Non bastava un Presidente Berlusconi, accerchiato e consigliato (male, malissimo, con tanto di invito a cena per il signor Guadagno) da chi sa solo ossequiare e leccare.
Non bastava una Forza Italia che applaude giuliva l'onorevole Carfagna che propone un disegno di legge per assecondare i capricci degli omosessuali ?
Non bastava una animalista come l'onorevole Brambilla che adesso vorrebbe il carcere per chi mangia il coniglio ?
No, non bastava.
Persino l'onorevole Gelmini (che stimavo e consideravo una delle teste pensanti di Forza Italia) si è lasciata andare dichiarando che il loro modello è Sarkozy non Marine Le Pen.
Ma nessuno le ha detto che Sarkozy ha potuto conquistare una grande vittoria alle provinciali francesi solo perchè ha rifiutato ogni apparentamento con la sinistra ed ha sposato le tesi di Marine Le Pen su immigrazioni e Identità Nazionale ?
Così Forza Italia, schizzinosa e radical chic (poco chic e troppo radical) continuerà a perdere voti e ... meno male che ancora alcuni lo dicono a testa alta
martedì 31 marzo 2015
sabato 28 marzo 2015
Solo Fumo negli occhi
La stampa di regime strombazza ai quattro venti i "risultati positivi" in economia.
Nuovi contratti a tempo indeterminato, "segnali" di "ripresa", ottimismo registrato dalle statistiche.
Tacciono invece sulle cause di questa ritrovata visione rosea sul futuro e quando uno, anche se si chiama Draghi, le rivela, le sue parole, solitamente onorate dei titoloni di prima pagina, vengono relegate nelle pagine interne e, spesso, neppure citate per riportare altre parti del discorso, meno compromettenti.
Ma Draghi ha detto una verità inconfutabile.
Quei "segnali" di ripresa derivano essenzialmente da tre fattori:
- il calo del prezzo del petrolio
- il calo dell'euro
- l'acquisto massiccio di titoli di stato da parte della BCE.
Nessuno, NESSUNO !, di quei fattori deriva da un'azione del governo Renzi.
Gli sbandieratissimi 79mila nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato sono nei primi due mesi dell'anno, prima che cominciasse ad entrare in vigore il Giobàt di Renzi.
Renzi è stato capace solo di aumentare il debito pubblico e le tasse (sui fondi pensione come sui risparmi) oltre a proporre una attività legislativa finalizzata solo a puntellare il suo potere (legge elettorale macchinosa e cervellotica, riforme istituzionale che tolgono al Popolo la possibilità di eleggere i senatori e i consiglieri provinciali per trasformarli in organismi di nominati) provvedimenti tesi ad accattivarsi i voti di lobbies tanto potenti quanto devastanti per il tessuto sociale e morale della Nazione.
Renzi ha un solo elemento a suo favore: il fondoschiena.
Gli è infatti riuscito quello che non è riuscito a Letta e Monti: essere a palazzo Chigi nel momento in cui l'economia mondiale sta riemergendo e trascina, inevitabilmente, l'Italia che verrebbe trainata ugualmente con chiunque altro o anche senza alcun governo.
Quando il petrolio tornerà ad aumentare, l'euro recupererà sul dollaro e Draghi non potrà più acquistare titoli di stato anche usando i soldi altrui, resteremo con una politica macchinosa e cervellotica nelle sue strutture, con un senato di nominati, con un debito pubblico gonfiato a dismisura e delle tasse oppressivo che neppure lo Sceriffo di Nottingham avrebbe mai sognato di imporre.
E tutti quelli che avranno sostenuto Renzi con il loro voto si sveglieranno.
Ma sarà troppo tardi, perchè contro Renzi bisogna agire subito, sostenendo e creando un opposizione reale.
Nuovi contratti a tempo indeterminato, "segnali" di "ripresa", ottimismo registrato dalle statistiche.
Tacciono invece sulle cause di questa ritrovata visione rosea sul futuro e quando uno, anche se si chiama Draghi, le rivela, le sue parole, solitamente onorate dei titoloni di prima pagina, vengono relegate nelle pagine interne e, spesso, neppure citate per riportare altre parti del discorso, meno compromettenti.
Ma Draghi ha detto una verità inconfutabile.
Quei "segnali" di ripresa derivano essenzialmente da tre fattori:
- il calo del prezzo del petrolio
- il calo dell'euro
- l'acquisto massiccio di titoli di stato da parte della BCE.
Nessuno, NESSUNO !, di quei fattori deriva da un'azione del governo Renzi.
Gli sbandieratissimi 79mila nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato sono nei primi due mesi dell'anno, prima che cominciasse ad entrare in vigore il Giobàt di Renzi.
Renzi è stato capace solo di aumentare il debito pubblico e le tasse (sui fondi pensione come sui risparmi) oltre a proporre una attività legislativa finalizzata solo a puntellare il suo potere (legge elettorale macchinosa e cervellotica, riforme istituzionale che tolgono al Popolo la possibilità di eleggere i senatori e i consiglieri provinciali per trasformarli in organismi di nominati) provvedimenti tesi ad accattivarsi i voti di lobbies tanto potenti quanto devastanti per il tessuto sociale e morale della Nazione.
Renzi ha un solo elemento a suo favore: il fondoschiena.
Gli è infatti riuscito quello che non è riuscito a Letta e Monti: essere a palazzo Chigi nel momento in cui l'economia mondiale sta riemergendo e trascina, inevitabilmente, l'Italia che verrebbe trainata ugualmente con chiunque altro o anche senza alcun governo.
Quando il petrolio tornerà ad aumentare, l'euro recupererà sul dollaro e Draghi non potrà più acquistare titoli di stato anche usando i soldi altrui, resteremo con una politica macchinosa e cervellotica nelle sue strutture, con un senato di nominati, con un debito pubblico gonfiato a dismisura e delle tasse oppressivo che neppure lo Sceriffo di Nottingham avrebbe mai sognato di imporre.
E tutti quelli che avranno sostenuto Renzi con il loro voto si sveglieranno.
Ma sarà troppo tardi, perchè contro Renzi bisogna agire subito, sostenendo e creando un opposizione reale.
venerdì 27 marzo 2015
Perchè no al "Reato di omicidio stradale"
Ad ogni morto a seguito di un incidente stradale, si torna a parlare di creare una nuova tipologia di reato: l'omicidio stradale.
Ho il massimo rispetto e comprensione per chi ha avuto un proprio affetto spezzato in un incidente stradale e capisco la loro rabbia e la loro aspirazione ad una "vendetta" (anche se rifiutano di considerarla tale).
"Non solo la capisco ma la approvo: è giusto che chi uccide un'altra persona paghi e paghi tutto".
Ma non istituendo un altro reato che si aggiungerebbe a quello di stalking ed a quelli che vorrebbero configurare di "negazionismo", "femminicidio" ed "omofobia".
Creare nuovi reati, oltre ad appesantire il nostro codice ed a consegnare ancor più potere ai magistrati (e già queste sono motivazioni sufficienti per ambire a ridurre le previsioni di reato, non ad aumentarle) non porrebbe fine al reato che si vuole colpire.
L'omicidio e il furto sono reati e punibili dalla notte dei tempi, ma gli assassini e i ladri continuano ad esistere.
