mercoledì 28 marzo 2018

Fate presto !

Sette anni fa, il quotidiano degli industriali, uscì con un titolo cubitale "Fate presto!" per demolire il governo Berlusconi, rendendosi così complice del complotto ordito dall'unione sovietica europea e portato avanti dal duo Merkel-Sarkozy, con il risultato di aggravare la situazione con quattro governi raffazzonati, tassatori, sudditi di Bruxelles e complici dell'invasione immigratoria.
Quel "Fate presto!" voleva rappresentare la "responsabilità" di chi sollecita una classe politica paludata e curiale a darsi una mossa perchè era necessario intervenire per il bene della Nazione.
Oggi le cose non sono cambiate, semmai sono peggiorate.
Rispetto a sette anni fa è aumentata la disoccupazione, è aumentato il debito pubblico, sono aumentati in modo esponenziale i clandestini arrivati e in arrivo, è aumentata la povertà, il disagio sociale, è aumentata l'interferenza di Bruxelles sulle nostre questioni, siamo ancor meno sovrani come dimostrano le sciocche espulsioni di diplomatici russi e la cessione di miglia del nostro mare alla Francia.
Però nessuno grida "fate presto !", anzi quel signore dalla chioma bianca e dalla pronuncia da gatto Silvestro che hanno messo al Quirinale, dopo l'elezione dei presidenti delle camere del 24 marzo, si prende dieci giorni di riposo senza iniziare le consultazioni.
Eppure nessuno grida "fate presto!".
Chissà perchè.
Come noto io sono un grande estimatore di Giulio Andreotti e, quindi, penso male anche se faccio peccato.
Non sarà mica che pensano, ritardando i tempi, di avvolgere il Centro Destra e Movimento Cinque Stelle in una tela soporifera per renderli più simili ai loro cari partiti puniti dagli elettori ?
I segnali ci sono tutti.
Le televisioni e i quotidiani, incuranti dell'esito del voto, continuano ad invitare i soliti parrucconi (accademici, economisti, giornalisti, esperti ...) che, con una faccia di bronzo incredibile, senza una piega rispetto alle loro previsioni sbagliate, tornano a pontificare con arroganza e boria, dicendoci cosa Salvini e Di Maio devono fare e perchè saranno "costretti".
Beh, allora io dico a Salvini e Di Maio, fate presto, se potete, ma fate bene, che è meglio di fare presto, perchè c'è da riprendersi l'Italia.
C'è da restituire agli Italiani l'orgoglio di essere Italiani e la dignità di comandare in casa propria, mandando a quel paese Bruxelles, Berlino, Parigi, come hanno giustamente fatto gli Inglesi.
C'è da bonificare il territorio dai clandestini dopo averne fermato gli ulteriori arrivi.
C'è da restituire dignità agli anziani che possano andare in pensione, con un reddito decente, ad una età che non sia solo l'anticamera del cimitero.
C'è da ridurre l'invadenza dello stato nelle nostre tasche e c'è da ripristinare la volontà di combattere per garantire la nostra sicurezza.
C'è da ricostruire l'Italia e non lo si può fare con la fretta.
Fate presto, se potete, ma soprattutto fate bene !
#ItaliaSveglia
#AlessioZanon

