Ancora una volta siamo a commentare il caso di un cittadino che ha saputo reagire ad un atto criminale e, invece di venire lodato e premiato, è indagato da una magistratura sempre più distante non solo dal sentimento comune, ma anche dal buon senso, stiamo a vedere se è un atto dovuto o l'ennesima persecuzione.
Ad Arezzo un rivenditore di biciclette e gomme, dopo 38 rapine subite, si è dovuto adattare a dormire in azienda e, quando sono entrati di nuovo i ladri, ha sparato, eliminandone uno e mettendo in fuga l'altro.
Dov'è il problema ?
Uno che si intrufola nella proprietà altrui, come chiunque minacci l'incolumità altrui, deve sapere che può finire come il moldavo di Arezzo.
Spiace quando una vita si spegne, ma spiace molto di più quando un cittadino onesto viene aggredito e derubato.
Bene hanno fatto in tanti, compreso me, a dichiarare la totale solidarietà con il nostro connazionale, rilanciando il tema della legittima difesa.
Ogni miglioramento, come l'abolizione tout court, dell'eccesso di legittima difesa è un passo in avanti.
Ma non basta.
Dobbiamo acquisire non solo la mentalità per cui la proprietà privata è sacra e il proprietario può difenderla con ogni mezzo senza che venga in alcun modo poi perseguitato dalla "giustizia" di stato, ma anche recepire, con una legge organica il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che riconosce il diritto naturale per ogni Uomo a detenere e portare armi.
La strada è lunga, ma intanto l'Italia reagisce perchè sempre più Italiani hanno il coraggio di reagire.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
venerdì 30 novembre 2018
lunedì 26 novembre 2018
Gilet gialli in tutta Europa
Non sono un cultore della rivoluzione francese che, anzi, la considero portatrice di frutti avvelenati di cui paghiamo le conseguenze ancora oggi.
Devo però ammettere che i francesi quando si ribellano lo fanno per bene.
Micron, il grande bluff, l'androide dalle equivoche tendenze sessuali uscito dai laboratori delle consorterie affaristico e finanziarie, ha fatto presto a mostrare i suoi limiti.
Così i francesi, che per la terza volta (dopo Sarkozy e Hollande) avevano scelto credendo alla propaganda contro la diavolessa nera, per la terza volta si devono rimangiare il voto e scendere in piazza contro il presidente eletto dalla grande coalizione tra popolari e socialisti che domina l'Europa e continua a mietere vittime e fare danni.
Ma la rivolta dei gilet gialli, che prende spunto dall'imposizione di una tassa sui carburanti finalizzata a dare attuazione alle iniziative pseudo ecologiste derivanti dal grande business dell'ambiente, della ricerca sul clima e delle nuove tecnologie, è da estendere in tutta l'Europa della unione sovietica guidata dai burocrati di Bruxelles.
Una rivolta, mirata e giustificata, dalla oppressione frutto delle direttive di Bruxelles e dei trattati che hanno voluto stoltamente abbandonare l'Europa della libertà di circolazione delle merci e delle persone, per costruire un Frankenstein finanziario e politico.
La rivolta dei gilet gialli francesi sia solo l'inizio della riscossa dei Popoli e delle Nazioni d'Europa.
#ImparaItalia
#StiamoConAlessioZanon
Devo però ammettere che i francesi quando si ribellano lo fanno per bene.
Micron, il grande bluff, l'androide dalle equivoche tendenze sessuali uscito dai laboratori delle consorterie affaristico e finanziarie, ha fatto presto a mostrare i suoi limiti.
Così i francesi, che per la terza volta (dopo Sarkozy e Hollande) avevano scelto credendo alla propaganda contro la diavolessa nera, per la terza volta si devono rimangiare il voto e scendere in piazza contro il presidente eletto dalla grande coalizione tra popolari e socialisti che domina l'Europa e continua a mietere vittime e fare danni.
Ma la rivolta dei gilet gialli, che prende spunto dall'imposizione di una tassa sui carburanti finalizzata a dare attuazione alle iniziative pseudo ecologiste derivanti dal grande business dell'ambiente, della ricerca sul clima e delle nuove tecnologie, è da estendere in tutta l'Europa della unione sovietica guidata dai burocrati di Bruxelles.
Una rivolta, mirata e giustificata, dalla oppressione frutto delle direttive di Bruxelles e dei trattati che hanno voluto stoltamente abbandonare l'Europa della libertà di circolazione delle merci e delle persone, per costruire un Frankenstein finanziario e politico.
La rivolta dei gilet gialli francesi sia solo l'inizio della riscossa dei Popoli e delle Nazioni d'Europa.
#ImparaItalia
#StiamoConAlessioZanon
sabato 24 novembre 2018
Le forze del Male contro l'Italia
L'approssimarsi di elezioni europee che potrebbero spazzare via molte delle incrostazioni e dei personaggi che hanno inquinato decenni di politica europea, spinge le consorterie affaristico finanziarie internazionali ad intensificare gli attacchi contro l'Italia.
