lunedì 28 febbraio 2022

Il "signor Rossi" in tempi di guerra-

 Il "signor Rossi" in tempi di guerra-

Ascoltando radio e televisioni e leggendo quotidiani online e social, sembra di essere nel mezzo di un campo di calcio, con le tifoserie delle due squadre bercianti a squarciagola dagli spalti.
Siamo invece in un dramma per due popoli, quello russo e quello ucraino, ma anche per tutti noi e il fatto che le bombe cadano a Kiev invece che a Roma, ci illude solo su una apparente immunità.
La sinistra, come al solito, non riesce ad andare oltre agli slogan, ai drappi arcobaleno ed alle inutili manifestazioni di piazza (ma perchè non recepiscono l'invito di Zelensky e non partono per combattere sul campo in Ucraina ?), cosi come i "profughi" che scappano e non combattono per il loro Paese...
Anche la Destra, però, non sta bene, con la sorprendente inversione ad "U" dei leader e il silenzio di altri che da sostenitori di Putin quale ultimo baluardo della Sovranità e della Identità, adesso sembrano obbedienti soldatini del grande reset, scontentando legioni di loro elettori.
Il "signor Rossi", si trova così bombardato da più parti, con toni sempre più accesi, sulle ragioni di questo o di quello.
Così la prima "istruzione per l'uso" è spegnere radio e televisione e non ascoltare, come per il virus cinese, le maratone di chiacchiere, tutte di parte, limitandosi ad un giornale radio/telegiornale al mattino ed uno alla sera, possibilmente di quelli ridotti nel tempo e che forniscono solo notizie, con pochissimi o nessun commento.
Poi il "signor Rossi", dovrebbe pensare a se stesso, ad esempio ai suoi risparmi.
L'inflazione aumenta e aumenterà ancora di più e anche solo lasciare i propri risparmi nel conto corrente, vuol dire nel giro di un anno perderci, al momento, il 5% in potere di acquisto.
Analogamente i titoli obbligazionari (di stato e non) a tasso fisso che negli ultimi anni avevano dominato il mercato, ancorchè con rendimenti sempre più bassi, non rappresentano più una scelta difensiva.
Allora restano i "beni rifugio" come l'oro oppure ci si può orientare verso il rischio calcolato del mercato azionario.
Ma il comportamento più sano che noi signori Rossi possiamo adottare è quello di non lasciarci dominare dalle notizie di guerra, dalle parole d'ordine dei tifosi, dalle maratone di "esperti" in televisione.
Continuiamo la nostra vita.
Un bel film, un libro, un telefilm serale, molto meglio del bombardamento di parole vuote di radio e televisioni.
Naturalmente continuando a seguire di persona i propri interessi, a prescindere da quello che berciano in piazza e in televisione.


