Le elezioni comunali di primavera o di autunno, saranno un test, importante ma non indicativo del risultato generale, per le politiche che, piaccia o meno a Mattarella ed ai suoi referenti nell'unione sovietica europea, si terranno nel 2023.
giovedì 25 febbraio 2021
Verso le elezioni comunali-
mercoledì 24 febbraio 2021
Draghi, Draghi e la paura di osare-
Con il decreto (legge) che estende, aumentandone le rigidità, i divieti già previsti da Conte a cominciare da quello di esercitare un diritto fondamentale di Libertà quale lo spostamento su tutto il territorio nazionale, che si aggiunge al confermatissimo coprifuoco (roba da guerra mondiale !), Draghi ribadisce una intonazione negativa già emersa con la proroga del divieto di apertura degli impianti di sci.
Se a ciò si aggiunge la manfrina per cui, dopo una settimana, ancora non ci sono i sottosegretari (fondamentali per la operatività amministrativa in commissione parlamentare) in quanto devono essere dosati non i meriti, ma la provenienza geografica ed il sesso, allora i primi giorni di Draghi sono uguali agli ultimi di Conte. Se non arriva quel colpo di reni che possa qualificare in meglio l'azione di governo, Draghi trascinerà nel suo fallimento anche Salvini e Berlusconi che, incautamente, sono accorsi al richiamo velenoso di Mattarella. Da Italiano sono profondamente deluso e preoccupato, ma forse l'amaro calice lo dobbiamo bere fino in fondo, schiantarci nel baratro, per poi, con persone, idee e progetti completamente nuovi, organizzare la risalita. Non sono le vecchie cariatidi che possono "cambiare passo", ma persone governativamente vergini e che non abbiano girato le sette chiese per ottenere uno strapuntino di sottogoverno. Draghi è quello che abbiamo visto e ascoltato nel suo intervento alla camera: un noioso, monocorde burocrate di banca, senza colpi d'ala, funzionale e coinvolto nel sistema e nell'unione sovietica europea, che segue una strada che altri hanno tracciato per lui. Lieto se riuscirà a stupirmi con o senza effetti speciali. #ItaliaSveglia #AlessioZanonlunedì 22 febbraio 2021
Dov'è la differenza ? La colpa è di chi li ha voluti-
Per quanto non si possa giudicare un governo che ha appena ricevuto la fiducia dal parlamento, i primi passi del messia del terzo millennio, Mario Draghi, non sono confortanti.
domenica 21 febbraio 2021
I cattivoni non sono Salvini e Berlusconi-
Con l'ingresso di Lega e Forza Italia nel governo Draghi, leggo sui social numerosi attacchi a Salvini e Berlusconi da parte di elettori e sostenitori del Centro Destra delusi da quello che considerano un "tradimento" a mio giudizio magari un errore, ma non un tradimento.
giovedì 18 febbraio 2021
Piace o non piace Draghi?-
Ho ascoltato con interesse il discorso programmatico di Draghi e ho colto molte negatività sui temi affrontati.
domenica 14 febbraio 2021
E' il "governo dei migliori"?-
E così dall'uovo del drago sono usciti 24 lucertoloni.
venerdì 12 febbraio 2021
Con il ministero per la transizione ecologica, Draghi si barcamena-
Con un metodo obliquo, troppo curiale, Draghi ha fatto comunicare ad una associazione ambientalista che ha ricevuto ieri (ma perchè, poi ? quale contributo potrà mai aver fornito ? Per fortuna che Mattarella non ci ha mandato a votare perchè bisognava fare presto !) che avrebbe istituito quel ministero per la transizione ecologica richiesto da Grillo.
giovedì 4 febbraio 2021
Tutti a sostenere Draghi? ma su cosa?-
La decisione di Mattarella di incaricare Draghi, del quale ho molta stima, per formare un governo senza connotazioni politiche e che non sia solo elettorale dopo che Renzi ha fatto secco Fico, richiede un paio di premesse ad una serie di paletti.
martedì 2 febbraio 2021
Draghi e Cartabia riconosciuti premier solo se vinceranno le elezioni
Mentre Fico prende e perde tempo per consentire ai suoi sodali grillini e cattocomunisti di trovare il modo per rifare lo stesso governo di prima, salvando la faccia a tutti in modo che tutti possano dire di aver ottenuto quello che volevano, i giornali si sbizzarriscono nell'ipotizzare i nomi dei prossimi papabili alla presidenza del consiglio.