Perchè l'Italia ?
Perchè con il voto del 4 marzo gli Italiani hanno dimostrato di non avere l'anello al naso e di preferire l'incognita populista e il centro destra ai maggiordomi delle consorterie, abituati ad obbedir tacendo e a svendere la Svoranità Nazionale in cambio del silenzio sui loro bilanci fallimentari e trasformando così l'Italia in un gigantesco campo di raccolta dei clandestini.
Così aggredire l'Italia è un modo per lanciare un monito a tutti: colpirne uno per educarne cento.
Questo ci deve dare ancora maggiore consapevolezza dell'importanza della posta in gioco, per noi e per l'intera Umanità.
Dalla capacità di resistere e reagire degli Italiani dipenderà il futuro non tanto nostro quanto dei nostri figli e nipoti: servi o ancora Uomini Liberi ?
Chi ci vuole asservire, contando anche su quinte colonne interne che si schierano con il nemico della Patria che ci vuole soggiogare (da sempre, nella Storia, le Civiltà sono cadute soprattutto per la defezione, la debolezza, la rinuncia alla lotta di propri componenti), ha messo in atto tutte le opzioni.
Non ci sono solo i numeri sparati dagli esecutori delle consorterie affaristico finanziarie contro l'Italia, ma assistiamo anche un rigurgito di immigrazionismo che parte dal comunicato del comitato onu dei rifugiati che, contestando il decreto sicurezza, che è un decreto di centro destra, vorrebbe imporci di aprire le porte all'invasione, subito seguito dall'annuncio di alcune ong che provano a tirar fuori la testa dalla tana dove si erano nascoste.
Trump ha ordinato di fermare i clandestini che premono al confine del Messico anche con l'uso di forza letale e non vedo perchè noi dovremmo aprire i nostri porti alle ong e accollarci i costi per curare, istruire, nutrire e alloggiare migliaia di infelici illusi dagli immigrazionisti ad intraprendere un viaggio verso l'Italia.
E l'11 e il 12 dicembre proveranno, con il "global compact for migration" (di cui non si parla e che solo La Verità ha ricordato) che verrà siglato (spero non dal nostro governo, anche se Moavero afferma che non è vincolante) in Marocco, ad istituzionalizzare e legittimare ogni genere di invasione trasformando i clandestini in regolari viaggiatori con l'obbligo, per i paesi di arrivo - cioè l'Italia per la zona del Mediterraneo - di accoglienza.
Non basta, sempre l'unione sovietica europea insiste per obbligarci ad inoculare sostanze sulla cui natura dovremmo fidarci degli "esperti", per contrastare malattie che tante generazioni, come la mia, hanno avuto e che hanno superato senza alcun problema.
Tutto questo ha uno scopo solo: addormentare e soggiogare un Popolo, annichilire la volontà di una Nazione facendola scomparire, mischiandola, impoverendola, perchè solo così possono trasformarci in obbedienti sudditi buoni solo a comprare in base alla loro pubblicità, correndo ai vari black friday, halloween etc. che vengono organizzati solo per aumentare i loro guadagni con la vendita di beni effimeri, costruiti per non resistere negli anni (ma spesso neanche nei mesi).
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Perchè l'Italia ?
Perchè con il voto del 4 marzo gli Italiani hanno dimostrato di non avere l'anello al naso e di preferire l'incognita populista e il centro destra ai maggiordomi delle consorterie, abituati ad obbedir tacendo e a svendere la Svoranità Nazionale in cambio del silenzio sui loro bilanci fallimentari e trasformando così l'Italia in un gigantesco campo di raccolta dei clandestini.
Così aggredire l'Italia è un modo per lanciare un monito a tutti: colpirne uno per educarne cento.
Questo ci deve dare ancora maggiore consapevolezza dell'importanza della posta in gioco, per noi e per l'intera Umanità.
Dalla capacità di resistere e reagire degli Italiani dipenderà il futuro non tanto nostro quanto dei nostri figli e nipoti: servi o ancora Uomini Liberi ?
Chi ci vuole asservire, contando anche su quinte colonne interne che si schierano con il nemico della Patria che ci vuole soggiogare (da sempre, nella Storia, le Civiltà sono cadute soprattutto per la defezione, la debolezza, la rinuncia alla lotta di propri componenti), ha messo in atto tutte le opzioni.
Non ci sono solo i numeri sparati dagli esecutori delle consorterie affaristico finanziarie contro l'Italia, ma assistiamo anche un rigurgito di immigrazionismo che parte dal comunicato del comitato onu dei rifugiati che, contestando il decreto sicurezza, che è un decreto di centro destra, vorrebbe imporci di aprire le porte all'invasione, subito seguito dall'annuncio di alcune ong che provano a tirar fuori la testa dalla tana dove si erano nascoste.