Se si vuole difendere la società dai pirati della strada come dagli assassini (e non fa alcuna differenza che uccidano una donna, un omosessuale, un ebreo o un uomo che non appartenga a nessuna delle categorie "protette") è necessario fare in modo che i magistrati cessino di interpretare le leggi con il filtro della loro personale ideologia e che i rei scontino, fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno, la pena per intero.
Senza di ciò possono rendere reato qualunque fatto, ma continuerà ad essere compiuto e non si porrà la società al riparo da eventuali reiterazioni.
Ho il massimo rispetto e comprensione per chi ha avuto un proprio affetto spezzato in un incidente stradale e capisco la loro rabbia e la loro aspirazione ad una "vendetta" (anche se rifiutano di considerarla tale).
"Non solo la capisco ma la approvo: è giusto che chi uccide un'altra persona paghi e paghi tutto".
Ma non istituendo un altro reato che si aggiungerebbe a quello di stalking ed a quelli che vorrebbero configurare di "negazionismo", "femminicidio" ed "omofobia".
Creare nuovi reati, oltre ad appesantire il nostro codice ed a consegnare ancor più potere ai magistrati (e già queste sono motivazioni sufficienti per ambire a ridurre le previsioni di reato, non ad aumentarle) non porrebbe fine al reato che si vuole colpire.
L'omicidio e il furto sono reati e punibili dalla notte dei tempi, ma gli assassini e i ladri continuano ad esistere.
Se si vuole difendere la società dai pirati della strada come dagli assassini (e non fa alcuna differenza che uccidano una donna, un omosessuale, un ebreo o un uomo che non appartenga a nessuna delle categorie "protette") è necessario fare in modo che i magistrati cessino di interpretare le leggi con il filtro della loro personale ideologia e che i rei scontino, fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno, la pena per intero.
Senza di ciò possono rendere reato qualunque fatto, ma continuerà ad essere compiuto e non si porrà la società al riparo da eventuali reiterazioni.
mercoledì 25 marzo 2015
Chi è causa del suo male pianga se stesso...
Conan Doyle faceva dire al suo Sherlock Holmes che una coincidenza è solo una coincidenza, ma due coincidenze diventano una possibilità.
Berlusconi, sempre più stretto in un circolo che non mi sembra proprio magico visti i risultati, non scordiamo che tempo fa la signorina Pascale invitò a cena il signor Guadagno.
Così ci giocammo qualche centinaio di migliaio di voti passati a Salvini.
Adesso la signora Carfagna annuncia giuliva un suo disegno di legge per i "diritti" degli omosessuali.
Ma quali "diritti"?
Gli omosessuali, in quanto tali, non hanno diritto ad alcun diritto speciale.
Gli unici diritti riconosciuti e riconoscibili sono quelli per tutti i cittadini.
Se la signora Carfagna riuscirà a convincere il Cav a sostenere questa ennesima fola, altre centinaia di migliaia di voti se ne voleranno via, dando il colpo di grazia ad una già barcollante Forza Italia.
Senza acquistarne neppure uno.
Perchè gli "omofobi" non voteranno più per chi propone una società alla deriva, ma gli "omolatri" sono sempre stati dall'altra parte (come una volta, quando era in forma, disse lo stesso Cav ...).
Berlusconi, sempre più stretto in un circolo che non mi sembra proprio magico visti i risultati, non scordiamo che tempo fa la signorina Pascale invitò a cena il signor Guadagno.
Così ci giocammo qualche centinaio di migliaio di voti passati a Salvini.
Adesso la signora Carfagna annuncia giuliva un suo disegno di legge per i "diritti" degli omosessuali.
Ma quali "diritti"?
Gli omosessuali, in quanto tali, non hanno diritto ad alcun diritto speciale.
Gli unici diritti riconosciuti e riconoscibili sono quelli per tutti i cittadini.
Se la signora Carfagna riuscirà a convincere il Cav a sostenere questa ennesima fola, altre centinaia di migliaia di voti se ne voleranno via, dando il colpo di grazia ad una già barcollante Forza Italia.
Senza acquistarne neppure uno.
Perchè gli "omofobi" non voteranno più per chi propone una società alla deriva, ma gli "omolatri" sono sempre stati dall'altra parte (come una volta, quando era in forma, disse lo stesso Cav ...).
lunedì 23 marzo 2015
Cronaca di una civiltà morente
La cronaca quotidiana, le notizie dei giornali, giornali radio, telegiornali, offrono uno spaccato del viale del tramonto della nostra Civiltà.
Ieri ne Il Giornale, ho letto di una occupazione importante affidata dal governo ad un comitato (immagino lautamente stipendiato ...) : redigere le linee guida per un linguaggio rispettoso di entrambi i generi.
Sappiamo che i dipendenti pubblici sono in abbondante sovrannumero, esattamente come debordante è il debito pubblico.
Si potrebbe immaginare che i dipendenti pubblici venissero utilizzati al meglio, ma evidentemente così non è e si istituisce un comitato che deve deliberare sul sesso degli angeli.
Ieri ne Il Giornale, ho letto di una occupazione importante affidata dal governo ad un comitato (immagino lautamente stipendiato ...) : redigere le linee guida per un linguaggio rispettoso di entrambi i generi.
Sappiamo che i dipendenti pubblici sono in abbondante sovrannumero, esattamente come debordante è il debito pubblico.
Si potrebbe immaginare che i dipendenti pubblici venissero utilizzati al meglio, ma evidentemente così non è e si istituisce un comitato che deve deliberare sul sesso degli angeli.
Nella stessa giornata il giornale radio delle sette del mattino annunciava che i decreti attuativi per il Giobàt di Renzi sono fermi perchè la ragioneria di stato non li passa mancando la copertura.
E aggiungeva che per evitare aumento dell'iva e delle accise sulla benzina il governo dovrà trovare dieci miliardi di euro, da tagliare dalla spesa pubblica.
Seeee , questo governo che la spesa pubblica pensa solo ad aumentare ?
Ma il governo si preoccupa di dire "avvocata" anzichè "avvocatessa" o "cittadinanza" invece del maschile "cittadini", come da tabella a lato scansionata da Il Giornale del 22 marzo 2015, pagina 7.
Il giorno prima, poi, un telegiornale annunciava come l'abbigliamento e il comportamento maschile fosse sempre più influenzato dalla moda femminile e si compiaceva nel mostrare uomini (?) che si accrocchiavano (non ricordo la definizione francese dell'acconciatura) i capelli come una vamp del teleschermo o che si esibivano in passerella con le gonne, spacchi e mini incluse: uno spettacolo per pervertiti.
Il servizio concludeva: il prossimo passo saranno i tacchi a spillo ...
Sono sempre più contento di compiere il prossimo anno un età della ragione, presumibilmente vedrò solo l'inizio della fine di questa Civiltà che ha "un grande avvenire dietro le spalle".
Nel frattempo posso solo, amaramente, dire "ha da venì il Califfo", giusto per togliermi il gusto di vedere da chi e come verrebbero affrontate le sanguinarie armate dell'Isis.
A colpi di gonne e tacchi a spillo ?
O disquisendo sull'uso del maschile e del femminile ?
E aggiungeva che per evitare aumento dell'iva e delle accise sulla benzina il governo dovrà trovare dieci miliardi di euro, da tagliare dalla spesa pubblica.
Seeee , questo governo che la spesa pubblica pensa solo ad aumentare ?
