Sono tre anni pieni da quando la cricca di Bruxelles, con la complicità della sinistra interna e di un pugno di traditori puniti poi nelle urne, estromise Silvio Berlusconi dal governo per consegnarlo, in rapida sequenza, a tre suoi messi.
Sono passati tre anni da quando la sinistra ululava contro il Centro Destra, berciando sulla crisi.
Dopo tre anni l'Italia è messa ancora peggio.
Il debito pubblico è aumentato a 2200 miliardi dai 1900 cui lo aveva lasciato Berlusconi e l'imposizione fiscale da eccessiva che era è divenuta ora predatoria, con tasse aumentate o ripristinate sulle case, sui risparmi, sui fondi pensione e su ogni aspetto della nostra vita economica.
La disoccupazione galoppa a due cifre, soprattutto tra i giovani, mentre una incompetente gestione delle pensioni ha creato una nuova categoria, quella degli "esodati", senza pensione nè stipendio.
Altri incompetenti di questi tre governi che si sono succeduti hanno reso ridicola l'Italia davanti al mondo intero accettando che, ormai da quasi tre anni, due nostri Fucilieri di Marina siano sequestrati da uno stato canaglia.
L'Italia senza difese si è piegata alle consorterie internazionali che hanno imposto non solo l'abolizione dei nostri confini, ma anche che, a spese nostre, si andassero a pescare i clandestini in acque internazionali e li si portassero a casa nostra, dove, sempre a spese nostre, siamo obbligati a dare loro vitto e alloggio per poi lasciarli sciamare per la penisola liberi anche di delinquere.
Ed a costoro vorrebbero pure regalare la cittadinanza, applicando il barbaro ius soli ai nati in Italia, abbandonando il civile e romano ius sanguinis.
Come se non bastasse le residue barriere morali vengono travolte dall'estrema debolezza indotta da una massiccia campagna mistificante tesa ad esaltare comportamenti anomali, aiutata anche dal cedimento di quello che poteva essere l'ultimo baluardo di serietà, la chiesa cattolica, ora affidata ad un vescovo pro tempore di Roma quanto mai in antitesi alla nostra Civiltà e Tradizione.
Ma una fiammella si è accesa là dove la democrazia è nata e dove già in passato eroiche battaglie salvarono l'Europa da una invasione potenzialmente devastante.
In Grecia il 25 gennaio voteranno per il nuovo parlamento e se dovesse prevalere una vasta area contraria all'unione sovietica europea, potrà essere scritta una nuova e migliore pagina della Storia.
Ma bisogna auspicare che i Greci capiscano che non sarà la sinistra di Tsipras a voltare pagina, perchè se si affideranno a quel demagogo, si ritroveranno con un doppio cappio al collo: quello finanziario di Bruxelles (perchè Tsipras non uscirà mai dall'unione sovietica che appartiene al suo dna) e quello alla propria libertà personale e di opinione che sarebbe imposta nel tipico stile marxista della sinistra di ogni dove (nel nome del politicamente corretto).
I Greci possono regalarci, scegliendo oculatamente, ancora una volta, la Libertà.
Vedremo, finalmente, nel 2015, dopo anni di tramonto, un'Alba..... (Dorata) ?
Buon Anno.
mercoledì 31 dicembre 2014
martedì 30 dicembre 2014
Chi crede ancora a Renzi?
Ho letto la sintesi e ascoltato i brani trasmessi dai tele e radiogiornali.
Una conferenza stampa ricolma di vuoto.
Ostellino ha ragione: Renzi è furbo, ma non intelligente.
Se fosse intelligente parlerebbe di meno.
Se fosse intelligente userebbe meno slang giovanilistico e più concetti solidi.
Se fosse intelligente taglierebbe le tasse, la spesa e il debito pubblico in un circolo virtuoso, invece aumenta tasse, spesa e debito avvitando sempre più il circolo vizioso che ci ha condotto all'attuale situazione fallimentare.
Mena vanto di quel che non dipende da lui (ed è un successo come il salvataggio dei passeggeri del traghetto incendiatosi, proprio perchè il fenomeno fiorentino non ci ha messo becco) e tace su quel che dipende da lui e ovviamente non riesce (fa finta di nascondere grandi trattative per i Marò, ma non si distingue da chi lo ha preceduto, incapace di risolvere il problema).
Il Giobàt è il suo nuovo cavallo di battaglia, che abbandonerà appena avrà altre chiacchiere da propinarci.
Uno così è meglio perderlo che trovarlo perchè fa solo danni.
Renzi, l'eredità di Napolitano.
Una conferenza stampa ricolma di vuoto.
Ostellino ha ragione: Renzi è furbo, ma non intelligente.
Se fosse intelligente parlerebbe di meno.
Se fosse intelligente userebbe meno slang giovanilistico e più concetti solidi.
Se fosse intelligente taglierebbe le tasse, la spesa e il debito pubblico in un circolo virtuoso, invece aumenta tasse, spesa e debito avvitando sempre più il circolo vizioso che ci ha condotto all'attuale situazione fallimentare.
Mena vanto di quel che non dipende da lui (ed è un successo come il salvataggio dei passeggeri del traghetto incendiatosi, proprio perchè il fenomeno fiorentino non ci ha messo becco) e tace su quel che dipende da lui e ovviamente non riesce (fa finta di nascondere grandi trattative per i Marò, ma non si distingue da chi lo ha preceduto, incapace di risolvere il problema).
Il Giobàt è il suo nuovo cavallo di battaglia, che abbandonerà appena avrà altre chiacchiere da propinarci.
Uno così è meglio perderlo che trovarlo perchè fa solo danni.
Renzi, l'eredità di Napolitano.
lunedì 29 dicembre 2014
Dipendenti Privati bastonati, Pubblici premiati
Il fenomeno fiorentino ha dato alle stampe i primi decreti attuativi del suo Giobàt, cioè quel provvedimento che riduce le garanzie per i lavoratori.
Apprendo dalla lettura dei quotidiani che i dipendenti statali sarebbero esentati dal soggiacere alla ghigliottina renziana (e i loro referenti al governo ci tengono a tenerli esenti, tanto che è giustificato il sospetto che il Giobàt sia l'ennesima fregatura che il fenomeno fiorentino vende come la panacea dei venditori ambulanti nei vecchi film western).
Il pubblico impiego è la voce più consistente della spesa pubblica da cui deriva il debito pubblico, per mantenere il quale le tasse hanno raggiunto livelli insopportabili.
Abbiamo molto più che un esercito di dipendenti pubblici, che rendono i servizi di cui tutti noi possiamo renderci conto.
Una azienda privata che dovesse far quadrare i conti applica contratti di solidarietà che comportano mobilità e giornate di astensione dal lavoro non retribuite.
Per i dipendenti pubblici, invece, nulla di tutto ciò, solo il mancato rinnovo contrattuale, come del resto subiscono tante altre categorie che rinnovano solo a livello normativo ma non retributivo, anzi vedono decurtare alcune voci.
Aquesto aggiungiamoci la non applicabilità del Giobàt toscano ai dipendenti pubblici, mentre i dipendenti privati sono costretti a subirne gli effetti.
Gli stessi dipendenti privati che, in gran parte, hanno pagato, con la tassa sui risparmi e sui fondi pensioni, la mancia elettorale del fenomeno fiorentino degli ottanta euro.
E i lavoratori del settore privato non sono i soli a subire, visto che la scure fiscale si è abbattuta anche contro i fondi degli autonomi e dei professionisti, esclusi a prescindere dalla mancia elettorale.
Cosa aspettiamo ad unirci ed a ribellarci ?
Apprendo dalla lettura dei quotidiani che i dipendenti statali sarebbero esentati dal soggiacere alla ghigliottina renziana (e i loro referenti al governo ci tengono a tenerli esenti, tanto che è giustificato il sospetto che il Giobàt sia l'ennesima fregatura che il fenomeno fiorentino vende come la panacea dei venditori ambulanti nei vecchi film western).
Il pubblico impiego è la voce più consistente della spesa pubblica da cui deriva il debito pubblico, per mantenere il quale le tasse hanno raggiunto livelli insopportabili.
Abbiamo molto più che un esercito di dipendenti pubblici, che rendono i servizi di cui tutti noi possiamo renderci conto.
