Amato Senza pudore
La nomina (annunciata) del quasi ottuagenario socialista Giuliano Amato da parte del quasi novantenne comunista Napolitano quale giudice (per nove anni !!!) della corte costituzionale, rappresenta forse il punto più basso della presidenza di questo rosso antico (ma al peggio non c'è mai fine).
Sapevamo tutti che lo avrebbe voluto presidente del consiglio, ministro del tesoro, degli esteri o suo successore.
Poichè ogni elezione (anche di secondo grado e anche a nomina, gli è andata male, con i metodi peggiori di chi considera lo stato "cosa sua", lo nomina ad un ruolo nel quale sarebbe necessaria una indipendenza di giudizio e una trasparenza nella propria storia passata che Amato non può vantare.
Stiamo infatti parlando del socialista lombardiano che, per diventare il braccio destro di Craxi, abbandonò il suo maestro e, quando Craxi cadde in disgrazia, lo rinnegò, unicamente per salvare se stesso, non partecipando neppure ai suoi funerali.
Stiamo parlando di quel tizio che nottetempo si infilò nei nostri conti correnti per sottrarci il sei per mille dei nostri risparmi e e che in tempi ancora recenti, dall'alto delle migliaia di euro al mese che percepisce con le varie pensioni che ha cumulato, ha rilanciato l'idea di una nuova gigantesca rapina (leggi:patrimoniale) ai danni dei nostri risparmi.
Stiamo parlando di quel presidente del consiglio che affiancò Ciampi, allora governatore della Banca d'Italia, a sperperare riserve per oltre quarantamila miliardi di lire per una improbabile difesa della parità della lira nello sme.
Un soggetto così, in un "paese normale", dovrebbe accendere ceri alla Madonna se fosse riuscito a scampare alla legittima ira popolare, invece lo premiano con lo scranno da giudice costituzionale, dimostrando ancora di più quanto sia poco affidabile e credibile anche quella che dovrebbe essere la massima istituzione di garanzia.
Qualcuno osa ancora criticarmi se dico che è necessario fare tabula rasa di questa Italia per ricostruire tutto dalle fondamenta ?
alessio.zanon@esercitodisilvio.it
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