Oggi, quarto giovedì di novembre, negli Stati Uniti si celebra il Giorno del Ringraziamento.
La leggenda vuole che i Padri Pellegrini giunti in America sulla Mayflower, fossero stremati e, pur portando semi e animali, rischiassero di morire di stenti e freddo se i Pellerossa non li avessero aiutati, indicato quali semi coltivare e quali animali allevare e, quindi, realizzare un raccolto sufficiente a passare l'inverno 1621-1622.
Sappiamo poi il tipo di ringraziamento che i nuovi arrivati porsero ai Pellerossa per creare la Grande Nazione degli Stati Uniti (da sei anni alquanto in decadenza).
Non vorrei che fra un centinaio di anni, in Italia, altri figli di nuovi arrivati che nulla hanno a che spartire con questa Nazione, celebrassero il loro giorno del ringraziamento, ricordando quei visi pallidi (eufemismo) che nel secondo decennio del XXI secolo si svenarono per andarli a prendere, dare loro vitto, alloggio, priorità, immunità, giustificazioni per i comportamenti poco integrati, fino a che questi ultimi arrivati non sopraffecero gli Antichi Proprietari di quella terra chiamata Italia.
La Storia dovrebbe essere maestra e insegnarci ad evitare gli errori commessi in passato da chi ci ha preceduto.
La lezione americana non è stata imparata dai Sudafricani.
Noi Italiani sapremo recepirla e provvedere di conseguenza per salvare non tanto noi (che ci salviamo comunque per ragioni anagrafiche), quanto i nostri figli e nipoti ?
giovedì 27 novembre 2014
martedì 25 novembre 2014
Piccola analisi post Voto
I risultati sono ormai definitivi e le reazioni del primo momento si sono sedimentate.
Ognuno guardi a casa propria.
Il Centro Destra, davanti al successo della Lega deve prendere atto che le svolte gaie, immigrazioniste, "responsabili", unioniste, che conducono ad accordi con i comunisti sono profondamente contrarie al sentimento della propria base che o si astiene o cerca (e trova) una alternativa.
Non vale la pena di parlare tanto della Calabria dove da due decenni assistiamo a queste oscillazioni elettorali (prima a destra, poi a sinistra, di nuovo a destra ...) .
In Emilia Romagna la Forza Italia tradizionale non esiste.
I suoi due eletti (Bignami e Aimi) sono arrivati tramite il PdL (e almeno uno dal vecchio Msi anche se forse troppo giovane per averne fatto parte, ma la tradizione di famiglia era quella) e se consideriamo che dal vecchio MSI proviene anche l'unico eletto di Fratelli d'Italia (Foti) e che i nove eletti della Lega occupano quel posto grazie ad una campagna elettorale fondata sui temi cari e propri di un partito di Destra, possiamo ben comprendere come il Centro Destra potrà risorgere.
Tanto più che alfaniani e casinisti sono rimasti fuori dal consiglio, non essendo riusciti a superare, nella terra di Casini e Galletti !, un miserrimo sbarramento del 3%.
L'astensione ha colpito duro tutti ma, soprattutto, ha infranto la vetrina comunista regionale, esattamente come nel marzo del 1977 i moti studenteschi infransero la vetrina del comune di Bologna.
Certo il sistema di potere e di interessi ha tenuto a sufficienza per conservarsi, ma le crepe sono evidenti e il vincitore di oggi, Bonaccini, è tale solo perchè, da grigio funzionario e burocrate di partito, con questa elezione è riuscito ad assicurarsi una pensione agiata e tranquilla per il dopo politica.
Salvini ha dimostrato che, anche senza l'appoggio della stampa, con l'oscuramento imposto in televisione, battersi per delle idee solide, chiare, non moderate, porta risultati.
E mi è piaciuto il cinguettio di Gasparri, critico verso la svolta gaia di Barilla (personalmente ho iniziato il boicottaggio subito dopo la sua ritrattazione ed ho cambiato pasta) che dimostra come in Forza Italia ci sia ancora una parte che si è svincolata dalla sudditanza verso le nuove derive.
Il Partito dovrà prenderne atto e adeguarsi.
Capisco che ognuno di noi pensi di essere "il" migliore, "il" più adatto e quindi non gradisca essere messo da parte o posto su un piedistallo, ma il tempo passa per tutti e sarebbe apprezzabile che gli altri dirigenti di Forza Italia riconoscessero la forza delle idee di chi ha dimostrato di saper crescere, e che loro hanno fallito.
Perchè l'obiettivo resta sempre quello di sbaraccare Renzi e la sua brigata che sta facendo danni immensi, depauperando l'Italia e gli Italiani tutti.
Anche quelli che (ancora, sia pur in misura sempre più ridotta) credono in lui.
Non morirò Leghista...
Ognuno guardi a casa propria.
Il Centro Destra, davanti al successo della Lega deve prendere atto che le svolte gaie, immigrazioniste, "responsabili", unioniste, che conducono ad accordi con i comunisti sono profondamente contrarie al sentimento della propria base che o si astiene o cerca (e trova) una alternativa.
Non vale la pena di parlare tanto della Calabria dove da due decenni assistiamo a queste oscillazioni elettorali (prima a destra, poi a sinistra, di nuovo a destra ...) .
In Emilia Romagna la Forza Italia tradizionale non esiste.
I suoi due eletti (Bignami e Aimi) sono arrivati tramite il PdL (e almeno uno dal vecchio Msi anche se forse troppo giovane per averne fatto parte, ma la tradizione di famiglia era quella) e se consideriamo che dal vecchio MSI proviene anche l'unico eletto di Fratelli d'Italia (Foti) e che i nove eletti della Lega occupano quel posto grazie ad una campagna elettorale fondata sui temi cari e propri di un partito di Destra, possiamo ben comprendere come il Centro Destra potrà risorgere.
Tanto più che alfaniani e casinisti sono rimasti fuori dal consiglio, non essendo riusciti a superare, nella terra di Casini e Galletti !, un miserrimo sbarramento del 3%.
L'astensione ha colpito duro tutti ma, soprattutto, ha infranto la vetrina comunista regionale, esattamente come nel marzo del 1977 i moti studenteschi infransero la vetrina del comune di Bologna.
Certo il sistema di potere e di interessi ha tenuto a sufficienza per conservarsi, ma le crepe sono evidenti e il vincitore di oggi, Bonaccini, è tale solo perchè, da grigio funzionario e burocrate di partito, con questa elezione è riuscito ad assicurarsi una pensione agiata e tranquilla per il dopo politica.
Salvini ha dimostrato che, anche senza l'appoggio della stampa, con l'oscuramento imposto in televisione, battersi per delle idee solide, chiare, non moderate, porta risultati.
E mi è piaciuto il cinguettio di Gasparri, critico verso la svolta gaia di Barilla (personalmente ho iniziato il boicottaggio subito dopo la sua ritrattazione ed ho cambiato pasta) che dimostra come in Forza Italia ci sia ancora una parte che si è svincolata dalla sudditanza verso le nuove derive.
Il Partito dovrà prenderne atto e adeguarsi.
Capisco che ognuno di noi pensi di essere "il" migliore, "il" più adatto e quindi non gradisca essere messo da parte o posto su un piedistallo, ma il tempo passa per tutti e sarebbe apprezzabile che gli altri dirigenti di Forza Italia riconoscessero la forza delle idee di chi ha dimostrato di saper crescere, e che loro hanno fallito.
Perchè l'obiettivo resta sempre quello di sbaraccare Renzi e la sua brigata che sta facendo danni immensi, depauperando l'Italia e gli Italiani tutti.
Anche quelli che (ancora, sia pur in misura sempre più ridotta) credono in lui.
Non morirò Leghista...
lunedì 24 novembre 2014
Quod demostrandum erat (come volevasi dimostrare)
Sentire questa mattina gente che è incapace e non capisce niente di politica dire "Ha vinto l'astensionismo" senza dire che ha perdere siamo stati noi senza un progetto politico, senza rappresentanti credibili, senza più voglia ne orgoglio, abbiamo perso noi con i nominati...senza dare spazio a gente capace e di provata fedeltà, che magari saprebbero cosa dire alla gente, una classe politica che non paga mai e rimane sempre li...
In base ai primi dati si può, a caldo, azzardare che:
1) il crollo dei votanti in Emilia Romagna (superata dai calabresi) non intacca il potere clientelare delle coop rosse e del partito comunista che perpetua il suo potere: gli assenti hanno avuto torto ancora una volta.
2) la Lega supera e doppia Forza Italia che paga la svolta gaia e immigrazionista di un movimento in confusione.
Salvini adesso ha la responsabilità e la forza di andare avanti tutta sulle quattro direttrici che gli hanno consegnato questa affermazione:
no agli omosessuali
no agli immigrati, zingari, occupanti abusivi
no all'europa , all'euro, al fiscal compact, a Maastricht;
no alle tasse.
3) per Grillo è iniziata la discesa.
Tanto è questa mattina il mio disgusto che non dico altro....
In base ai primi dati si può, a caldo, azzardare che:
1) il crollo dei votanti in Emilia Romagna (superata dai calabresi) non intacca il potere clientelare delle coop rosse e del partito comunista che perpetua il suo potere: gli assenti hanno avuto torto ancora una volta.
