giovedì 25 febbraio 2021

Verso le elezioni comunali-

Le elezioni comunali di primavera o di autunno, saranno un test, importante ma non indicativo del risultato generale, per le politiche che, piaccia o meno a Mattarella ed ai suoi referenti nell'unione sovietica europea, si terranno nel 2023.

Non possono essere considerate indicative del risultato generale perchè si tratta di votazioni nelle quali prevale l'elemento locale, che è fatto di problemi spiccioli come un senso unico o le buche nelle strade e di sensibilità nei confronti del sindaco uscente che acquista sempre più uno spessore suo proprio, superiore a quello del partito o della lista di appartenenza.
Non sono indicative anche perchè ci sono situazioni locali, penso alla mia zona, dove il connubio tra potere politico, economico e associativo è tale da rendere la scalata una impresa improba per chiunque si collochi al di fuori del "salotto buono" organici alla sinistra, spartirsi tutto con una conventio ad excludendum verso ogni novità.
Al voto saranno chiamate città importanti, da Milano a Roma, da Bologna a Torino a Napoli.
E sarà quindi importante vedere come si comporranno gli schieramenti, se, cioè, si confermerà lo schema pregresso con una sinistra cattocomunista, un grillismo ammaccato ma ancora autonomo e un Centro Destra unito in tutte le sue componenti, oppure se ci saranno delle scomposizioni e ricomposizioni che alterino lo schema vigente dal 1994.
Personalmente mi auguro che il Centro Destra sappia restare unito, scegliendo ovunque un candidato che sia affidabile e militante e non rivolgendosi a figure di mezzo, incolori, inodori, insapori.
Il Centro Destra, rifletta molto bene, perchè non importa vincere in città dove il Centro Destra ha quasi sempre perso, ma è importante dare un segnale di coerenza ideale e politica, scegliendo un candidato che sia riconoscibile come espressione della coalizione, per dare coesione alla coalizione stessa.
Anche in chiave futura, con la testa rivolta al 2023.

mercoledì 24 febbraio 2021

Draghi, Draghi e la paura di osare-

Con il decreto (legge) che estende, aumentandone le rigidità, i divieti già previsti da Conte a cominciare da quello di esercitare un diritto fondamentale di Libertà quale lo spostamento su tutto il territorio nazionale, che si aggiunge al confermatissimo coprifuoco (roba da guerra mondiale !), Draghi ribadisce una intonazione negativa già emersa con la proroga del divieto di apertura degli impianti di sci.

Se a ciò si aggiunge la manfrina per cui, dopo una settimana, ancora non ci sono i sottosegretari (fondamentali per la operatività amministrativa in commissione parlamentare) in quanto devono essere dosati non i meriti, ma la provenienza geografica ed il sesso, allora i primi giorni di Draghi sono uguali agli ultimi di Conte. Se non arriva quel colpo di reni che possa qualificare in meglio l'azione di governo, Draghi trascinerà nel suo fallimento anche Salvini e Berlusconi che, incautamente, sono accorsi al richiamo velenoso di Mattarella. Da Italiano sono profondamente deluso e preoccupato, ma forse l'amaro calice lo dobbiamo bere fino in fondo, schiantarci nel baratro, per poi, con persone, idee e progetti completamente nuovi, organizzare la risalita. Non sono le vecchie cariatidi che possono "cambiare passo", ma persone governativamente vergini e che non abbiano girato le sette chiese per ottenere uno strapuntino di sottogoverno. Draghi è quello che abbiamo visto e ascoltato nel suo intervento alla camera: un noioso, monocorde burocrate di banca, senza colpi d'ala, funzionale e coinvolto nel sistema e nell'unione sovietica europea, che segue una strada che altri hanno tracciato per lui. Lieto se riuscirà a stupirmi con o senza effetti speciali. #ItaliaSveglia #AlessioZanon

lunedì 22 febbraio 2021

Dov'è la differenza ? La colpa è di chi li ha voluti-

Per quanto non si possa giudicare un governo che ha appena ricevuto la fiducia dal parlamento, i primi passi del messia del terzo millennio, Mario Draghi, non sono confortanti.

