Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Durante le amichevoli di calcio, le varie nazionali europee hanno espresso la solidarietà alle vittime degli attentati di Parigi.
Chi più, chi meno.
Personalmente la mia solidarietà è per le vittime,non per il governo o lo stato francese che hanno molte colpe in quel che è accaduto.
I tifosi bosniaci e turchi hanno invece fischiato o inneggiato ad Allah.
Legittima manifestazione del pensiero, ma segnale inequivocabile.
Come inequivocabile è il segnale dato da alcune studentesse musulmane di Varese che non hanno partecipato al minuto di silenzio imposto dal governo nelle scuole italiane.
Anche qui, legittima espressione del proprio pensiero, ma evidenzia come non basti un tratto di penna per trasformare degli stranieri (di mentalità, prima ancora che di nazionalità) in Italiani.
Sì, perchè queste studentesse, se già non lo sono, in base alle leggi in corso di approvazione potrebbero acquisire la cittadinanza italiana: per fare cosa, poi ?
Allora ben vengano i fischi dei musulmani nel calcio e l'assenza degli studenti musulmani dalle celebrazioni, purchè anche chi è cieco riesca a vedere come siano corpi estranei alla nostra Società, alla nostra Civiltà.
E come, in situazioni di pericolo come quella che stiamo vivendo, sia necessario pensare prima di tutto alla nostra sicurezza, anche adottando mezzi di difesa e coercitivi straordinari.
Ma dubito che la versione triste e italiana di Stanlio e Olio (Renzi e Alfano) riesca a vedere oltre ai loro banali cinguettii farfugliati a caso.
www.alessiozanon.it
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