2) la Lega supera e doppia Forza Italia che paga la svolta gaia e immigrazionista di un movimento in confusione.
Salvini adesso ha la responsabilità e la forza di andare avanti tutta sulle quattro direttrici che gli hanno consegnato questa affermazione:
no agli omosessuali
no agli immigrati, zingari, occupanti abusivi
no all'europa , all'euro, al fiscal compact, a Maastricht;
no alle tasse.
3) per Grillo è iniziata la discesa.
Tanto è questa mattina il mio disgusto che non dico altro....
domenica 23 novembre 2014
Oggi un Voto a Forza Italia
Oggi si vota in Emilia Romagna e Calabria.
Il risultato è scontato: vinceranno i comunisti.
In Emilia Romagna perchè il sistema di potere imperniato sulla complicità tra coop rosse e partito (comunista, anche se ha negli anni cambiato più volte il nome) ha messo radici che estirpare sarà molto difficile.
In Calabria perchè alle urne è chiamato un elettorato troppo volubile, sempre alla ricerca dell'isola che non c'è ed a credere di trovarla nel vincitore annunciato e nel potere esistente.
In ambedue le regioni perchè i ripetuti tradimenti verso l'elettorato anticomunista perpetrati dai cosiddetti "centristi", succubi alla sinistra come si vede dalla ormai totale adesione degli ex democristiani al pci/pds/ds/pd, hanno provocato la frammentazione delle liste di opposizione che potevano richiamarsi al Centro Destra.
Così, come si fa vanto Monti quando dichiara che grazie alla sua coalizione (che ottenne il 10%) fu impedito a Berlusconi di riconquistare la maggioranza parlamentare, Alfano e Casini potranno vantarsi di aver (ri)consegnato Emilia Romagna e Calabria ai comunisti, magari chiedendo in cambio la "giusta" ricompensa.
Per battere quel disegno ma, soprattutto, per porre le fondamenta di una rinascita del Centro Destra, oggi andate a votare.
Resiedenti in Emilia Romagna e in Calabria VOTATE Forza Italia!
Perchè questo Partito garantisce il capisaldo dell'essere di Centro Destra:
- no alla sudditanza verso Bruxelles;
- no ad assecondare i capricci degli omosessuali;
- no alla cittadinanza, voto e ius soli per gli immigrati;
- no alle tasse.
Con i loro corollari per una società migliore, più civile, più sovrana che sono la conseguenza di una eliminazione delle tasse sulla casa, riduzione di quella sui risparmi e sui redditi, taglio delle spese, privilegiare l'essere Italiano per nazionalità ("d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor") , per riacquistare Sovranità Nazionale il cui elemento essenziale è il battere moneta in proprio e il fondarsi di una società su Valori forti e condivisi.
Dal voto di oggi può partire la rivincita del centro Destra.
Il risultato è scontato: vinceranno i comunisti.
In Emilia Romagna perchè il sistema di potere imperniato sulla complicità tra coop rosse e partito (comunista, anche se ha negli anni cambiato più volte il nome) ha messo radici che estirpare sarà molto difficile.
In Calabria perchè alle urne è chiamato un elettorato troppo volubile, sempre alla ricerca dell'isola che non c'è ed a credere di trovarla nel vincitore annunciato e nel potere esistente.
In ambedue le regioni perchè i ripetuti tradimenti verso l'elettorato anticomunista perpetrati dai cosiddetti "centristi", succubi alla sinistra come si vede dalla ormai totale adesione degli ex democristiani al pci/pds/ds/pd, hanno provocato la frammentazione delle liste di opposizione che potevano richiamarsi al Centro Destra.
Così, come si fa vanto Monti quando dichiara che grazie alla sua coalizione (che ottenne il 10%) fu impedito a Berlusconi di riconquistare la maggioranza parlamentare, Alfano e Casini potranno vantarsi di aver (ri)consegnato Emilia Romagna e Calabria ai comunisti, magari chiedendo in cambio la "giusta" ricompensa.
Per battere quel disegno ma, soprattutto, per porre le fondamenta di una rinascita del Centro Destra, oggi andate a votare.
Resiedenti in Emilia Romagna e in Calabria VOTATE Forza Italia!
Perchè questo Partito garantisce il capisaldo dell'essere di Centro Destra:
- no alla sudditanza verso Bruxelles;
- no ad assecondare i capricci degli omosessuali;
- no alla cittadinanza, voto e ius soli per gli immigrati;
- no alle tasse.
Con i loro corollari per una società migliore, più civile, più sovrana che sono la conseguenza di una eliminazione delle tasse sulla casa, riduzione di quella sui risparmi e sui redditi, taglio delle spese, privilegiare l'essere Italiano per nazionalità ("d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor") , per riacquistare Sovranità Nazionale il cui elemento essenziale è il battere moneta in proprio e il fondarsi di una società su Valori forti e condivisi.
Dal voto di oggi può partire la rivincita del centro Destra.
sabato 22 novembre 2014
Renzi "Quaquaraquà"
Secondo Renzi le persone "perbene" sono con lui.
Felice e orgoglioso di essere "persona permale", razzista, maschilista, xenofoba, omofoba se questo vuol dire essere contro la politica renziana
- delle tasse sui risparmi
- di mare nostrum
- della soppressione della democrazia elettiva
- della legalizzazione dei capricci omosessuali
- del divorzio lampo
- dell'allungamento dei termini di prescrizione che consentirebbe ai magistrati di tenere chiunque sulla graticola per anni
- dello ius soli e della cittadinanza per gli immigrati
- dell'adesione alle sanzioni contro la Russia
- della critica a parole contro l'euro e l'unione sovietica europea, le cui politiche vengono poi attuate con i fatti
- della social card agli immigrati pagata con i nostri soldi
- della tolleranza delle occupazioni abusive
- degli appartamenti concessi a zingari e immigrati prima che agli Italiani
- delle utenze pagate a occupanti, zingari e immigrati
- delle tasse sui rendimenti dei fondi pensione
- dei prelievi sui fondi autonomi
- del canone rai inserito nella bolletta della luce e in base al reddito.
E sicuramente ho omesso molte delle porcherie che Renzi, sostenuto dalle sue "persone perbene" sta compiendo ai danni di tutti noi.
Felice e orgoglioso di essere "persona permale", razzista, maschilista, xenofoba, omofoba se questo vuol dire essere contro la politica renziana
- delle tasse sui risparmi
- di mare nostrum
- della soppressione della democrazia elettiva
- della legalizzazione dei capricci omosessuali
- del divorzio lampo
- dell'allungamento dei termini di prescrizione che consentirebbe ai magistrati di tenere chiunque sulla graticola per anni
- dello ius soli e della cittadinanza per gli immigrati
- dell'adesione alle sanzioni contro la Russia
- della critica a parole contro l'euro e l'unione sovietica europea, le cui politiche vengono poi attuate con i fatti
- della social card agli immigrati pagata con i nostri soldi
- della tolleranza delle occupazioni abusive
- degli appartamenti concessi a zingari e immigrati prima che agli Italiani
- delle utenze pagate a occupanti, zingari e immigrati
- delle tasse sui rendimenti dei fondi pensione
- dei prelievi sui fondi autonomi
- del canone rai inserito nella bolletta della luce e in base al reddito.
E sicuramente ho omesso molte delle porcherie che Renzi, sostenuto dalle sue "persone perbene" sta compiendo ai danni di tutti noi.
venerdì 21 novembre 2014
Le pazzie Fiscali di Renzi
Dopo aver aumentato le tasse sui risparmi, sui rendimenti dei fondi pensione, fatto passare per una regalia il tfr in busta paga tassato all'aliquota marginale superiore, mantenuto tutte le rapine fiscali promosse dai suoi due degni predecessori Monti e Letta, promosso la revisione del catasto con conseguenti aumenti delle rendite poste a parametro per le tasse sulla casa, ecco che Renzi ne inventa un'altra delle sue: il canone rai nella bolletta telefonica.
Così, dice, "tutti" pagheranno.
Tranne gli zingari e gli immigrati ai quali paghiamo noi le bollette.
Tranne gli occupanti abusivi, i "collettivi", i "centro sociali", ai quali pure noi paghiamo le bollette (e possiamo immaginare che, non pagando le utenze, il consumo sia senza limiti).
In compenso ci sarà chi dovrà fare le solite code, le solite istanze, pagare i soliti bolli, per non dover pagare due o più volte: quelli che hanno una o più abitazioni a disposizione sulle quali pagano più bollette.
Quounsque tandem, Renzi, abutere patientia nostra ?
Così, dice, "tutti" pagheranno.
Tranne gli zingari e gli immigrati ai quali paghiamo noi le bollette.
Tranne gli occupanti abusivi, i "collettivi", i "centro sociali", ai quali pure noi paghiamo le bollette (e possiamo immaginare che, non pagando le utenze, il consumo sia senza limiti).
In compenso ci sarà chi dovrà fare le solite code, le solite istanze, pagare i soliti bolli, per non dover pagare due o più volte: quelli che hanno una o più abitazioni a disposizione sulle quali pagano più bollette.