domenica 25 marzo 2018

Adesso un governo di minoranza che porti alle urne

Tutto è bene, ciò che finisce bene.
Il Centro Destra, che sembrava defunto dopo l'impuntatura di Berlusconi ancora una volta mal consigliato dal suo "cerchio magico" dei Letta, Confalonieri, Brunetta, ha ritrovato la via che è quella del buon senso, pretesa da tutti i suoi elettori, che si siano espressi per la Lega, Fratelli d'Italia o Forza Italia.
Magistrale la conduzione politica di chi ha mantenuto nervi saldi, che ha sventato una possibile presidenza ai perdenti cattocomunisti e ha rispettato il volere espresso dal popolo, con una presidenza ai cinque stelle ed una al Centro Destra: più garanzia di così non si poteva fare.
Una nota di merito alla Meloni, fine, coerente e capace politica, che è riuscita a riunire nuovamente il Centro Destra, chiarendo le posizioni di Berlusconi e Salvini e dimostrando quanto sia importante una "terza gamba", non quarta, che possa essere il collante tra i due maggiori partiti della coalizione.
I cattocomunisti non sono fuori dai giochi perchè uno dei loro, Mattarella, ha ora in mano il pallino del governo, ma devono segnare il passo.
Perchè adesso tocca al governo e il nodo è ancora più intricato.
Non mi ripeto sulle incompatibilità tra cinque stelle e Centro Destra su temi di primo piano come le tasse, l'assistenzialismo, la sicurezza, l'immigrazione e confermo la mia opinione che troppo poco, per un governo tra le due forze vincitrici delle elezioni, sarebbe l'abolizione della Fornero e un atteggiamento non più servile verso Bruxelles.
L'importante, comunque, è rifiutare ogni tipo di compromesso o di accordo con il pci/pds/ds/pd, quello sì totalmente inconciliabile con il Centro Destra.
Si può, al massimo, considerare l'acquisizione di qualche voto da elementi sparsi, incautamente eletti dai cattocomunisti, ma certo non sedersi ad un tavolo per la lista dei ministri o un programma ancorchè minimale.
E con ugual forza è da rifiutare ogni sostegno ad un governo di un "tecnico", di una "riserva dello stato" che, tradotto dal linguaggio curiale del potere, significherebbe un suddito di Bruxelles come sarebbero la Bonino, Draghi o simil figure.
Abbiamo bisogno di un governo politico che si proponga di realizzare un programma politico e, se fosse sfiduciato, ci portasse alle urne a giugno.
L'unica strada, quindi, che Mattarella può percorrere per evitare forzature napolitane e rispettare il volere degli elettori è conferire l'incarico a Salvini perchè proponga un governo alle camere.
Un governo minoritario, un governo che navigherebbe a vista con l'astensione dei cinque stelle o di una parte di loro e di qualche eletto cattocomunista maggiormente responsabile (o solo maggiormente interessato a non affrontare subito una nuova campagna elettorale).
Un governo che dovrebbe mettere in cantiere un ritocco alla legge elettorale, l'abolizione della Fornero, la riduzione delle tasse, il blocco dell'invasione degli immigrati come primi atti.
Se il parlamento gli consentirà di procedere, allora bene, diversamente si voti a giugno.
E che l'incarico debba andare al Centro Destra lo dice la logica dei numeri, visto che al Centro Destra, per raggiungere la maggioranza, mancano solo 50 voti alla camera e 25 al senato, mentre ai cinque stelle ne occorrerebbero il doppio.
Ma dopo l'operazione delle presidenze delle camere il Centro Destra sa di aver trovato un Leader, capace e competente, che è riuscito a sbloccare una situazione con una votazione in meno di quella occorsa nella scorsa legislatura per eleggere Grasso e la Boldrini (che bello che non siano più "cariche istituzionali" !) e consentendo al vecchio Leader di uscirne senza umiliazioni, visto che la Casellati è una di Forza Italia della prima ora.
#AlessioZanon
#DissidentiConDignità

venerdì 23 marzo 2018

Ma quali dati di Facebook !



E' un gran parlare sulla stampa, per radio e televisione della vicenda relativa ai milioni di dati di cui Facebook in qualche modo ha consentito l'utilizzo.
Non vedo dove sia il problema.
E' vero che io sono sui social, e le ricerche su internet le faccio e da tempo mi sono accorto che vengono utilizzate per mandarmi messaggi pubblicitari.
Ad esempio, un annetto fa ho fatto una ricerca per un acquisto in un sito, e per mesi dopo ho ricevuto continue fotografie e indicazioni di dove poterle trovare.
Non per questo ho comprato in modo compulsivo.
Analogamente valga per la politica.
Una campagna elettorale serve per influenzare le scelte, sennò a cosa servirebbe ?
Una volta c'erano i manifesti, le immagini di Garibaldi sul simbolo elettorale che venivano vendute alle vecchiette come l'immagine del Cristo, la sigla MSI come "Maria Santissima Immacolata", gli striscioni appesi da una casa all'altra, i manifesti, gli spot televisivi.
Adesso c'è una raccolta scientifica di dati che NON E', come ho scioccamente sentito dire in televisione, "furto di identità".
Quello è ben altro, è quando qualcuno si spaccia per noi e in quel modo truffa il prossimo.
Qui non vi è alcun furto, alcun inganno, alcuna truffa.
Qui, semplicemente, vengono inviati messaggi in base alle abitudine, alle simpatie, alle preferenze dimostrate nel frequentare la rete.
Del resto se uno mette in rete le sue fotografie e racconta la rava e la fava di quello che fa da quando si alza a quando torna a dormire, vuol dire che non ha alcuna riservatezza da proteggere.
E se uno maggiorenne che, in quanto tale, è considerato maturo al punto da guidare una automobile e votare, non è in grado di filtrare i messaggi che gli arrivano, allora sarebbe da ripensare la democrazia a suffragio universale.
In realtà, come sempre, gli sconfitti cercano mille scuse per motivare la loro sconfitta e la sinistra è campionessa di manipolazioni giustificative.
Non è colpa mia se ho perso, è colpa di Facebook che ha venduto i dati degli elettori che a loro volta si sono fatti menare per il naso da quegli sporchi fassisti, razzisti, populisti, omofobi, sessisti, xenofobi di destra che hanno votato la Brexit, Trump, Grillo e Salvini ...
#AlessioZanon
#ItaliaSveglia