Una azienda privata che dovesse far quadrare i conti applica contratti di solidarietà che comportano mobilità e giornate di astensione dal lavoro non retribuite.
Per i dipendenti pubblici, invece, nulla di tutto ciò, solo il mancato rinnovo contrattuale, come del resto subiscono tante altre categorie che rinnovano solo a livello normativo ma non retributivo, anzi vedono decurtare alcune voci.
Aquesto aggiungiamoci la non applicabilità del Giobàt toscano ai dipendenti pubblici, mentre i dipendenti privati sono costretti a subirne gli effetti.
Gli stessi dipendenti privati che, in gran parte, hanno pagato, con la tassa sui risparmi e sui fondi pensioni, la mancia elettorale del fenomeno fiorentino degli ottanta euro.
E i lavoratori del settore privato non sono i soli a subire, visto che la scure fiscale si è abbattuta anche contro i fondi degli autonomi e dei professionisti, esclusi a prescindere dalla mancia elettorale.
Cosa aspettiamo ad unirci ed a ribellarci ?
domenica 28 dicembre 2014
Ci stanno invadendo
Ci stanno invadendo.
Mentre il fenomeno fiorentino continua nelle sue smargiassate propagandistiche ad usum stultorum, i giornali radio e televisivi ci informano garruli che sono sbarcate altre migliaia di clandestini.
Favoletta di Natale il parto di una nigeriana su una nostra nave (magari pretenderanno pure la cittadinanza per il neonato).
Uno dei responsabili di questa invasione continua si è affacciato a mezzogiorno di Natale in Piazza San Pietro e, invece di parlare di speranze, di auguri, per un giorno di festa, si è presentato con la faccia del giorno da funerale, cercando di stimolare un senso di colpa (che non possiamo certo avere) per i mali del mondo.
Ancora una volta vorrebbe che noi ci si facesse carico dei problemi altrui, grattandoci in tasca nostra, mentre lui, con tutto il tesoro del Vaticano, spende solo delle parole.
Poi si lamentano perchè le trasmissioni di chiacchiere politiche non hanno più gli ascolti di una volta.
Per forza, le chiacchiere sono quotidiane e siamo inondati di parole, dalle quali possiamo difenderci solo spegnendo il rumore di fondo, per pensare con la nostra testa.
Che ci dice come sia un male l'invasione dei clandestini e sia ancora peggio se questi vengono portati, con tutti gli onori, a casa nostra, sulla nostra terra, da quelle stesse Forze Armate che dovrebbero invece impedire che i confini della Patria fossero violati.
E il tutto a spese nostre, con tasse, spesa e debito pubblico in costante aumento.
Prima o poi la corda si spezzerà e ne vedremo delle belle, perchè non sarà più tempo di chiacchiere alluvionali, nè di vacui cinguettii propagandistici.
Mentre il fenomeno fiorentino continua nelle sue smargiassate propagandistiche ad usum stultorum, i giornali radio e televisivi ci informano garruli che sono sbarcate altre migliaia di clandestini.
Favoletta di Natale il parto di una nigeriana su una nostra nave (magari pretenderanno pure la cittadinanza per il neonato).
Uno dei responsabili di questa invasione continua si è affacciato a mezzogiorno di Natale in Piazza San Pietro e, invece di parlare di speranze, di auguri, per un giorno di festa, si è presentato con la faccia del giorno da funerale, cercando di stimolare un senso di colpa (che non possiamo certo avere) per i mali del mondo.
Ancora una volta vorrebbe che noi ci si facesse carico dei problemi altrui, grattandoci in tasca nostra, mentre lui, con tutto il tesoro del Vaticano, spende solo delle parole.
Poi si lamentano perchè le trasmissioni di chiacchiere politiche non hanno più gli ascolti di una volta.
Per forza, le chiacchiere sono quotidiane e siamo inondati di parole, dalle quali possiamo difenderci solo spegnendo il rumore di fondo, per pensare con la nostra testa.
Che ci dice come sia un male l'invasione dei clandestini e sia ancora peggio se questi vengono portati, con tutti gli onori, a casa nostra, sulla nostra terra, da quelle stesse Forze Armate che dovrebbero invece impedire che i confini della Patria fossero violati.
E il tutto a spese nostre, con tasse, spesa e debito pubblico in costante aumento.
Prima o poi la corda si spezzerà e ne vedremo delle belle, perchè non sarà più tempo di chiacchiere alluvionali, nè di vacui cinguettii propagandistici.
sabato 27 dicembre 2014
Le mani nelle nostre tasche
Renzi ci ha ammorbato con le sue parole e i cinguettii anche la vigiliia di Natale.
Esulta perche' lui "fa".
O farebbe.
Però è meglio non fare che fare danni come fa lui.
Che paghiamo di tasca nostra.
La prova ?
Sommate (a reddito costante) le trattenute fiscali e previdenziali della vostra dichiarazione dei redditi 2011 (cioè quella sui redditi 2010 ultimo anno integrale di governo Berlusconi) alle trattenute fiscali (tasse sui risparmi) rilevate negli estratti conto bancari del 2010 e alle tasse pagate per la casa e i rifiuti sempre nel 2010.
Fate altrettanto con le stesse voci del 2014, ovviamente dovrete aspettare l'arrivo dell'estratto conto al 31 dicembre e la presentazione delle dichiarazione dei redditi a maggio.
Avrete, ognuno di noi può avere, la misura della rapina perpetrata contro i cittadini dai governi Monti, Letta e Renzi, cioè da quei governi esaltati per aver "liberato" l'Italia da Berlusconi.
Il tutto senza alcun miglioramento dei servizi forniti e della situazione generale che può solo migliorare per effetto traino altrui e non per l'avvio a soluzione dei problemi italiani visto che le tasse aumentano come pure spesa e debito pubblico.
E se dopo aver eseguito il semplice conteggio suggerito qualcuno continuasse a voler votare Renzi o la sinistra in genere, allora quello merita l'esproprio della casa e di vivere sotto i ponti, con la requisizione anche dei suoi risparmi.
Esulta perche' lui "fa".
O farebbe.
Però è meglio non fare che fare danni come fa lui.
Che paghiamo di tasca nostra.
La prova ?
Sommate (a reddito costante) le trattenute fiscali e previdenziali della vostra dichiarazione dei redditi 2011 (cioè quella sui redditi 2010 ultimo anno integrale di governo Berlusconi) alle trattenute fiscali (tasse sui risparmi) rilevate negli estratti conto bancari del 2010 e alle tasse pagate per la casa e i rifiuti sempre nel 2010.
Fate altrettanto con le stesse voci del 2014, ovviamente dovrete aspettare l'arrivo dell'estratto conto al 31 dicembre e la presentazione delle dichiarazione dei redditi a maggio.
Avrete, ognuno di noi può avere, la misura della rapina perpetrata contro i cittadini dai governi Monti, Letta e Renzi, cioè da quei governi esaltati per aver "liberato" l'Italia da Berlusconi.
Il tutto senza alcun miglioramento dei servizi forniti e della situazione generale che può solo migliorare per effetto traino altrui e non per l'avvio a soluzione dei problemi italiani visto che le tasse aumentano come pure spesa e debito pubblico.
E se dopo aver eseguito il semplice conteggio suggerito qualcuno continuasse a voler votare Renzi o la sinistra in genere, allora quello merita l'esproprio della casa e di vivere sotto i ponti, con la requisizione anche dei suoi risparmi.
mercoledì 24 dicembre 2014
E' arrivato il Natale
Eccolo.
Quando arriva, arriva.
Anche se con i moderni mezzi si riesce ad essere collegati da ogni dove, preferisco, con tutto comodo, anticipare gli auguri, immaginando che questa sera sarò in tutt'altre faccende affaccendato.
Prima di tutto auguri ai nostri Fucilieri di Marina ancora sequestrati (uno fisicamente, l'altro moralmente) dal comportamento banditesco indiano che si fa anche beffe dell'Italia.
Immagino, poi, come si siano spaventati per le parole pronunciate da un vecchio comunista che ormai non riesce a concludere una frase senza singulti.
Auguri a tutti gli Italiani che hanno aperto gli occhi davanti alla rapacità di uno stato predone perfettamente rappresentato dai suoi sceriffi di Nottingham Monti, Letta e Renzi con il loro codazzo di ministri, sottosegretari, parlamentari, sindaci.