Le chiusure a seguito del morbo cinese continuano come prima (gli impianti di sci, regioni che diventano arancioni e chiudono ristoranti e bar, chiusa la mobilità tra Regioni) e la tecnica del rinvio dei problemi prosegue imperterrita (proroga del blocco degli sfratti con grave danno per i proprietari di immobili e proroga del blocco dei licenziamenti con grave danno per una economia che possa risollevarsi mentre si mantengono artificiosamente in vita aziende ormai destinate al fallimento).
E lo stesso messia è bloccato, come un qualunque presidente del consiglio della prima repubblica, dal completare la squadra di governo perchè i partiti hanno pretese e, al loro interno, è in atto una sanguinosa notte di San Bartolomeo per accaparrarsi uno dei pochi posti disponibili.
Pur sperando (ma credendoci poco) che il messia riesca a carburare (sarà un diesel ...) è evidente che la grave mancanza deriva da due fattori la cui presenza è colpa integrale di Mattarella: la mancanza di coesione ideologica tra le forze che compongono il governo e il tempo minimale disponibile per dispiegare una autentica politica riformista, visto che al termine della legislatura mancano solo due anni.
Se Mattarella, invece di difendere con le unghie e con i denti la sua parte politica, avesse agito da presidente di tutti gli Italiani, già prima di Natale, alle prime avvisaglie di crisi, o subito dopo le dimissioni il 13 gennaio delle ministre renziane, avrebbe convocato le urne.
La prossima domenica o quella immediatamente successiva saremmo andati al voto ed entro fine marzo avremmo avuto un governo coeso ideologicamente e con una prospettiva di cinque anni.
Invece Mattarella ha traccheggiato, aspettato il compiersi degli stanchi riti della liturgia parruccona delle "formalità istituzionali", perso tempo con l'esplorazione del Fico e infine chiamato un governo del "volemose ben" con tutti dentro, senza anima, senza progettualità e senza idee.
Per fortuna due anni fanno presto a passare.

domenica 21 febbraio 2021

I cattivoni non sono Salvini e Berlusconi-

Con l'ingresso di Lega e Forza Italia nel governo Draghi, leggo sui social numerosi attacchi a Salvini e Berlusconi da parte di elettori e sostenitori del Centro Destra delusi da quello che considerano un "tradimento" a mio giudizio magari un errore, ma non un tradimento.

Le elezioni del 2018, ricordiamocelo, hanno dato un parlamento in cui il Centro Destra era minoritario e anche se (o soprattutto se) i sondaggi dicono che adesso il Centro Destra supera il 50% delle intenzioni di voto, chi può decidere di mandarci al voto non solo non lo fa, ma non lo farà mai perchè Mattarella, lungi dall'essere quel personaggio autorevole e super partes come viene descritto dalla stampa serva, è immerso fin nel midollo nella lotta politica, dalla parte dei cattocomunisti.
Con la scelta di Draghi, l'alternativa era di realizzare una opposizione più debole di quella contro Conte, perchè le frattaglie di più europa e simili sarebbero comunque passate dal no al sì.
La scelta di Salvini e Berlusconi, oltre ad aver gettato scompiglio nel campo nemico, potrebbe condizionare le scelte, in ogni campo, del governo e l'utilizzo clientelare dei prestiti europei.
Ma il discorso di Draghi appare netto e inconciliabile con i Valori del vero Centro Destra su euro, clandestini, tasse, transizione ecologica e anche i primi atti nella gestione del morbo cinese non sono di discontinuità con il precedente governo cattocomunista e grillino.
Così come sono rimasti al loro posto ministri imbarazzanti come la Lamorgese, Franceschini e Speranza, oltre ad essere stati imposti "tecnici" che gli Italiani non hanno mai votato e probabilmente mai degnerebbero di un voto.
Ma esistono (ed hanno molti seggi in parlamento) anche i cinque stelle e il pci/pds/ds/pd, con l'appendice renziana, quindi non si può certo pretendere la loro resa, anzi dobbiamo immaginare che combatteranno fino all'ultimo sangue per imporre la loro visione ideologica che è devastante per la Civiltà.
Tra l'altro Giorgetti, Brunetta e Garavaglia, più che la Stefani, la Carfagna, la Gelmini hanno avuto ministeri importanti ma che sono autentiche polpette avvelenate.
Giorgetti perchè dovrà affrontare crisi come Ilva, Alitalia, Whirlpool e un altro centinaio.
Garavaglia perchè il ricostituendo ministero del Turismo, dovrà affrontare la ricostruzione dopo la devastante azione intrapresa dalle chiusure di Franceschini-Boccia-Speranza.
Brunetta perchè il suo ritorno alla pubblica amministrazione ha acceso troppe speranza che, finalmente, possa essere scritta la parola fine ad una burocrazia indolente che ha trovato la sua sublimazione nello smart working.
Se riescono ad ottenere qualche risultato, tanto di guadagnato, se invece non riusciranno ad invertire la rotta, sarà loro attribuito un marchio di incompetenza, dimenticandosi che gran parte del tragitto verso l'inferno è stato compiuto dai loro predecessori grillini e cattocomunisti.
In ogni caso l'elettorato di Centro Destra è sicuramente più compatto della artificiosa divisione operata con le scelte distinte di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Ma se ci si attacca reciprocamente, tale coesione rischia di venir meno, perchè chiunque, quando è attaccato, reagisce attaccando a sua volta in una guerra fratricida che è opportuno evitare perchè due anni passano in fretta e il 2023, quando, Mattarella o non Mattarella, si tornerà a votare, è dietro l'angolo e richiede un Centro Destra unito per essere vincente nel suo complesso.
Rispettiamo quindi la scelta di Salvini e Berlusconi, perchè i nemici non sono loro, ma i cattocomunisti e tutti coloro che si nascondono dietro il paravento dell'unione sovietica europea e della sua burocrazia antinazionale.