Quounsque tandem, Renzi, abutere patientia nostra ?
mercoledì 19 novembre 2014
Cacciamo quel docente di Adria
Leggo una notizia che avrebbe dello stupefacente se non fosse così aberrante nella sua apparente realtà: ad Adria in provincia di Rovigo una ragazza è stata sospesa da scuola perchè ha affermato che gli immigrati ci affamano,
Non so se la decisione di sospenderla sia stata assunta da un professore o dal preside, ma uno o entrambi o più docenti hanno sicuramente messo lo zampino.
Dimostrando di non essere adatti ad insegnare, perchè non supererebbero neppure la maturità.
La scuola (ma non solo) , soprattutto quando è pubblica (nelle private insegnino quello e come vogliono) non deve e non può censurare le opinioni e, tanto meno, deve o può sanzionarle.
Chi viola questo basilare principio che prima ancora della democrazia è di Civiltà e di Maturità, non ha nulla da insegnare a dei ragazzi.
Mi auguro che Forza Italia, la Lega e Fratelli d'Italia organizzino una bella manifestazione davanti a quell'Istituto per far capire ai ragazzi che le opinioni sono un bene non negoziabile e chi le vuole cancellare merita, lui, di essere rimosso.
Non so se la decisione di sospenderla sia stata assunta da un professore o dal preside, ma uno o entrambi o più docenti hanno sicuramente messo lo zampino.
Dimostrando di non essere adatti ad insegnare, perchè non supererebbero neppure la maturità.
La scuola (ma non solo) , soprattutto quando è pubblica (nelle private insegnino quello e come vogliono) non deve e non può censurare le opinioni e, tanto meno, deve o può sanzionarle.
Chi viola questo basilare principio che prima ancora della democrazia è di Civiltà e di Maturità, non ha nulla da insegnare a dei ragazzi.
Mi auguro che Forza Italia, la Lega e Fratelli d'Italia organizzino una bella manifestazione davanti a quell'Istituto per far capire ai ragazzi che le opinioni sono un bene non negoziabile e chi le vuole cancellare merita, lui, di essere rimosso.
martedì 18 novembre 2014
Scippi, Furti e rapine non saranno sanzionate...
Leggo con stupore (ma poi mica tanto) che il ministro della presunta giustizia del governo Renzi, Orlando, avrebbe predisposto un provvedimento, per ridurre i carichi di lavoro, quindi gli arretrati della "giustizia" penale, nel quale si prevederebbe non vengano più sanzionati furto, scippo, rapina.
A me sembra una di quelle notizie da primo aprile, ma non mi meraviglierei più di tanto se fosse vera, visto il governo da cui promanerebbe.
In fondo furti, scippi e rapine (si parla presumo di quelle nelle case) vedono valanghe di arresti e tsunami di liberi subito.
Tutto sommato potrebbe anche non essere un male.
Se lo stato non punirà più furti, scippi e rapine, vorrebbe dire che restituisce a noi cittadini il diritto e la facoltà di esercitare l'autodifesa e il diritto alla Giustizia.
E allora non ci sarebbero più amnistie, sconti, permessi premio: la pena verrebbe scontata tutta, subito e senza appello.
A me sembra una di quelle notizie da primo aprile, ma non mi meraviglierei più di tanto se fosse vera, visto il governo da cui promanerebbe.
In fondo furti, scippi e rapine (si parla presumo di quelle nelle case) vedono valanghe di arresti e tsunami di liberi subito.
Tutto sommato potrebbe anche non essere un male.
Se lo stato non punirà più furti, scippi e rapine, vorrebbe dire che restituisce a noi cittadini il diritto e la facoltà di esercitare l'autodifesa e il diritto alla Giustizia.
E allora non ci sarebbero più amnistie, sconti, permessi premio: la pena verrebbe scontata tutta, subito e senza appello.
lunedì 17 novembre 2014
Ma in Forza Italia ci diamo una mossa?
Bersani sprizza accidia da ogni poro e non dubito che, per la sua biliosità, gli arriverà prima o poi un altro colpettino.
Ma nella sua ossessione per il Giaguaro, che non è riuscito a smacchiare, a volte riesce ad azzeccarne una.
Non tanto sul valore di Mediaset (con Letta che stava sereno la quotazione del titolo era quasi il doppio) quanto sul fatto che il patto del Nazzareno più che tra i comunisti e Forza Italia è tra i comunisti e Mediaset.
Se andiamo infatti a leggere la stampa, vediamo che i primi consigliori del Cavaliere a spingerlo a non rompere l'accordo con Renzi, sono "i figli", Confalonieri e la dirigenza Mediaset.
Intendiamoci: la politica è costata così tanto a Berlusconi, che ha il diritto di rifarsi con tutti gli accordi che ritiene di stringere.
Ma se Berlusconi è ampiamente giustificato, non lo sono quelli che, in Forza Italia, portano il partito di riferimento di molti elettori del Centro Destra verso la sconfitta certa a qualsiasi elezione, (vedassi lecca culo, nominati e quelli dell'ultima ora).
E' bastata una cena e Fitto, che sembrava facesse rullare i tamburi dell'antirenzismo, si è tranquillizzato, mentre sembra che Brunetta non abbia (fortunatamente) ancora deposto lo spirito combattivo, scrivendo una bella lettera a Bruxelles chiedendo di bocciare la finanziaria di Renzi.
Gasparri, altro polemista di primo piano, sembra aver preso gusto a irridere, in modo peraltro sterile, alcuni esponenti della sinistra, mentre tacciono le "amazzoni", a cominciare da Daniela Santanchè di cui si sono perse le dichiarazioni una volta ampiamente condivisibili, per il resto tacciono tutti "Tutto il resto è noia".
Non so se sia perchè qualcosa stia bollendo in pentola o perchè ci siano conoscenze che non sono portate alla attenzione del pubblico,almeno che non si stia preparando una contro mossa... e allora l'atteggiamento rinunciatario sarebbe pienamente onorevole e giustificato, però nel momento in cui Renzi gira a vuoto, le piazze inscenano proteste e Grillo ha ampiamente perso credibilità e, a seguire, perderà anche voti e consenso, una Forza Italia così assente pare un non senso.
IO NON TACCIO....
Non tanto sul valore di Mediaset (con Letta che stava sereno la quotazione del titolo era quasi il doppio) quanto sul fatto che il patto del Nazzareno più che tra i comunisti e Forza Italia è tra i comunisti e Mediaset.
Se andiamo infatti a leggere la stampa, vediamo che i primi consigliori del Cavaliere a spingerlo a non rompere l'accordo con Renzi, sono "i figli", Confalonieri e la dirigenza Mediaset.
Intendiamoci: la politica è costata così tanto a Berlusconi, che ha il diritto di rifarsi con tutti gli accordi che ritiene di stringere.
Ma se Berlusconi è ampiamente giustificato, non lo sono quelli che, in Forza Italia, portano il partito di riferimento di molti elettori del Centro Destra verso la sconfitta certa a qualsiasi elezione, (vedassi lecca culo, nominati e quelli dell'ultima ora).
E' bastata una cena e Fitto, che sembrava facesse rullare i tamburi dell'antirenzismo, si è tranquillizzato, mentre sembra che Brunetta non abbia (fortunatamente) ancora deposto lo spirito combattivo, scrivendo una bella lettera a Bruxelles chiedendo di bocciare la finanziaria di Renzi.
Gasparri, altro polemista di primo piano, sembra aver preso gusto a irridere, in modo peraltro sterile, alcuni esponenti della sinistra, mentre tacciono le "amazzoni", a cominciare da Daniela Santanchè di cui si sono perse le dichiarazioni una volta ampiamente condivisibili, per il resto tacciono tutti "Tutto il resto è noia".
Non so se sia perchè qualcosa stia bollendo in pentola o perchè ci siano conoscenze che non sono portate alla attenzione del pubblico,almeno che non si stia preparando una contro mossa... e allora l'atteggiamento rinunciatario sarebbe pienamente onorevole e giustificato, però nel momento in cui Renzi gira a vuoto, le piazze inscenano proteste e Grillo ha ampiamente perso credibilità e, a seguire, perderà anche voti e consenso, una Forza Italia così assente pare un non senso.
IO NON TACCIO....
domenica 16 novembre 2014
Renzi sparla con i soldi degli Italiani
Renzi continua a berciare di crescita in opposizione all'austerità.
Crescita è una bella parola, ma implica investimenti che, a loro volta, implicano la disponibilità di soldi.
Da chi li vuole prendere i soldi per gli investimenti, Renzi, visto che già il nostro debito pubblico è enorme e le tasse hanno raggiunto il limite dell'umana sopportazione, mentre lui aumenta la spesa pubblica per favorire la sua base elettorale invece di tagliarla, per ridurre le tasse a tutti e incentivare risparmio e investimenti privati ?
L'unica alternativa sarebbe una politica inflattiva con la stampa di moneta.
Ma l'Italia non può stampare moneta in proprio, finchè resterà nell'unione sovietica europea.