Trump ha ordinato di fermare i clandestini che premono al confine del Messico anche con l'uso di forza letale e non vedo perchè noi dovremmo aprire i nostri porti alle ong e accollarci i costi per curare, istruire, nutrire e alloggiare migliaia di infelici illusi dagli immigrazionisti ad intraprendere un viaggio verso l'Italia.
E l'11 e il 12 dicembre proveranno, con il "global compact for migration" (di cui non si parla e che solo La Verità ha ricordato) che verrà siglato (spero non dal nostro governo, anche se Moavero afferma che non è vincolante) in Marocco, ad istituzionalizzare e legittimare ogni genere di invasione trasformando i clandestini in regolari viaggiatori con l'obbligo, per i paesi di arrivo - cioè l'Italia per la zona del Mediterraneo - di accoglienza.
Non basta, sempre l'unione sovietica europea insiste per obbligarci ad inoculare sostanze sulla cui natura dovremmo fidarci degli "esperti", per contrastare malattie che tante generazioni, come la mia, hanno avuto e che hanno superato senza alcun problema.
Tutto questo ha uno scopo solo: addormentare e soggiogare un Popolo, annichilire la volontà di una Nazione facendola scomparire, mischiandola, impoverendola, perchè solo così possono trasformarci in obbedienti sudditi buoni solo a comprare in base alla loro pubblicità, correndo ai vari black friday, halloween etc. che vengono organizzati solo per aumentare i loro guadagni con la vendita di beni effimeri, costruiti per non resistere negli anni (ma spesso neanche nei mesi).
#ItaliaSveglia
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martedì 20 novembre 2018
Che ci sanzionino pure
Magari Juncker e compagni, subordinati alla Merkel e Micron a loro volta condizionati dalle consorterie finanziarie e affaristiche che rappresentano, decidessero di aprire una procedura di infrazione contro di noi per poi sanzionarci !
A parte il ridicolo di dirci che abbiamo un debito troppo alto per spendere e poi pretendere che paghiamo miliardi di sanzioni, sarebbe la prova provata che l'unione sovietica europea è una sentina di intrallazzi, dove alcuni possono violare le regole e altri no.
E magari passasse il progetto francotedesco di un budget a disposizione solo di chi è "virtuoso", così il budget se lo pagano da soli.
Perchè se l'Italia versa nelle casse europee oltre tre miliardi in più di quello che riceve, si fa prestissimo e cessare ogni contributo, tanto ci hanno sanzionato e, poi, perchè dovremmo alimentare un fondo che vorrebbero precluderci ?
Meglio spendere quei tre miliardi per i nostri cittadini, per i pensionati, per le agevolazioni fiscali ai lavoratori, per chi il lavoro non ce l'ha.
E se ci sanzionassero veramente, allora non potremmo che uscire dall'unione e formare con il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Russia, una comunità di libero scambio, basata su accordi bilaterali, che ridurrebbe presto l'unione sovietica europea ad una Germania più grande e, con il gene francese, più arrogante e superba.
E probabilmente molte altre nazioni, ora in attesa di vedere gli sviluppi, preferirebbero la nostra via a quella tedesca.
Comunque vada, Juncker e compagni hanno perso.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
A parte il ridicolo di dirci che abbiamo un debito troppo alto per spendere e poi pretendere che paghiamo miliardi di sanzioni, sarebbe la prova provata che l'unione sovietica europea è una sentina di intrallazzi, dove alcuni possono violare le regole e altri no.
E magari passasse il progetto francotedesco di un budget a disposizione solo di chi è "virtuoso", così il budget se lo pagano da soli.
Perchè se l'Italia versa nelle casse europee oltre tre miliardi in più di quello che riceve, si fa prestissimo e cessare ogni contributo, tanto ci hanno sanzionato e, poi, perchè dovremmo alimentare un fondo che vorrebbero precluderci ?
Meglio spendere quei tre miliardi per i nostri cittadini, per i pensionati, per le agevolazioni fiscali ai lavoratori, per chi il lavoro non ce l'ha.
E se ci sanzionassero veramente, allora non potremmo che uscire dall'unione e formare con il Regno Unito, gli Stati Uniti e la Russia, una comunità di libero scambio, basata su accordi bilaterali, che ridurrebbe presto l'unione sovietica europea ad una Germania più grande e, con il gene francese, più arrogante e superba.
E probabilmente molte altre nazioni, ora in attesa di vedere gli sviluppi, preferirebbero la nostra via a quella tedesca.
Comunque vada, Juncker e compagni hanno perso.
#ItaliaSveglia
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venerdì 16 novembre 2018
Rinnoviamo la nostra Indipendenza
Mi stupisco ogni volta quando ascolto parrucconi, accademici, presunti esperti di tutto, giornalisti e politici che citano le direttive europee come un libro sacro e i commissari europei come divinità il cui verbo è legge.
Sono gli stessi parrucconi, accademici etc., che pascolano nei vari enti, organismi, comitati, circoli sovranazionali che sono diventati le sentine degli affari più redditizi (per loro) e costosi (per tutti noi).
