I dilettanti allo sbaraglio-
Da due giorni ascolto e leggo i commenti sulla riapertura delle trattative tra Russia e Ucraina ad Istanbul.Riepiloghiamo.
Zelensky, istigato da quattro disagiati che hanno passato a casa sua lo scorso fine settimana, continua a latrare come il tipo della barzelletta che, dopo aver tamponato un'auto, scende, gli urla contro e quando da quella macchina scende un gigante che lo gonfia di botte, ai suoi amici, dice: avete visto quante gliene ho dette ?
La Russia, dopo il rifiuto dell'Ucraina di cogliere l'occasione delle celebrazioni per la fine della seconda guerra mondiale per una tregua di tre giorni, propone di riprendere i colloqui, senza condizioni, a Istanbul.
L'Ucraina, istigata come sopra, prima pretende una tregua immediata di trenta giorni poi, con la moral suasion di Trump, acconsente ma pone come condizione la presenza di Putin e quindi Zelensky parte ugualmente per la Turchia.
E per giorni la stampa ci ricama sopra.
Ma da quando una trattativa inizia con l'incontro dei due presidenti, senza uno straccio di base ?
L'unico precedente simile che io ricordi fu quello di Sadat che, dopo la guerra del Kippur del 1973, volò in Israele per poi sottoscrivere un accordo di pace a Camp David, ma anche quel volo fu preceduto da innumerevoli contatti da parte dei "negri" o "sherpa", funzionari delle parti, con la mediazione americana, incaricati di predisporre un accordo accettabile dalle parti per evitare il fallimento dell'incontro.
Zelensky, con i suoi quattro istigatori, invece avrebbe voluto un incontro immediato con Putin, senza alcuna base predisposta e cosa avrebbe risolto ?
Sarebbe finita esattamente come Zelensky, da dilettante e improvvisatore quale è, finì la sua visita alla Casa Bianca.
Ma gli organi di stampa hanno creato l'evento che non c'è, non c'era, non ci doveva essere e adesso parlano di vertice "fallito", quando per fare un vertice occorre che ci siano le due parti d'accordo, mentre qui è stato solo un fuoco di fila di dichiarazioni a senso unico.
Zelensky (e i suoi quattro sodali) ha ormai stancato.
Vuole la pace o no ?
Se continua ad atteggiarsi da vincitore, da colui che impone condizioni, allora non resta che lasciarlo al suo destino, tanto le guerre finiscono sempre.
O con un accordo di pace, o con una delle parti che vince e impone le sue condizioni al perdente.
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