martedì 29 dicembre 2015

Renzi Che ribrezzo...

Renzi non mi piace.
Mi disgustano le sue balle, nel tono e nel contenuto, il suo modo di parlare e non mi piace la sua stessa faccia.
Provo nei suoi confronti un senso di repulsione anche quando afferma, come per l'abolizione della tasi, principi a me congeniali e propri di Centro Destra (perchè se le tasse sono di sinistra, la loro riduzione è di Destra).
Non credo a quello che dice, quindi, neppure quando sembra dire quel che penso anche io.
E mi ripugna il fatto che si regga su chi ha tradito non solo il Cav, ma soprattutto gli elettori, senza trovare la dignità e l'onestà di dimettersi.
Perchè è legittimo cambiare idea e partito.
Ma non sfruttare il voto per quel partito per metterlo al servizio di un'altra idea, di un altro partito, di un altro leader.
Se vuoi continuare a fare politica dopo aver cambiato idea e partito, devi farti eleggere di nuovo, dai tuoi nuovi elettori.
Adesso il pallonaro fiorentino ha posto i cosiddetti "diritti civili" (che non sono affatto diritti e rappresentano il contrario della civiltà) al primo punto della sua agenda (come se non ci fosse di altro, ben più importante per tutti ...) e questo significa: legittimare le unioni omosessuali e concedere lo ius soli agli immigrati,). Il problema è che la sinistra sull'argomento straparla da venti anni senza fare nulla, perché in realtà è la prima a non volerle. Il loro vero scopo è fare una legge senza sporcarsi le mani. E provano a riuscirsi con il classico metodo della delega. Delegano tutto alla magistratura. Magari qualche giudice creativo, come è già successo più volte per il discorso adozioni, riuscirà prima o poi a produrre una qualche tipo di sentenza che funga da orientamento giurisprudenziale, legalizzando in tal modo qualcosa che nel nostro ordinamento non esiste (così spera di compensare quei voti che non avrà mai).
Chi fa più schifo ?
Chi quei provvedimenti sostiene distruggendo le fondamenta, i Valori, le Radici, l'Identità che rendono forte una Nazione o chi li voterà pur di non perdere la poltrona ?
www.alessiozanon.it

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