sabato 26 febbraio 2022

Sanzioni?-

 Sanzioni?-

Mentre rientravo a casa, ho acceso la radio dell'automobile e stavano trasmettendo le dichiarazioni di Draghi sull'Ucraina.
Ho spento dopo un minuto.
Non credo ad una parola di quelle che dice uno come Draghi.
Ma, soprattutto, Draghi, Biden, Trudeau, Macron, con tutte le vessazioni che hanno imposto ai rispettivi cittadini con la scusa della emergenza sanitaria, non hanno alcun titolo per impartire lezioncine morali a Putin ed alla Russia.
Ma più che ricercare torti e ragioni che, presumibilmente, sono quasi equamente ripartite, vorrei sottolineare il genere di risposta che gli inaffidabili governanti occidentali hanno fornito.
Prima sono stati sordi e ciechi davanti alle rivendicazioni russe per la definizione di un assetto che li garantisca dall'aver missili Nato ai propri confini, poi hanno istigato Zelenski e gli ucraini ad assumere un atteggiamento sempre più ostile verso i russi e, infine, quando i russi si sono stancati di chiacchiere e persino di essere soggetti a sanzioni per le "intenzioni" (veggasi lo stop al gasdotto Nord Stream 2), hanno dichiarato che, poichè l'Ucraina non fa parte della Nato, non manderanno soldati, lasciando quindi gli ucraini ad arrangiarsi da soli (una nuova versione della fuga dall'Afghanistan di Biden).
Ma quei fenomeni che ci governano assumeranno draconiane sanzioni che metteranno in ginocchio la Russia.
Non potranno più venire in Italia a comprare, spendendendo milioni, arte e abbigliamento.
Non compreremo più il loro grano.
Non compreremo più il loro gas.
In questi giorni ho letto molte battute su Twitter dove c'è da rilevare come la maggior parte degli utenti che si richiamano al Centro Destra, siano, non dico per Putin, ma sicuramente contro Draghi, Biden, Trudeau e Macron.
Tra questi. trovo simpatica, nonostante ... il soggetto, una battuta che, a fronte della probabile crisi energetica causata dalle sanzioni contro il gas russo, l'utente scriveva: "vorrà dire che faremo funzionare le caldaie con le scorregge di Greta".
Che è probabilmente la soluzione che Draghi e gli altri fenomeni hanno in mente nel momento in cui impongono sanzioni, sanguinose soprattutto per noi.
Perchè chi ci rimetterà in primo luogo saremo noi, che già abbiamo potuto constatare quanto siano aumentate le bollette di luce e gas solo per le voci di tensioni con la Russia.
E i costi dell'energia, provocheranno aumenti a cascata su tutti i prodotti per la loro coltivazione e per il loro trasporto.
Già oggi ho potuto vedere come, nel giro di una settimana, i prezzi del carburante alle pompe siano aumentati (forse strumentalmente visto che stanno aumentando il carburante che hanno nelle cisterne) ma che ci indica cosa dovremo aspettarci.
Ancora una volta Draghi e i suoi omologhi non stanno facendo l'interesse dell'Italia e degli Italiani e probabilmente il loro è un comportamento cosciente che dalla scusa dell'emergenza sanitaria ormai, dopo due anni, non più credibile neppure dal più ostinato boccalone, si passa all'emergenza guerra, per approdare all'emergenza energetica e far fare un altro passo al Grande Reseat, la trasformazione del mondo in un incubo dominato da pochi oligarchi, facenti parte di una consorteria affaristica e finanziaria, che agiscono tramite loro compiacenti maggiordomi.