Ma il governo si preoccupa di dire "avvocata" anzichè "avvocatessa" o "cittadinanza" invece del maschile "cittadini", come da tabella a lato scansionata da Il Giornale del 22 marzo 2015, pagina 7.
Il giorno prima, poi, un telegiornale annunciava come l'abbigliamento e il comportamento maschile fosse sempre più influenzato dalla moda femminile e si compiaceva nel mostrare uomini (?) che si accrocchiavano (non ricordo la definizione francese dell'acconciatura) i capelli come una vamp del teleschermo o che si esibivano in passerella con le gonne, spacchi e mini incluse: uno spettacolo per pervertiti.
Il servizio concludeva: il prossimo passo saranno i tacchi a spillo ...
Sono sempre più contento di compiere il prossimo anno un età della ragione, presumibilmente vedrò solo l'inizio della fine di questa Civiltà che ha "un grande avvenire dietro le spalle".
Nel frattempo posso solo, amaramente, dire "ha da venì il Califfo", giusto per togliermi il gusto di vedere da chi e come verrebbero affrontate le sanguinarie armate dell'Isis.
A colpi di gonne e tacchi a spillo ?
O disquisendo sull'uso del maschile e del femminile ?
sabato 21 marzo 2015
Le mani di Renzi sugli appalti
Lupi costretto alle dimissioni senza neppure essere indagato.
Non possiamo consentire che un magistrato possa, indagando qualcuno, decidere chi possa essere o continuare ad essere ministro e chi no, chi possa essere sindaco, parlamentare, consigliere o anche solo candidato.
Ancor meno possiamo consentire che una intercettazione diffusa ad arte costringa qualcuno alle dimissioni o a non candidarsi quando non è neppure indagato.
Lupi non mi piace!
"Non dimentico che ha abbandonato Berlusconi nel momento del bisogno per tenersi una poltrona che oggi gli hanno sfilato".
Lupi merita l'oblio politico ed elettorale, ma il problema, oggi, è il vilipendio della Sovranità Popolare.
Perchè, del resto, chi decide che una intercettazione sia diffusa e un'altra no ?
Chi decide se un ministro chiacchierato - ma non indagato ! - debba dimettersi (vedi Lupi) e altri no (vedi Poletti e Boschi) ?
Perchè le parole di Lupi intercettato sono meschine, ma perchè per il caso Poletti-Buzzi e quello Boschi padre e figlia è tutto finito nel silenzio e per Lupi padre e figlio si è sollevato un polverone così micidiale da non lasciare scampo a Lupi ?
E mentre Alfano si barrica sulla sua poltrona abbandonando, uno alla volta, i suoi alleati, Renzi, con l'interim e presumibilmente dopo con la nomina di un suo sodale, mette le mani anche sul ministero degli appalti pubblici.
Non possiamo consentire che un magistrato possa, indagando qualcuno, decidere chi possa essere o continuare ad essere ministro e chi no, chi possa essere sindaco, parlamentare, consigliere o anche solo candidato.
Ancor meno possiamo consentire che una intercettazione diffusa ad arte costringa qualcuno alle dimissioni o a non candidarsi quando non è neppure indagato.
Lupi non mi piace!
"Non dimentico che ha abbandonato Berlusconi nel momento del bisogno per tenersi una poltrona che oggi gli hanno sfilato".
Lupi merita l'oblio politico ed elettorale, ma il problema, oggi, è il vilipendio della Sovranità Popolare.
Perchè, del resto, chi decide che una intercettazione sia diffusa e un'altra no ?
Chi decide se un ministro chiacchierato - ma non indagato ! - debba dimettersi (vedi Lupi) e altri no (vedi Poletti e Boschi) ?
Perchè le parole di Lupi intercettato sono meschine, ma perchè per il caso Poletti-Buzzi e quello Boschi padre e figlia è tutto finito nel silenzio e per Lupi padre e figlio si è sollevato un polverone così micidiale da non lasciare scampo a Lupi ?
E mentre Alfano si barrica sulla sua poltrona abbandonando, uno alla volta, i suoi alleati, Renzi, con l'interim e presumibilmente dopo con la nomina di un suo sodale, mette le mani anche sul ministero degli appalti pubblici.
mercoledì 18 marzo 2015
Da "Innocente a Mostro"
Lunedì e martedì telegiornali, giornali radio e quotidiani hanno commentato e declinato le motivazioni con le quali è stato condannato Stasi per l'omicidio di Garlasco, dopo che altre due corti lo avevano pienamente assolto.
Non è mia intenzione valutare nel merito la colpevolezza o l'innocenza di Stasi, non sono appassionato di cronaca nera reale (mentre adoro i gialli di fantasia).
Evidenzio come, per un evento accaduto otto anni fa, quindi "a bocce ferme", dei giudici abbiano deciso in un modo e altri giudici in modo diametralmente opposto, anzi hanno espressamente evidenziato errori nelle indagini e nei giudizi.
Ma i fatti sono sempre quelli: Stasi due volte innocente, è stato trasformato con questa ultima sentenza in un abominevole mostro.
Come possiamo avere fiducia in questi magistrati e in questa giustizia ?
Non possiamo.
A meno che chi sbaglia (e qui più che un errore è una colpa grave) non sia punito, personalmente (non che sia lo stato, cioè noi con le nostre tasse, a pagare per gli errori altrui: quando mai accade in un ambiente lavorativo ?) e duramente.
Ma chi punire ?
I giudici che per due volte lo hanno assolto o quelli che l'hanno condannato ?
Ecco il grave vulnus causato da questa e tante altre vicende analoghe: non lo sappiamo.
Ci sarebbe, in questo caso, una terza via: la colpevolezza non è certa al di là di ogni ragionevole dubbio.
Allora, in questo caso, Stasi non dovrebbe andare in galera, perchè un principio antico di giustizia afferma che è meglio un colpevole libero, di un innocente in galera.
Ma così, adesso, tutti noi rimaniamo con una fiducia sempre più ridotta verso una magistratura che con simili sentenze contrastanti delegittima se stessa e tutta la giustizia italiana.
Non è mia intenzione valutare nel merito la colpevolezza o l'innocenza di Stasi, non sono appassionato di cronaca nera reale (mentre adoro i gialli di fantasia).
Evidenzio come, per un evento accaduto otto anni fa, quindi "a bocce ferme", dei giudici abbiano deciso in un modo e altri giudici in modo diametralmente opposto, anzi hanno espressamente evidenziato errori nelle indagini e nei giudizi.
Ma i fatti sono sempre quelli: Stasi due volte innocente, è stato trasformato con questa ultima sentenza in un abominevole mostro.
Come possiamo avere fiducia in questi magistrati e in questa giustizia ?
Non possiamo.
A meno che chi sbaglia (e qui più che un errore è una colpa grave) non sia punito, personalmente (non che sia lo stato, cioè noi con le nostre tasse, a pagare per gli errori altrui: quando mai accade in un ambiente lavorativo ?) e duramente.
Ma chi punire ?
I giudici che per due volte lo hanno assolto o quelli che l'hanno condannato ?
Ecco il grave vulnus causato da questa e tante altre vicende analoghe: non lo sappiamo.
Ci sarebbe, in questo caso, una terza via: la colpevolezza non è certa al di là di ogni ragionevole dubbio.