Auguri anche a quegli italiani che hanno ancora l'anello al naso: poverini, non è colpa loro se non hanno capito.
Auguri a "Me" e chi come me, ancorchè sconosciuti, continuano una battaglia che non avrà mai fine per la Libertà, per l'Individuo, per la Proprietà privata, per il Benessere, per la Sicurezza, per la Nazione e contro le derive immigrazioniste, omosessuali, fiscali, giustizialiste, europeiste.
Buon Natale e, dico, Buon Natale e non buone feste, perchè il 25 dicembre è Natale o, semmai, la Festa del Sole Invitto (come questo è periodo di Saturnalia), ma certamente non una generica "festa", anonima e senza radici per compiacere chi arriva, non invitato, sulla nostra terra grazie anche a personaggi che vogliono solo distruggere quel che i nostri Avi hanno costruito e che noi abbiamo l'obbligo di difendere e tramandare ai posteri.
Buon Natale.
Quando arriva, arriva.
Anche se con i moderni mezzi si riesce ad essere collegati da ogni dove, preferisco, con tutto comodo, anticipare gli auguri, immaginando che questa sera sarò in tutt'altre faccende affaccendato.
Prima di tutto auguri ai nostri Fucilieri di Marina ancora sequestrati (uno fisicamente, l'altro moralmente) dal comportamento banditesco indiano che si fa anche beffe dell'Italia.
Immagino, poi, come si siano spaventati per le parole pronunciate da un vecchio comunista che ormai non riesce a concludere una frase senza singulti.
Auguri a tutti gli Italiani che hanno aperto gli occhi davanti alla rapacità di uno stato predone perfettamente rappresentato dai suoi sceriffi di Nottingham Monti, Letta e Renzi con il loro codazzo di ministri, sottosegretari, parlamentari, sindaci.
Auguri anche a quegli italiani che hanno ancora l'anello al naso: poverini, non è colpa loro se non hanno capito.
Auguri a "Me" e chi come me, ancorchè sconosciuti, continuano una battaglia che non avrà mai fine per la Libertà, per l'Individuo, per la Proprietà privata, per il Benessere, per la Sicurezza, per la Nazione e contro le derive immigrazioniste, omosessuali, fiscali, giustizialiste, europeiste.
Buon Natale e, dico, Buon Natale e non buone feste, perchè il 25 dicembre è Natale o, semmai, la Festa del Sole Invitto (come questo è periodo di Saturnalia), ma certamente non una generica "festa", anonima e senza radici per compiacere chi arriva, non invitato, sulla nostra terra grazie anche a personaggi che vogliono solo distruggere quel che i nostri Avi hanno costruito e che noi abbiamo l'obbligo di difendere e tramandare ai posteri.
Buon Natale.
martedì 23 dicembre 2014
Hai votato a sinistra? ora paga
In parlamento è in scena la pagliacciata del voto sulla finanziaria.
I giornali di regime riportano fedelmente le parole di Renzi che annuncia la riduzione delle tasse.
E' un inganno.
Non capisco neppure quegli otto o nove milioni di Italiani che percepiranno 80 euro (?) di mancia, ma ancor meno posso capire se scodinzolano alle parole del fenomeno fiorentino i restanti cinquanta milioni di Italiani che hanno solo da pagare e da rimetterci.
Come in Emilia Romagna dove, nonostante l'impetuosa avanzata della Lega, è stato nuovamente eletto un comunista di stretta osservanza renziana e "passata la festa, ingannato il santo".
E' di oggi l'annuncio, come se fosse una bella notizia, che la regione rossa per eccellenza abbandonerà l'aliquota regionale irpef unica per tararla sui redditi.
Chi percepisce più di quarantamila euro sarà penalizzato.
Chi percepisce più di quarantamila euro ed ha votato a sinistra merita questo ed altro.
Tutti gli altri vengono legittimati a trovare ogni strada possibile per difendersi da uno stato predone ed ogni strada che sarà trovata per trattenere nelle proprie tasche più soldi diventa così legittima.
I giornali di regime riportano fedelmente le parole di Renzi che annuncia la riduzione delle tasse.
E' un inganno.
Non capisco neppure quegli otto o nove milioni di Italiani che percepiranno 80 euro (?) di mancia, ma ancor meno posso capire se scodinzolano alle parole del fenomeno fiorentino i restanti cinquanta milioni di Italiani che hanno solo da pagare e da rimetterci.
Come in Emilia Romagna dove, nonostante l'impetuosa avanzata della Lega, è stato nuovamente eletto un comunista di stretta osservanza renziana e "passata la festa, ingannato il santo".
E' di oggi l'annuncio, come se fosse una bella notizia, che la regione rossa per eccellenza abbandonerà l'aliquota regionale irpef unica per tararla sui redditi.
Chi percepisce più di quarantamila euro sarà penalizzato.
Chi percepisce più di quarantamila euro ed ha votato a sinistra merita questo ed altro.
Tutti gli altri vengono legittimati a trovare ogni strada possibile per difendersi da uno stato predone ed ogni strada che sarà trovata per trattenere nelle proprie tasche più soldi diventa così legittima.
sabato 20 dicembre 2014
La copia "Pericolosa"
Un Presidente degli Stati Uniti (Reagan) assieme ad un Papa (Giovanni Paolo II) e senza dimenticarci del Primo Ministro Inglese Thatcher, sconfissero il comunismo, portando l'Occidente alla più grande vittoria possibile.
Un presidente degli Stati Uniti (Obama) e un papa (Bergoglio) stanno distruggendo quello che i loro predecessori avevano costruito, svendendo Valori, Sicurezza e Benessere.
Dopo sei anni di presidenza Obama pensavo che i danni maggiori fossero già stati fatti, evidentemente sbagliavo.
Obama, non pago dei suoi disastri personali, si è messo a fare coppia con il vescovo pro tempore di Roma e, allora, per noi si preparano tempi ancora peggiori.
Il reciproco scambio di amorosi sensi di Obama con Castro, pronubo Bergoglio, significa che questa America (che continuo a sperare possa cessare di esistere il 20 gennaio 2017 alle ore 12 di Washington) butta nel cesso duecento anni di Storia, di Principi, di Valori, di Guerre combattute per se stessa, ma anche per degli Ideali che per l'attuale amministrazione sono desueti.
Altrettanto dicasi per le iniziative del vescovo pro tempore di Roma che di anni di Storia ne sta buttando non duecento, ma duemila.
Abbiamo ancora la speranza che il nuovo Congresso blocchi la decisione di revocare l'embargo ad uno degli ultimi stati comunisti del mondo, smentendo un Obama che, senza vincoli di elezioni, potrebbe sbracare con grave nocumento per tutti noi.
Un presidente degli Stati Uniti (Obama) e un papa (Bergoglio) stanno distruggendo quello che i loro predecessori avevano costruito, svendendo Valori, Sicurezza e Benessere.
Dopo sei anni di presidenza Obama pensavo che i danni maggiori fossero già stati fatti, evidentemente sbagliavo.
Obama, non pago dei suoi disastri personali, si è messo a fare coppia con il vescovo pro tempore di Roma e, allora, per noi si preparano tempi ancora peggiori.
Il reciproco scambio di amorosi sensi di Obama con Castro, pronubo Bergoglio, significa che questa America (che continuo a sperare possa cessare di esistere il 20 gennaio 2017 alle ore 12 di Washington) butta nel cesso duecento anni di Storia, di Principi, di Valori, di Guerre combattute per se stessa, ma anche per degli Ideali che per l'attuale amministrazione sono desueti.
Altrettanto dicasi per le iniziative del vescovo pro tempore di Roma che di anni di Storia ne sta buttando non duecento, ma duemila.
Abbiamo ancora la speranza che il nuovo Congresso blocchi la decisione di revocare l'embargo ad uno degli ultimi stati comunisti del mondo, smentendo un Obama che, senza vincoli di elezioni, potrebbe sbracare con grave nocumento per tutti noi.
venerdì 19 dicembre 2014
Giustizia farfallona...Oltre ogni ragionevole dubbio ?
Io non sono un estimatore dei magistrati, siano essi giudici o pubblici ministeri.
Non sono neppure un appassionato di cronaca nera che relegherei nelle ultime pagine dei giornali a meri trafiletti di cronaca.
Sulla vicenda di Garlasco e dell'omicidio di Chiara Poggi non ho idee.
