mercoledì 19 giugno 2024

 L'unione europea è nociva-

Quando la vecchia commissione è ormai scaduta, quando ancora sono aperte le trattative per la formazione di quella nuova e la spartizione delle cariche ben remunerate, con un colpo di mano viene approvata definitivamente la direttiva che vorrebbe imporre agli stati nazionali di ripristinare la natura nel 20% del proprio territorio.
Questo significa rinunciare a terreni agricoli, coltivabili e produttivi, per aumentare il debito pubblico con l'aumento delle necessarie importazioni dall'estero.
E' evidente che tale provvedimento è il frutto di menti malate e obnubilate dal fanatismo verde e che, se applicato, danneggerebbe gravemente le economie degli stati nazionali, soprattutto di quelli del sud Europa, senza arrecare alcun beneficio effettivo in relazione alle finalità che vorrebbe perseguire visto che sarebbe applicabile solo in una piccola porzione della Terra, cioè una parte dell'Europa.
La direttiva natura è solo l'ultima tra le stupidaggini sesquipedali che negli anni ci sono state propinate e, ahimè, imposte da un plotone di burocrati il cui unico scopo è darsi importanza arrecando disturbo alle nostre attività.
Lo scopo iniziale, infatti, era di liberare la circolazione delle merci, delle persone, delle idee, all'interno di uno spazio di libertà.
I risultati di oggi ci dicono che l'unione europea è l'erede dell'Unione Sovietica, con i suoi piani quinquennali, le sue regole asfissianti, il suo dirigismo persino sui tappi delle bottiglie: il contrario di un sistema fondato sulla Libertà individuale.
Personalmente credo che, qualunque sia il prezzo da pagare, dovremmo uscire dalla unione e ricominciare con la nostra Lira e la nostra piena Sovranità e Indipendenza Nazionale.

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