Si sprecano, oltre agli auguri, i moniti perchè questa sia l'ultima Pasqua di reclusione forzata, con la libertà individuale schiacciata dal Moloch centralista di uno stato tiranno.
L'anno scorso era uguale.
Sacrifici a Pasqua per salvare l'estate.
Poi sacrifici in estate (ricordate le polemiche sulle discoteche?) per salvare il Natale.
Poi sacrifici a Natale (ricordate l'apertura delle piste da sci?) per salvare la Pasqua.
E adesso, di nuovo, sacrifici a Pasqua per salvare l'estate.
Il ciclo, fosse per Speranza e compagni, potrebbe continuare all'infinito se non fosse che, come la peste nel 1300 e nel 1600 e come la Spagnola nel 1918, anche questa pandemia di morbo cinese è destinata naturalmente a spegnersi.
Uno spegnimento che verrà imputato ai vaccini, come una volta lo era alle preghiere.
Condivido in toto le affermazioni di libertà di chi si oppone alla chiusura, ma ormai le parole al vento non bastano.
Solo una azione di disobbedienza civile, organizzata e contemporanea in tutta Italia, può distruggere la gabbia nella quale ci siamo andati a mettere senza opporre resistenza alcuna, credendo alle parole di "esperti" e persino a quelle dei Conte e degli Speranza.
Ma perchè l'azione sia contemporanea e organizzata devono farsene carico non piccoli gruppi o singoli individui, ma la moltitudine di quelli scontenti, ma che non sia solo "vai avanti tu che arrivo"
Buon Lunedi dell'Angelo...
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