Allora, in questo caso, Stasi non dovrebbe andare in galera, perchè un principio antico di giustizia afferma che è meglio un colpevole libero, di un innocente in galera.
Ma così, adesso, tutti noi rimaniamo con una fiducia sempre più ridotta verso una magistratura che con simili sentenze contrastanti delegittima se stessa e tutta la giustizia italiana.
lunedì 16 marzo 2015
Un Nuovo Centro Destra che sappia dire "Me ne frego"
La sinistra e le consorterie finanziarie internazionali che dirigono la politica italiana hanno così paura di un nuovo Centro Destra, con persone coerenti, da cercare una nuova sponda, prima impensabile.
Evidentemente l'aver provocato l'ennesima finiata (dopo Fini e Alfano) con Tosi non deve essere ritenuto sufficiente per dormire sonni tranquilli e così stanno orchestrando una campagna di stampa per indurre Berlusconi, l'odiato e deriso Cavaliere, ad abbandonare l'alleanza con la Lega per abbracciare l'impossibile causa della corsa a perdere (a far perdere, più che altro) di Tosi.
Leggo e ascolto per radio commenti che si possono riassumere così: Berlusconi è irritato per l'autonomia di Salvini e preoccupato per la crescita della Lega così potrebbe decidere di sostenere Tosi nel quadro di una alleanza "moderata" con Alfano e Passera.
In questo quadro la pedina di scambio sarebbe la Campania.
Far perdere il Veneto a Zaia ed alla Lega e in cambio verrebbe concessa la Campania al berlusconiano socialista Caldoro, anche perchè il vincitore delle "primarie" comunista è quel tal De Luca, inviso a Renzi e con la spada di Damocle della Severino sulla testa.
Non dubito che, in Forza Italia, ci sia una parte dei dirigenti, che verrebbero naturalmente messi in disparte nella Nuova Alleanza a primato leghista, che preferirebbe tradire l'elettorato e stringere accordi contro natura con Renzi e la sinistra.
E qui è la prova di resistenza della Nuova Destra.
Saper dire: me ne frego !
Me ne frego se Forza Italia sarà così irretita dai suoi dirigenti fraudolenti da scegliere Tosi.
Me ne frego se con tale scelta regaleremo il Veneto ai comunisti.
Me ne frego se i "moderati" stringeranno un accordo con i comunisti.
Me ne frego e continuo per la strada che ho intrapreso, quella strada che dice pane al pane e vino al vino sui tempi che sono importanti per la vita dei cittadini.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro l'euro e per la Sovranità Nazionale.
Me ne frego e continuo al mia battaglia contro la deriva morale che quello stesso parlamento europeo che vuole cancellare le Nazioni ha posto come "diritto umano" perchè solo con solide fondamenta morale, le stesse che appartengono alla nostra Tradizione, possiamo ricostruire il tessuto connettivo di una società civile.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro l'immigrazione, i clandestini, il barbaro ius soli, perchè credo nella Identità di una Nazione e nella difesa del nostro tradizionale modello di vita.
Me ne frego e continuo nella battaglia contro lo stato padrone e predone, perchè i guadagni di un cittadino devono prevalentemente rimanere nelle tasche di chi li produce che è poi l'unico a saperli spendere nel modo migliore, senza farseli taglieggiare con tasse fuori da ogni legittimità.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro la criminalità dilagante, ignorata da chi vive al riparo degli scudi formati dalle migliaia di uomini delle Forze dell'Ordine distolti dal servizio per fornire scorte a personaggi che non le meritano e che, se fossero convinti delle loro idee, avrebbero anche il coraggio di presentarsi senza nascondersi dietro coraggiosi servitori di uno stato che non li merita.
Me ne frego e continuo la mia battaglia per una rivoluzione nella giustizia, nell'istruzione, nella sanità, perchè siano al servizio dei cittadini e non di una ideologia o di un facile clientelismo elettorale.
Dal Nuovo Centro Destra mi aspetto questo colpo di reni, a prescindere dalle scelte altrui e dalle infidi politiche eterodirette dalle consorterie finanziarie internazionali che non vogliono un'Italia in piedi, ma sempre e solo in ginocchio, prona e suddita.
Evidentemente l'aver provocato l'ennesima finiata (dopo Fini e Alfano) con Tosi non deve essere ritenuto sufficiente per dormire sonni tranquilli e così stanno orchestrando una campagna di stampa per indurre Berlusconi, l'odiato e deriso Cavaliere, ad abbandonare l'alleanza con la Lega per abbracciare l'impossibile causa della corsa a perdere (a far perdere, più che altro) di Tosi.
Leggo e ascolto per radio commenti che si possono riassumere così: Berlusconi è irritato per l'autonomia di Salvini e preoccupato per la crescita della Lega così potrebbe decidere di sostenere Tosi nel quadro di una alleanza "moderata" con Alfano e Passera.
In questo quadro la pedina di scambio sarebbe la Campania.
Far perdere il Veneto a Zaia ed alla Lega e in cambio verrebbe concessa la Campania al berlusconiano socialista Caldoro, anche perchè il vincitore delle "primarie" comunista è quel tal De Luca, inviso a Renzi e con la spada di Damocle della Severino sulla testa.
Non dubito che, in Forza Italia, ci sia una parte dei dirigenti, che verrebbero naturalmente messi in disparte nella Nuova Alleanza a primato leghista, che preferirebbe tradire l'elettorato e stringere accordi contro natura con Renzi e la sinistra.
E qui è la prova di resistenza della Nuova Destra.
Saper dire: me ne frego !
Me ne frego se Forza Italia sarà così irretita dai suoi dirigenti fraudolenti da scegliere Tosi.
Me ne frego se con tale scelta regaleremo il Veneto ai comunisti.
Me ne frego se i "moderati" stringeranno un accordo con i comunisti.
Me ne frego e continuo per la strada che ho intrapreso, quella strada che dice pane al pane e vino al vino sui tempi che sono importanti per la vita dei cittadini.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro l'euro e per la Sovranità Nazionale.
Me ne frego e continuo al mia battaglia contro la deriva morale che quello stesso parlamento europeo che vuole cancellare le Nazioni ha posto come "diritto umano" perchè solo con solide fondamenta morale, le stesse che appartengono alla nostra Tradizione, possiamo ricostruire il tessuto connettivo di una società civile.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro l'immigrazione, i clandestini, il barbaro ius soli, perchè credo nella Identità di una Nazione e nella difesa del nostro tradizionale modello di vita.
Me ne frego e continuo nella battaglia contro lo stato padrone e predone, perchè i guadagni di un cittadino devono prevalentemente rimanere nelle tasche di chi li produce che è poi l'unico a saperli spendere nel modo migliore, senza farseli taglieggiare con tasse fuori da ogni legittimità.
Me ne frego e continuo la mia battaglia contro la criminalità dilagante, ignorata da chi vive al riparo degli scudi formati dalle migliaia di uomini delle Forze dell'Ordine distolti dal servizio per fornire scorte a personaggi che non le meritano e che, se fossero convinti delle loro idee, avrebbero anche il coraggio di presentarsi senza nascondersi dietro coraggiosi servitori di uno stato che non li merita.
Me ne frego e continuo la mia battaglia per una rivoluzione nella giustizia, nell'istruzione, nella sanità, perchè siano al servizio dei cittadini e non di una ideologia o di un facile clientelismo elettorale.