giovedì 18 febbraio 2021

Piace o non piace Draghi?-

Ho ascoltato con interesse il discorso programmatico di Draghi e ho colto molte negatività sui temi affrontati.

Draghi, invece di affrontare i temi essenziali per i quali è stato chiamato (sanità, lavoro, economia), ha toccato tutti i temi dello scibile umano, esponendo banalità elementari, chi non vorrebbe l'Italia felice delle favole che ha raccontato ?
Almeno dal mio punto di vista e da quello che dovrebbe essere il punto di vista di chiunque nel Centro Destra.
Sui clandestini Draghi si è genuflesso alla politica dell'accoglienza per i profughi, che sono una insignificante minoranza, mentre sugli altri, quelli che, il 99% degli arrivi, non hanno alcun diritto ad entrare in Italia, si è arroccato nel rimpatrio.
E sappiamo tutti che, una volta che abbiano messo piede in Italia, non si riescono a cacciare, men che meno "rimpatriare" con metodi gentili.
L'unico mezzo per impedire l'arrivo dei clandestini è il respingimento e Draghi lo ha quindi implicitamente escluso.
E questo è un secondo motivo, autonomo e sufficiente, perchè si faccia il pandemonio.
Sul fisco, infine, Draghi ha ipotizzato una riforma complessiva e, fatta la solita banale marchetta alla lotta contro l'evasione che significa per molti nuove restrizioni all'uso del contante e, quindi, una stretta sulla libertà individuale, ha esplicitamente parlato di imposta progressiva.
L'aver individuato l'intervento nel complesso del sistema fiscale e nella progressività, fa sorgere il sospetto, avvalorato dai vari tentativi operati dall'unione sovietica europea, che si possa riproporre una tassazione che prenda di mira tutto il patrimonio dei cittadini: reddito, proprietà (case) e risparmi.
Un attacco vero e proprio al Benessere degli Italiani ed alla loro stabilità economica.
Tutto il resto (dalla salute alla scuola, dalla giustizia alle infrastrutture, al digitale, al lavoro) sono affermazioni fini a se stesse che chiunque avrebbe potuto esporre, anche con un tono più gradevole.
Lascio in ultimo la grande marchetta al gretinismo: l'ambiente.
Un parametro che, secondo Draghi, dovrebbe informare tutta l'azione di governo, ma non ci ha detto quanto ci costerà una simile trasformazione ed ha taciuto sul fatto che, ancora, le cosiddette fonti alternative di energia, sono tutte più costose di quelle tradizionali.
La transizione ecologica è una fesseria che costerà ulteriori riduzioni del nostro tenore di vita per alimentare solo gli affari e i redditi di pochi pirati della finanza che riescono a vendere fumo, spacciandolo per aria pura.
Tantè...Chi vivrà vedrà-

domenica 14 febbraio 2021

E' il "governo dei migliori"?-

E così dall'uovo del drago sono usciti 24 lucertoloni.