Allora delle due l'una: o Renzi esce dall'euro, oppure le sue sono le solite chiacchiere che portano solo danni agli Italiani coscienti e illusioni, dalle quali si sveglieranno bruscamente, a quelli che gli credono.
Crescita è una bella parola, ma implica investimenti che, a loro volta, implicano la disponibilità di soldi.
Da chi li vuole prendere i soldi per gli investimenti, Renzi, visto che già il nostro debito pubblico è enorme e le tasse hanno raggiunto il limite dell'umana sopportazione, mentre lui aumenta la spesa pubblica per favorire la sua base elettorale invece di tagliarla, per ridurre le tasse a tutti e incentivare risparmio e investimenti privati ?
L'unica alternativa sarebbe una politica inflattiva con la stampa di moneta.
Ma l'Italia non può stampare moneta in proprio, finchè resterà nell'unione sovietica europea.
Allora delle due l'una: o Renzi esce dall'euro, oppure le sue sono le solite chiacchiere che portano solo danni agli Italiani coscienti e illusioni, dalle quali si sveglieranno bruscamente, a quelli che gli credono.
venerdì 14 novembre 2014
Renzi mette tutti ai suoi piedi...
Che sia fortunato, nessuno lo nega.
Si è trovato la pappa pronta cucinata dal nonno Bersani che ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla camera, rimediando pure un colpetto ed ecco che quella stessa maggioranza ora viene usata da Renzi.
Poi i magistrati lo hanno liberato dalla figura di Berlusconi che, per captatio benevolentiae verso i vecchi nemici, si è ora alienato lo zoccolo duro del suo elettorato aprendo agli omosessuali (e cenando pure con loro) e alla cittadinanza per gli immigrati.
Grillo si è eliminato da solo per eccesso di eccesso verbale.
Adesso lui comanda e gli altri devono obbedire.
Se Alfano alza la cresta che non ha, si rivolge al Cav e se il Cav borbotta, apre ai grillini che, non avendo un patrimonio da comico, pensano legittimamente al loro futuro personale.
L'ossequiosa attenzione della stampa i cui editori fanno la coda davanti alla sua porta con il piattino in mano, così come una lunga schiera di postulanti.
Qualche buona idea mediatica come il mandare a quel paese la cgil e i sindacati in genere e un doroteismo spinto con l'europa: critiche pubbliche ma obbedienza totale.
Adesso la legge elettorale.
Un quorum per una sola lista (male che vada un ballottaggio con i grillini e, purtroppo, la maggioranza degli elettori del Centro Destra non voterebbe Grillo) e una bassa soglia di ingresso, così l'opposizione verrebbe frantumata e, male che vada, qualche parlamentare pronto a sacrificarsi per una poltrona lo si potrebbe sempre trovare.
La prospettiva è quella di una satrapia senza controllo davanti alla quale il califfato dell'isis sarebbe diverso (per ora ...)solo per i metodi che usa.
Ma un panorama del genere lo avevamo anche venti anni fa, nel I994 con la "gioiosa macchina da guerra" di Ochetto.
Poi arrivò Berlusconi e i comunisti furono costretti a nascondere le bottiglie di spumante.
E' così sicuro il satrapino di Firenze che non sbuchi all'ultima curva il nuovo Berlusconi del Centro Destra ?
Si è trovato la pappa pronta cucinata dal nonno Bersani che ha ottenuto la maggioranza dei seggi alla camera, rimediando pure un colpetto ed ecco che quella stessa maggioranza ora viene usata da Renzi.
Poi i magistrati lo hanno liberato dalla figura di Berlusconi che, per captatio benevolentiae verso i vecchi nemici, si è ora alienato lo zoccolo duro del suo elettorato aprendo agli omosessuali (e cenando pure con loro) e alla cittadinanza per gli immigrati.
Grillo si è eliminato da solo per eccesso di eccesso verbale.
Adesso lui comanda e gli altri devono obbedire.
Se Alfano alza la cresta che non ha, si rivolge al Cav e se il Cav borbotta, apre ai grillini che, non avendo un patrimonio da comico, pensano legittimamente al loro futuro personale.
L'ossequiosa attenzione della stampa i cui editori fanno la coda davanti alla sua porta con il piattino in mano, così come una lunga schiera di postulanti.
Qualche buona idea mediatica come il mandare a quel paese la cgil e i sindacati in genere e un doroteismo spinto con l'europa: critiche pubbliche ma obbedienza totale.
Adesso la legge elettorale.
Un quorum per una sola lista (male che vada un ballottaggio con i grillini e, purtroppo, la maggioranza degli elettori del Centro Destra non voterebbe Grillo) e una bassa soglia di ingresso, così l'opposizione verrebbe frantumata e, male che vada, qualche parlamentare pronto a sacrificarsi per una poltrona lo si potrebbe sempre trovare.
La prospettiva è quella di una satrapia senza controllo davanti alla quale il califfato dell'isis sarebbe diverso (per ora ...)solo per i metodi che usa.
Ma un panorama del genere lo avevamo anche venti anni fa, nel I994 con la "gioiosa macchina da guerra" di Ochetto.
Poi arrivò Berlusconi e i comunisti furono costretti a nascondere le bottiglie di spumante.
E' così sicuro il satrapino di Firenze che non sbuchi all'ultima curva il nuovo Berlusconi del Centro Destra ?
mercoledì 12 novembre 2014
Alfano Forever.....
La riunione di maggioranza governativa tra i comunisti e gli alfaniani ha determinato che questi tireranno la volata a quelli concedendo il premio di lista al 40% e quelli salveranno le poltroncine a questi abbassando il quorum al 3%.
Per gli Italiani si prepara una nuova tosatura (vedrete quando imu e tasi saranno pagate con il nuovo catasto basato sui metri quadrati ...) e quelli di noi cosi innamorati di Renzi secondo D'alema, ci faranno ottenere un servizietto che, vista la loro recente svolta gaia, non può che farli"godere" ... forse.
Per gli Italiani si prepara una nuova tosatura (vedrete quando imu e tasi saranno pagate con il nuovo catasto basato sui metri quadrati ...) e quelli di noi cosi innamorati di Renzi secondo D'alema, ci faranno ottenere un servizietto che, vista la loro recente svolta gaia, non può che farli"godere" ... forse.
lunedì 10 novembre 2014
La fregatura della legge Elettorale
Il pallonaro fiorentino ha dato i sette giorni a Berlusconi per l’approvazione della legge elettorale come garba a lui.
Questo la dice lunga sull’affidabilità del presidente del consiglio italiano pro tempore che dopo aver rasserenato Letta lo ha pugnalato e dopo aver sfruttato la momentanea debolezza del Cavaliere per resistere in questi mesi e far passare le sue volontà (dannose per tutti) oggi lo scarica.
A meno che non si faccia quello che vuole lui, cioè una legge elettorale costruita sulle sue esigenze e prospettive elettorali.
La quintessenza dell'arroganza (e mi dispiace dare ragione ai sindacati), alla faccia delle alluvionali parole che da lui promanano ogni giorno in diretta televisiva.
La legge elettorale rappresenta il modo in cui i cittadini, che non possono riunirsi ogni volta in assemblea, eleggono i propri rappresentanti.
E’ naturale che ogni governante cerchi di perpetuare il suo potere con la legge a lui più consona, ma solitamente questo è fatto con discrezione e senza stravolgere i principi cardine della comunità democratica.
Così vediamo e sappiamo che nel Regno Unito e negli Stati Uniti, chi è al governo utilizza i censimenti per modificare i confini dei collegi elettorali, cercando di creare, sulla base delle precedenti elezioni e delle rilevazioni statistiche, il maggior numero di collegi a lui favorevoli.
In Italia ci può stare uno sbarramento, un premio di maggioranza, un ballottaggio.
Abbiamo avuto per quasi cinquanta anni un proporzionale lievemente corretto dal metodo di attribuzione seggi e dalla presenza di circoscrizioni, poi un maggioritario secco temperato da una quota di proporzionale puro, quindi un premio di maggioranza per coalizioni e una sbarramento per l’ingresso in parlamento.
L’italicum proposto dal pallonaio fiorentino (e accettato forse da noi) è una porcheria che prevede ben 5 quorum, lasciando nelle mani delle segreterie di partito la composizione delle liste e quindi la nomina dei parlamentari.
Personalmente, l’ho scritto più volte, sarei per il sistema maggioritario secco all’inglese: tanti piccoli collegi uninominali e viene letto chi prende anche un solo voto in più del secondo.
Sarebbe la soluzione più semplice.
Quella più democratica e rappresentativa e forse più adatta al carattere di noi Italiani è l’attuale sistema (ante sentenza corte costituzionale) che prevede il premio di maggioranza alla coalizione più votata, con due correttivi: estensione del premio a livello nazionale anche per il senato e decadenza automatica e immediata di quei parlamentari che votassero contro la coalizione che li ha eletti.
La porcheria di Renzi invece prevede una maggioranza di coalizione con premio al raggiungimento di una certa percentuale e ballottaggio tra le prime due coalizioni se nessuno raggiunge quella percentuale.
Una serie di differenti percentuali per accedere al parlamento a seconda se vi siano liste solitarie, collegate o locali.