Dal Nuovo Centro Destra mi aspetto questo colpo di reni, a prescindere dalle scelte altrui e dalle infidi politiche eterodirette dalle consorterie finanziarie internazionali che non vogliono un'Italia in piedi, ma sempre e solo in ginocchio, prona e suddita.
domenica 15 marzo 2015
In veneto con Zaia si può fare, "Mai" con Tosi (Alfano,Fini e Passera), da soli sarebbe meglio
E' tempo di deciderci da che parte stare.
Non tutto il male viene per nuocere, Tosi voltagabbana.
La decisione (non saprei dire quanto autonoma o quanto eterodiretta) di candidarsi a perdere come governatore del Veneto serve unicamente per sottrarre voti a Zaia e favorire la candidata comunista, ma aiuta anche a fare chiarezza.
La Lega, alleata con i Fratelli d'Italia e in parte con Forza Italia, ha voltato pagina e assunto posizioni assolutamente condivisibili per la gran parte dell'elettorato di Centro Destra.
Tosi, dichiarando la sua volontà di allearsi con Alfano (che governa con Renzi) , con Passera (ministro di Monti e collegamento con le consorterie finanziarie internazionali ed antitaliane) e con una Forza Italia "recuperata"... al partito popolare europeo (che comanda sull'unione sovietica europea assieme ai socialisti di Schultz) si dimostra "altro" rispetto al Centro Destra alternativo, distinto e distante dalla sinistra.
Di più, la posizione di Tosi, Alfano, Passera e di una eventuale Forza Italia schierata con loro è funzionale a Renzi al quale vorrebbe regalare il Veneto come Monti regalò (e non perde occasione di ricordarlo) l'Italia.
Monti, infatti, continua a sostenere che solo grazie ai voti che lui ha sottratto alla coalizione di Centro Destra nel 2013 ha impedito a Berlusconi di tornare a vincere.
Infatti il Centro Destra perse il bonus del maggioritario per soli centoventimila voti.
Del resto non ci possono essere posizioni intermedie.
Le tasse o le si amano (sinistra) o le si considerano un male necessario ma da contenere nei minimi termini (Destra).
L'immigrazione o la si accetta favorendo lo ius soli, l'accoglienza, lo sciamare dei clandestini sulla nostra terra con tutte le conseguenze del caso come vuole la sinistra (e Alfano) , o la si contrasta come vogliono gli elettori di centro destra.
L'omosessualità o è normalità o non lo è.
La droga o è un male o non lo è.
Euro sì o euro no.
L'ordine pubblico o deve essere mantenuto reprimendo rapinatori, devastatori di città, lanciatori di estintori, ladri e scippatori, oppure si lasciano i cittadini in balia dei delinquenti.
Tosi ha scelto le posizioni della sinistra, con la foglia di fico del "moderatismo" che da sempre significa cedimento, tristezza e modestia.
Ha fatto chiarezza sulla sua persona e sulle sue scelte.
I Veneti sceglieranno non solo per loro ma anche per tutti noi elettori di Centro Destra, e ci diranno se la fine del tunnel potrà essere vicina (se si vincerà anche contro Tosi, Passera, Alfano e le consorterie internazionali del ppe) o se la marcia sarà ancora lunga e dovremo prepararci ad una guerra di trincea.
Non tutto il male viene per nuocere, Tosi voltagabbana.
La decisione (non saprei dire quanto autonoma o quanto eterodiretta) di candidarsi a perdere come governatore del Veneto serve unicamente per sottrarre voti a Zaia e favorire la candidata comunista, ma aiuta anche a fare chiarezza.
La Lega, alleata con i Fratelli d'Italia e in parte con Forza Italia, ha voltato pagina e assunto posizioni assolutamente condivisibili per la gran parte dell'elettorato di Centro Destra.
Tosi, dichiarando la sua volontà di allearsi con Alfano (che governa con Renzi) , con Passera (ministro di Monti e collegamento con le consorterie finanziarie internazionali ed antitaliane) e con una Forza Italia "recuperata"... al partito popolare europeo (che comanda sull'unione sovietica europea assieme ai socialisti di Schultz) si dimostra "altro" rispetto al Centro Destra alternativo, distinto e distante dalla sinistra.
Di più, la posizione di Tosi, Alfano, Passera e di una eventuale Forza Italia schierata con loro è funzionale a Renzi al quale vorrebbe regalare il Veneto come Monti regalò (e non perde occasione di ricordarlo) l'Italia.
Monti, infatti, continua a sostenere che solo grazie ai voti che lui ha sottratto alla coalizione di Centro Destra nel 2013 ha impedito a Berlusconi di tornare a vincere.
Infatti il Centro Destra perse il bonus del maggioritario per soli centoventimila voti.
Del resto non ci possono essere posizioni intermedie.
Le tasse o le si amano (sinistra) o le si considerano un male necessario ma da contenere nei minimi termini (Destra).
L'immigrazione o la si accetta favorendo lo ius soli, l'accoglienza, lo sciamare dei clandestini sulla nostra terra con tutte le conseguenze del caso come vuole la sinistra (e Alfano) , o la si contrasta come vogliono gli elettori di centro destra.
L'omosessualità o è normalità o non lo è.
La droga o è un male o non lo è.
Euro sì o euro no.
L'ordine pubblico o deve essere mantenuto reprimendo rapinatori, devastatori di città, lanciatori di estintori, ladri e scippatori, oppure si lasciano i cittadini in balia dei delinquenti.
Tosi ha scelto le posizioni della sinistra, con la foglia di fico del "moderatismo" che da sempre significa cedimento, tristezza e modestia.
Ha fatto chiarezza sulla sua persona e sulle sue scelte.
I Veneti sceglieranno non solo per loro ma anche per tutti noi elettori di Centro Destra, e ci diranno se la fine del tunnel potrà essere vicina (se si vincerà anche contro Tosi, Passera, Alfano e le consorterie internazionali del ppe) o se la marcia sarà ancora lunga e dovremo prepararci ad una guerra di trincea.
giovedì 12 marzo 2015
Si scrive Tosi, ma si legge Fini, Alfano, Follini,ecc
Non possiamo certo sapere dei privati colloqui tra Salvini e Tosi, possiamo solo constatare che il sindaco di Verona, biliosamente ostile all'ottimo Governatore Luca Zaia la cui riconferma è interesse per tutti i Veneti, ha mostrato una natura molto simile ai vari Fini, Follini, Alfano.
Cioè a quei personaggi che, giunti in un ruolo di rilievo, hanno continuamente ostacolato l'azione di coloro cui volevano soffiare il posto, fino all'atto più ripugnante che possa esserci: cambiare partito senza rinunciare agli incarichi ricoperti in virtù dell'appartenenza a quel partito.
Follini è così finito nel pci/pds/ds/pd, Fini alla casa di riposo speditovi dagli elettori e Alfano a fare il giullare di Renzi, finchè almeno a questo garberà averlo intorno.
E Tosi ?
Si vocifera di una alleanza con l'inconsistente partito di Passera (un collegamento con le consorterie finanziarie internazionali) e con Alfano (un collegamento con i comunisti cui vorrebbe rendere un prezioso servizio danneggiando Zaia).
Affari suoi.