Se lo vuole l'Europa dobbiamo tagliare il debito, rinunciare ad investire (tranne che per la tav o la tap, si intende), far morire gli Italiani alla scrivania o in fabbrica, lasciarli senza un tetto, senza risparmi e senza pensione, in compenso dobbiamo accogliere e mantenere migliaia, milioni di stranieri immigrati, senza arte nè parte, che non conoscono nulla dell'Italia, men che meno la lingua.
Sono gli stessi parrucconi, accademici etc. che hanno plaudito la troika che ha imposto alla Grecia le stesse cose che vorrebbero imporre a noi, facendola fallire così da calpestarla meglio avendola ridotta ad un cagnolino che si limita a guaire felice quando si prende un calcio.
Sono gli stessi che hanno accettato di sottoporre il nostro bilancio all'esame di individui stranieri che tutto fanno, tranne gli interessi dell'Italia e degli Italiani.
Sono gli stessi che regalano tratti del nostro mare alla Francia.
Sono parrucconi, accademici, politici, etc. che non amano l'Italia, ma solo se stessi, la loro posizione sociale ed economica e credono di realizzarsi agendo come servili maggiordomi degli stranieri.
Un Italiano vero non accetterebbe che il proprio governo debba rendere conto del bilancio programmatico, come nessuno di noi, spero, accetterebbe che il proprio vicino venga a sindacare come spendiamo i nostri soldi e quale tenore di vita manteniamo.
Non capisco perchè alcuni accettino che la nostra Nazione sia trattata come loro stessi non vorrebbero essere personalmente trattati da un estraneo.
Dobbiamo dire basta a questo stato di cose, riprendendoci quella Indipendenza che fu compiuta cento anni fa con la Vittoria nella prima guerra mondiale.
E non credo che sia un caso che, cento anni dopo, i più astiosi nei nostri confronti siano proprio gli eredi di quelli che risalirono "in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.".
Vediamo di fare in modo che non ci riprovino.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Sono gli stessi parrucconi, accademici etc., che pascolano nei vari enti, organismi, comitati, circoli sovranazionali che sono diventati le sentine degli affari più redditizi (per loro) e costosi (per tutti noi).
Se lo vuole l'Europa dobbiamo tagliare il debito, rinunciare ad investire (tranne che per la tav o la tap, si intende), far morire gli Italiani alla scrivania o in fabbrica, lasciarli senza un tetto, senza risparmi e senza pensione, in compenso dobbiamo accogliere e mantenere migliaia, milioni di stranieri immigrati, senza arte nè parte, che non conoscono nulla dell'Italia, men che meno la lingua.
Sono gli stessi parrucconi, accademici etc. che hanno plaudito la troika che ha imposto alla Grecia le stesse cose che vorrebbero imporre a noi, facendola fallire così da calpestarla meglio avendola ridotta ad un cagnolino che si limita a guaire felice quando si prende un calcio.
Sono gli stessi che hanno accettato di sottoporre il nostro bilancio all'esame di individui stranieri che tutto fanno, tranne gli interessi dell'Italia e degli Italiani.
Sono gli stessi che regalano tratti del nostro mare alla Francia.
Sono parrucconi, accademici, politici, etc. che non amano l'Italia, ma solo se stessi, la loro posizione sociale ed economica e credono di realizzarsi agendo come servili maggiordomi degli stranieri.
Un Italiano vero non accetterebbe che il proprio governo debba rendere conto del bilancio programmatico, come nessuno di noi, spero, accetterebbe che il proprio vicino venga a sindacare come spendiamo i nostri soldi e quale tenore di vita manteniamo.
Non capisco perchè alcuni accettino che la nostra Nazione sia trattata come loro stessi non vorrebbero essere personalmente trattati da un estraneo.
Dobbiamo dire basta a questo stato di cose, riprendendoci quella Indipendenza che fu compiuta cento anni fa con la Vittoria nella prima guerra mondiale.
E non credo che sia un caso che, cento anni dopo, i più astiosi nei nostri confronti siano proprio gli eredi di quelli che risalirono "in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.".
Vediamo di fare in modo che non ci riprovino.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
mercoledì 14 novembre 2018
La sagra dell'ipocrisia
Come verginelle offese i giornalisti e il codazzo di burocrati e dinosauri della politica si sono ammantati del principio della libertà di stampa per replicare alle reazioni liberatorie pentastellate dopo l'assoluzione della Raggi.
Ieri, con un editoriale dettagliato e circostanziato, Maurizio Belpietro ne La Verità ha sbugiardato tutte quelle verginelle, ricordando i suoi due licenziamenti, le offese sistematicamente ricevute, senza che quelle stessepersone sollevassero obiezioni o manifestassero in sua difesa.
Eppure ha espresso solo delle opinioni che, ugualmente e anche più della cosiddetta libertà di stampa, devono essere tutelate.
Ma cosa vogliamo pretendere da chi sa solo intonare il rosario antifascista e antiberlusconiano brandendolo come nei film di vampiri i protagonisti agitano l'aglio, e cerca di impedire al prossimo di esprimere le sue idee, votando e ampliando le varie leggi Mancino, che ripropongono il reato di opinione in Italia ?