Oggi Renzi, accreditato di una intenzione di voto superiore al 40%, vorrebbe che il premio di maggioranza fosse attribuito alla lista e non alla coalizione, che raggiungesse appunto il 40% e ballottaggio tra le due liste più votate se tale quorum fosse mancato.
Pare indifferente al quorum per l’accesso (sembra che alletti il Cav con il 5% che eliminerebbe Alfano, ma lo minaccia di porre il 3% se non viene accontentato sul resto).
Al momento la lista seconda sarebbe quella di Grillo e, pensa probabilmente Renzi, i berlusconiani voterebbero lui e non Grillo (ragionamento sbagliato: io voterei Grillo – turandomi il naso e tappandomi la bocca - ad un eventuale ballottaggio con Renzi).
Ma chi lo ha detto che Grillo arriverebbe secondo ?
E chi dice che Renzi otterrebbe il quorum ?
Forse se si votasse oggi (ma anche, no visto che la base dei votanti la immagino ben più ampia delle ultime europee) conseguirebbe il quorum.
Forse, se il Centro Destra si schierasse con tutte le liste a disposizioni, Grillo arriverebbe secondo, ma non credo che Salvini & C. abbiano scritto “Giocondor” in fronte.
Tra simili (e non vedo molte differenze tra Lega, Fratelli d’Italia e la parte migliore di Forza Italia, cioè quella che non si adegua alla Ambiguità del partito) ci si può accordare e formare una lista plurale che sicuramente supererebbe Grillo e potrebbe, se riuscisse a recuperare delusi e scontenti di Centro Destra anche solo con la proiezione della ritrovata unità e volontà di agire che rappresenterebbe una lista unitaria, anche minacciare il quorum di Renzi.
Quindi il ricatto di Renzi diventerebbe un’arma spuntata e sarebbe un boomerang perché, se anche vincesse le prossime elezioni, a quelle successive torneremmo al governo noi e ribalteremmo la frittata.
A ben vedere, contano i voti e i voti si conquistano creando fiducia, coesione e facendo le giuste battaglie sui temi giusti.
Una lista che veda centro destra compatto da Salvini, Meloni e la parte migliore di Forza Italia è una lista che potrà recuperare i voti di chi si è rifugiato dopo il 2008 nell’astensione, tra le braccia di Grillo o è rimasto incantato dalle parole del fiorentino ma ora si domanda perché i soldi in tasca diminuiscono, mentre aumentano tasse e spesa pubblica.
Questo la dice lunga sull’affidabilità del presidente del consiglio italiano pro tempore che dopo aver rasserenato Letta lo ha pugnalato e dopo aver sfruttato la momentanea debolezza del Cavaliere per resistere in questi mesi e far passare le sue volontà (dannose per tutti) oggi lo scarica.
A meno che non si faccia quello che vuole lui, cioè una legge elettorale costruita sulle sue esigenze e prospettive elettorali.
La quintessenza dell'arroganza (e mi dispiace dare ragione ai sindacati), alla faccia delle alluvionali parole che da lui promanano ogni giorno in diretta televisiva.
La legge elettorale rappresenta il modo in cui i cittadini, che non possono riunirsi ogni volta in assemblea, eleggono i propri rappresentanti.
E’ naturale che ogni governante cerchi di perpetuare il suo potere con la legge a lui più consona, ma solitamente questo è fatto con discrezione e senza stravolgere i principi cardine della comunità democratica.
Così vediamo e sappiamo che nel Regno Unito e negli Stati Uniti, chi è al governo utilizza i censimenti per modificare i confini dei collegi elettorali, cercando di creare, sulla base delle precedenti elezioni e delle rilevazioni statistiche, il maggior numero di collegi a lui favorevoli.
In Italia ci può stare uno sbarramento, un premio di maggioranza, un ballottaggio.
Abbiamo avuto per quasi cinquanta anni un proporzionale lievemente corretto dal metodo di attribuzione seggi e dalla presenza di circoscrizioni, poi un maggioritario secco temperato da una quota di proporzionale puro, quindi un premio di maggioranza per coalizioni e una sbarramento per l’ingresso in parlamento.
L’italicum proposto dal pallonaio fiorentino (e accettato forse da noi) è una porcheria che prevede ben 5 quorum, lasciando nelle mani delle segreterie di partito la composizione delle liste e quindi la nomina dei parlamentari.
Personalmente, l’ho scritto più volte, sarei per il sistema maggioritario secco all’inglese: tanti piccoli collegi uninominali e viene letto chi prende anche un solo voto in più del secondo.
Sarebbe la soluzione più semplice.
Quella più democratica e rappresentativa e forse più adatta al carattere di noi Italiani è l’attuale sistema (ante sentenza corte costituzionale) che prevede il premio di maggioranza alla coalizione più votata, con due correttivi: estensione del premio a livello nazionale anche per il senato e decadenza automatica e immediata di quei parlamentari che votassero contro la coalizione che li ha eletti.
La porcheria di Renzi invece prevede una maggioranza di coalizione con premio al raggiungimento di una certa percentuale e ballottaggio tra le prime due coalizioni se nessuno raggiunge quella percentuale.
Una serie di differenti percentuali per accedere al parlamento a seconda se vi siano liste solitarie, collegate o locali.
Oggi Renzi, accreditato di una intenzione di voto superiore al 40%, vorrebbe che il premio di maggioranza fosse attribuito alla lista e non alla coalizione, che raggiungesse appunto il 40% e ballottaggio tra le due liste più votate se tale quorum fosse mancato.
Pare indifferente al quorum per l’accesso (sembra che alletti il Cav con il 5% che eliminerebbe Alfano, ma lo minaccia di porre il 3% se non viene accontentato sul resto).
Al momento la lista seconda sarebbe quella di Grillo e, pensa probabilmente Renzi, i berlusconiani voterebbero lui e non Grillo (ragionamento sbagliato: io voterei Grillo – turandomi il naso e tappandomi la bocca - ad un eventuale ballottaggio con Renzi).
Ma chi lo ha detto che Grillo arriverebbe secondo ?
E chi dice che Renzi otterrebbe il quorum ?
Forse se si votasse oggi (ma anche, no visto che la base dei votanti la immagino ben più ampia delle ultime europee) conseguirebbe il quorum.
Forse, se il Centro Destra si schierasse con tutte le liste a disposizioni, Grillo arriverebbe secondo, ma non credo che Salvini & C. abbiano scritto “Giocondor” in fronte.
Tra simili (e non vedo molte differenze tra Lega, Fratelli d’Italia e la parte migliore di Forza Italia, cioè quella che non si adegua alla Ambiguità del partito) ci si può accordare e formare una lista plurale che sicuramente supererebbe Grillo e potrebbe, se riuscisse a recuperare delusi e scontenti di Centro Destra anche solo con la proiezione della ritrovata unità e volontà di agire che rappresenterebbe una lista unitaria, anche minacciare il quorum di Renzi.
Quindi il ricatto di Renzi diventerebbe un’arma spuntata e sarebbe un boomerang perché, se anche vincesse le prossime elezioni, a quelle successive torneremmo al governo noi e ribalteremmo la frittata.
A ben vedere, contano i voti e i voti si conquistano creando fiducia, coesione e facendo le giuste battaglie sui temi giusti.
Una lista che veda centro destra compatto da Salvini, Meloni e la parte migliore di Forza Italia è una lista che potrà recuperare i voti di chi si è rifugiato dopo il 2008 nell’astensione, tra le braccia di Grillo o è rimasto incantato dalle parole del fiorentino ma ora si domanda perché i soldi in tasca diminuiscono, mentre aumentano tasse e spesa pubblica.
domenica 9 novembre 2014
L'inutile caduta del "Muro"
Il 9 novembre 1989 nessuno credeva che la caduta del muro comunista sarebbe stata definitiva.
Invece il comunismo cadde, la Germania si riunificò e l URSS crollò.
Dopo 25 anni siamo a denunciare una rivoluzione e una libertà tradita e sacrificata sulla altare della nuova unione sovietica, quella europea, nella piaggeria verso nuovi e perversi tabù, quelli del politicamente corretto e nella assecondare le pulsioni ora non più tanto segrete di una minoranza che mina la morale tradizionale.
Ma, soprattutto, dopo aver combattuto contro il comunismo, ci ritroviamo con tutte le cariche dello Stato in mano agli eredi legittimi del comunismo, con una legislazione comunista, con una politica fiscale comunista.
E con un partito comunista che ha cambiato il pelo (nome) ma non il vizio (politica) portato al governo da chi, una volta, asservita di combatterlo.
Possiamo dunque festeggiare il 9 novembre come festa della Libertà?
Solo come libertà tradita.
E per ricordare a noi stessi che anche quando sembra impossibile, liberarsi del giogo comunista è possibile.
Dobbiamo cercare di non dividerci e di evitare di lasciarci incantare dalle parole false e bugiarde di chi, per portare acqua al suo mulino, ci dice che agisce per il bene comune.
No, quelli agiscono per il loro esclusivo interesse e per limitare ed opprimere le nostre libertà fondamentali di opinione, di diffusione delle idee, di proprietà.