giovedì 15 marzo 2018

Una Federazione è meglio di un partito unico

La scelta di affidare a Salvini la rappresentanza unitaria del Centro Destra nelle trattative per le presidenze delle camere è una buona scelta se è prodromica ad una analoga delega per il governo e, soprattutto, se il Centro Destra si presenterà con una unica delegazione davanti a Mattarella.
Solo in questo modo si potrà far valere il maggior numero di voti.
In prospettiva, più che un partito unico, vedrei una Federazione (cosa tanto cara al mio amico Franco) nella quale, rispettando le identità dei singoli partiti, possano confluire movimenti e singoli cittadini.
Se guardiamo anche al passato, a parte il 1948 nelle particolari condizioni in cui si votò, nessun partito singolo supera il 40% dei voti.
La Dc, il PDL, il pci/pds/ds/pd con Renzi alle europee, arrivarono al 40% e poi, più o meno rapidamente, scesero.
L'Italia è la nazione delle contrade, figuriamoci in politica.
Oggi ride il M5S, ma la sua base elettorale è molto fragile ed evanescente, soprattutto se si considera che gran parte del successo è stata ottenuta al sud dove il voto è molto mobile a seconda delle circostanze del momento.
Più stabile il consenso del Centro Destra che ha il suo nucleo forte nel Centro Nord, dove maggiore è la visione ideale e valoriale.
La base elettorale del Centro Destra è sicuramente più omogenea di quella del M5S e, tra loro, gli elettori sono più intercambiabili tra Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
Ma permangono elementi caratterizzanti i tre partiti, per storia, persone e alleanze internazionali, quindi sarebbe una forzatura volerli inglobare in un unico contenitore.
Una Federazione, invece, potrebbe anche dare più forza alla Coalizione, lasciando libere le energie identitarie, ma portando ad unità il momento in cui mettere sul piatto della bilancia il maggior consenso ottenuto rispetto alle coalizioni contrapposte ed ai singoli partiti.
#AlessioZanon

mercoledì 14 marzo 2018

Non affannatevi: si torna a votare

Salvini e Di Maio non possono cedere la presidenza del consiglio e neppure i capisaldi dei rispettivi programmi.
Chi lo facesse sarebbe destinato ad una emorragia inarrestabile.
I cattocomunisti non possono nè appoggiare i grillini e, ancor meno, il Centro Destra, pena la reale scomparsa dalla scena politica.
Quindi le tre forze in cui, in modo asimmetrico, si è diviso l'elettorato non possono allearsi.
Non esiste l'ipotesi del governo del "tutti dentro" perché sapiamo benissimo che sarebbe un suicidio, visto che non c'è un solo argomento rilevante per il quale l'elettorato di Centro Destra abbia gli stessi valori di base di quello di sinistra.
Non esiste l'ipotesi di un governo "tecnico" per il medesimo motivo, non possiamo e non dobbiamo votarlo e i grillini non sono così sprovveduti da lasciare l'opposizione al Centro Destra.
L'unica prospettiva è che il Centro Destra, in quanto coalizione più votata e con la necessità di trovare meno parlamentari per raggiungere la maggioranza, presenti un governo sul suo programma e si presenti al voto parlamentare.
Se ci saranno dei parlamentari che non vorranno andare subito a casa, allora avranno la fiducia, diversamente l'unica opzione è il voto.
#ItaliaSveglia
#SubitoAlVoto
#AlessioZanon

sabato 10 marzo 2018

Non tradite il nostro voto, si voti subito!