Certo, da oggi fino alle elezioni la stampa e la televisione asserviti ai comunisti metteranno Tosi al centro del cono di luce e lui farà la ruota come il pavone che ha dimostrato di essere.
E più attaccherà la Lega, più sputerà veleno su Forza Italia, su Zaia e nel piatto in cui, finora, ha mangiato, più otterrà gli applausi della intellighenzia italiana, serva del potere.
Poi, qualunque sia il risultato, che riesca a danneggiare Zaia e i Veneti consegnando la regione ai comunisti, sia che questa manovra repellente non gli riesca, finirà nell'oblio, come merita.
Perchè chi si dimostra inaffidabile una volta, non potrà mai essere considerato affidabile neppure da coloro che ha aiutato con le sue giravolte.
Si scrive Tosi, ma si legge Fini o, se preferite, anche Alfano o Follini.
Cioè a quei personaggi che, giunti in un ruolo di rilievo, hanno continuamente ostacolato l'azione di coloro cui volevano soffiare il posto, fino all'atto più ripugnante che possa esserci: cambiare partito senza rinunciare agli incarichi ricoperti in virtù dell'appartenenza a quel partito.
Follini è così finito nel pci/pds/ds/pd, Fini alla casa di riposo speditovi dagli elettori e Alfano a fare il giullare di Renzi, finchè almeno a questo garberà averlo intorno.
E Tosi ?
Si vocifera di una alleanza con l'inconsistente partito di Passera (un collegamento con le consorterie finanziarie internazionali) e con Alfano (un collegamento con i comunisti cui vorrebbe rendere un prezioso servizio danneggiando Zaia).
Affari suoi.
Certo, da oggi fino alle elezioni la stampa e la televisione asserviti ai comunisti metteranno Tosi al centro del cono di luce e lui farà la ruota come il pavone che ha dimostrato di essere.
E più attaccherà la Lega, più sputerà veleno su Forza Italia, su Zaia e nel piatto in cui, finora, ha mangiato, più otterrà gli applausi della intellighenzia italiana, serva del potere.
Poi, qualunque sia il risultato, che riesca a danneggiare Zaia e i Veneti consegnando la regione ai comunisti, sia che questa manovra repellente non gli riesca, finirà nell'oblio, come merita.
Perchè chi si dimostra inaffidabile una volta, non potrà mai essere considerato affidabile neppure da coloro che ha aiutato con le sue giravolte.
Si scrive Tosi, ma si legge Fini o, se preferite, anche Alfano o Follini.
martedì 10 marzo 2015
I grillini e le Poltrone che contano più delle idee
La "Poltrona" conta più che le chiacchiere.
Come era ampiamente prevedibile, da un lato si sgonfia il fenomeno Grillo (che infatti non reclama più il voto anticipato) e dall'altro perdendo l'elettorato di protesta prevalentemente di destra, resta unicamente con manovalanza di sinistra, pronta a rispondere al richiamo del "partito" (che è poi il solito pci/pds/ds/pd).
Sembra che alcuni "ex" grillini, lungi dal comportarsi correttamente rimettendo il mandato ottenuto unicamente per il traino di Grillo, siano disponibili a votare per Renzi, mentre il folto gruppone ortodosso sembrerebbe orientato ad uscire dall'aula.
In ambedue i casi un aiutino a Renzi perchè la sua pseudo riforma (che ci regalerebbe un senato di nominati e sottratto al voto popolare) possa essere approvata.
Come era ampiamente prevedibile, da un lato si sgonfia il fenomeno Grillo (che infatti non reclama più il voto anticipato) e dall'altro perdendo l'elettorato di protesta prevalentemente di destra, resta unicamente con manovalanza di sinistra, pronta a rispondere al richiamo del "partito" (che è poi il solito pci/pds/ds/pd).
Sembra che alcuni "ex" grillini, lungi dal comportarsi correttamente rimettendo il mandato ottenuto unicamente per il traino di Grillo, siano disponibili a votare per Renzi, mentre il folto gruppone ortodosso sembrerebbe orientato ad uscire dall'aula.
In ambedue i casi un aiutino a Renzi perchè la sua pseudo riforma (che ci regalerebbe un senato di nominati e sottratto al voto popolare) possa essere approvata.
domenica 8 marzo 2015
E' tempo di scelte coraggiose "o di qua o di la"
Nel 1994 fu un intelligente programma condotto da Pialuisa Bianco, direttore de L'Indipendente dopo che Vittorio Feltri andò al Giornale e che oggi non so dove e se scriva ancora.
Allora si doveva scegliere tra la "gioiosa macchina da guerra" del comunista Ochetto e l'alternativa novità rappresentata da Forza Italia di Silvio Berlusconi.
La deriva marxista dell'Italia fu impedita dal voto maggioritario a favore della anzi, delle coalizioni guidate dal Cavaliere (al quale poi fu fatta pagare e continua ad essere fatta pagare questa intemerata azione che però gli consegna l'eterna gratitudine mia e di tutti gli Italiani non comunisti).
La vittoria di Berlusconi fu dovuta ad un programma chiaro, nettamente distante e distinto da quello comunista.
Non esisteva una terza via.
Oggi siamo di nuovo allo stesso punto.
Non ci sono, è vero, elezioni politiche in viste, ma la rinascita del Centro Destra non può prescindere che da un messaggio chiaro e nettamente distinto e distante dalla coalizione di stampo comunista che, nel frattempo, ha fagocitato tutte le menti deboli centriste.
Devono essere preferiti quelli che offrono questa alternativa.
Bisogna avere una posizione molto chiara, con una proposta che, su tasse, omosessuali, ordine pubblico, europa, immigrazione, è esattamente all'opposto di quella di Renzi, lo stizzoso principino di Firenze divenuto misteriosamente l'alfiere dei poteri forti e delle consorterie finanziarie internazionali.
A questo punto tutti coloro che irretiti da promesse e resi ciechi dalle loro ambizioni, contestano la linea di quanti hanno il coraggio di dettare la linea all'interno del perimetro del Centro Destra, appunto chi vuole stare su 2 staffe che deve scegliere.
O di qua o di là.
Ma che non stiano di qua per farsi eleggere e poi portare i voti di là.
L'elettorato di Centro Destra è sicuramente più mobile e autonomo di quello di sinistra e questo rende il suo voto più difficile da ottenere.
Quindi chi si presenta deve essere molto chiaro sul programma, ben distinto e distante dai comunisti e coerente nell'azione.
Chi vi si oppone per inconfessabili ambizioni personali o per la ricerca di un posizionamento che possa portargli il massimo di vantaggio con il minimo di rischio, è fuori, senza rimpianti e anche senza voti.
Si Dimentichi Alfano, si dimentichi Fini, Casini e Follini.
O di qua o di là.
Si stia Con un nuovo Centro Destra chiaro e coerente, con una nuova classe dirigente.
Tertium non datur.
Allora si doveva scegliere tra la "gioiosa macchina da guerra" del comunista Ochetto e l'alternativa novità rappresentata da Forza Italia di Silvio Berlusconi.
La deriva marxista dell'Italia fu impedita dal voto maggioritario a favore della anzi, delle coalizioni guidate dal Cavaliere (al quale poi fu fatta pagare e continua ad essere fatta pagare questa intemerata azione che però gli consegna l'eterna gratitudine mia e di tutti gli Italiani non comunisti).
