Non sono un cultore della rivoluzione francese che, anzi, la considero portatrice di frutti avvelenati di cui paghiamo le conseguenze ancora oggi.
Devo però ammettere che i francesi quando si ribellano lo fanno per bene.
Micron, il grande bluff, l'androide dalle equivoche tendenze sessuali uscito dai laboratori delle consorterie affaristico e finanziarie, ha fatto presto a mostrare i suoi limiti.
Così i francesi, che per la terza volta (dopo Sarkozy e Hollande) avevano scelto credendo alla propaganda contro la diavolessa nera, per la terza volta si devono rimangiare il voto e scendere in piazza contro il presidente eletto dalla grande coalizione tra popolari e socialisti che domina l'Europa e continua a mietere vittime e fare danni.
Ma la rivolta dei gilet gialli, che prende spunto dall'imposizione di una tassa sui carburanti finalizzata a dare attuazione alle iniziative pseudo ecologiste derivanti dal grande business dell'ambiente, della ricerca sul clima e delle nuove tecnologie, è da estendere in tutta l'Europa della unione sovietica guidata dai burocrati di Bruxelles.
Una rivolta, mirata e giustificata, dalla oppressione frutto delle direttive di Bruxelles e dei trattati che hanno voluto stoltamente abbandonare l'Europa della libertà di circolazione delle merci e delle persone, per costruire un Frankenstein finanziario e politico.
La rivolta dei gilet gialli francesi sia solo l'inizio della riscossa dei Popoli e delle Nazioni d'Europa.
#ImparaItalia
#StiamoConAlessioZanon
Devo però ammettere che i francesi quando si ribellano lo fanno per bene.
Micron, il grande bluff, l'androide dalle equivoche tendenze sessuali uscito dai laboratori delle consorterie affaristico e finanziarie, ha fatto presto a mostrare i suoi limiti.
Così i francesi, che per la terza volta (dopo Sarkozy e Hollande) avevano scelto credendo alla propaganda contro la diavolessa nera, per la terza volta si devono rimangiare il voto e scendere in piazza contro il presidente eletto dalla grande coalizione tra popolari e socialisti che domina l'Europa e continua a mietere vittime e fare danni.
Ma la rivolta dei gilet gialli, che prende spunto dall'imposizione di una tassa sui carburanti finalizzata a dare attuazione alle iniziative pseudo ecologiste derivanti dal grande business dell'ambiente, della ricerca sul clima e delle nuove tecnologie, è da estendere in tutta l'Europa della unione sovietica guidata dai burocrati di Bruxelles.
Una rivolta, mirata e giustificata, dalla oppressione frutto delle direttive di Bruxelles e dei trattati che hanno voluto stoltamente abbandonare l'Europa della libertà di circolazione delle merci e delle persone, per costruire un Frankenstein finanziario e politico.
La rivolta dei gilet gialli francesi sia solo l'inizio della riscossa dei Popoli e delle Nazioni d'Europa.
#ImparaItalia
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