Anche i Draghi partoriscono topolini-
Dopo aver messo un ex presidente della corte costituzionale
al ministero della giustizia, passato un anno dalla pienezza dei poteri, viene
rilasciata una pseudo riforma della giustizia sulla quale neppure gli stessi
artefici credono, tanto che viene annunciato preventivamente che non verrà
posta la questione di fiducia per approvarla.
Ciò significa che il testo approvato (all'unanimità !?!?! Ma
come fanno quelli di Forza Italia ad essere d'accordo sulla giustizia con il
pci/pds/ds/pd ?!?!?) dal consiglio dei ministri verrà stravolto dagli
emendamenti parlamentari e non cambierà nulla.
Dopo la vicenda Palamara si è notata l'assenza di
Mattarella, presidente del csm, mentre Draghi e la Cartabia non sono andati
oltre ad una complicazione del sistema elettorale del csm ed a marginali
divieti che probabilmente verranno eliminati in parlamento.
A parte la mia abituale considerazione per cui se si volesse
veramente ripristinare un sistema giudiziario efficiente e giusto, sarebbe
prima necessario passare con la ruspa sopra l'attuale di cui non terrei nulla,
la vicenda Palamara ha evidenziato un fatto eclatante: i magistrati sono uomini
con le loro passioni, le loro ambizioni e, soprattutto, la loro ideologia, alla
quale piegano ogni norma.
Perchè siamo tutti capaci di interpretare qualsiasi norma a
sostegno delle nostre tesi.
Tranne le norme brevi e chiare.
Ad esempio il divieto per i magistrati di indagare e
assumere provvedimenti giudiziari nei confronti degli eletti dal Popolo, finchè
questi ricoprono le loro cariche.
Che siano ministeriali, parlamentari, di sindaci o di
consiglieri regionali o comunali.
Ogni intervento di un magistrato, infatti, altererebbe il
mandato popolare che è superiore a qualsiasi esigenza di indagine.
Io eleggo un rappresentante ed ho il diritto a che quel
rappresentante porti a termine il suo mandato di rappresentanza senza alcuna
limitazione.
Ma questo, senza una ruspa preventiva su tutto il sistema
barocco che hanno messo in piedi negli anni, non accadrà mai.
E Draghi non fa altro che confermarsi un mediocre
sopravvalutato, incapace, con una maggioranza del 95% dei parlamentari, anche
di ripristinare fiducia e credibilità nella giustizia.
Nessun commento:
Posta un commento