Prima hanno fatto di tutto per tenerli dentro, con sondaggi evidentemente pilotati e l'uso alluvionale di bastone e carota.
Adesso non vedono l'ora che il Regno Unito se ne vada senza neppure attendere la tempistica e le modalità della loro Bibbia, cioè il trattato che ci ha reso schiavi delle consorterie affaristiche.
Vogliono togliere l'Inglese dalle lingue ufficiali dell'unione sovietica, offendendo quindi anche gli Irlandesi che sarebbero ben lieti di sbarazzarsi di Londra per un'atavica rivalsa, ma la lingua è sempre quella (e nessun tratto di penna può modificare la Storia che vede il Regno Unito ergersi ben al di sopra degli altri stati europei).
Tutti assieme, comunisti, socialisti, democristi e liberali hanno votato al parlamento europeo una mozione che sollecita Londra ad attivare la procedura di uscita.
Sono le tipiche reazioni di personaggi squallidi, meschini, che non sanno perdere, non hanno alcuno stile, probabilmente perchè, da maggiordomi quali sono, devono rispondere della batosta ai loro mandanti.
Tutto ciò, però, non fa che aprire gli occhi a sempre più persone e anche se questo polverone consente al bulletto di Rignano di coprire la sconfitta alle amministrative (e intanto ci si avvicina alle vacanze estive ...) i duecento parlamentari europei che hanno votato contro la mozione del nuovo arco costituzionale europeista (infame come e più di quello originale italiano degli anni settanta e ottanta) rappresentano la certezza che la Brexit non sarà l'ultimo colpo di piccone inflitto a questa costruzione marcia, corrotta e dannosa.
Intanto, un invito al boicottaggio al contrario: compriamo britannico!
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