Lo sappiamo e dobbiamo agire di conseguenza, per arrivare anche al nostro 9 novembre.
E ci riusciremo se non ci abbandoneremo al particolare di una malintesa purezza di idee e sapremo condividere e combattere assieme a chi ci è più vicino.
Fuor di metafora, non importa se il nuovo Leader e partito di riferimento del Centro Destra si chiami Silvio Berlusconi o Pippo Pluto e Paperino, importa che alle prossime elezioni lo si voti senza se e senza ma, con l obiettivo di sconfiggere Renzi o, almeno, impedirgli di realizzare con facilità i danni che già sta provocando alla nostra Italia.
Invece il comunismo cadde, la Germania si riunificò e l URSS crollò.
Dopo 25 anni siamo a denunciare una rivoluzione e una libertà tradita e sacrificata sulla altare della nuova unione sovietica, quella europea, nella piaggeria verso nuovi e perversi tabù, quelli del politicamente corretto e nella assecondare le pulsioni ora non più tanto segrete di una minoranza che mina la morale tradizionale.
Ma, soprattutto, dopo aver combattuto contro il comunismo, ci ritroviamo con tutte le cariche dello Stato in mano agli eredi legittimi del comunismo, con una legislazione comunista, con una politica fiscale comunista.
E con un partito comunista che ha cambiato il pelo (nome) ma non il vizio (politica) portato al governo da chi, una volta, asservita di combatterlo.
Possiamo dunque festeggiare il 9 novembre come festa della Libertà?
Solo come libertà tradita.
E per ricordare a noi stessi che anche quando sembra impossibile, liberarsi del giogo comunista è possibile.
Dobbiamo cercare di non dividerci e di evitare di lasciarci incantare dalle parole false e bugiarde di chi, per portare acqua al suo mulino, ci dice che agisce per il bene comune.
No, quelli agiscono per il loro esclusivo interesse e per limitare ed opprimere le nostre libertà fondamentali di opinione, di diffusione delle idee, di proprietà.
Lo sappiamo e dobbiamo agire di conseguenza, per arrivare anche al nostro 9 novembre.
E ci riusciremo se non ci abbandoneremo al particolare di una malintesa purezza di idee e sapremo condividere e combattere assieme a chi ci è più vicino.
Fuor di metafora, non importa se il nuovo Leader e partito di riferimento del Centro Destra si chiami Silvio Berlusconi o Pippo Pluto e Paperino, importa che alle prossime elezioni lo si voti senza se e senza ma, con l obiettivo di sconfiggere Renzi o, almeno, impedirgli di realizzare con facilità i danni che già sta provocando alla nostra Italia.
sabato 8 novembre 2014
Renzi al bivio
Renzi è in carica da quasi un anno.
Come Monti e Letta prima di lui, sperava di agganciare la ripresa non per meriti suoi, ma al traino internazionale.
Così non è.
Adesso per lui il tempo stringe.
O sarà un secondo Monti capace solo di aumentare le tasse.
Appare disperato il suo tentativo di estorcere alla commissione europea la possibilità di maggiori spese.
Perché quella è l unica strada che conosce, come tutta la sinistra.
Spendere anche i soldi che non ci sono.
Il redde rationem si avvicina e il bluff del pallonaro fiorentino sarà scoperto a breve, sperando che la crisi continui ancora un anno.
Per questo Renzi vuole la riforma elettorale per andare al voto a primavera.
Per questo allungare i tempi potrebbe risultare vincente..
E, poi, siamo proprio sicuri che alle politiche Renzi riuscirebbe a bissare la percentuale delle europee, con un ben maggior numero di votanti ?
Noi del Centrodestra facciamo ancora in tempo a darci una svegliata ed inserirci
giovedì 6 novembre 2014
L'abbronzato di Washington.
Il risultato delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, con la riconquista repubblicana della maggioranza al Senato e la conferma di quella alla Camera, sembrano indicare che sta passando la follia che portò gli Americani ad eleggere per due volte il Renzi di Washington.
Nel 2008 e nel 2012, con la sostanziale conferma delle elezioni del Congresso nel 2010, gli Americani rappresentarono perfettamente quei soggetti che Giove rende pazzi perchè li vuole distruggere.
Obama ha riportato gli Stati Uniti quaranta anni indietro, alla funesta epoca di Carter, perdendo ruolo e autorevolezza nel mondo.
La stessa politica economica di chiara impronta socialista, istiga un popolo altrimenti laborioso ad piegarsi all'assistenzialismo di stato, tra l'altro proiettando nel mondo un'immagine di sconfitta e di debolezza.
Con il voto del 4 novembre gli Stati Uniti hanno cominciato a cambiare rotta e, come già accadde nel 1980 quando dopo il disastro Carter arrivò Ronald Reagan, è auspicabile, per tutto il mondo, che dopo l'infausta parentesi di Obama arrivi un novello Reagan repubblicano.
Sperando che il nuovo Congresso riesca a mettere la mordacchia al Renzi di Washington per impedire che faccia altri danni.
Nel 2008 e nel 2012, con la sostanziale conferma delle elezioni del Congresso nel 2010, gli Americani rappresentarono perfettamente quei soggetti che Giove rende pazzi perchè li vuole distruggere.
Obama ha riportato gli Stati Uniti quaranta anni indietro, alla funesta epoca di Carter, perdendo ruolo e autorevolezza nel mondo.
La stessa politica economica di chiara impronta socialista, istiga un popolo altrimenti laborioso ad piegarsi all'assistenzialismo di stato, tra l'altro proiettando nel mondo un'immagine di sconfitta e di debolezza.
Con il voto del 4 novembre gli Stati Uniti hanno cominciato a cambiare rotta e, come già accadde nel 1980 quando dopo il disastro Carter arrivò Ronald Reagan, è auspicabile, per tutto il mondo, che dopo l'infausta parentesi di Obama arrivi un novello Reagan repubblicano.
Sperando che il nuovo Congresso riesca a mettere la mordacchia al Renzi di Washington per impedire che faccia altri danni.
mercoledì 5 novembre 2014
Chi è il leader dl centro destra?
Il Padre nobile è e resta Silvio Berlusconi, il Partito di riferimento è e resta Forza Italia, ma cosa dovrebbe avere un autorevole e credibile leader del futuro?
In sostanza cosa bisogna avere per restituire forza al Centro Destra, secondo me bisogna andare oltre gli attuali partiti, fondandolo sulle idee, non più su una persona o su una sigla.
E’ questa e già un'ottima iniziativa.
Se, poi, le idee sono chiare e senza retorica:
- fuori dall'euro
- fuori i clandestini dall'Italia e respingimento dei nuovi arrivi, senza ius soli;
- sostegno alla Famiglia Tradizionale senza rincorrere i capricci degli omosessuali;
- riduzione delle tasse e taglio della spesa pubblica,
allora non posso che dichiararmi disponibile a una nuova battaglia nei territori e a sostenere il Leader di Forza Italia e dell'intero Centro Destra, quelle idee sono anche le mie e credo rappresentino gran parte dell'elettorato del Centro Destra.
Agli altri che hanno solo a cuore il loro sedere o sedia e che sono solo dei “Dinosauri” resta l’estinzione, ad altre menti brillanti che abbiamo in Forza Italia ma sempre sottomesse…non resta che concorrere sul piano delle idee oppure scegliere il suicidio di contestare il rinnovamento, il diritto a rappresentare in tal modo la nostra area.
Se diranno no a questa nuova area di pensiero perderanno i voti degli elettori che sempre più aderiranno al soggetto politico che espone le idee del Centro Destra.
Se diranno no al nuovo corso e perchè considerano quelle idee non da loro prodotte, considerandole (ipocritamente) omofobe et similia, allora non prenderanno più i voti degli elettori del Centro Destra perchè quelle idee sono le nostre e chi le contrasta è inequivocabilmente dall'altra parte della barricata.
Alla vigilia delle Regionali in Italia vincerà e manterrà consensi chi non avrà paura di portare avanti tali idee alla luce del sole, perderà chi si trincera a stare con tutti per non cambiare nulla…Se i candidati futuri non hanno il coraggio di dire quello che pensano e soprattutto non hanno il coraggio di metterci la faccia, allora è solo tempo perso.
Io non sono nessuno….e non sarò mai Lega dipendente, ma i “Nessuno” votano e smuovono le masse...
In sostanza cosa bisogna avere per restituire forza al Centro Destra, secondo me bisogna andare oltre gli attuali partiti, fondandolo sulle idee, non più su una persona o su una sigla.
E’ questa e già un'ottima iniziativa.
Se, poi, le idee sono chiare e senza retorica:
- fuori dall'euro
- fuori i clandestini dall'Italia e respingimento dei nuovi arrivi, senza ius soli;
- sostegno alla Famiglia Tradizionale senza rincorrere i capricci degli omosessuali;
- riduzione delle tasse e taglio della spesa pubblica,
allora non posso che dichiararmi disponibile a una nuova battaglia nei territori e a sostenere il Leader di Forza Italia e dell'intero Centro Destra, quelle idee sono anche le mie e credo rappresentino gran parte dell'elettorato del Centro Destra.