giovedì 24 febbraio 2022

Da che pulpito le prediche a Putin !-

 Da che pulpito le prediche a Putin !-

La propaganda non conosce limite, nemmeno quello del ridicolo.
Possiamo così leggere che, a sparare giudizi e sentenze contro Putin, sono personaggi che definire ambigui verso la Libertà e la Democrazia appare sin troppo generoso.
Il capataz di tale schieramento è un vecchio sonnacchioso che è stato eletto (non c'è chiarezza sul come) a presidente degli Stati Uniti grazie al voto postale sostanzialmente privo di controllo.
Un personaggio che voleva imporre l'obbligo vaccinale e che ha utilizzato gli aiuti federali per premiare o punire gli stati a secondo che avessero seguito o meno la sua tendenza.
Un personaggio le cui promesse sono scritte sulla sabbia in una giornata ventosa, come ben sanno gli Afghani e che, per provare a risollevare le sorti sue e del suo partito democratico in vista delle elezioni di Mid Term a novembre, come tutti i suoi predecessori democratici, non trova di meglio che istigare ad una guerra.
Poi c'è Macron, presidente, sessualmente ambiguo, di Francia.
Dopo aver massacrato i suoi cittadini usando la gendarmeria per picchiare i cosiddetti gilet gialli e aver provato ad instaurare il regime del terrore sanitario provando a mutuare quello che sono purtroppo riusciti a fare in Italia, adesso si propone come alfiere della Libertà contro la Russia, dimentico dell'avventurismo francese (fallimentare come dimostra il ritiro dal Mali) in Africa.
Il neocancelliere tedesco Scholze, non è da poco responsabile perchè fu il vice della Merkel, quindi complice di tutte le decisioni assunte, incluse le violenze perpetrate dalla polizia tedesca contro chi manifestava per opporsi a mascherine, confinamenti e lasciapassare.
E che dire del primo ministro canadese Trudeau che ha preteso poteri speciali per arrestare e addirittura bloccare i conti correnti di chi osa protestare contro la sua politica stalinista con la scusa dell'emergenza sanitaria ?
In Italia si parla poco della rivolta dei camionisti canadesi che perdura e che rappresenta un piccolo spiraglio di speranza per il futuro dell'Occidente, mentre Trudeau rappresenta il ritorno dei satrapi orientali che vorrebbero il potere di vita e di morte sui propri sudditi.
Per finire a casa nostra, dove un tizio mai presentatosi al voto degli Elettori, persevera a considerare "dittatori" presidenti stranieri eletti con votazione diretta dal loro popolo.
Un tizio che si è ripetutamente presentato in televisione a raccontare frottole sull'efficacia del vaccino ed ha imposto l'obbligo vaccinale togliendo lo stipendio ai lavoratori che non si piegano alla tirannia sanitaria.
Un tizio che aspirava a liberarsi da ogni incombenza andando al Quirinale e che con somma strafottenza si sentiva già il padre (poco) nobile dell'Italia.
Il tutto, è bene ricordarselo, senza che abbia avuto la coscienza di provare a farsi eleggere almeno in una delle tante elezioni suppletive.
Tutti fenomeni che hanno dimenticato il Kennedy della Baia dei Porci, dei Missili a Cuba, il Clinton del Kosovo e con gli occhi chiusi verso il Tibet sotto il tallone cinese.
Mi sembra che ancora una volta la linea di demarcazione tra chi con la Libertà, l'Autodeterminazione dei Popoli e la Democrazia si riempie solo la bocca per motivi propagandistici e chi, invece, ha ben compreso cosa significhi Libertà, Autodeterminazione e Democrazia, sia netto ed evidente.
Putin, piaccia o meno, sta difendendo quel che rimane dello Spirito dell'Occidente.
Gli altri portano il loro mattoncino per disintegrare la nostra Civiltà

mercoledì 23 febbraio 2022

Io NON sto con Biden-

 Io NON sto con Biden-

Dopo un mese di schiamazzi angloamericani che annunciavano data e ora della presunta "invasione" russa in Ucraina e dopo che, approfittando del fuoco di sbarramento mediatico, gli ucraini hanno cominciato un fuoco aggressivo contro i russofoni del Donbass, finalmente Putin ha fatto la sua mossa, riconoscendo le due repubbliche russofone.
I megafoni di regime, travestiti da giornalisti, hanno così dato fondo alla propaganda, proponendo alle menti più deboli e ignoranti le veline delle consorterie affaristico e finanziarie che hanno ordinato ai loro maggiordomi di provare a mettere alle corde Putin e la Russia.
Chi, invece, ha ancora il cervello acceso e, soprattutto, non collegato al regime, si deve porre alcune sacrosante domande.
Non che Putin e gli Slavi siano nostri amici, ma anche la vicenda del virus cinese, dopo tutta una serie di picconate alla Tradizione, alla Identità e alla Sovranità dei Popoli e delle Nazioni occidentale, finalizzate ad un cupio dissolvi della nostra Civiltà,, ci dovrebbe indurre a molta cautela prima di mettere in croce chi quella Tradizione, Identità e Sovranità continua a difendere.
Così la Storia, quella vera, ci ricorda che nel 1962 il tanto esaltato presidente democratico Kennedy mandò la marina militare per impedire alle navi russe di portare a Cuba, che nel frattempo era stata conquistata dal comunista Castro, missili nucleari, con i quali minacciare gli Stati Uniti ai loro confini.
E' esattamente quello che chiede Putin: la neutralità dell'Ucraina e un accordo che impedisca agli americani di portare i missili ai confini con la Russia.
Perchè quello che viene riconosciuto come l'unico successo reale di Kennedy, dovrebbe essere negato a Putin ?
Ancor prima, nel 1961, lo stesso Kennedy cercò di ribaltare l'esito della guerra civile a Cuba, con la disastrosa operazione (poi copiata con il medesimo esito da Carter, altro presidente democratico, nel 1979 in Iran) con l'avventura della Baia dei Porci.
Il parallelismo con la difesa delle rivendicazioni e dell'integrità territoriale delle repubbliche del Donbass è immediato.
Perchè Kennedy poteva cercare di invadere Cuba per difendere gli interessi americani e degli esuli cubani anticomunisti e Putin non potrebbe invadere l'Ucraina per difendere gli interessi russi e i russofoni del Donbass ?
In tempi più recenti, l'ennesimo presidente guerrafondaio democratico, Clinton, per distogliere l'attenzione dalle sue paturnie sessuali, si impegnò a sostenere l'indipendenza del Kosovo, arrivando a bombardare la Serbia e Belgrado (assieme ad un entusiasta comunista che risponde al nome di Massimo D'alema), fino a costringere la Serbia a rinunciare alla sovranità su tale territorio, nel nome dell'autodeterminazione dei popoli.
Perchè si vuole negare ai Popoli delle due repubbliche del Donbass la propria autodeterminazione ?
Perchè si vorrebbe riportare popolazioni russofone sotto il tallone dell'etnia ucraina ?
La loro aspirazione all'indipendenza e all'autodeterminazione, non è forse uguale a quella dei kosovari ?
Non possiamo poi dimenticare che il principio dell'appartenenza storica di terre, non può che essere favorevole a noi Italiani che rivendichiamo, legittimamente ed a pieno diritto, l'italianità storica dell'Istria e della Dalmazia, slavizzate a forza con il genocidio delle Foibe e l'espulsione degli Italiani.
Infine gas e petrolio.
Perchè dovremmo castrarci con le sanzioni alla Russia contro un'azione esclusivamente difensiva nei confronti dei propri confini (vedi Kennedy e i missili a Cuba) e per l'autodeterminazione dei russofoni del Donbass (vedi Clinton e il Kosovo) ?