La vittoria di Berlusconi fu dovuta ad un programma chiaro, nettamente distante e distinto da quello comunista.
Non esisteva una terza via.
Oggi siamo di nuovo allo stesso punto.
Non ci sono, è vero, elezioni politiche in viste, ma la rinascita del Centro Destra non può prescindere che da un messaggio chiaro e nettamente distinto e distante dalla coalizione di stampo comunista che, nel frattempo, ha fagocitato tutte le menti deboli centriste.
Devono essere preferiti quelli che offrono questa alternativa.
Bisogna avere una posizione molto chiara, con una proposta che, su tasse, omosessuali, ordine pubblico, europa, immigrazione, è esattamente all'opposto di quella di Renzi, lo stizzoso principino di Firenze divenuto misteriosamente l'alfiere dei poteri forti e delle consorterie finanziarie internazionali.
A questo punto tutti coloro che irretiti da promesse e resi ciechi dalle loro ambizioni, contestano la linea di quanti hanno il coraggio di dettare la linea all'interno del perimetro del Centro Destra, appunto chi vuole stare su 2 staffe che deve scegliere.
O di qua o di là.
Ma che non stiano di qua per farsi eleggere e poi portare i voti di là.
L'elettorato di Centro Destra è sicuramente più mobile e autonomo di quello di sinistra e questo rende il suo voto più difficile da ottenere.
Quindi chi si presenta deve essere molto chiaro sul programma, ben distinto e distante dai comunisti e coerente nell'azione.
Chi vi si oppone per inconfessabili ambizioni personali o per la ricerca di un posizionamento che possa portargli il massimo di vantaggio con il minimo di rischio, è fuori, senza rimpianti e anche senza voti.
Si Dimentichi Alfano, si dimentichi Fini, Casini e Follini.
O di qua o di là.
Si stia Con un nuovo Centro Destra chiaro e coerente, con una nuova classe dirigente.
Tertium non datur.
giovedì 5 marzo 2015
Io sto con Marcello Veneziani
Leggo con stupore che Il Giornale avrebbe estromesso Marcello Veneziani.
L'uomo di cultura più rappresentativo di tutto il Centro Destra, sarebbe stato prima accantonato e quindi sostanzialmente licenziato con la scusa di un rinnovamento e riduzione dei costi.
Da qualche mese il Giornale ha mutato la sua linea e all'opposizione netta a Renzi ha sostituito una critica molto, ma molto, flessibile.
Più diretto invece Libero, anche se entrambi i quotidiani, gli unici di area, sono palesemente ostili a Salvini e Meloni per tirare la volata ad una improbabile coalizione di "moderati".
In particolare il Giornale e il suo direttore Alessandro Sallusti sembrano essersi ammosciati ed aver dimenticato come si deve fare opposizione.
Alfano non è più nel mirino, mentre ci è entrata la Lega e Salvini (con uno spazio abnorme dedicato a Tosi) ed è calato il silenzio sui Fratelli d'Italia e la Meloni.
Sallusti sbaglia se crede, così, di indurre gli elettori del Centro Destra a votare chi non alza la voce.
Otterrà invece l'effetto di marginalizzare Forza Italia, rendendo sempre più evidente lo squallore del moderatismo e l'impossibilità ad essere carne o pesce.
La posizione intermedia, infatti, è un ibrido neneista (nè con Renzi, nè con Salvini) priva di progettualità, ma anche priva di nerbo e di idee.
Io sto con Veneziani, quindi, se verrà ingiustamente allontanato da un organo di stampa che dovrebbe rivolgersi all'elettorato di Centro Destra che in Veneziani vede l'uomo di punta della nostra Cultura.
L'uomo di cultura più rappresentativo di tutto il Centro Destra, sarebbe stato prima accantonato e quindi sostanzialmente licenziato con la scusa di un rinnovamento e riduzione dei costi.
Da qualche mese il Giornale ha mutato la sua linea e all'opposizione netta a Renzi ha sostituito una critica molto, ma molto, flessibile.
Più diretto invece Libero, anche se entrambi i quotidiani, gli unici di area, sono palesemente ostili a Salvini e Meloni per tirare la volata ad una improbabile coalizione di "moderati".
In particolare il Giornale e il suo direttore Alessandro Sallusti sembrano essersi ammosciati ed aver dimenticato come si deve fare opposizione.
Alfano non è più nel mirino, mentre ci è entrata la Lega e Salvini (con uno spazio abnorme dedicato a Tosi) ed è calato il silenzio sui Fratelli d'Italia e la Meloni.
Sallusti sbaglia se crede, così, di indurre gli elettori del Centro Destra a votare chi non alza la voce.
Otterrà invece l'effetto di marginalizzare Forza Italia, rendendo sempre più evidente lo squallore del moderatismo e l'impossibilità ad essere carne o pesce.
La posizione intermedia, infatti, è un ibrido neneista (nè con Renzi, nè con Salvini) priva di progettualità, ma anche priva di nerbo e di idee.
Io sto con Veneziani, quindi, se verrà ingiustamente allontanato da un organo di stampa che dovrebbe rivolgersi all'elettorato di Centro Destra che in Veneziani vede l'uomo di punta della nostra Cultura.
mercoledì 4 marzo 2015
Alfano palla al piede (zavorra)
"Alfano" palla al piede (zavorra)
Negli anni scorsi, Berlusconi è sempre riuscito a recuperare la maggioranza parlamentare con una politica di inclusione, cercando di allargare la sua coalizione anche a scapito della linearità e compattezza dell'azione politica di governo.
Era una tattica che ha dato i suoi frutti, ma anche ha evidenziato gli aspetti negativi, in particolare l'essere soggetti al personalismo ambizioso di piccoli uomini che si credevano in diritto di sfruttare a proprio vantaggio i voti ottenuti essenzialmente ed esclusivamente dal Cavaliere.
Se l'azione politica di governo del Centro Destra non è risultata così incisiva come speravamo (ancorchè di gran lunga migliore di qualsivoglia esponente di sinistra da Ciampi 1992 a Renzi 2014-5, passando per Dini, Prodi, D'alema, Amato, Prodi ancora, Monti e Letta) è dovuta in massima parte all'azione frenante e di disturbo operata dai vari Follini, Casini e Fini.
I comunisti mascherati di Renzi e l'azione repressiva contro il Capo dell'Opposizione Silvio Berlusconi (e poi criticano Putin ...) hanno sparigliato i giochi, dando l'opportunità di crescere a nuovi leaders.
Leader che Non lascia spazio al compromesso purchessia pur di accaparrarsi voti, ma pone dei paletti, peraltro abbastanza ampi e flessibili, dal cui perimetro rimangono però esclusi i portatori di zizzania e compromessi.
Rimangono quindi fuori quelli che, nel terzo millennio, continuano a celebrare la liturgia antifascista, scandalizzandosi per la presenza di Casapound alle manifestazioni della Lega.
Rimangono fuori gli abatini del politicamente corretto che credono sia sufficiente avere la pelle nera per godere automaticamente di uno status di favore.
Rimangono fuori quelli che non perdono occasione per berciare contro i "razzisti, omofobi, xenofobi, fascisti".
Rimane fuori gente come Alfano, la cui incapacità è pari all'inaffidabilità politica.