Non posso pretendere di ergermi a parametro dell'elettore di Centro Destra, credo però che in molti aspetti il sentimento comune di quel 37% di Elettori Italiani che ha votato per la Coalizione sia conforme a quanto scrivo.
Guardo quindi con sospetto alle manovre del dopo voto per costituire una maggioranza che non c'è.
Non esiste maggioranza in parlamento e ogni tipo di accordo per un governo significa stuprare gli elettori.
Lo farebbero i cattocomunisti se si alleassero o appoggiassero un governo grillino o di Centro Destra.
Lo farebbero i grillini e il Centro Destra se si alleassero tra loro o con i cattocomunisti.
Siamo tre tribù inconciliabili.
Al massimo possiamo tollerare che il "nostro" governo sia sorretto da una (consistente) pattuglia di traditori provenienti da altri lidi.
Ma accordi formali: MAI !
Così, visto che io sono un elettore del Centro Destra, non mi interessa se cattocomunisti e grillini cercano un accordo, PRETENDO dai miei rappresentanti di non sedersi ad alcun tavolo con uno qualsiasi degli altri due gruppi.
Al massimo, ripeto, posso accettare che dei grillini sfusi o dei cattocomunisti in cerca di gratificazioni, votino per un governo di Centro Destra consentendogli di raggiungere la maggioranza assoluta.
Quindi l'unica strada è il voto anticipato.
Anche con questo schifo di legge voluta da Renzi.
Perchè per cambiare una legge elettorale occorre accordarsi e non vedo proprio come si possa dare fiducia ad accordi con Di Maio o con il successore di Renzi, chiunque sia.
#alessiozanon
#italiasveglia
#dissidenticondignità

venerdì 9 marzo 2018

Responsabili, ma per fare cosa ?

Siamo nuovamente arrivati alla litania della "responsabilità".
Mi hanno rotto le balle con quella storia, perché quelli che predicano "responsabilità" sono gli stessi che hanno svenduto la nostra Sovranità all'unione sovietica europea e vorrebbero ancor di più svenderla, e sono quelli che non vogliono restituire al Popolo il loro seggio.
Sono gli stessi che ci hanno riempito di immigrati, svilendo la nostra Identità e le nostre Radici, gli stessi che anche all'opposizione hanno votato sempre i governi di SX.
Sono gli stessi che ci depredano con le tasse.
Sono gli stessi che votano provvedimenti devastanti sul piano morale, indebolendo le difese naturali di una Nazione.
Sono gli stessi che applaudono i magistrati che perseguitano le vittime che si difendono e organizzano marcette antifasciste e antirazziste ad ogni flatulenza di qualcuno che vede Fascismo e razzismo nel prossimo.
La loro "responsabilità" pelosa è un danno per la Nazione.
Se, invece, si deve essere responsabili per ritornare alla vecchia moneta, perchè non si applichino più automaticamente i diktat di Bruxelles, perchè si applichi la flat tax, perchè si blocchi l'invasioni e si caccino i clandestini già presenti, perchè si introduca il Secondo Emendamento anche da noi, allora ci posso stare, perchè questa sarebbe VERA RESPONSABILITA' nei confronti della Patria e di tutti noi Italiani.
#italiasveglia
#alessiozanon