sabato 19 febbraio 2022

Presuntuoso, suonato, in malafede o...-

Presuntuoso, suonato, in malafede o...-
La spocchia con la quale Draghi si propone in pubblico (e, a quanto sembra, anche nei rapporti politici non a favore di telecamere) impone una seria riflessione su quanto possa essere nell'interesse della Nazione e del Popolo Italiano continuare con un simile rappresentante.
I giornali narrano di una improvvisa "stizza" (come si dice, quando un adulto reagisce come un bambino dell'asilo ad un contrattempo che, nel caso di Draghi, è la trombatura nella corsa per il Quirinale) per cui Draghi avrebbe abbandonato il vertice di Parigi, consegnando il suo discorso a Macron, per correre a Roma a piagnucolare tra le braccia di Mattarella e intimando ai partiti di garantirgli il voto in parlamento.
E tutto ciò perchè il governo è andato sotto 4 volte in commissione su un decreto e, in particolare, è stata bocciata la norma che limitava a mille euro l'uso del contante, riportandola ad un limite, sempre illiberale, ma di duemila euro.
Mattarella avrebbe dovuto ricordare a Draghi che la Sovranità appartiene al Popolo e che, sia pur delegittimato dalla riduzione del numero e dalla non corrispondenza all'odierno sentimento elettorale, tale Sovranità trova la sua espressione nel Parlamento che, quindi, ha tutto il diritto a cambiare i provvedimenti governativi, anche quelli di Draghi e anche se Draghi comincia a battere il piedino, stizzosamente, per terra.
Ma quella di ieri è stata una giornata in cui i bioritmi di Draghi dovevano essere negativi.
Uscendo dall'incontro (che non ha portato a termine) europeo sull'Ucraina, si è permesso di dire, dopo che i russi avevano ripetutamente espresso la loro volontà anche di aumentare le forniture di gas all'Italia, che il ritiro (lui lo ha chiamato in inglese "de escalation") dei russi dal confine ucraino "non è preso seriamente", prestandosi a fare da megafono a Biden che ogni giorno dice "attaccano" e, gridando "al lupo", finirà con non essere creduto quando il lupo attaccherà veramente.
La presunzione di Draghi, lo sappiamo, è infinita, ma anche l'atteggiamento verso una nazione amica come la Russia, trattata esattamente come trattò Erdogan, lui mai eletto e che priva del lavoro gli italiani non vaccinati !, sembra più la reazione di un pugile suonato che di uno statista.
Un pugile suonato che non dorme pensando a come sia evaporato il sogno del Quirinale.
Dimostrandosi anche scarsamente "sportivo", non sapendo perdere con eleganza (guardi, per imparare, all'atteggiamento di Casini contro il quale pare abbia eretto muri minacciando di dimettersi se fosse stato eletto presidente).
Ma c'è anche chi pensa che Draghi sia in malafede, alla ricerca di un pretesto per dimettersi e non accollarsi i prossimi esiti nefasti della politica economica con i debiti contratti per il suo pnrr e per non intestarsi la probabile retromarcia cui il governo sarà costretto nell'applicazione della dittatura sanitaria.

