Oggi 4 novembre, è una data che mi piace ricordare e che rappresenta un passaggio essenziale per la Storia Patria.
Un'altra ricorrenza che non è più celebrata con il giorno di Festa, risultando "spostata" alla prima domenica di novembre.
Una autentica bestemmia nei confronti della Patria, una blasfemia operata da quanti, oggi, sbandierano la loro millantata italianità assieme ad un Tricolore e ad un Inno Nazionale che hanno sempre rifiutato.
E, nei fatti, lasciando da due anni i nostri Marò nelle mani dei sequestratori indiani, continuano ad offendere.
Se, dunque, il 28 ottobre diventa attuale per il suo indissolubile legame con le prime leggi di tutela del lavoro e dei lavoratori, il 4 novembre rappresenta l'unica, vera data possibile per una Festa Nazionale, riducendo ai soli altoatesini gli unici a non sentirvisi rappresentati.
Anche se l'Italia di oggi preferisce date ... partigiane come il 25 aprile e il 2 giugno, il 4 novembre, essendo la ricorrenza dell'unica Vittoria delle Armi Italiane in una guerra plurale (perchè in confronti individuali o ristretti abbiamo vinto anche altre due guerre di Indipendenza contro l'Austria per merito degli Alleati: la Francia di Napoleone III e la Prussia di Bismarck), la Vittoria del 1918 fu una vittoria tutta Italiana, non essendovi stato alcun contributo fattivo da parte degli alleati di allora.
Fu una vittoria che, per la prima e unica volta (se escludiamo i campionati del mondo di calcio ...) ha unito nella sofferenza e nella gioia tutta l'Italia.
Le precedenti guerre di Indipendenza, infatti, furono una questione essenzialmente del Nord, come nel Nord fu combattuta la guerra fratricida del 1943-1945 , più che altro a rimorchio dei rispettivi alleati.
Nella Grande Guerra, invece, migliaia di Italiani del Sud combatterono per il confine Nord e per riportare in Italia Trento e Trieste (e con il pensiero rivolto anche a Fiume, Istria e Dalmazia che erano e restano nel nostro cuore come parte integrante della Nazione Italiana e, sono convito, prima o poi torneranno a farne parte anche giuridicamente).
Una data, quindi, il 4 novembre da ricordare come unica, vera Festa Nazionale e che, in quanto tale, meriterebbe di essere ripristinata al posto di due celebrazioni che dividono gli Italiani e che non potranno mai essere quella Festa Nazionale riconosciuta e condivisa che a noi manca.
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