martedì 6 marzo 2018

Italia est omnis divisa in partes duas

Solo all'ora di cena abbiamo sostanzialmente conosciuto i numeri importanti, quelli della ripartizione dei seggi, quelli fondamentali, al netto dei traditori (che ci saranno sempre, finchè non verrà abrogato l'articolo 67 della "costituzione più bella del mondo nata dalla resistenza antifassista" che esclude il vincolo di mandato per i parlamentari, quindi consente loro di svolazzare da un gruppo all'altro in base alle proprie convenienze personali e non alla volontà del Popolo elettore cui apparterrebbe la Sovranità).
Non c'è maggioranza in base agli schieramenti esistenti.
Se l'Italia è divisa in due, lo è per ragioni economiche.
Da un lato l'Italia produttiva, dall'altra l'Italia che, elevando Di Maio, un professionista del fancazzismo gratificato da un cospicuo ed immeritato reddito da parlamentare, a proprio mito, accorre al richiamo della mancetta promessa con il reddito di cittadinanza che consentirebbe di percepire un reddito senza lavorare carpemdolo con le tasse da chi lavora.
Ma è l'Italia che è sempre esistita, sin dalla incauta annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d'Italia (del Nord).
Questa divisione veniva mascherata dai richiami di ideologie che l'abbraccio mortale dell'unione sovietica europea e dell'invasione degli immigrati ha superato.
Quello sarà il problema maggiore per il futuro, perchè sarà molto difficile conciliare gli interessi di chi chiede la mancetta e chi dovrebbe pagarla con il proprio lavoro.
Ma il governo si costituirà in base ai numeri parlamentari, come hanno sdoganato e legittimato gli ultimi sette anni, da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi, che, quindi, non potranno opporre obiezioni di carattere etico alla transumanza di nuclei, anche consistenti di parlamentari (Fini e Alfano hanno trasmigrato una sessantina di parlamentari sull'altra sponda senza che fossero crocefissi da chi ne ha beneficiato continuando a governare con quei voti !).
Chi è, quindi, più vicino alla maggioranza assoluta, che deve cioè ricercare meno "responsabili", è il Centro Destra, a condizione che sappia mantenersi unito e rispettare i patti.
Non dubito di chi fa il suo mandato seriamente, ma ho qualche dubbio su alcune zone Forziste, quelle che hanno aperto alle unioni civili tra omosessuali, all'eutanasia, al divorzio breve, insomma quell'ala liberale socialista che nel 1974 fece tanto male all'Italia festeggiando assieme al pci, sullo stesso palco, la sconfitta del referendum antidivorzista e ponendo così le basi per i successi comunisti alle amministrative del 1975 e al quasi sorpasso sulla dc nelle politiche del 1976 che portarono per la prima volta i comunisti nell'area di maggioranza con i governi della "non sfiducia", alimentando anche le illusioni rivoluzionarie degli assassini delle brigate rosse.
Ma la legge elettorale prevedeva espressamente le coalizioni e la coalizione vincente è quella del Centro Destra e, al suo interno, l'accordo tra le parti prevedeva l'incarico di premier al leader del partito che avesse preso il maggior numero di voti e seggi.
Matteralla non deve fare giochini alla Napolitano e deve incaricare Salvini per formare il governo.
E secondo me, deve formarlo, aprendo ad eventuali "responsabili" da altri schieramenti ma su basi certe di programma.
Il blocco di ogni attività di recupero di immigrati per portarli in Italia e la contemporanea espulsione di massa dei clandestini già presenti da noi.
Una attività legislativa che applichi le direttive europee solo in quanto utili all'Italia.
La riduzione delle tasse.
L'abolizione della Fornero.
E una nuova legge elettorale che, senza furbizie, scelga tra il maggioritario puro all'inglese con l'Italia divisa in tanti collegi quanti sono i parlamentari da eleggere con la vittoria di chi dovesse ottenere anche solo un voto in più degli altri oppure un proporzionale puro con uno sbarramento serio al 5%, senza altre alchimie e complicazioni.
Alla prima bocciatura parlamentare su tali questioni fondamentali, di nuovo al voto, con la legge elettorale che ci sarà.
Senza inciuci, senza compromessi, senza doroteismi.
Che, poi, sono quelli che hanno sempre limitato il potenziale dell'Italia e di qualsiasi governo.
I numeri non consentono, a meno che qualcuno non ritenga di rimangiarsi completamente le affermazioni e le promesse formulate in campagna elettorale, altra strada che quella del carpe diem.
Un vivere alla giornata che richiederà un'alta dose di pazienza, tolleranza e diplomazia per riuscire ad indirizzare l'Italia sulla giusta strada che è esattamente nella corsia e in direzione opposta a quella in cui ci hanno condotto negli ultimi sette anni Monti, Letta, Renzi e Gentiloni con la complicità di Napolitano e Mattarella e la regia della Merkel, di Juncker e degli gnomi della finanza internazionale. 
Con questo voto, per gli Italiani decidono gli Italiani, non lo spread, non la Merkel, non la commissione europea.
Non sarà facile, ma è già un primo vagito della ritrovata Dignità di una Nazione.
#AlessioZanon
#ItaliaSveglia