Se consideriamo che il sottosegretario alla presidenza del consiglio ha più potere e influenza di molti ministri, su venticinque persone (23 ministri, un sottosegretario alla presidenza e il presidente) abbiamo ben dieci tecnici.
E sono dieci punti negativi nella mia personalissima classifica, perchè i tecnici devono fare i direttori generali o i segretari del ministero, non i ministri.
Ministro deve essere qualcuno che sia diretta espressione di un partito votato dagli elettori.
Continuando ad elencare le negatività. evidenzio i due ministri impresentabili, la Lamorgese e Speranza, che ricopriranno lo stesso, importante ruolo che hanno svolto malissimo nel Conte 2.
Non considero negatività la presenza di ministri sulla cui competenza avrei molto da ridire, ma che considero perfettamente rappresentativi dei rispettivi partiti.
Mi riferisco, ad esempio, a Di Maio ed a Franceschini.
Siamo così, solo per la composizione del governo, a dodici negatività, ritenendo di annullare quella in precedenza espressa sul ministero della transizione ecologica, perchè, in realtà, si tratta di una rimodulazione di uno già esistente, quello dell'ambiente e se personalmente lo ritengo inutile (come i ministeri del sud, dell'innovazione tecnologica, della cultura, delle pari opportunità, delle politiche giovanili, degli affari regionali, dell'università, della disabilità) tutti più idonei ad un sottosegretario ad hoc che non ad una struttura complessa e costosa come un ministero ancorchè senza portafoglio, comprendo le esigenze di dare adeguata rappresentanza a tutti i partiti di governo, il che implica anche la moltiplicazione dei dicasteri con Draghi nella parte di Gesù Cristo.
Veniamo alle positività.
Manuale Cencelli parametrato sulla rappresentanza parlamentare, con quattro grillini, tre ciascuno Lega, Forza Italia e pci/pds/ds/pd, uno ciascuno Leu e renziani.
Giusto così, una positività.
Positivo Brunetta alla pubblica amministrazione.
Se sarà lo stesso Brunetta dell'ultimo governo Berlusconi, allora ci sarà da ridere nel vedere i dipendenti pubblici messi alla frusta, altro che smart working eterno !
Positiva la ricostituzione del ministero del Turismo e positiva l'assegnazione ad uno dei migliori della Lega, Massimo Garavaglia.
E siamo a quattro con le quali si esauriscono le positività.
Il saldo, al momento, è negativo per otto negatività.
Il giudizio non potrà che essere rimandato al programma che sarà enunciato la prossima settimana.
Sicuramente non è il "governo dei migliori" auspicato da Berlusconi e comunque non lo sarebbe mai stato con grillini e cattocomunisti.
E' solo il governo voluto da Mattarella, per conto dei potentati dell'unione sovietica europea, per impedire agli Italiani di votare.
Nulla di più, nulla di meno.
Salvini mostra di essere contento perchè pensa di poter incidere o, quanto meno, ridurre i danni nei prossimi due anni in attesa del voto.
La Meloni è all'opposizione e continua a chiedere il voto che non può ottenere.
La Meloni ipotizza l'astensione, il che, per me, sembrerebbe un autogoal: perchè a questo punto non entrare al governo ?
Che senso ha l'astensione ?
O sei favorevole e allora è meglio stare dentro a controllare ed a fare nel tuo ambito, o sei contrario e allora fai opposizione, l'astensione è una scelta pilatesca che non rende mai onore a chi la compie.
Al momento, quindi, un governo come tanti altri.
Niente di speciale, anzi con più negatività che positività.
Comunque...chi vivrà vedrà.

venerdì 12 febbraio 2021

Con il ministero per la transizione ecologica, Draghi si barcamena-

Con un metodo obliquo, troppo curiale, Draghi ha fatto comunicare ad una associazione ambientalista che ha ricevuto ieri (ma perchè, poi ? quale contributo potrà mai aver fornito ? Per fortuna che Mattarella non ci ha mandato a votare perchè bisognava fare presto !) che avrebbe istituito quel ministero per la transizione ecologica richiesto da Grillo.