Agli altri che hanno solo a cuore il loro sedere o sedia e che sono solo dei “Dinosauri” resta l’estinzione, ad altre menti brillanti che abbiamo in Forza Italia ma sempre sottomesse…non resta che concorrere sul piano delle idee oppure scegliere il suicidio di contestare il rinnovamento, il diritto a rappresentare in tal modo la nostra area.
Se diranno no a questa nuova area di pensiero perderanno i voti degli elettori che sempre più aderiranno al soggetto politico che espone le idee del Centro Destra.
Se diranno no al nuovo corso e perchè considerano quelle idee non da loro prodotte, considerandole (ipocritamente) omofobe et similia, allora non prenderanno più i voti degli elettori del Centro Destra perchè quelle idee sono le nostre e chi le contrasta è inequivocabilmente dall'altra parte della barricata.
Alla vigilia delle Regionali in Italia vincerà e manterrà consensi chi non avrà paura di portare avanti tali idee alla luce del sole, perderà chi si trincera a stare con tutti per non cambiare nulla…Se i candidati futuri non hanno il coraggio di dire quello che pensano e soprattutto non hanno il coraggio di metterci la faccia, allora è solo tempo perso.
Io non sono nessuno….e non sarò mai Lega dipendente, ma i “Nessuno” votano e smuovono le masse...
martedì 4 novembre 2014
La Festa della Nazione
Oggi 4 novembre, è una data che mi piace ricordare e che rappresenta un passaggio essenziale per la Storia Patria.
Un'altra ricorrenza che non è più celebrata con il giorno di Festa, risultando "spostata" alla prima domenica di novembre.
Una autentica bestemmia nei confronti della Patria, una blasfemia operata da quanti, oggi, sbandierano la loro millantata italianità assieme ad un Tricolore e ad un Inno Nazionale che hanno sempre rifiutato.
E, nei fatti, lasciando da due anni i nostri Marò nelle mani dei sequestratori indiani, continuano ad offendere.
Se, dunque, il 28 ottobre diventa attuale per il suo indissolubile legame con le prime leggi di tutela del lavoro e dei lavoratori, il 4 novembre rappresenta l'unica, vera data possibile per una Festa Nazionale, riducendo ai soli altoatesini gli unici a non sentirvisi rappresentati.
Anche se l'Italia di oggi preferisce date ... partigiane come il 25 aprile e il 2 giugno, il 4 novembre, essendo la ricorrenza dell'unica Vittoria delle Armi Italiane in una guerra plurale (perchè in confronti individuali o ristretti abbiamo vinto anche altre due guerre di Indipendenza contro l'Austria per merito degli Alleati: la Francia di Napoleone III e la Prussia di Bismarck), la Vittoria del 1918 fu una vittoria tutta Italiana, non essendovi stato alcun contributo fattivo da parte degli alleati di allora.
Fu una vittoria che, per la prima e unica volta (se escludiamo i campionati del mondo di calcio ...) ha unito nella sofferenza e nella gioia tutta l'Italia.
Le precedenti guerre di Indipendenza, infatti, furono una questione essenzialmente del Nord, come nel Nord fu combattuta la guerra fratricida del 1943-1945 , più che altro a rimorchio dei rispettivi alleati.
Nella Grande Guerra, invece, migliaia di Italiani del Sud combatterono per il confine Nord e per riportare in Italia Trento e Trieste (e con il pensiero rivolto anche a Fiume, Istria e Dalmazia che erano e restano nel nostro cuore come parte integrante della Nazione Italiana e, sono convito, prima o poi torneranno a farne parte anche giuridicamente).
Una data, quindi, il 4 novembre da ricordare come unica, vera Festa Nazionale e che, in quanto tale, meriterebbe di essere ripristinata al posto di due celebrazioni che dividono gli Italiani e che non potranno mai essere quella Festa Nazionale riconosciuta e condivisa che a noi manca.
Un'altra ricorrenza che non è più celebrata con il giorno di Festa, risultando "spostata" alla prima domenica di novembre.
Una autentica bestemmia nei confronti della Patria, una blasfemia operata da quanti, oggi, sbandierano la loro millantata italianità assieme ad un Tricolore e ad un Inno Nazionale che hanno sempre rifiutato.
E, nei fatti, lasciando da due anni i nostri Marò nelle mani dei sequestratori indiani, continuano ad offendere.
Se, dunque, il 28 ottobre diventa attuale per il suo indissolubile legame con le prime leggi di tutela del lavoro e dei lavoratori, il 4 novembre rappresenta l'unica, vera data possibile per una Festa Nazionale, riducendo ai soli altoatesini gli unici a non sentirvisi rappresentati.
Anche se l'Italia di oggi preferisce date ... partigiane come il 25 aprile e il 2 giugno, il 4 novembre, essendo la ricorrenza dell'unica Vittoria delle Armi Italiane in una guerra plurale (perchè in confronti individuali o ristretti abbiamo vinto anche altre due guerre di Indipendenza contro l'Austria per merito degli Alleati: la Francia di Napoleone III e la Prussia di Bismarck), la Vittoria del 1918 fu una vittoria tutta Italiana, non essendovi stato alcun contributo fattivo da parte degli alleati di allora.
Fu una vittoria che, per la prima e unica volta (se escludiamo i campionati del mondo di calcio ...) ha unito nella sofferenza e nella gioia tutta l'Italia.
Le precedenti guerre di Indipendenza, infatti, furono una questione essenzialmente del Nord, come nel Nord fu combattuta la guerra fratricida del 1943-1945 , più che altro a rimorchio dei rispettivi alleati.
Nella Grande Guerra, invece, migliaia di Italiani del Sud combatterono per il confine Nord e per riportare in Italia Trento e Trieste (e con il pensiero rivolto anche a Fiume, Istria e Dalmazia che erano e restano nel nostro cuore come parte integrante della Nazione Italiana e, sono convito, prima o poi torneranno a farne parte anche giuridicamente).
Una data, quindi, il 4 novembre da ricordare come unica, vera Festa Nazionale e che, in quanto tale, meriterebbe di essere ripristinata al posto di due celebrazioni che dividono gli Italiani e che non potranno mai essere quella Festa Nazionale riconosciuta e condivisa che a noi manca.
lunedì 3 novembre 2014
Dalla storia arriva la rivincita del Centro Destra
Credo siano in pochi a ricordare il 1964 ed io stesso non posso certo affermare di averne memoria, come l'elezione di Saragat alla presidenza della repubblica dopo una interminabile serie di votazioni in diretta televisiva (rigorosamente in bianco e nero).
Ma quell'anno si svolsero anche le elezioni presidenziali negli Stati Uniti dove LBJ travolse Barry Goldwater, campione della Destra.
Il risultato non diede adito a dubbi e i democratici conquistarono il Congresso a piene mani.
I Repubblicani sembravano allo sbando.
Eppure da quella sconfitta nacque il successo degli anni settanta e ottanta.
Dopo quella sconfitta i Repubblicani vinsero la Casa Bianca sette volte contro i cinque dei democratici, conquistando anche la maggioranza al Congresso o in un suo ramo.
La reazione dei Repubblicani permise loro una rivincita cui mai avrebbero pensato dopo il lungo regno democratico dei Roosevelt e Truman.
In Italia la sconfitta patita alle europee dal Centro Destra può essere la chiave di volta per una rivincita che sia ben più corposa dei Governi di Berlusconi.
Renzi dimostra tutta la sua evanescenza, con un governo di basso profilo, chiacchiere a non finire, ma nei fatti un peggioramento delle condizioni di vita degli Italiani.
Di tutti gli Italiani, inclusi quelli che si ostinano stolidamente a votarlo ed a concedergli fiducia.
Il debito pubblico, ereditato dal consociativismo dc-pci-psi, è un fardello che se Berlusconi ha contenuto, se, con una politica da taglieggiatori, Monti e Letta hanno contenuto, Renzi sta bellamente appesantendo, spendendo troppo e aumentando le tasse.
E' un gioco destinato al fallimento.
E' da vedere se prima o dopo la ripresa internazionale.
Sì, perchè l'unica carta che può giocare Renzi non dipende da lui, bensì da una ripresa internazionale, che prima o poi arriverà e che trascinerà anche l'Italia, coprendo, ancora una volta, i nostri difetti.
Prima o poi.
Ma il Centro Destra non deve affidarsi solo alla buona sorte, ma deve reagire come fecero i Repubblicani dopo il 1964.
Bene la ricerca di una intesa tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Bene anche un padre nobile come Silvio Berlusconi, al quale dobbiamo essere grati per gli ultimi venti anni, ma che sta subendo le ripercussioni delle aggressioni ricevute,e senza idee bislacche sui principi che informano l'elettorato di Centro Destra.
Tocca allora agli elettori, cominciando dalle elezioni di novembre in Emilia Romagna, dare forza alla parte migliore del Centro Destra.
Il voto in regione, in questa regione, non serve per dare un presidente alternativo alla solita giunta comunista (quelli hanno una base che, come ha detto Salvini, voterebbe anche un posacenere) ma serve per dare una svolta al Centro Destra.