domenica 4 marzo 2018

Al voto

Finalmente si vota.
Questo momento era atteso da cinque anni, cioè da quando, senza vincitori le elezioni del 2013, le manovre di palazzo di Napolitano prima e Gentiloni poi, ci hanno imposto governi fondati sul voto di traditori, eletti con il Centro Destra e poi migrati a sinistra.
Tutti i commentatori pronosticano, sperandoci e facendo il tifo perchè ciò accada, in un nuovo risultato senza vincitori.
Sono ligi agli ordini della Merkel e dell'unione sovietica europea che in Italia vogliono un governo prono ai loro voleri oppure nessun governo per meglio continuare a fare i loro affari ai nostri danni.
Io, ovviamente, mi auguro che gli Italiani abbiano ben compreso che su temi di prima linea quali immigrazione, tasse, Sovranità, Identità, pensioni, sicurezza, lavoro, l'unica scelta positiva è buttare a mare tutto quello che è stato fatto in sette anni di governi abusivi (da Monti a Gentiloni, passando per Letta e Renzi).
Domani in tarda mattinata cominceremo a conoscere la composizione del nuovo parlamento e sapremo se avranno vinto i rapaci di Bruxelles con i loro sudditi in Italia, oppure se noi Italiani avremo saputo dare una risposta di Dignità alla loro protervia.
Mi auguro anche che, comunque vadano le cose, a nessuno nel Centro Destra venga in mente di aprire anche solo un tavolo di discussione con la sinistra, Renzi in testa.

giovedì 1 marzo 2018

Non avremo opportunità migliori dopo il 4 marzo

Siamo quasi giunti ad un punto di non ritorno.
Se il voto del 4 marzo non darà una chiara maggioranza ad un Centro Destra all'interno del quale le forze Identitarie e che non abbiano all'interno strani personaggi, siano nettamente egemoni, aspettiamoci una melassa buonista, cattocomunista, che soffocherà tutta l'Italia.
Una melassa che, partendo da un'adesione acritica all'unione sovietica europea, assumerà solo provvedimenti sanzionatori e repressivi contro chi mantenesse una sua personale e libera visione ideale e politica.
Gli assaggi ci sono tutti, dalle tasse mascherate da distribuzione della ricchezza, alle leggi che vogliono punire le opinioni, agli sproloqui della Boldrini sull'immigrazione, lo ius soli, la messa fuorilegge dei cosiddetti movimenti neofascisti e quelli di Grasso che, per non essere da meno, vorrebbe in galera anche chi facesse il saluto romano.
Un cumulo di sciocchezze che, però, l'unione sovietica avalla pur di avere campo libero in economia e ridurre l'Italia in schiavitù, mettendo in concorrenza con gli Italiani, una massa enorme di immigrati, che ci distolgano da ogni velleità di controllare cosa decidono a Bruxelles.
Tutto questo può essere spazzato via il 4 marzo da una affermazione superiore ad ogni previsione del Centro Destra e solo con una simile affermazione.
Se il Centro Destra riuscirà ad ottenere una comoda maggioranza di seggi, allora Mattarella non sarà in grado di truccare le carte dell'incarico e se anche i centristi dovessero remare contro, come è nella loro natura, non riuscirebbero a ripetere l'operazione del 2011 e del 2014, anche se di Fini e di Alfano è pieno il mondo (come ben imparò a sue spese il buon Leonida preso alle spalle dai Persiani alle Termopili per il tradimento di un greco che indicò al nemico un sentiero tra le montagne).
Più ampia sarà la maggioranza del Centro Destra, più stretta sarà la strada dei traditori e, allora, le promesse cominceranno a diventare realtà:
- lo ius soli sarà accantonato
- gli sbarchi saranno ridotti e poi bloccati
- i clandestini cominceranno ad essere espulsi
- le tasse cominceranno ad essere veramente abbassate (e non solo sulle slides di Renzi, ma anche nei nostri conti personali)
- a Bruxelles accetteremo le regole che creano benessere e sicurezza per gli Italiani e respingeremo quelle che ci danneggiano
- i criminali saranno perseguiti e le vittime che si difendono tutelate
- la legge Fornero se non abolita sarà fortemente rivista per restituire dignità ad una pensione cui accedere e da godere per lunghi anni
- le professoresse che odiano i Poliziotti non potranno più diffondere il loro odio da una cattedra.
Per questo l'appello, il passaparola, non può che essere rivolto a tutti gli Italiani Veri.
Inutile pensare al partito ideale: non c'è per nessuno.
Diamo forza al Centro Destra dove ci sia gente in grado di portare avanti un programma e che possono avvicinarsi all'ideale di tanti di noi. Anche non votando e astenersi in quei collegi con strani personaggi...
#AlessioZanon
#ItaliaSveglia