In tal modo ha offerto a Grillo l'ennesima foglia di fico con la quale coprire l'ultima giravolta per restare in parlamento e al governo.
Ma di quel ministero non se ne sente alcun bisogno, del resto c'è già un inutile, anzi nocivo, ministero per l'ambiente, capace solo di ostacolare la produttività delle aziende.
Per par condicio Draghi, adesso, dovrebbe costituire un ministero per il respingimento degli immigrati.
Ma non lo farà, perchè appare evidente il disegno cattocomunista di provocare la Lega, la cui presenza è un dito, o anche due, nell'occhio di Zingaretti, Renzi, Grillo, Boldrini e compagni.
Per ottenere ciò mandano avanti la carne da macello, rappresentata da Landini che, dimostrando la sua intelligenza sopraffina, con tutti i problemi del mondo del lavoro ed i prossimi licenziamenti, non ha saputo trovare di meglio di dire che ci vuole lo ius soli.
A Landini sarebbe bastato riflettere che con lo ius soli ci sarebbe una massa maggiore di "braccia" che domandano lavoro e, a fronte di una offerta limitata, l'eccesso di domanda porterebbe inevitabilmente a condizioni economiche e normative peggiori per i lavoratori.
Gli stessi che Landini dovrebbe rappresentare.
Draghi, quindi, creerà un nuovo centro di spesa, di burocrazia, che sarà il ministero per la transizione ecologica.
E comincio a segnare con una negatività il mio personale gradimento a questo governo verso il quale mi sono avvicinato senza pregiudizi.
Tant'è che chi vivrà vedrà...

giovedì 4 febbraio 2021

Tutti a sostenere Draghi? ma su cosa?-

 La decisione di Mattarella di incaricare Draghi, del quale ho molta stima, per formare un governo senza connotazioni politiche e che non sia solo elettorale dopo che Renzi ha fatto secco Fico, richiede un paio di premesse ad una serie di paletti.

Intanto è da stigmatizzare il coacervo di parole con le quali Mattarella ha cercato di giustificare la sua scelta di non chiamare gli Italiani al voto, giungendo al ridicolo di affermare che il virus potrebbe nuovamente scatenarsi in nuove ondate e negando quindi l'evidenza delle elezioni che si svolgono ovunque nel mondo, a prescindere dal morbo cinese.
In tal modo Mattarella, in primo luogo, pone l'Italia allo stesso livello del Venezuela, della Cina, di Cuba, della Corea del Nord, dove votare è solo una fastidiosa ricerca di chi osa dissentire.
Ancora peggio se guardiamo all'investitura di un signore che, sarà anche quotato negli ambienti finanziari e tra i poteri forti, ma non si è mai presentato alle elezioni, non ha mai ottenuto un solo voto dal Popolo (cui sarebbe demandata la Sovranità) e che diventa quindi un "primo ministro del re" come accadeva nelle monarchie assolute nell'Ancien Regime.
Una presidenza imperiale che ha in sommo dispregio l'opinione e il voto popolare cui, forse, ritiene di dover al massino offrire una brioche.
Precisato il quadro che condanna la scelta di Mattarella, mi domando il senso politico dell'appello "a tutti i partiti" perchè sostengano un governo forte.
Già a Mattarella non può riconoscersi alcuna terzietà, più che arbitro e notaio lui, come tutti i presidenti da Pertini in poi, è entrato a gamba tesa in campo, giocando sempre solamente per una parte politica, la sinistra cui appartiene e anche adesso cerca di favorirne la politica conservativa contro il presumibile esito delle elezioni.
Ma il sostegno a Draghi, per cosa è ? Per quale programma ? Per fare cosa ?
Non condivido le posizioni aprioristiche di sostegno o contrarie al governo Draghi, senza prima aver visto le carte.
Posto che Draghi sarà premier perchè "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole", mi aspetto dai miei rappresentanti che vadano ad ascoltare cosa propone Draghi, formulando anche proposte e indicazioni.
Così se Draghi propone un governo che scriva il recovery plan (rimosso Gualtieri), che organizzi (sottraendola ad Arcuri) la campagna di vaccinazione (che dovrà essere rigorosamente volontaria senza conseguenze per chi decide liberamente di non vaccinarsi) e, bloccando allo stato ogni altra iniziativa in un senso o in un altro, convocando le elezioni per giugno o luglio (entro aprile i due punti citati dovrebbero essere stati già abbondantemente risolti), allora si può passare al secondo punto: la composizione del governo.
Una composizione che deve tener conto sì della rappresentanza parlamentare, ma anche della volontà popolare che si è espressa nelle varie elezioni che si sono svolta ad oggi e che ha consegnato 14 regioni al Centro Destra contro 5 ai cattocomunisti.
Sicuramente escludendo Conte e i suoi ministri da ogni dicastero, ma anche persone mai votate e mai elette o candidate.
Se, invece, Draghi si gonfiasse come un tacchino per l'investitura e volesse stilare un programma per arrivare a fine legislatura, allora le cose si complicherebbero, perchè vorrei sapere quale risposta potrà dare al problema dei clandestini, visto che le posizioni sono inconciliabili.
Le tasse sono un altro tema fortemente divisivo, anche perchè Draghi rappresenta quella finanza dell'unione sovietica europea che spinge per una patrimoniale contro le case ed i risparmi degli Italiani.
La stessa partecipazione all'unione sovietica europea verrebbe messa in discussione: da sudditi o da Nazione con la spina dorsale dritta ?
E che dire della legge elettorale che ognuno vorrebbe tagliata su misura per le proprie esigenze ?
Nessun mandato in bianco potrà essere conferito a Draghi, che dovrà operare in base ad un preciso programma che dubito possa vedere la luce.
Infine le conseguenze sui partiti.
Me ne frego delle conseguenze sui cattocomunisti e sui grillini, a me interessa solo il Centro Destra.
E nel Centro Destra è evidente che esiste una parte che è vogliosa di salire sul carro di Draghi a prescindere dal programma.
E qui casca l'asino, perchè tutti i virtuosismi dialettici di Mattarella per giustificare la scelta di non sciogliere le camere, sono finalizzati ad impedire che avvenga quel che ho descritto nel paragrafo precedente-
Non c'entra nulla il recovery plan, il virus cinese, il possibile contagio, la crisi economica, il piano vaccinale.
Allora perchè facilitare loro il compito dicendo subito di no a Draghi ?
Sarà poi Draghi a pronunciare quel "no" che renderebbe il suo governo una navicella sballottolata tra i venti della politica e delle pretese di ogni parte.
Ma Draghi, dall'alto della sua fama, potrebbe accettare di essere il nocchiero di una nave in balia degli umori dei tanti Eolo cattocomunisti e grillini, appeso ai diciotto senatori di Renzi ?

