domenica 10 giugno 2018

Malessere in FI, è tempo di rivoluzione.

Scrivo sui social perché nel mio Partito non ci sono occasioni di confronto e dibattito interno, ed io ho il maledetto vizio di pensare e dire quel che penso. Perché sono un uomo libero. Perché mi piace scrivere e non mi pesa. Perché non mi offendo se in pochi leggono e altrettanto pochi condividono e altri magari ridono dei miei 'polpettoni'. E non vorrei che la dirigenza debba perdere tempo con me, Avranno sicuramente cose più importanti da fare per la crescita del Partito, ora molto sofferente. Però la loro tesi e conduzione di Forza Italia nella mia Regione non convince per nulla e lo stato di salute del partito ai minimi storici - e'una mia valutazione - e' misurato sugli abbandoni e sulla incapacità di organizzare momenti di riflessione. Li temono, come hanno temuto l'organizzazione di riunioni nella fase pre elettorale. I fatti, le scelte maturate hanno dimostrato perché. Hanno gestito la fase delle candidature con bugie, senza trasparenza. Hanno illuso dirigenti storici e ad altri hanno mentito, ma tirandosi dentro chi opportunista a fatto il volta faccia.
Alcuni addirittura ( rendendosi ridicoli) minacciano improbabili epurazioni. Non le temo, perché nessuna operazione può cancellare il pensiero, perché dalla passione nessuno mi caccia.
Loro dicono che solo loro hanno la linea politica. Questo non gli consente però di rilasciare patenti, di dividere il partito in buoni e cattivi. Ma si lavori per costruire una comunità dinamica, vivace, capace di avere più voci. si alimenti il confronto, anche duro sulle proposte, e si costruisca un gruppo dirigente di uomini liberi.
Bisogna ridare un riferimento a chi non vota lega o fratelli d'italia, dare una nuova avventura, credibile a tutti quelli che ci credono.
#DissidentiConDignità
#ForzistiCheGuardanoAvanti
#AndiamoACongresso
#AlessioZanon

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