà spiegarci perchè noi, invece, dobbiamo pagare tutto con le nostre pensioni, i nostri redditi, i nostri rispaemi taglieggiati dal suo governo e dai due suoi sodali che l'hanno preceduto.
E non ci riuscirà.
L'espressione che mostra in televisione, assomiglia sempre più a quella di un pugile suonato, che continua a stare in piedi perchè una voce esterna gli dice di fare questo o quello.
E lui lo fa, senza capire il perchè.
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martedì 7 luglio 2015

Chi crede di essere la Merkel?

Chi crede di essere la Merkel.
La vittoria dei "no" al referendum greco, ben oltre ogni più ottimistica previsione, è uno schiaffo per la Merkel e per tutto il Politburo europeo.
In particolare la cancelliera tedesca sembra averla presa male e, come Salomè ottenne da Erode Antipa la testa di Giovanni Battista, così la cara Anghela di Renzi ha ottenuto la testa del ministro delle finanze greco Varoufakis.
Non credo che la Merkel abbia danzato per Tsipras (avrebbe solo ottenuto l'effetto contrario ...) ma che il ministro la cui politica finanziaria ha ottenuto una schiacciante vittoria popolare, sia costretto a dimettersi per consentire al suo governo di intavolare trattative senza ostracismi personali, la dice molto, ma molto lunga sul travisamento del concetto di democrazia esistente nell'unione sovietica europea.
La Merkel e i suoi sottopancia dai roboanti (e ben remunerati) incarichi trattano il prossimo come sudditi e male ha fatto la Grecia ad accettare il diktat che ha costretto Varoufakis alle dimissioni.
Tu Merkel tratti con il rappresentante del popolo greco (o italiano o spagnolo o ungherese) senza permetterti di imporne la sostituzione.
Detto questo è evidente che Tsipras adesso mostra la paura di chi ha osato troppo, pur uscendone vittorioso.
Vuole trattare, vuole un accordo, vuole presentarsi al suo popolo con qualcosa in mano.
Dall'altra parte la logica vorrebbe che gli si consentisse di salvare la faccia con un accordo che tenga la Grecia in condizioni di semischiavitù, ma con qualche piccolo regalino perchè non scoppi la rivolta, quella vera e non solo quella nelle urne.
A noi, che non siamo Greci, interessa invece l'effetto politico della ribellione alla Merkel ed al suo Politburo.
Interessa la preoccupazione dell'America spuria dell'amministrazione Obama e interessano le prospettive che si possono aprire per il nostro futuro.
Non sono sicuro che in Italia un referendum similare, sull'euro come chiedono Salvini e Grillo, possa ottenere lo stesso successo.
Siamo la patria del "tengo famiglia", dei mammoni in s.p.e. e come si è già visto con il ribaltone contro Berlusconi nel 2011, ci sono troppi, anche tra le cariche istituzionali, che invece di perseguire l'interesse dell'Italia e degli Italiani, sono proni ai voleri delle consorterie finanziarie europee incarnate dalla Merkel e dal Politburo di Bruxelles.
Ciononostante credo si debba provare ad ottenere un voto, generalizzato in tutta la unione.
Un voto che ci consenta di decidere, sia pur con quindici anni di ritardo, se vogliamo la moneta da sudditi (l'euro) o se vogliamo la moneta degli Uomini Liberi (la Lira).
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domenica 5 luglio 2015

OXI, N€IN, NO !

OXI, N€IN, NO !
Duemilacinquecento anni fa i Greci salvarono l'Occidente dalla invasione persiana.
Oggi i Greci moderni, pur ben diversi, imbastarditi,contaminati dall'oriente, rispetto  agli opliti  ateniesi del tempo, dagli eroi spartani delle Termopilo e anche dagli achei che conquistarono e distrussero Troia,  possono rinnovare la salvezza per tutti noi contro la arrogante tirannia dei ragionieri teutonici e delle consorterie finanziarie internazionali.
I Valori valgono un sacrificio economico o ?
Certamente si, quindi i Greci riscattino secoli di decadenza e grigiore,votando NO !

venerdì 3 luglio 2015

Buttiamo via la legge Severino

Buttiamo via la legge Severino.
Che la legge Severino fosse, per dirla educatamente alla Fantozzi, una cagata pazzesca, lo si sapeva dall'inizio.
Il clima da Terrore in cui fu scritta, il clima politico che tentava di cancellare venti anni di Storia Patria e l'interesse dei piccoli omuncoli che si coalizzarono contro Berlusconi ma ebbero bisogno della strategia e degli appoggi stranieri per eliminarlo da Palazzo Chigi, attestano che la legge Severino non ha diritto di esistere nel nostro ordinamento, nè altrove.
Ieri De Luca, neoeletto presidente della Campania, ha ottenuto la sospensiva, dimostrando in pratica che la Severino resta solo una miserabile invenzione ad personam, contro Berlusconi (non sono certo rilevanti i piccoli amministratori di piccoli comuni).
Ma c'è una ragione morale, di gran lunga superiore ad ogni altra considerazione politica, che ci dice che la Severino debba solo essere buttata nella tazza tirando lo sciacquone finchè non sarà completamente scomparsa.
La Severino pretende di sostituire una legge, un magistrato, un decreto governativo alla volontà del Popolo.
Se il Popolo elegge qualcuno, quel qualcuno ha ogni diritto e titolo di rappresentarlo e questo finchè il Popolo continuerà a votarlo.
Nulla è superiore alla volontà del Popolo ed è bene che tutti ce lo si metta in testa.
Quelli che cercano di ribaltarne i voleri con interventi modificativi degli assetti usciti dalle urne, ma anche il Popolo stesso che, quando avrà piena consapevolezza della sua Sovranità, reagirà duramente e con determinazione contro chiunque volesse conculcargliela.
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