Sul come viene amministrata la "giustizia" in Italia sì.
A mio parere non si può condannare qualcuno sulla base di semplici indizi, ma solo su prove.
Mi piace la formula americana "colpevole oltre ogni ragionevole dubbio".
E se un soggetto è stato assolto due volte per poi essere condannato, i dubbi ci sono, tanti.
E quel soggetto non dovrebbe essere condannato.
Così come non dovrebbe essere concessa l'impugnazione in appello al pubblico ministero dopo un'assoluzione.
Poichè Garlasco non è il solo caso di decisioni contrastanti da parte di vari organi giudiziari, è segno che ad essere sbagliate sono le indagini.
Che puntano tutto solo sulle risultanze scientifiche e che vengono indirizzate nei confronti di un unico colpevole, già condannato a priori.
Non mi sembra una bella giustizia.
Non mi sembra affatto giustizia.
Non sono neppure un appassionato di cronaca nera che relegherei nelle ultime pagine dei giornali a meri trafiletti di cronaca.
Sulla vicenda di Garlasco e dell'omicidio di Chiara Poggi non ho idee.
Sul come viene amministrata la "giustizia" in Italia sì.
A mio parere non si può condannare qualcuno sulla base di semplici indizi, ma solo su prove.
Mi piace la formula americana "colpevole oltre ogni ragionevole dubbio".
E se un soggetto è stato assolto due volte per poi essere condannato, i dubbi ci sono, tanti.
E quel soggetto non dovrebbe essere condannato.
Così come non dovrebbe essere concessa l'impugnazione in appello al pubblico ministero dopo un'assoluzione.
Poichè Garlasco non è il solo caso di decisioni contrastanti da parte di vari organi giudiziari, è segno che ad essere sbagliate sono le indagini.
Che puntano tutto solo sulle risultanze scientifiche e che vengono indirizzate nei confronti di un unico colpevole, già condannato a priori.
Non mi sembra una bella giustizia.
Non mi sembra affatto giustizia.
mercoledì 17 dicembre 2014
Renzi al Tramonto
Renzi è in affanno.
Gira come una trottola, le sue chiacchiere sono sempre più alluvionali, fa il bullo con la cgil salvo poi chiamare Prodi a rapporto per fargli balenare il Quirinale e tenere buona la "minoranza" del suo partito che non aspetta altro che un minimo appiglio per salvare la faccia visto che la scissione non la farà mai.
Ma è in affanno.
Sperava, come Monti e Letta prima di lui, di intercettare una ripresa generale che avrebbe attribuito alle sue "riforme" e, invece, si registrano ulteriori perdite di produttività e posti di lavoro, mentre la spesa pubblica e il debito dello stato con la loro marcia che Renzi non vuole invertire, rubano ogni giorno di più il futuro nostro e dei nostri figli .
Arrivano poi tutte le scadenze e anche i più boccaloni tra i suoi sostenitori devono andare in posta o in banca per pagare imu, tari e tasi e lì scoprono che le chiacchiere del fenomeno fiorentino stanno a zero.
La sua amata europa gli chiede di rispettare i patti e controlla i conti di uno stato fallimentare e che merita di fallire.
Il tutto è puntualmente registrato dai sondaggi che, se anche non sono veritieri, come non sono veritieri, indicano però una linea di tendenza.
E se gli astenuti e i delusi del Centro Destra troveranno motivo di tornare a votare per la loro parte politica (come sarebbe logico) allora il futuro sarà di nuovo roseo per l'Italia e grigio per la sinistra.
Gira come una trottola, le sue chiacchiere sono sempre più alluvionali, fa il bullo con la cgil salvo poi chiamare Prodi a rapporto per fargli balenare il Quirinale e tenere buona la "minoranza" del suo partito che non aspetta altro che un minimo appiglio per salvare la faccia visto che la scissione non la farà mai.
Ma è in affanno.
Sperava, come Monti e Letta prima di lui, di intercettare una ripresa generale che avrebbe attribuito alle sue "riforme" e, invece, si registrano ulteriori perdite di produttività e posti di lavoro, mentre la spesa pubblica e il debito dello stato con la loro marcia che Renzi non vuole invertire, rubano ogni giorno di più il futuro nostro e dei nostri figli .
Arrivano poi tutte le scadenze e anche i più boccaloni tra i suoi sostenitori devono andare in posta o in banca per pagare imu, tari e tasi e lì scoprono che le chiacchiere del fenomeno fiorentino stanno a zero.
La sua amata europa gli chiede di rispettare i patti e controlla i conti di uno stato fallimentare e che merita di fallire.
Il tutto è puntualmente registrato dai sondaggi che, se anche non sono veritieri, come non sono veritieri, indicano però una linea di tendenza.
E se gli astenuti e i delusi del Centro Destra troveranno motivo di tornare a votare per la loro parte politica (come sarebbe logico) allora il futuro sarà di nuovo roseo per l'Italia e grigio per la sinistra.
domenica 14 dicembre 2014
Pusillanimi
I parlamentari comunisti contrari alla "riforma" istituzionale pare abbiano chiesto di essere sostituiti per non mettere in minoranza governo e relatori.
Ovviamente sostituzione temporanea: alla poltrona non si rinuncia mai.
E quando il provvedimento andrà in aula cosa faranno ?
Voteranno contro sperando che comunque la maggioranza dica invece di sì ?
Oppure usciranno dall'aula ?
Per ora il parlamentare è eletto senza vincoli di mandato (purtroppo: se fosse il contrario la Storia recente sarebbe stata ben differente con Fini e tutti i suoi sostituiti perchè decaduti avendo tradito Berlusconi) e non si capisce perchè chi è eletto non voglia votare secondo le proprie convinzioni.
Paura di nuove elezioni che interrompano una legislatura appena nata ?
Paura dell'"ira funesta" del loro compagno segretario e presidente del consiglio ?
Comunque sia un comportamento ridicolmente pusillanime.
Ovviamente sostituzione temporanea: alla poltrona non si rinuncia mai.
E quando il provvedimento andrà in aula cosa faranno ?
Voteranno contro sperando che comunque la maggioranza dica invece di sì ?
Oppure usciranno dall'aula ?
Per ora il parlamentare è eletto senza vincoli di mandato (purtroppo: se fosse il contrario la Storia recente sarebbe stata ben differente con Fini e tutti i suoi sostituiti perchè decaduti avendo tradito Berlusconi) e non si capisce perchè chi è eletto non voglia votare secondo le proprie convinzioni.
Paura di nuove elezioni che interrompano una legislatura appena nata ?
Paura dell'"ira funesta" del loro compagno segretario e presidente del consiglio ?
Comunque sia un comportamento ridicolmente pusillanime.
sabato 13 dicembre 2014
Ma sarà vero, sarà falso, Sarah Ferguson?...
L'Italia attraversa un nuovo momento di furia giacobina per le vicende romane.
Mi ricordo, con l'arresto del famoso Mario Chiesa, i momenti del 1992-1993, quando sembrava che fosse in atto un'opera di pulizia memorabile, salvo poi verificare che non venivano minimamente toccati i santuari comunisti e le loro canalizzazioni di denaro, per poi giungere alla "gioiosa macchina da guerra" di una vittoria annunciata e per fortuna sventata dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
Memore di tali vicende, sono molto scettico davanti alla retorica giacobina di Renzi e Napolitano (ma dov'erano in tutti questi anni ?) e, soprattutto, davanti all'insistenza con la quale la stampa di regime e la radio di stato tendono ossessivamente a ricordare i trascorsi nei NAR del presunto capo Carminati, sorvolando o minimizzando la appartenenza alle coop rosse di colui che, principalmente, è finito nel tritacarne delle intercettazioni, senza poi dare adeguato spazio al fatto che la Destra ha amministrato il comune per soli cinque anni in mezzo a 20 anni di amministrazioni di sinistra.
Sarà poi perchè non ho stima nè fiducia nella magistratura italiana, ma non mi entusiasma questo polverone, anche perchè il problema dell'Italia non è la corruzione (che c'è ovunque nel mondo) ma il debito pubblico, la spesa pubblica sempre in aumento e un sistema fiscale predatorio con una imposizione che dissangua le famiglie e i singoli cittadini.
Scommettiamo che se avessimo tasse più umane e spese compatibili con le entrate, la corruzione (che esisterà sempre, come esiste ovunque nel mondo e semprechè sia veramente tale) susciterebbe meno scandalo ?