O, forse, è una combinazione di tutti e tre gli elementi la cui risultante è un Draghi che, prima tornerà a fare il nonno, meglio sarà per tutti. 

martedì 15 febbraio 2022

Non sono disponibile a morire per Kiev (e neppure per Biden)-

 Non sono disponibile a morire per Kiev (e neppure per Biden)-

Per giochi interni, più che per una reale visione di politica internazionale che i democratici americani non hanno mai avuto.
Basti pensare a Roosevelt che provocò il Giappone e nascose le notizie sull'attacco a Pearl Harbor per poter meglio istigare un popolo renitente, ad entrare nella seconda guerra mondiale, salvo poi inginocchiarsi alle pretese di Stalin sulla divisione dell'influenza mondiale, ignorando l'opposizione di un ben più scaltro e competente Churchill.
Kennedy che, dopo la disastrosa fuga dei francesi, spedì i suoi consiglieri militari in Vietnam dando inizio a quella guerra che il suo successore Johnson (ugualmente democratico) perse e che costrinse il repubblicano Nixon ad una umiliante finta pace che si trasformò nella Caporetto di Saigon con Ford.
E che dire del democratico Clinton che, in difficoltà per la sua relazione con una stagista, andò allegramente a bombardare la Serbia con la complicità degli europei, il comunista D'alema in testa?
Poi Obama, democratico, premio nobel (volutamente minuscolo) per la pace prima ancora di entrare in carica, che bombardò la Libia creando la situazione esplosiva dei clandestini da cui ancora non riusciamo ad uscirne e che paghiamo pressochè interamente noi Italiani.
Fino allo stesso Biden che ha dimostrato tutta la sua imbarazzante inettitudine con una fuga vergognosa dall'Afghanistan e che adesso cerca la rivincita in Ucraina.
Insomma, ci sono mille indizi per sospettare della malafede di Biden e dei suoi allarmismi.
Tra l'altro, continuare a gridare al lupo, rischia di provocare effettivamente un attacco, perchè i russi, se non lo facessero, passerebbero per quelli che se la sono fatta addosso dalle minacce di ritorsione di Biden.
E senza contare che, per me che rivendico, da Italiano, l'Italianità delle Terre di Istria e Dalmazia, le rivendicazioni russe sulla Crimea sono ugualmente pienamente giustificate sia dalla Storia che dall'etnia della popolazione, ricordando che fu solo sessanta anni fa che la Crimea venne regalata all'Ucraina, dall'allora capo del partito comunista sovietico, Kruscev, di etnia ucraina (quando si dice la coincidenza ...).
Ma anche ammettendo che la Russia si prepari ad attaccare l'Ucraina, non vedo alcun motivo perchè noi Italiani si debba prendere parte ad iniziative di ritorsione.
Anche perchè sarebbero tutte principalmente a nostro danno, considerata la follia che l'Unione del Male ha intrapreso con la politica "verde" che ci rende totalmente dipendenti dalle forniture russe di gas.
A meno che non si voglia favorire l'esportazione del gas liquido dagli Stati Uniti, che costa molto di più, ma che volete che sia raddoppiare le bollette di luce e gas, pur di far vedere a Putin chi comanda ?

lunedì 14 febbraio 2022

Anche i Draghi partoriscono topolini-

 Anche i Draghi partoriscono topolini-

Dopo aver messo un ex presidente della corte costituzionale al ministero della giustizia, passato un anno dalla pienezza dei poteri, viene rilasciata una pseudo riforma della giustizia sulla quale neppure gli stessi artefici credono, tanto che viene annunciato preventivamente che non verrà posta la questione di fiducia per approvarla.