Un successo di Lega e Fratelli d'Italia con Forza Italia significherebbe un segnale molto forte sulla volontà dell'elettorato e di quella che, ritengo, sia ancora una maggioranza che Berlusconi chiama "moderata", ma che mi piace definire "conservatrice".
Una maggioranza nella quale cerca di attingere Renzi con iniziative attrattive come la polemica con i sindacati, ma che Renzi non può interpretare quando aumenta le tasse, propone lo ius soli o le unioni omosessuali, conferma l'adesione all'euro.
Una battaglia su questi temi, ancorchè non strettamente locali, può creare i presupposti per una rivincita annunciata, che ci sarà comunque, ma che può arrivare prima di quanto si possa pensare, evitando i danni di un prolungato cinguettio renziano.
Ma quell'anno si svolsero anche le elezioni presidenziali negli Stati Uniti dove LBJ travolse Barry Goldwater, campione della Destra.
Il risultato non diede adito a dubbi e i democratici conquistarono il Congresso a piene mani.
I Repubblicani sembravano allo sbando.
Eppure da quella sconfitta nacque il successo degli anni settanta e ottanta.
Dopo quella sconfitta i Repubblicani vinsero la Casa Bianca sette volte contro i cinque dei democratici, conquistando anche la maggioranza al Congresso o in un suo ramo.
La reazione dei Repubblicani permise loro una rivincita cui mai avrebbero pensato dopo il lungo regno democratico dei Roosevelt e Truman.
In Italia la sconfitta patita alle europee dal Centro Destra può essere la chiave di volta per una rivincita che sia ben più corposa dei Governi di Berlusconi.
Renzi dimostra tutta la sua evanescenza, con un governo di basso profilo, chiacchiere a non finire, ma nei fatti un peggioramento delle condizioni di vita degli Italiani.
Di tutti gli Italiani, inclusi quelli che si ostinano stolidamente a votarlo ed a concedergli fiducia.
Il debito pubblico, ereditato dal consociativismo dc-pci-psi, è un fardello che se Berlusconi ha contenuto, se, con una politica da taglieggiatori, Monti e Letta hanno contenuto, Renzi sta bellamente appesantendo, spendendo troppo e aumentando le tasse.
E' un gioco destinato al fallimento.
E' da vedere se prima o dopo la ripresa internazionale.
Sì, perchè l'unica carta che può giocare Renzi non dipende da lui, bensì da una ripresa internazionale, che prima o poi arriverà e che trascinerà anche l'Italia, coprendo, ancora una volta, i nostri difetti.
Prima o poi.
Ma il Centro Destra non deve affidarsi solo alla buona sorte, ma deve reagire come fecero i Repubblicani dopo il 1964.
Bene la ricerca di una intesa tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Bene anche un padre nobile come Silvio Berlusconi, al quale dobbiamo essere grati per gli ultimi venti anni, ma che sta subendo le ripercussioni delle aggressioni ricevute,e senza idee bislacche sui principi che informano l'elettorato di Centro Destra.
Tocca allora agli elettori, cominciando dalle elezioni di novembre in Emilia Romagna, dare forza alla parte migliore del Centro Destra.
Il voto in regione, in questa regione, non serve per dare un presidente alternativo alla solita giunta comunista (quelli hanno una base che, come ha detto Salvini, voterebbe anche un posacenere) ma serve per dare una svolta al Centro Destra.
Un successo di Lega e Fratelli d'Italia con Forza Italia significherebbe un segnale molto forte sulla volontà dell'elettorato e di quella che, ritengo, sia ancora una maggioranza che Berlusconi chiama "moderata", ma che mi piace definire "conservatrice".
Una maggioranza nella quale cerca di attingere Renzi con iniziative attrattive come la polemica con i sindacati, ma che Renzi non può interpretare quando aumenta le tasse, propone lo ius soli o le unioni omosessuali, conferma l'adesione all'euro.
Una battaglia su questi temi, ancorchè non strettamente locali, può creare i presupposti per una rivincita annunciata, che ci sarà comunque, ma che può arrivare prima di quanto si possa pensare, evitando i danni di un prolungato cinguettio renziano.
domenica 2 novembre 2014
La presa in giro di "Triton"
Da ieri è iniziata l'operazione Triton, sotto l'egida di Frontex, che, secondo Alfano, dovrebbe rimpiazzare Mare Nostrum.
Alfano è subito smentito, visto che la nuova operazione svolgerà la sua attività entro 30 miglia dalle coste italiane ed è stato chiaramente detto che l'Italia sarà "obbligata" a prestare ugualmente soccorso, come prima.
Così come i clandestini recuperati da Triton, saranno portati sul nostro territorio.
Allora si dica chiaramente che vogliono perpetuare l'invasione, da contenere in una terra cuscinetto: l'Italia.
Per questo nè Mare Nostrum, nè Triton, essendo ambedue strumenti che violano la nostra Identità, la nostra Sovranità e la nostra Integrità.
L'unica risposta valida era e resta il respingimento.
Alfano è subito smentito, visto che la nuova operazione svolgerà la sua attività entro 30 miglia dalle coste italiane ed è stato chiaramente detto che l'Italia sarà "obbligata" a prestare ugualmente soccorso, come prima.
Così come i clandestini recuperati da Triton, saranno portati sul nostro territorio.
Allora si dica chiaramente che vogliono perpetuare l'invasione, da contenere in una terra cuscinetto: l'Italia.
Per questo nè Mare Nostrum, nè Triton, essendo ambedue strumenti che violano la nostra Identità, la nostra Sovranità e la nostra Integrità.
L'unica risposta valida era e resta il respingimento.
sabato 1 novembre 2014
Nuovo incontro Berlusconi-Renzi
Ultima ora.
Sembra imminente un nuovo faccia a faccia tra il premier e Berlusconi , notizia attendibilissima (da fonti autorevoli), si terrà la prossima settimana, probabilmente mercoledì. Berlusconi è pronto ad accontentare il segretario del Pd sul premio di maggioranza alla lista e non più alla coalizione nella nuova legge elettorale, anche se questo potrebbe comportare l'uscita di Denis Verdini....
Una scelta che sembra suicida, visti i sondaggi, ma che il leader di ForzaItalia è costretto a fare perché vuole a tutti i costi evitare le elezioni politiche anticipate.
Garantendo al segretario del Pd l’ ok al premio alla lista e non più alla coalizione nell'Italicum.
Un cambiamento di rotta molto pericoloso, in questo momento, visti i sondaggi che danno i dem oltre il 40% e gli azzurri sotto il 20. Ma a noi in questo momento serve stabilità, anche perché non siamo pronti per le elezioni politiche (che il premier minaccia).
E per evitare il ritorno alle urne sembra che la Dirigenza di FI sia pronta a tutto, anche ad accontentare Renzi su un punto che rischia di far saltare per aria il nascente Centrodestra , contrari al momento a formare una lista unica di Centrodestra che si contrapponga al Pd o Partito della Nazione
Per fare tutto ciò serve tempo e quindi Berlusconi si prepara a dire sì a Renzi, sul premio alla lista nella nuova legge elettorale, pur di salvare il Patto del Nazareno e allontanare il pericolo elezioni
Infine Forza Italia non vuole restare fuori dal processo delle riforme, non vuole che a cambiare l'Italia sia solo Renzi e quindi siamo costretti (non so da chi) ad accetta punti che non condividiamo pur di poter dire di essere stati della partita.
Sembra imminente un nuovo faccia a faccia tra il premier e Berlusconi , notizia attendibilissima (da fonti autorevoli), si terrà la prossima settimana, probabilmente mercoledì. Berlusconi è pronto ad accontentare il segretario del Pd sul premio di maggioranza alla lista e non più alla coalizione nella nuova legge elettorale, anche se questo potrebbe comportare l'uscita di Denis Verdini....
Una scelta che sembra suicida, visti i sondaggi, ma che il leader di ForzaItalia è costretto a fare perché vuole a tutti i costi evitare le elezioni politiche anticipate.
Garantendo al segretario del Pd l’ ok al premio alla lista e non più alla coalizione nell'Italicum.
Un cambiamento di rotta molto pericoloso, in questo momento, visti i sondaggi che danno i dem oltre il 40% e gli azzurri sotto il 20. Ma a noi in questo momento serve stabilità, anche perché non siamo pronti per le elezioni politiche (che il premier minaccia).
E per evitare il ritorno alle urne sembra che la Dirigenza di FI sia pronta a tutto, anche ad accontentare Renzi su un punto che rischia di far saltare per aria il nascente Centrodestra , contrari al momento a formare una lista unica di Centrodestra che si contrapponga al Pd o Partito della Nazione
Per fare tutto ciò serve tempo e quindi Berlusconi si prepara a dire sì a Renzi, sul premio alla lista nella nuova legge elettorale, pur di salvare il Patto del Nazareno e allontanare il pericolo elezioni
Infine Forza Italia non vuole restare fuori dal processo delle riforme, non vuole che a cambiare l'Italia sia solo Renzi e quindi siamo costretti (non so da chi) ad accetta punti che non condividiamo pur di poter dire di essere stati della partita.
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