Mi ricordo, con l'arresto del famoso Mario Chiesa, i momenti del 1992-1993, quando sembrava che fosse in atto un'opera di pulizia memorabile, salvo poi verificare che non venivano minimamente toccati i santuari comunisti e le loro canalizzazioni di denaro, per poi giungere alla "gioiosa macchina da guerra" di una vittoria annunciata e per fortuna sventata dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi.
Memore di tali vicende, sono molto scettico davanti alla retorica giacobina di Renzi e Napolitano (ma dov'erano in tutti questi anni ?) e, soprattutto, davanti all'insistenza con la quale la stampa di regime e la radio di stato tendono ossessivamente a ricordare i trascorsi nei NAR del presunto capo Carminati, sorvolando o minimizzando la appartenenza alle coop rosse di colui che, principalmente, è finito nel tritacarne delle intercettazioni, senza poi dare adeguato spazio al fatto che la Destra ha amministrato il comune per soli cinque anni in mezzo a 20 anni di amministrazioni di sinistra.
Sarà poi perchè non ho stima nè fiducia nella magistratura italiana, ma non mi entusiasma questo polverone, anche perchè il problema dell'Italia non è la corruzione (che c'è ovunque nel mondo) ma il debito pubblico, la spesa pubblica sempre in aumento e un sistema fiscale predatorio con una imposizione che dissangua le famiglie e i singoli cittadini.
Scommettiamo che se avessimo tasse più umane e spese compatibili con le entrate, la corruzione (che esisterà sempre, come esiste ovunque nel mondo e semprechè sia veramente tale) susciterebbe meno scandalo ?
giovedì 11 dicembre 2014
Chiamiamoli "Zingari" non Rom...
Per anni, in ossequio ad un malinteso senso di ospitalità, di antirazzsimo (sic !) e di tolleranza, alcuni individui abbiano svenduto dignità e istigato a perseverare in comportamenti disonesti (da parte di chi veniva beneficiato violando la legge).
Abbiamo assistito a sentenze che mandavano assolti zingari ed immigrati che commettevano reati, con le motivazioni più assurde, come la loro "cultura", la loro "natura", la loro "educazione".
Adesso leggiamo che con il sindaco di sinistra Zanonato gli zingari avevano un ottimo rapporto, mentre con l'attuale sindaco di Padova, il leghista Bitonci, minacciano violenze personali perchè chiede loro di pagare le utenze.
Un po' come a dire che chi paga il pizzo ha un ottimo rapporto con la mafia e non gli succede mai nulla di male.
Ma se gli zingari non pagavano le bollette a carico di chi venivano posti i costi (non da poco) delle utenze consumate ?
A carico nostro, pagati con le nostre tasse.
Altrettanto dicasi delle case occupate, alle quali dovrebbero, immediatamente, tagliare acqua, luce e gas: scommettiamo che la proprietà verrebbe resa ai legittimi titolari molto presto e senza interventi della Forza Pubblica ?
Ancora una volta è quanto mai attuale Catone: "fino a quando tollereremo questo stato di cose che ci penalizza e ci costa ?
E fino a quando potremo accettare che chi è preposto a difendere i Valori, la Legalità e la Proprietà sia bloccato da impedimenti politici ?
E fino a quando vogliamo aspettare, in assenza di un'azione della Forza Pubblica, prima di agire direttamente per porre fine ad un simile scempio della convivenza civile ?"
Abbiamo assistito a sentenze che mandavano assolti zingari ed immigrati che commettevano reati, con le motivazioni più assurde, come la loro "cultura", la loro "natura", la loro "educazione".
Adesso leggiamo che con il sindaco di sinistra Zanonato gli zingari avevano un ottimo rapporto, mentre con l'attuale sindaco di Padova, il leghista Bitonci, minacciano violenze personali perchè chiede loro di pagare le utenze.
Un po' come a dire che chi paga il pizzo ha un ottimo rapporto con la mafia e non gli succede mai nulla di male.
Ma se gli zingari non pagavano le bollette a carico di chi venivano posti i costi (non da poco) delle utenze consumate ?
A carico nostro, pagati con le nostre tasse.
Altrettanto dicasi delle case occupate, alle quali dovrebbero, immediatamente, tagliare acqua, luce e gas: scommettiamo che la proprietà verrebbe resa ai legittimi titolari molto presto e senza interventi della Forza Pubblica ?
Ancora una volta è quanto mai attuale Catone: "fino a quando tollereremo questo stato di cose che ci penalizza e ci costa ?
E fino a quando potremo accettare che chi è preposto a difendere i Valori, la Legalità e la Proprietà sia bloccato da impedimenti politici ?
E fino a quando vogliamo aspettare, in assenza di un'azione della Forza Pubblica, prima di agire direttamente per porre fine ad un simile scempio della convivenza civile ?"
mercoledì 10 dicembre 2014
Ma Babbo Natale ci paga le tasse?
Siamo a una settimana dalla scadenza del 16 dicembre che mi sembra stia passando molto, troppo in sordina per non disturbare il manovratore, chiacchierone di Firenze.
Eppure entro il 16 dicembre dovremo saldare Tasi, Tari e Imu, almeno come privati e non so quanti altri balzelli per i vari adempimenti fiscali che ci sono richiesti.
Ogni tanto si legge che la tassa sulla casa (tutte quelle voci colpiscono il bene primario della casa) da Monti a Renzi è quadruplicata.
E sarà ancora peggio, se li lasceremo "lavorare", quando andranno a regime i nuovi estimi.
Una volta dicembre era il mese della tredicesima da spendere per i regali (e sappiamo che fare un regalo fa spesso più piacere di riceverlo).
Oggi, grazie a Monti, Letta e Renzi, la tredicesima è utile solo per saldare le tasse.
E in prospettiva (marzo) ci sono altri cinque-sette miliardi da trovare per far contenta Frau Merkel e gli altri burocrati europei.
Quanto ancora vogliamo sopportare tutto ciò senza reagire ?
Eppure entro il 16 dicembre dovremo saldare Tasi, Tari e Imu, almeno come privati e non so quanti altri balzelli per i vari adempimenti fiscali che ci sono richiesti.
Ogni tanto si legge che la tassa sulla casa (tutte quelle voci colpiscono il bene primario della casa) da Monti a Renzi è quadruplicata.
E sarà ancora peggio, se li lasceremo "lavorare", quando andranno a regime i nuovi estimi.
Una volta dicembre era il mese della tredicesima da spendere per i regali (e sappiamo che fare un regalo fa spesso più piacere di riceverlo).
Oggi, grazie a Monti, Letta e Renzi, la tredicesima è utile solo per saldare le tasse.
E in prospettiva (marzo) ci sono altri cinque-sette miliardi da trovare per far contenta Frau Merkel e gli altri burocrati europei.
Quanto ancora vogliamo sopportare tutto ciò senza reagire ?
martedì 9 dicembre 2014
Delrio "Delira"
Lui è il sottosegretario tuttofare, tutto dire, tuttologo di Renzi (quello che furono Amato per Craxi o Gianni Letta per Berlusconi).
Lei la cancellierona della Bundesrepublik.
Lui sembra uscito da un digiuno prolungato, mentre lei da un opulento banchetto.
Delrio (che il sistema di scrittura del computer continua a correggermi in "delirio") osa contraddire Sua Cancellierona Merkel.
Però incappa in una topica che svela tanto del passato.
Delrio infatti afferma che il debito pubblico italiano è pienamente sostenibile e non falliremo.
Bene, se è pienamente sostenibile con 2200 miliardi di debito, allora nel 2011, quando rovesciarono (ligi agli ordini della cancellierona) Berlusconi vivevamo nell'oro, visto che il debito era "solo" di 1900 miliardi.
Quindi non solo il rovesciamento del Cav fu fondato su una menzogna economica - finanziaria, ma chi ha preso il suo posto (senza ottenere il voto degli Italiani) ha solo peggiorato la situazione.
Lei la cancellierona della Bundesrepublik.
Lui sembra uscito da un digiuno prolungato, mentre lei da un opulento banchetto.
Delrio (che il sistema di scrittura del computer continua a correggermi in "delirio") osa contraddire Sua Cancellierona Merkel.
Però incappa in una topica che svela tanto del passato.