Ciò significa che il testo approvato (all'unanimità !?!?! Ma come fanno quelli di Forza Italia ad essere d'accordo sulla giustizia con il pci/pds/ds/pd ?!?!?) dal consiglio dei ministri verrà stravolto dagli emendamenti parlamentari e non cambierà nulla.

Dopo la vicenda Palamara si è notata l'assenza di Mattarella, presidente del csm, mentre Draghi e la Cartabia non sono andati oltre ad una complicazione del sistema elettorale del csm ed a marginali divieti che probabilmente verranno eliminati in parlamento.

A parte la mia abituale considerazione per cui se si volesse veramente ripristinare un sistema giudiziario efficiente e giusto, sarebbe prima necessario passare con la ruspa sopra l'attuale di cui non terrei nulla, la vicenda Palamara ha evidenziato un fatto eclatante: i magistrati sono uomini con le loro passioni, le loro ambizioni e, soprattutto, la loro ideologia, alla quale piegano ogni norma.

Perchè siamo tutti capaci di interpretare qualsiasi norma a sostegno delle nostre tesi.

Tranne le norme brevi e chiare.

Ad esempio il divieto per i magistrati di indagare e assumere provvedimenti giudiziari nei confronti degli eletti dal Popolo, finchè questi ricoprono le loro cariche.

Che siano ministeriali, parlamentari, di sindaci o di consiglieri regionali o comunali.

Ogni intervento di un magistrato, infatti, altererebbe il mandato popolare che è superiore a qualsiasi esigenza di indagine.

Io eleggo un rappresentante ed ho il diritto a che quel rappresentante porti a termine il suo mandato di rappresentanza senza alcuna limitazione.

Ma questo, senza una ruspa preventiva su tutto il sistema barocco che hanno messo in piedi negli anni, non accadrà mai.

E Draghi non fa altro che confermarsi un mediocre sopravvalutato, incapace, con una maggioranza del 95% dei parlamentari, anche di ripristinare fiducia e credibilità nella giustizia.

venerdì 11 febbraio 2022

Il giorno del Ricordo

 Il giorno del Ricordo

E' solo da pochi anni, dal 2004-2005 (approvazione e prima celebrazione) grazie ad un periodo in cui il Centro Destra era al governo e Berlusconi Presidente del Consiglio, che si onorano i Morti del 1943-1946 delle Foibe.
Italiani assassinati dai comunisti slavi nel quadro di una operazione di genocidio per eliminare da Istria, Dalmazia, Fiume, Pola, Terre Italiane (prima con Roma poi con Venezia) da centinaia di anni, la Gente Italiana, occupandola.
Non possiamo dimenticarlo, come non possiamo dimenticare l'abietto comportamento dei loro compagni italiani, quei comunisti che ostacolarono in ogni modo l'approdo e il rifugio degli Italia sopravvissuti alle Foibe e che, usciti dalla nostra Terra in Istria e Dalmazia, cercarono rifugio nell'Italia fortunatamente occupata non dai comunisti, ma dagli Anglo Americani.
Il 10 febbraio, proclamato Giorno del Ricordo, è utile per non dimenticare, per non dimenticare che i padri e i nonni di quella sinistra che, oggi, si straccia le vesti per le ong e per accogliere i clandestini stranieri, si opposero con ogni mezzo a dare accoglienza a Italiani perseguitati dai loro compagni, comunisti slavi.
Ricordiamo, perchè ci consente di affrontare con maggiore consapevolezza e determinazione anche i passaggi più bui, come quello che stiamo attraversando, in cui il comunismo trova applicazione nei provvedimenti limitativi della libertà individuale assunti nel nome della tirannia sanitaria.