E in tanti di noi non dovrebbero dimenticare come hanno trattato e maltrattato i Media Berlusconi per anni, e oggi dovremmo indignarci.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Ieri, con un editoriale dettagliato e circostanziato, Maurizio Belpietro ne La Verità ha sbugiardato tutte quelle verginelle, ricordando i suoi due licenziamenti, le offese sistematicamente ricevute, senza che quelle stessepersone sollevassero obiezioni o manifestassero in sua difesa.
Eppure ha espresso solo delle opinioni che, ugualmente e anche più della cosiddetta libertà di stampa, devono essere tutelate.
Ma cosa vogliamo pretendere da chi sa solo intonare il rosario antifascista e antiberlusconiano brandendolo come nei film di vampiri i protagonisti agitano l'aglio, e cerca di impedire al prossimo di esprimere le sue idee, votando e ampliando le varie leggi Mancino, che ripropongono il reato di opinione in Italia ?
E in tanti di noi non dovrebbero dimenticare come hanno trattato e maltrattato i Media Berlusconi per anni, e oggi dovremmo indignarci.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
sabato 10 novembre 2018
L'Italia non deve dare spiegazioni a nessuno
Un atteggiamento che non condivido del nostro governo è quando accetta di dover fornire spiegazioni ad organismi esteri sulla natura e finalità della manovra economica, questa piaccia o no a noi Italiani.
Il governo italiano deve spiegazioni solo agli Italiani.
Per sette anni i maggiordomi di Bruxelles hanno eseguito puntualmente le direttive di Bruxelles e adesso ci ritroviamo senza ripresa economica, con un debito più alto di ben 500 miliardi, con una invasione di immigrati costosi che creano anche problemi di sicurezza e con una devastazione sociale che ha portato i poveri Italiani da 1,5 milioni a 3,5 milioni e ad allungare obbligatoriamente la permanenza al lavoro.
In più aziende straniere si sono pappate le nostre industrie e anche i cioccolatini Pernigotti hanno preso la strada di Ankara.
Non tentare di cambiare sarebbe stato da dementi e, infatti, gli Italiani con il voto del 4 marzo hanno cambiato.
Purtroppo non hanno cambiato tutti nella medesima direzione premiando il centro destra, così ci tocca anche la penitenza di una coabitazione tra due forze opposte che con buona volontà e per impedire che Mattarella imponga un nuovo Monti, riescono a tirare avanti.
Tutto questo non deve interesare Moscovici, Juncker e compagni che vorrebbero solo mettere le mani sulle nostre residue aziende e poi, con una patrimoniale, sui nostri soldi.
Purtroppo ci sono degli Italiani che, nel solco di Efialte che tradì i 300 spartani alle Termopili, si prestano al gioco degli interessi stranieri.
Gli Italiani non li ascolti, a Bruxelles mandi un funzionario del Mef a leggere i numeri e i progetti previsionali, non un ministro che debba spiegare come uno scolaretto cosa si intende fare per invertire la rotta della decadenza (semplice: fare esattamente il contrario di quello che ci dicono di fare da Bruxelles, che è stato fatto per sette anni con la devastazione che abbiamo sotto gli occhi).
Siamo Italiani, non siamo i Galli condotti a Roma da Cesare in catene.
I loro eredi stanno a Parigi.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Il governo italiano deve spiegazioni solo agli Italiani.
Per sette anni i maggiordomi di Bruxelles hanno eseguito puntualmente le direttive di Bruxelles e adesso ci ritroviamo senza ripresa economica, con un debito più alto di ben 500 miliardi, con una invasione di immigrati costosi che creano anche problemi di sicurezza e con una devastazione sociale che ha portato i poveri Italiani da 1,5 milioni a 3,5 milioni e ad allungare obbligatoriamente la permanenza al lavoro.
In più aziende straniere si sono pappate le nostre industrie e anche i cioccolatini Pernigotti hanno preso la strada di Ankara.
Non tentare di cambiare sarebbe stato da dementi e, infatti, gli Italiani con il voto del 4 marzo hanno cambiato.
Purtroppo non hanno cambiato tutti nella medesima direzione premiando il centro destra, così ci tocca anche la penitenza di una coabitazione tra due forze opposte che con buona volontà e per impedire che Mattarella imponga un nuovo Monti, riescono a tirare avanti.
Tutto questo non deve interesare Moscovici, Juncker e compagni che vorrebbero solo mettere le mani sulle nostre residue aziende e poi, con una patrimoniale, sui nostri soldi.
Purtroppo ci sono degli Italiani che, nel solco di Efialte che tradì i 300 spartani alle Termopili, si prestano al gioco degli interessi stranieri.