Delrio infatti afferma che il debito pubblico italiano è pienamente sostenibile e non falliremo.
Bene, se è pienamente sostenibile con 2200 miliardi di debito, allora nel 2011, quando rovesciarono (ligi agli ordini della cancellierona) Berlusconi vivevamo nell'oro, visto che il debito era "solo" di 1900 miliardi.
Quindi non solo il rovesciamento del Cav fu fondato su una menzogna economica - finanziaria, ma chi ha preso il suo posto (senza ottenere il voto degli Italiani) ha solo peggiorato la situazione.
lunedì 8 dicembre 2014
Ci tolgono la nostra civiltà
La vicenda di Bergamo dove in una scuola hanno proibito il Presepe è emblematica di come una civiltà possa essere travolta per mano di chi dovrebbe invece custodirne e tramandarne i valori.
Come spesso accade senza la complicità di propri esponenti questo non potrebbe accadere.
I Persiani non avrebbero travolto gli Spartani alle Termopili se un traditore non avesse loro indicato il sentiero per prendere alle spalle i difensori.
In Italia non si porrebbe il problema del Presepe nelle scuole se non ci fosse una minoranza di persone ala ricerca della santità a spese nostre per importare orde di immigrati e se non ci fossero "insegnanti"che tutto quello che sanno "insegnare" è la resa.
E il centro destra che fa?? poco o nulla...e purtroppo devo apprezzare la Lega che, unica, difende i Valori della nostra Civiltà, tenendo viva la fiamma della resistenza e la possibilità di una ribellione a chi vorrebbe consegnarci all'oblio della Storia e alla vergogna dei vinti senza neanche aver combattuto.
Come spesso accade senza la complicità di propri esponenti questo non potrebbe accadere.
I Persiani non avrebbero travolto gli Spartani alle Termopili se un traditore non avesse loro indicato il sentiero per prendere alle spalle i difensori.
In Italia non si porrebbe il problema del Presepe nelle scuole se non ci fosse una minoranza di persone ala ricerca della santità a spese nostre per importare orde di immigrati e se non ci fossero "insegnanti"che tutto quello che sanno "insegnare" è la resa.
E il centro destra che fa?? poco o nulla...e purtroppo devo apprezzare la Lega che, unica, difende i Valori della nostra Civiltà, tenendo viva la fiamma della resistenza e la possibilità di una ribellione a chi vorrebbe consegnarci all'oblio della Storia e alla vergogna dei vinti senza neanche aver combattuto.
sabato 6 dicembre 2014
Ridurre la corruzione si può
Ieri ero ad una trasmissione televisiva e nel dibattito ho litigato con uno del PD sulla Corruzione. Ho detto semplicemente che:
Se chiudessimo i rubinetti che alimentano la spesa pubblica (spesso utile solo a pochi) ridurremmo, anzi probabilmente cancelleremmo le occasioni che "fanno l'uomo ladro".
Se tutti i rapporti (anche nell'istruzione e nella sanità) fossero regolati con contratti privati, il conflitto degli opposti interessi, impedirebbe le degenerazioni tipiche dei sistemi in cui circolano ingenti quantità di denaro pubblico come finanziamenti, contributi, rottamazioni, assunzioni clientelari.
In parole povere, se lo stato si limitasse ai suoi compiti essenziali (Ordine Pubblico, difesa dei Confini, amministrazione della Giustizia, rappresentanza e tutela degli Interessi Nazionali con gli altri stati) occorrerebbero meno tasse, avremmo tutti più soldi in tasca e ci sarebbero meno mazzette da distribuire.
Non si cancellerebbe la corruzione, perchè quella c'è e ci sarà sempre, ma lo stato sarebbe anche più credibile come terzo garante e super partes e, forse, si eviterebbe, per una indagine, di danneggiare società, produzione, opere (in Lazio sono stati bloccati tutti gli appalti !) proiettando una immagine negativa dell'Italia per vicende che accadono in tutto il mondo.
Concludo ricordando che nel 2012 il comune di Reggio Calabria fu commissariato per vicende molto simili a quelle che oggi trovano le prime pagine sul comune di Roma.
Ma il comune era amministrato dal Centro Destra, quindi lo scioglimento sembrava un dovere improrogabile ...
Se chiudessimo i rubinetti che alimentano la spesa pubblica (spesso utile solo a pochi) ridurremmo, anzi probabilmente cancelleremmo le occasioni che "fanno l'uomo ladro".
Se tutti i rapporti (anche nell'istruzione e nella sanità) fossero regolati con contratti privati, il conflitto degli opposti interessi, impedirebbe le degenerazioni tipiche dei sistemi in cui circolano ingenti quantità di denaro pubblico come finanziamenti, contributi, rottamazioni, assunzioni clientelari.
In parole povere, se lo stato si limitasse ai suoi compiti essenziali (Ordine Pubblico, difesa dei Confini, amministrazione della Giustizia, rappresentanza e tutela degli Interessi Nazionali con gli altri stati) occorrerebbero meno tasse, avremmo tutti più soldi in tasca e ci sarebbero meno mazzette da distribuire.
Non si cancellerebbe la corruzione, perchè quella c'è e ci sarà sempre, ma lo stato sarebbe anche più credibile come terzo garante e super partes e, forse, si eviterebbe, per una indagine, di danneggiare società, produzione, opere (in Lazio sono stati bloccati tutti gli appalti !) proiettando una immagine negativa dell'Italia per vicende che accadono in tutto il mondo.
Concludo ricordando che nel 2012 il comune di Reggio Calabria fu commissariato per vicende molto simili a quelle che oggi trovano le prime pagine sul comune di Roma.
Ma il comune era amministrato dal Centro Destra, quindi lo scioglimento sembrava un dovere improrogabile ...
venerdì 5 dicembre 2014
Il continuo "Fumo negli occhi" di Renzi
"Facite ammuina" era l'ordine impartito nella Regia Marina Borbonica quando, a notabili e nobili in visita, si voleva dare l'impressione che sulla nave tutti si facessero in quattro nel lavoro.
Facite ammuina sembra la circolare impartita da Renzi che, poi, è il primo a metterla in pratica.
Trottolino (poco amoroso) salta in continuazione da una trasmissione ad un'altra, da una inaugurazione ad un convegno, da una riunione ad un summit di capi di stato e di governo.
Negli spostamenti cinguetta senza requie (peccato che ormai i cacciatori siano confinati nelle riserve ...).
E annuncia riforme su riforme, senza che vedano mai la luce.
Prendiamo il Giobat.
Rullo di tamburo et voilà eccolo approvato con la centesima o millesima fiducia in nove mesi (cosa che se l'avesse fatto il Cav le piazze si sarebbero riempite di costituzionalisti bercianti al grido di "attentato alla costituzione, abbattete il Tiranno !").
Ma perchè possa avere uno straccio di applicabilità occorrono i decreti del governo da emanare entro sei mesi ... campa cavallo !
Prendiamo le province.
Rullo di tamburi et voilà, tutte abolite.
Peccato che si continuino a pagare i dipendenti e che, anzi, ci costino più di prima.
Non importa, facite ammuina.
Adesso si dimezzano le regioni, da venti a undici.
Rullo di tamburi et voilà apparire la cartina della nuova suddivisione.
Ma, che succede, mettono assieme le mele con le pere (tipo Emilia Romagna e Toscana con una spruzzatina del pesarese ) ?.
Nessun problema.
Tanto è solo fumo.
Domani verrà lanciata sul tavolo un'altra riforma da approvare e quelle precedenti (e mai realizzate) finiranno nel dimenticatoio.
Facite ammuina sembra la circolare impartita da Renzi che, poi, è il primo a metterla in pratica.
Trottolino (poco amoroso) salta in continuazione da una trasmissione ad un'altra, da una inaugurazione ad un convegno, da una riunione ad un summit di capi di stato e di governo.
Negli spostamenti cinguetta senza requie (peccato che ormai i cacciatori siano confinati nelle riserve ...).
E annuncia riforme su riforme, senza che vedano mai la luce.
Prendiamo il Giobat.
Rullo di tamburo et voilà eccolo approvato con la centesima o millesima fiducia in nove mesi (cosa che se l'avesse fatto il Cav le piazze si sarebbero riempite di costituzionalisti bercianti al grido di "attentato alla costituzione, abbattete il Tiranno !").