giovedì 10 febbraio 2022

Giustizia: non servono riforme gattopardesche ma una RIVOLUZIONE-

 Giustizia: non servono riforme gattopardesche ma una RIVOLUZIONE-

Non è passata neppure una settimana dal pistolotto di Mattarella a camere riunite, con la sua intemerata sui problemi della giustizia, che vediamo quanto sia tenuta in considerazione.
Un tribunale, sia pur su ricorso di tre iscritti, ha emesso una ordinanza (se ho capito bene: inaudita altera parte, cioè senza aver ascoltato le ragioni della parte convenuta) con la quale si dichiara decaduto Conte da presidente del movimento cinque stelle.
Un altro magistrato, su ricorso di un ospedale bolognese, ha sottratto, limitatamente alla operazione in programma, la potestà parentale ai genitori che si opponevano non ad un intervento necessario al figlio, ma ad una trasfusione di sangue senza aver prima contezza della provenienza di tale sangue, richiedendo sangue da donatori non vaccinati (e si erano resi disponibili ben in 44).
Non so se sia più grave l'intromissione della magistratura nella gestione di un partito, influenzando quindi la politica in modo surrettizio e senza sottoporsi al giudizio degli elettori, l'unico che conti realmente, perchè l'unica volontà che conti è quella popolare, oppure l'intromissione nella Famiglia, imponendo la trasfusione di sangue proveniente da chiunque, contribuendo ad accreditare la aberrante teoria per cui i figli appartengano allo stato.
Forse è più grave che cittadini singoli o per conto di un ospedale ritengano di poter ricorrere alla magistratura (che, peraltro, interviene invece di archiviare) per far alterare le scelte legittime che sono state assunte all'interno di un partito (quando non si condividono idee di partiti, sindacati e associazioni, ci si dimette e si cambia o se ne costituisce uno proprio) e per limitare la possibilità dei genitori di educare e curare i figli in base ai propri insindacabili criteri.
E' la decadenza di una società quando ci si deve rivolgere ad un magistrato per ogni minima questione che non si ha il coraggio, la coerenza, la forza di risolvere in proprio.
I magistrati dovrebbero rifiutarsi di procedere su simili ricorsi, così come dovrebbero archiviare (e forse lo fanno, perchè dopo gli annunci non se ne sente più parlare se non in casi residuali) le miriadi di querele che vengono annunciate ad ogni piè sospinto, se appena qualcuno guarda storto qualcun altro o lo sbertuccia in un pubblico cinguettio.
Una vera riforma della giustizia si avrà quando sarà stato imposto ai magistrati un ben chiaro il perimetro di intervento e quella non sarebbe una riforma, ma una autentica, salutare Rivoluzione.

domenica 6 febbraio 2022

In troppi senza bussola nel labirinto centrista

In troppi senza bussola nel labirinto centrista-
Se Atene piange, Sparta non ride.
Vecchio proverbio che evidenziava come due acerrimi nemici si fossero inferti ferite tali che ogni vittoria era provvisoria, ma i danni erano permanenti.
Lo stesso si potrebbe dire per la politica italiana dove, ormai in via di estinzione il movimento grillino, si dovrebbe tornare alla contrapposizione fra destra e sinistra.
Ma l'Italia è bizantina e curiale, patria degli Azzeccagarbugli e dei dottor Sottile e così riemerge sempre l'anomalia centrista, sistematicamente sconfessata dalle urne dopo la fine della democrazia cristiana.
A me interessa il Centro Destra scosso dalla sconfitta sul Quirinale e dalla pessima prova che ha dato come stratega e leader di coalizione-
Ancora peggiori, però, le esibizioni di un leader oramai in balia dei suoi cattivi consiglieri fraudolenti che adesso riapre a Casini, eletto senatore prima da Monti (e furono i voti che mancarono al Centro Destra per governare nel 2013) e poi dal pci/pds/ds/pd nella rossa Bologna.
Berlusconi sembra impegnato a ricostruire quel centro che lui aveva contribuito a dissolvere nel 1994.
Grandi manovre fra Toti e Renzi (?!?!?), Lupi e Quagliarello che dopo averci provato affossando Fini, adesso continuano a proporre l'abbraccio della morte a Berlusconi.
Sicuramente il centro muoverà voti, magari quel 10% circa che fu nel 1994 di Segni e Martinazzoli e quindi di Monti alleato con Fini e Casini.
Un pacchetto di voti che potrebbe decidere da che parte potrebbe pendere l'ago della bilancia.
Un 10% che potrebbe aumentare (ma non credo di molto) con una parte di Forza Italia ridotta al 7%, ma dubito riuscirebbe a portarsi dietro tutti gli elettori, parte dei quali opterebbero per l'astensione o altri lidi-
Sicuramente c'è una parte dell'elettorato molto ondivago perchè sensibile al potere, a chi lo rappresenta o, almeno, a chi venisse considerato un possibile vincitore.
Chiarezza che dovrebbe vedere le forze sane del centro destra ritrovare una unità di intenti e di azione, per aggregare anche tutte quelle iniziative sorte in opposizione alla dittatura sanitaria ma che non avranno mai alcun significativo peso elettorale e parlamentare.