Gli Italiani non li ascolti, a Bruxelles mandi un funzionario del Mef a leggere i numeri e i progetti previsionali, non un ministro che debba spiegare come uno scolaretto cosa si intende fare per invertire la rotta della decadenza (semplice: fare esattamente il contrario di quello che ci dicono di fare da Bruxelles, che è stato fatto per sette anni con la devastazione che abbiamo sotto gli occhi).
Siamo Italiani, non siamo i Galli condotti a Roma da Cesare in catene.
I loro eredi stanno a Parigi.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
giovedì 8 novembre 2018
La morale del voto americano
Martedì 6 novembre si sono svolte le elezioni di medio termine negli Stati Uniti.
Come sempre, quando si vota negli Stati Uniti, la sinistra si scatena a favore dei suoi beniamini e sembrava che i democratici avrebbero fatto polpette di Trump che, dal giorno dopo la sua elezione, è, secondo i sondaggi e i giornalisti di fazione, sempre meno gradito.
Negli Stati Uniti non ci sono elezioni anticipate (al massimo suppletive in singoli collegi per condurre a termine il mandato di un rappresentante deceduto o dimissionario) e si vota, sempre, ogni due anni.
Un anno si svolgono le elezioni del Presidente, di un terzo del Senato, di tutta la Camera dei Rappresentanti e di una quota di governatori e due anni dopo si eleggono altri governatori, un terzo del Senato e tutta la Camera dei Rappresentanti.
In sostanza i Governatori e il Presidente durano in carica quattro anni, i senatori sei anni e la i rappresentanti due anni.
Sistema semplice, chiaro e che non compromette il lavoro di lungo respiro.
Nelle elezioni di medio termine i presidenti in carica hanno sempre perso almeno una delle due camere, ad eccezione di Clinton e di George W. Bush.
Anche il sopravvalutato Obama le ha perse.
A proposito di Obama.
Gli ex presidenti, normalmente, hanno il buon gusto di non lanciarsi nella battaglia politica, mantenendo un profilo alto e dignitoso.
Il primo presidente negro non ci è riuscito ed ha fatto la campagna elettorale per i democratici, ostacolando l'attività del suo successore.
Ma non gli è andata bene.
Perchè se è vero che i democratici, con una mobilitazione e una copertura di media che non si era vista neppure con la moglie di Clinton, hanno strappato la Camera dei Rappresentanti (che andrà al voto tra due anni) è altresì vero che in Senato è aumentato il margine di maggioranza dei Repubblicani (con senatori eletti che dureranno sei anni in carica) e con una infornata di nuovi senatori più fedeli a Trump di quanto non fossero i loro predecessori.
Per questo Trump ha esultato, anche se dovremo sorbirci un'amica di Renzi, Nancy Pelosi, come presidente della camera bassa.
Al di là di considerazioni tecniche e di ragioneria politica, gli Stati Uniti, come tutto il mondo, hanno dimostrato di essere profondamente divisi (e credo che lo siano loro e lo siamo noi nel mondo divisi in modo totalmente inconciliabile).
Da un lato i democratici con la loro coalizione di negri, femministe arrabbiate, omosessuali, musulmani, ispanici in una corte dei miracoli che vince solo grazie ad un'altra minoranza, quella dei bianchi di sinistra che sembra si prefiggano l'obiettivo di distruggere tutto quello che è stato costruito dai nostri Padri.
Dall'altra parte gli Americani (e i cittadini del mondo intero) tradizionalisti, quelli che producono beni reali, solidi, concreti lavorando nei campi e nelle fabbriche.
Da un lato quelli che vorrebbero calare le braghe davanti alle aggressioni e alle invasioni di clandestini.
Dall'altro quelli che pensano che la Civiltà Occidentale abbia ancora una speranza di sopravvivere e di reagire alla decadenza.
Io sto con chi non si arrende, rappresentato negli Stati Uniti da Trump e in Italia da quanti coerentemente tengono su la testa senza svergognarsi....
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Come sempre, quando si vota negli Stati Uniti, la sinistra si scatena a favore dei suoi beniamini e sembrava che i democratici avrebbero fatto polpette di Trump che, dal giorno dopo la sua elezione, è, secondo i sondaggi e i giornalisti di fazione, sempre meno gradito.
Negli Stati Uniti non ci sono elezioni anticipate (al massimo suppletive in singoli collegi per condurre a termine il mandato di un rappresentante deceduto o dimissionario) e si vota, sempre, ogni due anni.
Un anno si svolgono le elezioni del Presidente, di un terzo del Senato, di tutta la Camera dei Rappresentanti e di una quota di governatori e due anni dopo si eleggono altri governatori, un terzo del Senato e tutta la Camera dei Rappresentanti.
In sostanza i Governatori e il Presidente durano in carica quattro anni, i senatori sei anni e la i rappresentanti due anni.
Sistema semplice, chiaro e che non compromette il lavoro di lungo respiro.
Nelle elezioni di medio termine i presidenti in carica hanno sempre perso almeno una delle due camere, ad eccezione di Clinton e di George W. Bush.
Anche il sopravvalutato Obama le ha perse.