Forza Italia capisca che Alfano non è utile per riportare il Centro Destra al governo, serve invece una linea chiara, coerente, determinata, sulle questioni che stanno maggiormente a cuore al Popolo: tasse, immigrazione, valori morali, euro.
E non sono certo valori allineati con quelli di Alfano che, se imbarcato, rappresenterebbe la classica zavorra che rallenta la navigazione.
Allora, invece di aspettare di essere in difficoltà, buttiamo subito a mare la zavorra e lasciamo che Alfano affondi, senza rimpianti.
Negli anni scorsi, Berlusconi è sempre riuscito a recuperare la maggioranza parlamentare con una politica di inclusione, cercando di allargare la sua coalizione anche a scapito della linearità e compattezza dell'azione politica di governo.
Era una tattica che ha dato i suoi frutti, ma anche ha evidenziato gli aspetti negativi, in particolare l'essere soggetti al personalismo ambizioso di piccoli uomini che si credevano in diritto di sfruttare a proprio vantaggio i voti ottenuti essenzialmente ed esclusivamente dal Cavaliere.
Se l'azione politica di governo del Centro Destra non è risultata così incisiva come speravamo (ancorchè di gran lunga migliore di qualsivoglia esponente di sinistra da Ciampi 1992 a Renzi 2014-5, passando per Dini, Prodi, D'alema, Amato, Prodi ancora, Monti e Letta) è dovuta in massima parte all'azione frenante e di disturbo operata dai vari Follini, Casini e Fini.
I comunisti mascherati di Renzi e l'azione repressiva contro il Capo dell'Opposizione Silvio Berlusconi (e poi criticano Putin ...) hanno sparigliato i giochi, dando l'opportunità di crescere a nuovi leaders.
Leader che Non lascia spazio al compromesso purchessia pur di accaparrarsi voti, ma pone dei paletti, peraltro abbastanza ampi e flessibili, dal cui perimetro rimangono però esclusi i portatori di zizzania e compromessi.
Rimangono quindi fuori quelli che, nel terzo millennio, continuano a celebrare la liturgia antifascista, scandalizzandosi per la presenza di Casapound alle manifestazioni della Lega.
Rimangono fuori gli abatini del politicamente corretto che credono sia sufficiente avere la pelle nera per godere automaticamente di uno status di favore.
Rimangono fuori quelli che non perdono occasione per berciare contro i "razzisti, omofobi, xenofobi, fascisti".
Rimane fuori gente come Alfano, la cui incapacità è pari all'inaffidabilità politica.
Forza Italia capisca che Alfano non è utile per riportare il Centro Destra al governo, serve invece una linea chiara, coerente, determinata, sulle questioni che stanno maggiormente a cuore al Popolo: tasse, immigrazione, valori morali, euro.
E non sono certo valori allineati con quelli di Alfano che, se imbarcato, rappresenterebbe la classica zavorra che rallenta la navigazione.
Allora, invece di aspettare di essere in difficoltà, buttiamo subito a mare la zavorra e lasciamo che Alfano affondi, senza rimpianti.
lunedì 2 marzo 2015
Quando si sta all'opposizione si scende in Piazza
Sabato il “Renzi a casa” e stato Un successo.
Lo scrivono i quotidiani di destra, persino Il Giornale, lo scrivono, più o meno a denti stretti, quasi tutti i quotidiani ostili alla destra, lo dice la rai che cerca di contrapporvi il successo della manifestazione antagonista (cioè comunista).
Una vasta partecipazione di popolo, di un popolo non abituato a manifestare, che, con il moderatismo di Berlusconi, erano tenute in disparte, con la perdita di importanti sacche di consenso e di militanza.
Salvini, chiamando il Popolo della Destra a raccolta a Roma, ha fatto esattamente quello che era sempre una iniziativa motivazionale di Berlusconi negli anni dell'opposizione: una, due manifestazioni di piazza che davano la misura del seguito popolare e aiutano a crescere.
Alle elezioni successive il Cavaliere è sempre riuscito a riprendere il timone del governo.
Oggi Berlusconi è legato da una sentenza ingiusta, limitato nei movimenti e nelle iniziative e contestato in casa propria.
Salvini ripercorre le iniziative del Cav, ma non la politica inclusiva e che ne ha limitato l'azione politica con troppi compromessi e l'ostilità delle quinte colonne poi uscite allo scoperto come Follini, Casini e Fini.
Finalmente in piazza si è chiuso la porta, giustamente, a chi collabora con Renzi.
Non avrebbe infatti senso andare in piazza con Alfano che è il ministro dei clandestini, di Mare Nostrum, del disordine pubblico.
Ed è ugualmente giusto dire a Forza Italia: o di qua o di là.
L'elettorato credo che non abbia dubbi: di qua.
Le iniziative sono quelle del Centro destra, Dal no euro ai Marò da liberare dando in cambio all'India Renzi (credo che ci pagherebbero per riprendercelo dopo pochi giorni).
Dalla flat tax al blocco dell'immigrazione clandestina.
Dall'ordine pubblico alla modifica della legge Fornero.
E con un tono e linguaggio che, finalmente !, nulla ha di "moderato".
Adesso manca la parte migliore di Forza Italia, perchè molti elettori del partito del Cav sono sicuramente della partita.
Tra Alfano e Salvini, sappiamo bene chi scegliere……
Lo scrivono i quotidiani di destra, persino Il Giornale, lo scrivono, più o meno a denti stretti, quasi tutti i quotidiani ostili alla destra, lo dice la rai che cerca di contrapporvi il successo della manifestazione antagonista (cioè comunista).
Una vasta partecipazione di popolo, di un popolo non abituato a manifestare, che, con il moderatismo di Berlusconi, erano tenute in disparte, con la perdita di importanti sacche di consenso e di militanza.
Salvini, chiamando il Popolo della Destra a raccolta a Roma, ha fatto esattamente quello che era sempre una iniziativa motivazionale di Berlusconi negli anni dell'opposizione: una, due manifestazioni di piazza che davano la misura del seguito popolare e aiutano a crescere.
Alle elezioni successive il Cavaliere è sempre riuscito a riprendere il timone del governo.
Oggi Berlusconi è legato da una sentenza ingiusta, limitato nei movimenti e nelle iniziative e contestato in casa propria.
Salvini ripercorre le iniziative del Cav, ma non la politica inclusiva e che ne ha limitato l'azione politica con troppi compromessi e l'ostilità delle quinte colonne poi uscite allo scoperto come Follini, Casini e Fini.
Finalmente in piazza si è chiuso la porta, giustamente, a chi collabora con Renzi.
Non avrebbe infatti senso andare in piazza con Alfano che è il ministro dei clandestini, di Mare Nostrum, del disordine pubblico.
Ed è ugualmente giusto dire a Forza Italia: o di qua o di là.
L'elettorato credo che non abbia dubbi: di qua.
Le iniziative sono quelle del Centro destra, Dal no euro ai Marò da liberare dando in cambio all'India Renzi (credo che ci pagherebbero per riprendercelo dopo pochi giorni).
Dalla flat tax al blocco dell'immigrazione clandestina.
Dall'ordine pubblico alla modifica della legge Fornero.
E con un tono e linguaggio che, finalmente !, nulla ha di "moderato".
Adesso manca la parte migliore di Forza Italia, perchè molti elettori del partito del Cav sono sicuramente della partita.
Tra Alfano e Salvini, sappiamo bene chi scegliere……
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