venerdì 12 febbraio 2021

Con il ministero per la transizione ecologica, Draghi si barcamena-

Con un metodo obliquo, troppo curiale, Draghi ha fatto comunicare ad una associazione ambientalista che ha ricevuto ieri (ma perchè, poi ? quale contributo potrà mai aver fornito ? Per fortuna che Mattarella non ci ha mandato a votare perchè bisognava fare presto !) che avrebbe istituito quel ministero per la transizione ecologica richiesto da Grillo.

In tal modo ha offerto a Grillo l'ennesima foglia di fico con la quale coprire l'ultima giravolta per restare in parlamento e al governo.
Ma di quel ministero non se ne sente alcun bisogno, del resto c'è già un inutile, anzi nocivo, ministero per l'ambiente, capace solo di ostacolare la produttività delle aziende.
Per par condicio Draghi, adesso, dovrebbe costituire un ministero per il respingimento degli immigrati.
Ma non lo farà, perchè appare evidente il disegno cattocomunista di provocare la Lega, la cui presenza è un dito, o anche due, nell'occhio di Zingaretti, Renzi, Grillo, Boldrini e compagni.
Per ottenere ciò mandano avanti la carne da macello, rappresentata da Landini che, dimostrando la sua intelligenza sopraffina, con tutti i problemi del mondo del lavoro ed i prossimi licenziamenti, non ha saputo trovare di meglio di dire che ci vuole lo ius soli.
A Landini sarebbe bastato riflettere che con lo ius soli ci sarebbe una massa maggiore di "braccia" che domandano lavoro e, a fronte di una offerta limitata, l'eccesso di domanda porterebbe inevitabilmente a condizioni economiche e normative peggiori per i lavoratori.
Gli stessi che Landini dovrebbe rappresentare.
Draghi, quindi, creerà un nuovo centro di spesa, di burocrazia, che sarà il ministero per la transizione ecologica.
E comincio a segnare con una negatività il mio personale gradimento a questo governo verso il quale mi sono avvicinato senza pregiudizi.
Tant'è che chi vivrà vedrà...

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