E in questo quadro non so se una eventuale riforma in senso proporzionale sarebbe così nociva per il Centro Destra Italiano. 

giovedì 3 febbraio 2022

E' Tempo perso inseguire il centro?

 E' Tempo perso inseguire il centro?

Subito dopo l'elezione di Mattarella, sono spuntati gli avvoltoi che volano sul cadavere del Centro Destra.
Dopo il silenzio in corso di elezioni che mascherava l'essenza del tradimento nell'urna, ecco le interviste delle Carfagna, dei Brunetta, dei Lupi, dei Toti, tutti uniti nel pretendere una svolta a sinistra, reclamando la guida del Centro Destra.
Quelli sono come i vecchi politici della democrazia cristiana che prendeva voti a destra per portarli a sinistra e lo si è visto nel 1994 con Forza Italia e con l'Msi di un Fini ancora lucido che si spolparono la vecchia dc, lasciando al partito popolare del decadente Mortimer Martinazzoli, alleato con l'eterna promessa mancata (Mariotto Segni), le briciole.
Votazioni che si ripeterono quando sulla scena apparvero prima Dini e poi Monti.
Carfagna, Brunetta, Lupi, Toti adesso vorrebbero essere eletti con i voti degli elettori di Centro Destra, per poi tradirli come hanno fatto con la dittatura sanitaria e con la rielezione di Mattarella.
Sicuramente ci saranno voti in meno, perchè Toti e la Carfagna (meno Lupi e Brunetta) hanno un seguito, ma non tale da consentire loro di ripresentarsi in parlamento con decine di eletti pronti ad impallinare la Casellati ed a portare acqua ai cattocomunisti.
A meno che non pensino di ottenerli svenando il pci/pds/ds/pd e sarebbe comunque un risultato positivo per il Centro Destra, perchè chi tradisce una volta, è sempre pronto a tradire, quindi se Toti, Lupi, Brunetta e la Carfagna sono considerati inaffidabili da noi, lo saranno anche per la sinistra.
Salvini, lasciando perdere l'uscita dal governo con i grillini nell'agosto 2019, ne ha già combinate due grosse: entrare al governo con Draghi ed i cattocomunisti e, dopo un anno, accettare la rielezione di Mattarella, votandolo pure.
Ha dimostrato di essere un inetto in strategia e di farsi buggerare esattamente come si è sempre fatto buggerare Berlusconi, da Scalfaro a Ciampi a Napolitano, credendo, di volta in volta, che gli avrebbero concesso le elezioni anticipate o l'immunità in caso di condanna o il laticlavio a vita.
Non credo che la soluzione siano le primarie proposte da Capezzone, perchè resta sempre il problema di individuare elettori che siano realmente elettori del Centro Destra e non infiltrati.
La soluzione è escludere dalle liste personaggi come Brunetta e la Carfagna e Toti e Lupi.
Gli elettori voteranno il partito e la coalizione che saprà dar loro una rappresentanza certa e che non si volatilizzi al primo voto segreto.
Sia chiaro "Preferenze" e vedremo quanti spariscono...