A proposito di Obama.
Gli ex presidenti, normalmente, hanno il buon gusto di non lanciarsi nella battaglia politica, mantenendo un profilo alto e dignitoso.
Il primo presidente negro non ci è riuscito ed ha fatto la campagna elettorale per i democratici, ostacolando l'attività del suo successore.
Ma non gli è andata bene.
Perchè se è vero che i democratici, con una mobilitazione e una copertura di media che non si era vista neppure con la moglie di Clinton, hanno strappato la Camera dei Rappresentanti (che andrà al voto tra due anni) è altresì vero che in Senato è aumentato il margine di maggioranza dei Repubblicani (con senatori eletti che dureranno sei anni in carica) e con una infornata di nuovi senatori più fedeli a Trump di quanto non fossero i loro predecessori.
Per questo Trump ha esultato, anche se dovremo sorbirci un'amica di Renzi, Nancy Pelosi, come presidente della camera bassa.
Al di là di considerazioni tecniche e di ragioneria politica, gli Stati Uniti, come tutto il mondo, hanno dimostrato di essere profondamente divisi (e credo che lo siano loro e lo siamo noi nel mondo divisi in modo totalmente inconciliabile).
Da un lato i democratici con la loro coalizione di negri, femministe arrabbiate, omosessuali, musulmani, ispanici in una corte dei miracoli che vince solo grazie ad un'altra minoranza, quella dei bianchi di sinistra che sembra si prefiggano l'obiettivo di distruggere tutto quello che è stato costruito dai nostri Padri.
Dall'altra parte gli Americani (e i cittadini del mondo intero) tradizionalisti, quelli che producono beni reali, solidi, concreti lavorando nei campi e nelle fabbriche.
Da un lato quelli che vorrebbero calare le braghe davanti alle aggressioni e alle invasioni di clandestini.
Dall'altro quelli che pensano che la Civiltà Occidentale abbia ancora una speranza di sopravvivere e di reagire alla decadenza.
Io sto con chi non si arrende, rappresentato negli Stati Uniti da Trump e in Italia da quanti coerentemente tengono su la testa senza svergognarsi....
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
lunedì 5 novembre 2018
Prescrizione
La diatriba sulla prescrizione non si porrebbe se il nostro sistema giudiziario funzionasse e se ci fosse fiducia nei magistrati.
Allora la prescrizione sarebbe del tutto marginale perchè non sarebbe un traguardo per chi vuole allungare i processi senza giungere a sentenza (quelli che vogliono una prescrizione breve senza sospensioni o blocchi per tutta la durata del procedimento) o uno strumento per tenere appesa la spada di una giustizia piccola piccola sulla testa di un cittadino praticamente in eterno.
La soluzione non è una prescrizione lunga o breve, solo fino alla sentenza di primo grado o anche oltre, bensì una rivoluzione completa del sistema giudiziario, con giudici separati dai pubblici ministeri, dove i primi siano di nomina istituzionale tra avvocati e studiosi del diritto di chiara fama ed esperienza e i secondi siano eletti con votazione popolare e quindi nominati dal procuratore eletto.
In mancanza, meglio avere un colpevole libero, che un innocente in galera.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
Allora la prescrizione sarebbe del tutto marginale perchè non sarebbe un traguardo per chi vuole allungare i processi senza giungere a sentenza (quelli che vogliono una prescrizione breve senza sospensioni o blocchi per tutta la durata del procedimento) o uno strumento per tenere appesa la spada di una giustizia piccola piccola sulla testa di un cittadino praticamente in eterno.
La soluzione non è una prescrizione lunga o breve, solo fino alla sentenza di primo grado o anche oltre, bensì una rivoluzione completa del sistema giudiziario, con giudici separati dai pubblici ministeri, dove i primi siano di nomina istituzionale tra avvocati e studiosi del diritto di chiara fama ed esperienza e i secondi siano eletti con votazione popolare e quindi nominati dal procuratore eletto.
In mancanza, meglio avere un colpevole libero, che un innocente in galera.
#ItaliaSveglia
#StiamoConAlessioZanon
venerdì 2 novembre 2018
Da Trump a Bolsonaro passando per l'Italia
Anche se siamo Nazionalisti, c'è un filo conduttore che ci unisce, tutti, da Trump a Putin, da Bolsonaro a tanti in Italia e in europa e a tutti gli altri Leaders che sono emersi nel corso di questi ultimi anni.
Il filo che ci unisce, che cementa la alleanza, la stima e la fiducia reciproca, è l'invettiva che i vari movimenti della sinistra, tutti uguali nel loro internazionalismo e multicultiralismo massificante e regressivo, ci scagliano contro.
Per loro, quando sono in buona, si è populisti, quando perdono il lume della ragione e sbavano di rabbia, diventiamo omofobi, razzisti.
Come se esserlo fosse un qualcosa che, in se stesso, rappresentasse il Male assoluto.
Ma così non è.