Ma perchè possa avere uno straccio di applicabilità occorrono i decreti del governo da emanare entro sei mesi ... campa cavallo !
Prendiamo le province.
Rullo di tamburi et voilà, tutte abolite.
Peccato che si continuino a pagare i dipendenti e che, anzi, ci costino più di prima.
Non importa, facite ammuina.
Adesso si dimezzano le regioni, da venti a undici.
Rullo di tamburi et voilà apparire la cartina della nuova suddivisione.
Ma, che succede, mettono assieme le mele con le pere (tipo Emilia Romagna e Toscana con una spruzzatina del pesarese ) ?.
Nessun problema.
Tanto è solo fumo.
Domani verrà lanciata sul tavolo un'altra riforma da approvare e quelle precedenti (e mai realizzate) finiranno nel dimenticatoio.
martedì 2 dicembre 2014
"Amarcord" e analogie
Nel 1992-1994 il pci divenuto pds era retto da un giovane rampante che si era fatto le ossa, venendo anche fermato dalla polizia cecoslovacca.
Si chiamava Achille Ochetto e la sua "gioiosa macchina da guerra" sembrava potesse sbaragliare i resti della "diga" anticomunista e conquistare il potere.
A lui si opponeva una nascente e locale Lega, ma, soprattutto, un rinnovato MSI-DN guidato dal delfino di Giorgio Almirante, Gianfranco Fini che ottenne il massimo risultato possibile costringendo al ballottaggio per sindaco di Roma Rutelli, come fece a Napoli Alessandra Mussolini con Bassolino.
La dc era ormai defunta e gestita dal suo becchino designato, Mino Martinazzoli.
Sembrava che le elezioni del 1994 dovessero seguire un copione scritto e imparato a memoria: vittoria della "gioiosa macchina da guerra" e opposizione appannaggio di due minoranze che mai sarebbero divenute maggioranze: Lega e MSI.
Poi scese in campo Silvio Berlusconi.
Oggi abbiamo il pci/pds/ds/pd retto da un giovane e rampante gattopardo che sotto la sua "rottamazione", intende ripristinare la vecchia politica delle tasse e delle elargizioni clientelari.
L'opposizione sembra allo sbando con la vecchia "diga" Forza Italia ai minimi termini , mentre viene azzannata da un lato dagli urletti di un Grillo assatanato e dall'altra da una Lega che, sposando le idee della vecchia Destra missina, sta ricostruendo una base omogenea e identitaria, rinunciando al localismo.
Le prossime elezioni sono scritte perchè la "gioiosa macchina da guerra" di Renzi questa volta disporrà anche di un sistema elettorale che il presuntuoso del Granducato scrive e modifica in base alle sue convenienze ed agli esiti dei sondaggi.
Non sono tra quelli che ritengono che la Storia si ripeta sempre uguale, ma neppure che non possa accadere.
Allora cosa impedisce ad un nuovo Berlusconi di deludere la nomenklatura renziana come il vecchio Silvio fece con quella di Ochetto ?
Sognare non costa nulla....
Si chiamava Achille Ochetto e la sua "gioiosa macchina da guerra" sembrava potesse sbaragliare i resti della "diga" anticomunista e conquistare il potere.
A lui si opponeva una nascente e locale Lega, ma, soprattutto, un rinnovato MSI-DN guidato dal delfino di Giorgio Almirante, Gianfranco Fini che ottenne il massimo risultato possibile costringendo al ballottaggio per sindaco di Roma Rutelli, come fece a Napoli Alessandra Mussolini con Bassolino.
La dc era ormai defunta e gestita dal suo becchino designato, Mino Martinazzoli.
Sembrava che le elezioni del 1994 dovessero seguire un copione scritto e imparato a memoria: vittoria della "gioiosa macchina da guerra" e opposizione appannaggio di due minoranze che mai sarebbero divenute maggioranze: Lega e MSI.
Poi scese in campo Silvio Berlusconi.
Oggi abbiamo il pci/pds/ds/pd retto da un giovane e rampante gattopardo che sotto la sua "rottamazione", intende ripristinare la vecchia politica delle tasse e delle elargizioni clientelari.
L'opposizione sembra allo sbando con la vecchia "diga" Forza Italia ai minimi termini , mentre viene azzannata da un lato dagli urletti di un Grillo assatanato e dall'altra da una Lega che, sposando le idee della vecchia Destra missina, sta ricostruendo una base omogenea e identitaria, rinunciando al localismo.
Le prossime elezioni sono scritte perchè la "gioiosa macchina da guerra" di Renzi questa volta disporrà anche di un sistema elettorale che il presuntuoso del Granducato scrive e modifica in base alle sue convenienze ed agli esiti dei sondaggi.
Non sono tra quelli che ritengono che la Storia si ripeta sempre uguale, ma neppure che non possa accadere.
Allora cosa impedisce ad un nuovo Berlusconi di deludere la nomenklatura renziana come il vecchio Silvio fece con quella di Ochetto ?
Sognare non costa nulla....
lunedì 1 dicembre 2014
Il grande imbroglio di Renzi
Le elezioni regionali in Emilia Romagna (quelle in Calabria sono diverse per le modalità di scelta degli elettori locali) ci hanno confortato perché gli elettori di Centro Destra (pur pochi in quella regione) non hanno abboccato alla mistificante campagna tendente a presentare il parolaio del Granducato come l’erede di Berlusconi o, comunque, come l’alfiere di idee di Centro Destra.
I voti persi dai comunisti ci dicono che non solo Renzi si è alienato l’estrema sinistra del suo partito, ma non ha convinto chi del comunismo è sempre stato fiero nemico.
D’altra parte il successo della Lega Nord ci consente di affermare che l’emorragia del nostro elettorato verso lidi vanamente protestatari (Grillo) o verso l’astensione, si è fermata, ma ancora non è stata recuperata la fiducia nelle formazioni politiche che si presentano sotto l’ombrello del Centro Destra.
In sostanza possiamo dire che l’Emilia Romagna si è svegliata meno moderata e più radicale nelle scelte.
Questo non impedisce alla stampa per ora ancora impegnata nell’azione di puntello al presuntuoso fiorentino, di continuare a vendere il suo prodotto come una scelta moderata e innovatrice.
Il pericolo che qualcuno abbocchi nelle file del Centro Destra esiste, anche se è marginale per la maggior coscienza individualista (croce e delizia, forza e debolezza della Destra) che permea il nostro elettorato, rispetto alla concezione da gregge della sinistra.
Soprattutto questo potrebbe accadere in un quadro dove la cgil, cui l’Uomo di Destra è fortemente ostile, attacca e sciopera contro Renzi, obbligandoci a non aderire ad una manifestazione che, per l’obiettivo di abbattere il putto toscano, ci troverebbe diversamente ben disposti.
Ma il fatto che i Vendola, i D’alema, i Bersani, i Fassina, cioè l’anima più arretrata della sinistra (ancora e sempre tutta comunista) complottino ai danni di Renzi, ci istiga ad una maggiore comprensione verso il presidente del consiglio.
Sarebbe uno sbaglio, un errore che pagheremmo carissimo.
Renzi applica solo la teoria di Lenin di cercare il consenso anche con l’inganno, sostenuto in questo caso dai giornalisti pagati dagli industriali che hanno interesse ad ottenere dal governo rottamazioni, agevolazioni, legislazioni di favore, ma non attua una sola politica che possa essere considerata di Destra o anche solo di Centro Destra.
Facile dimostrarlo con la questione delle tasse, che Renzi ha aumentato sui risparmi, sui fondi pensioni, su quelli professionali e che non ha minimamente ridotto sulle case e sui redditi lasciando l’opera di macelleria sociali agli enti locali.
Facile ancora dimostrarlo sulla legislazione apparentemente “a costo zero”, come la politica immigratoria che vede Renzi sostenere lo ius soli, la cittadinanza e il voto per gli immigrati, l’operazione mare nostrum come farebbe un qualsiasi governo comunista.
Altrettanto si può dire della politica di assecondare i capricci omosessuali invece di agire per difendere le fondamenta morali di una Nazione civile come noi pensiamo ancora di essere.
L’adesione poi all’europa, al partito socialista europeo è la dimostrazione che Renzi non ha nulla in contrario ad un internazionalismo marxista che, dopo la caduta del comunismo sovietico, ha trovato nella dittatura di Bruxelles il suo idolo d’oro.