martedì 2 febbraio 2021

Draghi e Cartabia riconosciuti premier solo se vinceranno le elezioni

 Mentre Fico prende e perde tempo per consentire ai suoi sodali grillini e cattocomunisti di trovare il modo per rifare lo stesso governo di prima, salvando la faccia a tutti in modo che tutti possano dire di aver ottenuto quello che volevano, i giornali si sbizzarriscono nell'ipotizzare i nomi dei prossimi papabili alla presidenza del consiglio.

Conte, ma anche Draghi e la Cartabia.
Così si calpesta la Sovranità Popolare, posta in cima ai dettati della loro amata costituzione del 1948, perchè Conte, Draghi e la Cartabia non hanno mai vinto una sola elezione e, anzi, non si sono mai presentati al giudizio dell'elettorato.
In questo quadro preferirei il re dei congiuntivi (Di Maio) o un funzionario del pci/pds/ds/pd come Franceschini che, almeno, i voti li hanno cercati e ottenuti, mettendoci la faccia.
Abbiamo ripetutamente visto che i chiamati da Dio sono un fallimento (Dini, Monti, Conte) e non abbiamo motivo per credere che Draghi e la Cartabia siano meglio.
Perchè una cosa è scrivere profondi articoli sui quotidiani amici e ossequianti, una cosa è brandire una costituzione e interpretarla in modo da ottenere applausi scroscianti dalla stampa serva, altro è governare, cioè riuscire a fare la sintesi di interessi contrapposti, spesso in conflitto, ricercando il bene dei cittadini.
In questo, il tanto bistrattato "popolino" che secondo taluni è ignorante e deve essere educato e condotto anche controvoglia sulla strada indicata dagli illuminati fenomeni della sinistra, è sempre riuscito ad individuare e votare la persona più capace, da De Gasperi ad Andreotti a Berlusconi.
Berlusconi, che non condivido quando parla di governo dei migliori.
Sarei d'accordo, basta intendersi su quali siano le qualità dei migliori.
E per me, la prima, è quella del coraggio di metterci la faccia, di dialogare con il Popolo e di sottoporsi, umilmente, al giudizio dell'elettorato.
Senza il viatico del voto popolare, nè Draghi, nè Cartabia, nè altri estratti dal cilindro degli illuminati.