I voti del Popolo, di quel Popolo che la sinistra ad ogni latitudine ha sempre preteso (falsamente) di rappresentare, dicono che, fallito il Capitalismo, fallito il comunismo, ormai fallito anche l'estremo connubio perverso tra capitalisti e cattocomunisti, ci si rivolge ad una terza via che è, poi, una via antica, quella della difesa degli interessi generali di una Nazione, di un Popolo, di una Gente che non può che essere "una d'arme, di lingue, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".
Con buona pace di chi propugna la disgregazione sociale attraverso l'inquinamento delle nostre Radici e della nostra Identità con l'immissione massiccia di elementi estranei.
Così quelli che emergono nonostante una campagna ostile che non è mai stata così virulenta e che vede affondare abbracciati insieme i cattolici di Bergoglio, gli epigoni dell'ideologia socialista e comunista e i potenti squali della finanza e degli affari, rappresentano quella speranza per il futuro che chi li ostacola vorrebbe annientare e soffocare sotto una cappa di conformismo che ci trasformerebbe tutti in schiavi.
Ecco che anche in Italia il centro destra parla di bloccare l'immigrazione clandestina, esattamente come si accinge a fare Trump alle prese con una marcia di clandestini dall'Honduras, che nessuno ha il coraggio di fermare, come nell'apocalittico e ma abbastanza ricordato, consigliato e citato Il Campo dei Santi.
Analogamente in Brasile, lo stato più grande e importante del Sud America, si insedierà dal primo gennaio un presidente la cui candidatura era stata prima dileggiata, poi tentata di cancellare con la violenza di un attentato, quindi messa all'indice e, ciononostante, ha ottenuto il 55% dei voti.
Un presidente che ha fatto delle promesse anche all'Italia, quella di riconsegnare il terrorista rosso Cesare Battisti e che costui ha definito "fanfaronate".
Mi auguro che Bolsonaro sappia confermare la sua fama, dimostrando al terrorista rosso Battisti che le sue non sono fanfaronate, esattamente come mi auguro che Trump proceda con l'abolizione dello ius soli e l'invio dei marines a bloccare l'ingresso dei clandestini.
Sarebbe di buon esempio in tutto il mondo.
#ItaliaSvegliati
#StiamoConAlessioZanon
#AlziamoLaTesta
Il filo che ci unisce, che cementa la alleanza, la stima e la fiducia reciproca, è l'invettiva che i vari movimenti della sinistra, tutti uguali nel loro internazionalismo e multicultiralismo massificante e regressivo, ci scagliano contro.
Per loro, quando sono in buona, si è populisti, quando perdono il lume della ragione e sbavano di rabbia, diventiamo omofobi, razzisti.
Come se esserlo fosse un qualcosa che, in se stesso, rappresentasse il Male assoluto.
Ma così non è.
I voti del Popolo, di quel Popolo che la sinistra ad ogni latitudine ha sempre preteso (falsamente) di rappresentare, dicono che, fallito il Capitalismo, fallito il comunismo, ormai fallito anche l'estremo connubio perverso tra capitalisti e cattocomunisti, ci si rivolge ad una terza via che è, poi, una via antica, quella della difesa degli interessi generali di una Nazione, di un Popolo, di una Gente che non può che essere "una d'arme, di lingue, d'altare, di memorie, di sangue e di cor".
Con buona pace di chi propugna la disgregazione sociale attraverso l'inquinamento delle nostre Radici e della nostra Identità con l'immissione massiccia di elementi estranei.
Così quelli che emergono nonostante una campagna ostile che non è mai stata così virulenta e che vede affondare abbracciati insieme i cattolici di Bergoglio, gli epigoni dell'ideologia socialista e comunista e i potenti squali della finanza e degli affari, rappresentano quella speranza per il futuro che chi li ostacola vorrebbe annientare e soffocare sotto una cappa di conformismo che ci trasformerebbe tutti in schiavi.
Ecco che anche in Italia il centro destra parla di bloccare l'immigrazione clandestina, esattamente come si accinge a fare Trump alle prese con una marcia di clandestini dall'Honduras, che nessuno ha il coraggio di fermare, come nell'apocalittico e ma abbastanza ricordato, consigliato e citato Il Campo dei Santi.
Analogamente in Brasile, lo stato più grande e importante del Sud America, si insedierà dal primo gennaio un presidente la cui candidatura era stata prima dileggiata, poi tentata di cancellare con la violenza di un attentato, quindi messa all'indice e, ciononostante, ha ottenuto il 55% dei voti.
Un presidente che ha fatto delle promesse anche all'Italia, quella di riconsegnare il terrorista rosso Cesare Battisti e che costui ha definito "fanfaronate".
Mi auguro che Bolsonaro sappia confermare la sua fama, dimostrando al terrorista rosso Battisti che le sue non sono fanfaronate, esattamente come mi auguro che Trump proceda con l'abolizione dello ius soli e l'invio dei marines a bloccare l'ingresso dei clandestini.
Sarebbe di buon esempio in tutto il mondo.
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