Ma, potrebbe dire qualcuno, il job act, ma la riforma elettorale e costituzionale …
La presunta riforma costituzionale si riduce, in sostanza, nell’espropriare i cittadini dalla possibilità di eleggere il senato e le province.
Un atteggiamento tipico dei regimi comunisti che meno chiamavano al voto il Popolo meglio si puntellavano.
La riforma elettorale, ugualmente, viene sistematicamente modificata in base ai sondaggi per cercare di farla uscire tale non da rappresentare la volontà popolare, ma per consentire a Renzi di vincere senza sorprese, come nella pubblicità "ti piace vincere facile"
Da qui i premi, gli sbarramenti (ben cinque !) che si alzano e si abbassano a seconda delle convenienze del momento, un comportamento tipicamente comunista.
Quanto al job act , tanto rumore per nulla.
L’art. 18 resta, lo statuto dei lavoratori (una legge vecchia e stravecchia che risale al 20 maggio 1970 ma che fu elaborata nei cinque anni precedenti, quindi vecchia come mentalità, come impostazione, come struttura, studiata per un mondo che, da tempo, non esiste più) resta, come restano tutte le clientele che sopravvivono alla fine del significato della loro esistenza.
E anche questo è tipico della mentalità comunista, quello di perpetuare il proprio potere (basti guardare alle coop o al cambiamento del nome del partito, sempre quello) cambiando solo l'immagine.
Il pericolo, quindi, è quando sento amici di una vita che dicono “ma Renzi ha esautorato i comunisti”.
Non è vero.
Renzi, come già fece Stalin con Trostky o Breznev con Kruscev, ha sostituito la sua alla vecchia nomenklatura del partito, riuscendo a dare l’immagine di un partito rinnovato ma, in realtà, tutti i suoi provvedimenti e le sue scelte, sono in linea con il comunismo di sempre, con le sole priorità cambiate perché i tempi sono mutati.
Bene, quindi, che Renzi non abbia sfondato la diffidenza ragionata e fondata dell’elettorato del Centro Destra, ma adesso tocca a tutte le anime del entro Destra, soprattutto, al Padre Nobile Silvio Berlusconi, recuperare il consenso di chi si è ritirato nell’astensionismo.
E lo si può fare solo imboccando con decisione e tutti assieme la strada che ha indicato l'elettorato premiando la lega: impegno sul territorio, nei salotti televisivi, nelle votazioni in parlamento, per quei Valori di sempre del Centro Destra:
no alle tasse
no all’immigrazione per garantire l’Italia agli Italiani e agli Italiani Benessere e Sicurezza
no ad assecondare i capricci omosessuali
no all’euro e all’unione sovietica europea.
I voti persi dai comunisti ci dicono che non solo Renzi si è alienato l’estrema sinistra del suo partito, ma non ha convinto chi del comunismo è sempre stato fiero nemico.
D’altra parte il successo della Lega Nord ci consente di affermare che l’emorragia del nostro elettorato verso lidi vanamente protestatari (Grillo) o verso l’astensione, si è fermata, ma ancora non è stata recuperata la fiducia nelle formazioni politiche che si presentano sotto l’ombrello del Centro Destra.
In sostanza possiamo dire che l’Emilia Romagna si è svegliata meno moderata e più radicale nelle scelte.
Questo non impedisce alla stampa per ora ancora impegnata nell’azione di puntello al presuntuoso fiorentino, di continuare a vendere il suo prodotto come una scelta moderata e innovatrice.
Il pericolo che qualcuno abbocchi nelle file del Centro Destra esiste, anche se è marginale per la maggior coscienza individualista (croce e delizia, forza e debolezza della Destra) che permea il nostro elettorato, rispetto alla concezione da gregge della sinistra.
Soprattutto questo potrebbe accadere in un quadro dove la cgil, cui l’Uomo di Destra è fortemente ostile, attacca e sciopera contro Renzi, obbligandoci a non aderire ad una manifestazione che, per l’obiettivo di abbattere il putto toscano, ci troverebbe diversamente ben disposti.
Ma il fatto che i Vendola, i D’alema, i Bersani, i Fassina, cioè l’anima più arretrata della sinistra (ancora e sempre tutta comunista) complottino ai danni di Renzi, ci istiga ad una maggiore comprensione verso il presidente del consiglio.
Sarebbe uno sbaglio, un errore che pagheremmo carissimo.
Renzi applica solo la teoria di Lenin di cercare il consenso anche con l’inganno, sostenuto in questo caso dai giornalisti pagati dagli industriali che hanno interesse ad ottenere dal governo rottamazioni, agevolazioni, legislazioni di favore, ma non attua una sola politica che possa essere considerata di Destra o anche solo di Centro Destra.
Facile dimostrarlo con la questione delle tasse, che Renzi ha aumentato sui risparmi, sui fondi pensioni, su quelli professionali e che non ha minimamente ridotto sulle case e sui redditi lasciando l’opera di macelleria sociali agli enti locali.
Facile ancora dimostrarlo sulla legislazione apparentemente “a costo zero”, come la politica immigratoria che vede Renzi sostenere lo ius soli, la cittadinanza e il voto per gli immigrati, l’operazione mare nostrum come farebbe un qualsiasi governo comunista.
Altrettanto si può dire della politica di assecondare i capricci omosessuali invece di agire per difendere le fondamenta morali di una Nazione civile come noi pensiamo ancora di essere.
L’adesione poi all’europa, al partito socialista europeo è la dimostrazione che Renzi non ha nulla in contrario ad un internazionalismo marxista che, dopo la caduta del comunismo sovietico, ha trovato nella dittatura di Bruxelles il suo idolo d’oro.
Ma, potrebbe dire qualcuno, il job act, ma la riforma elettorale e costituzionale …
La presunta riforma costituzionale si riduce, in sostanza, nell’espropriare i cittadini dalla possibilità di eleggere il senato e le province.
Un atteggiamento tipico dei regimi comunisti che meno chiamavano al voto il Popolo meglio si puntellavano.
La riforma elettorale, ugualmente, viene sistematicamente modificata in base ai sondaggi per cercare di farla uscire tale non da rappresentare la volontà popolare, ma per consentire a Renzi di vincere senza sorprese, come nella pubblicità "ti piace vincere facile"
Da qui i premi, gli sbarramenti (ben cinque !) che si alzano e si abbassano a seconda delle convenienze del momento, un comportamento tipicamente comunista.
Quanto al job act , tanto rumore per nulla.
L’art. 18 resta, lo statuto dei lavoratori (una legge vecchia e stravecchia che risale al 20 maggio 1970 ma che fu elaborata nei cinque anni precedenti, quindi vecchia come mentalità, come impostazione, come struttura, studiata per un mondo che, da tempo, non esiste più) resta, come restano tutte le clientele che sopravvivono alla fine del significato della loro esistenza.
E anche questo è tipico della mentalità comunista, quello di perpetuare il proprio potere (basti guardare alle coop o al cambiamento del nome del partito, sempre quello) cambiando solo l'immagine.
Il pericolo, quindi, è quando sento amici di una vita che dicono “ma Renzi ha esautorato i comunisti”.
Non è vero.
Renzi, come già fece Stalin con Trostky o Breznev con Kruscev, ha sostituito la sua alla vecchia nomenklatura del partito, riuscendo a dare l’immagine di un partito rinnovato ma, in realtà, tutti i suoi provvedimenti e le sue scelte, sono in linea con il comunismo di sempre, con le sole priorità cambiate perché i tempi sono mutati.
Bene, quindi, che Renzi non abbia sfondato la diffidenza ragionata e fondata dell’elettorato del Centro Destra, ma adesso tocca a tutte le anime del entro Destra, soprattutto, al Padre Nobile Silvio Berlusconi, recuperare il consenso di chi si è ritirato nell’astensionismo.
E lo si può fare solo imboccando con decisione e tutti assieme la strada che ha indicato l'elettorato premiando la lega: impegno sul territorio, nei salotti televisivi, nelle votazioni in parlamento, per quei Valori di sempre del Centro Destra:
no alle tasse
no all’immigrazione per garantire l’Italia agli Italiani e agli Italiani Benessere e Sicurezza
no ad assecondare i capricci omosessuali
no all’euro e all’unione sovietica europea.
Iscriviti a:
Post (Atom)