sabato 31 agosto 2013

Rosiconi e incontentabili

Leggo con stupore sondaggi e commenti nei forum dei quotidiani online, critici verso la decisione di cancellare l'imu con motivazioni che travalicano quelle politiche circa l'indecenza di un esecutivo in cui il Centro Destra è costretto a sedere assieme ai comunisti o perchè le tasse sono, comunque e a prescindere, il Male.
Criticano prevedendo già di essere ipertartassati nel futuro.
Rosicano perchè l'unico provvedimento serio del governo è il cavallo di battaglia di Berlusconi e, sadicamente, annunciano l'aumento dell'iva e una service tax che recuperi di tutto e di più.
Erano gli stessi che scommettevano sul fatto che l'imu non sarebbe stata tolta, gli stessi che dicevano che non c'erano le possibilità per rinunciare a quei soldi.
Ho già scritto come la penso: le case non andrebbero tassate, nè la prima, nè la seconda, nè la decima, nè la centesima, perchè non producono un reddito e non utilizzano servizi che non sia il primo tassato (locazione) i secondi ampiamente pagati da altre voci impositive.
Ma che mi faccia piacere che l'imu sia stata tolta, almeno sulla prima casa, questo sarebbe assurdo negarlo, è assurdo rovinarsi e negarsi questa piccola, parziale soddisfazione presagendo chissà quali cataclismi futuri.
Dipenderà da noi se le tasse continueranno ad ammorbarci la vita, oppure se sapremo dar inizio ad un movimento che le riduca, anche gradualmente, fino al minimo indispensabile: Forze Armate, Forze dell'Ordine, Rappresentanza verso gli altri stati e, con un totale cambiamento degli operatori, giustizia (che sia però quella vera).
La cancellazione dell'imu sulla prima casa non è un traguardo, ma un punto di partenza.
La guerra continua
alessio.zanon@esercitodisilvio.it


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