giovedì 30 dicembre 2021

La montatura della corsa al Quirinale-

 La montatura della corsa al Quirinale-

Man mano che si avvicina la data in cui si riuniranno parlamento e delegati regionali per eleggere il presidente della repubblica, escono teorie e nomi sempre più strampalati, talmente fuori da ogni logica che potrebbe persino esserci quello del futuro inquilino del Quirinale.
E' la stortura di una elezione di secondo livello, sottratta ad arte al Popolo, per rimetterla nelle mani delle consorterie dei partiti, che devono solo temere qualche animo troppo libero tra i grandi elettori.
Per questo l'aspirazione è abbracciarsi tutti e votare unanimemente una figura, possibilmente incolore, inodore e insapore, per stemperare l'effetto dei franchi tiratori.
Cominciai ad appassionarmi di politica da bambino e dopo le cronache delle elezioni presidenziali americane-
Il primo presidente ad essere eletto dopo una trattativa ed una collusione tra i vari partiti della prima repubblica, fu Francesco Cossiga che, dopo qualche anno da notaio incolore, inodore e insapore, ribaltò la politica diventando il compianto e rimpianto Picconatore.
Come lui, fu eletto da un preventivo compromesso Ciampi che, però, non si smarcò mai da chi lo aveva eletto, divenendone, come Scalfaro prima di lui e Napolitano e Mattarella dopo, il fedele esecutore e guardiano del faro.
I giornali sono pieni di nomi da paura per il successore di Mattarella.
Da Mattarella stesso a Draghi, da Prodi alla Finocchiaro, da Gentiloni fino a riesumare persino Giuliano Amato, quello che, in una notte dei primi anni novanta, entrò di soppiatto nei nostri conti correnti per sottrarci il sei per mille dei nostri risparmi, senza averli mai più restituiti.
Ho quasi l'impressione che quei nomi da paura vengano fatti perchè, una volta eletto uno che non sia ancora arrivato a quei livelli, si tiri tutti un sospiro di sollievo, credendo di averla scampata, ritrovandoci magari qualcuno che si scopre ancora peggio dei nominati.
I nomi che non ho fatto e che pure circolano sui giornali (da Berlusconi a Casini alla Casellati) non li ho dimenticati, almeno, rappresenterebbero una rottura con la lunga lista di presidenti usciti dal pci/pds/ds/pd-
Ma il punto essenziale è che quella che viene montata dai media come una "corsa al Quirinale, cercando di suscitare lo spirito di una campagna elettorale all'americana, è invece una miserabile trattativa tra notabili.
Ma se proprio non vogliono rimuovere lo squallido spettacolo delle trattative per l'elezione del presidente della repubblica, almeno riconsegnino al Popolo la scelta con una votazione secca che porti al Quirinale il più votato dai cittadini.
E non sarebbe nessuno dei nominati...

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